Il ricatto sui diritti TV

GallianiLe informative dei carabinieri dedicano (sprecano?) molte pagine al presunto condizionamento operato da Luciano Moggi nei confronti di Aldo Biscardi e di Fabio Baldas, mentre non si fa nessun cenno al ventennale dominio mediatico milanista che, attraverso il suo proprietario (non a caso soprannominato “Sua Emittenza”), si poggia su ben tre televisioni, un paio di quotidiani, un emittente radiofonica, siti internet oltre che riviste e prodotti editoriali di vario genere.
Eppure accenni a questo potere sono contenuti nelle intercettazioni stesse, come nel caso della telefonata 170 del 6 novembre 2004 ove Damascelli informa Moggi su ciò che accade a Il Giornale:
«Luciano, stamattina sul mio giornale, c’è un pezzo di quel pezzo di merda di Ordine, in cui diceva: il potere politico della Juventus, hai capito? Che glielo ha dettato quel… quel vostro amico (Galliani, nda)… glielo ha dettato il pezzo!».

Galliani detta un pezzo denigratorio nei confronti della Juventus e nessuno dice niente? E che dire di questa telefonata (riassunto dei Carabinieri alla 36785 del 18 ottobre 2004):
«[i] i due (Moggi e Lippi) parlano della Juventus messa in cattiva luce nella trasmissione “Striscia la Notizia” in onda sul canale della Mediaset, commentando questo un fatto negativo, iniziato da quando il Milan ha raggiunto in classifica la Juventus e dopo che Galliani è andato alla trasmissione sportiva “Controcampo”, sempre della Mediaset, per dire di andare contro la Juventus come riferito a Luciano Moggi dal giornalista Liguori
».

Non male. E questa (170 del 7 novembre 2004): «(dopo la sconfitta patita dalla Juventus a Reggio Calabria con gli evidenti errori di Paparesta) Biscardi gli chiede (a Moggi) se fosse comunque un sostenitore di Galliani per la presidenza di Lega. Biscardi gli dice che al Milan gli faranno vincere lo scudetto».

Evidentemente, secondo gli inquirenti era più importante la moviola del Processo.
I media non solo consentono di esercitare un’influenza diretta sul pubblico ma sono talvolta anche un ottimo mezzo di persuasione. È il 10 luglio 2006 e mancano quattro giorni alla sentenza della Caf. Per il Milan il procuratore federale Palazzi ha chiesto la serie B con tre punti di penalizzazione. Come fare? Semplice, basta far valere il proprio potere in termini di diritti televisivi:

Con una lettera firmata dal vicepresidente (Piersilvio Berlusconi, nda) Mediaset ha congelato il pagamento della rata in scadenza nella prima decade di luglio, in attesa che si concluda l’iter giudiziario, che significa la sentenza della Caf attesa per martedì o mercoledì sera, quella della Corte Federale e pure quella del Tar del Lazio, cui le società ricorreranno in caso di punizioni pesanti. Nell’attesa Mediaset ha chiesto alla Lega un incontro per rinegoziare i termini del contratto. (Ansa)

Ecco quello che conta nel calcio.