Maalox Stadium

stadioLo Juventus Stadium è il fiore all'occhiello della nostra società e per comprenderne appieno l'importanza non serve nemmeno essere esperti di flussi finanziari e leggere le tabelle che ne stimano l'impatto futuro sui ricavi: basta semplicemente osservare compiaciuti i mal di pancia che questa struttura ha generato in chi da sempre è costretto ad arrancare alle spalle della Juventus e, come d'abitudine, preferisce lo sguaiato rosicamento ad una serena presa d'atto. Non parliamo di complimenti eh, che sarebbe pretendere troppo.
Storicamente, i campioni nello sminuire o gettare ombre sui successi (che siano sul campo o fuori) della Juventus sono gli esponenti della seconda squadra di Milano e della seconda squadra di Torino. Devono avere qualcosa a livello di dna che li lega indissolubilmente, ne siamo convinti da sempre.
Sentite l'a.d. dell'Inter Paolillo, intervistato da Panorama: "La Juventus è stata brava a non farsi sfuggire l’occasione di uno stadio regalato dal Comune (...)".
E leggete questo passaggio del coccodrillo (molto poco coccodrillo, in realtà) su Cimminelli scritto dal granatissimo Emanuele Gamba di Repubblica: "Cimminelli rinunciò in fretta a ogni pretesa sul Delle Alpi, lasciandolo alla Juve, e ripiegò sul meno economico Comunale, per la cui ricostruzione approvò un progetto minimalista (...)". Poche righe dopo aver sostenuto che il defunto ex Presidente granata era stato lo strumento di un progetto che prevedeva "l'annientamento del Toro e il puntellamento della Juve attraverso la cessione, a prezzi di saldo, dello stadio Delle Alpi".

Ricordiamo a Paolillo, che fa finta di non saperlo, come sono andate le cose: Giraudo comprò nel 2003 per 99 anni i diritti di superficie sull' area dell'ex stadio Delle Alpi (un catorcio frutto degli sprechi di Italia 90 divenuto nel frattempo solo una spesa per il comune di Torino) per 25 milioni di euro. Tanto, poco? Ognuno è libero di pensarla come crede, ma nessuno può parlare di "stadio regalato dal Comune". Perché è stato pagato un prezzo (non certo irrisorio) e soprattutto perché poi lo stadio non è venuto su da solo e di certo non l'ha finanziato il Comune, ma la Juventus ha dovuto investire quasi 150 milioni per costruirsi il suo gioiellino nel periodo peggiore della sua storia. Poi magari Paolillo, dirigente di una società che ha avuto in gentile regalo (quello sì) dal suo ex consigliere d'amministrazione Guido Rossi uno scudetto mai vinto e lo sconto su una ricapitalizzazione altrimenti molto onerosa, forse non è proprio la persona più indicata a parlare di regali. Per tutto il resto c'è un sindaco che ha avuto come grande elettore proprio il diretto superiore di Paolillo, quindi magari sotto Natale può provare a chiedere.

Il granatissimo Gamba, invece, che considera 25 milioni un "prezzo di saldo" e si fa portavoce di un sentire molto comune tra la sua tifoseria, dovrebbe spiegarci dove li avrebbe dovuti trovare, Cimminelli, i 25 milioni che ha tirato fuori la Juventus. E per farci cosa, poi, in una società che si barcamenava tra la serie B e la serie A e che da trent'anni, con tanti presidenti diversi (tutti filojuventini, ovviamente), non riesce nemmeno a ristrutturare il vecchio Filadelfia? Con quali soldi il Torino, che fatturava un terzo della Juve ed era prossimo al fallimento, avrebbe dovuto fare la guerra alla prima società d'Italia per accaparrarsi il terreno del Delle Alpi? Come prendersela col salumiere sotto casa perché soccombe di fronte alla concorrenza di Carrefour.

Insomma, da Paolillo a Gamba, secondo lo schema consolidato per cui la Juve non ottiene mai nulla per meriti propri ma o perché lo ruba o perché qualcuno glielo regala, lo Juventus Stadium continua ad essere causa di mal di pancia e fegati malandati. Come sempre, chi ha fatto del senso di frustrazione verso la Juventus una ragione di vita non riesce a riconoscere i successi di chi è stato più bravo ma tenta di sminuirli, di farli passare come un colpo di fortuna, quando non il frutto di chissà quali trame sotterranee. E' stato così per gli scudetti e lo stesso schema vale ora per lo stadio. Chissà però che da queste vicende non scaturisca qualcosa di positivo: lo Juventus Stadium è ancora alla ricerca di uno sponsor che ne acquisisca i naming rights e, se la casa farmaceutica Sanofi fosse interessata, "Maalox Stadium" potrebbe essere una soluzione.