Accontentate Adriano!

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I giocatori del Catania hanno la maglia come il Barcellona; sabato sera si sono dati da fare e hanno costretto il Milan sul punteggio di 1-1. Era da un po' che non vedevamo la squadra candidata a vestire la seconda stella nella primavera del 2013 lottare con una provinciale. Se i rossoneri riuscissero a ripetere il risultato di sabato anche stasera, siamo pressoché certi che, se anche fosse loro negato un "goal di Muntari", di arbitri non parlerebbero. Ed è molto probabile che di arbitri non parlerebbero nemmeno Mediaset e gli altri media di corte. Anche perché nella doppia sfida con il Barcellona ne servirebbero due di "goal di Muntari" per riequilibrare l'arbitraggio di San Siro. E sabato sera sarebbe servito il goal di Gomez con "sospetto" fuorigioco dell'assistente Bergessio (sospetto davvero, non come quello di due metri di Mijatovic a Amsterdam, definito "sospetto" da un giovane Padovan) per equilibrare il vistoso fuorigioco di Ibrahimovic in Milan-Roma della scorsa settimana.

Da sabato i media stanno dando voce ai dirigenti milanisti intenti a dipingere un Milan defraudato a Catania, con i giornalisti pronti a ricordare ai poco allegri rappresentanti rossoneri che "alla fine dell'anno torti e favori si bilanciano", come avevano dichiarato proprio loro quando tornava più comodo. Parlare di torti che si equilibrano però, significa implicitamente partire dal presupposto che il Milan sia stato danneggiato a Catania. Ma è davvero cosi'? Questo è l'interrogativo chiave. Bergessio era o no oltre la linea dei difensori del Milan? Il tiro di Robinho ha varcato completamente la linea di porta oppure no? Circa un anno fa da queste pagine suggerivo a Mr Blatter, di andarsi a vedere gli Australian Open e apprezzare l'instant replay dell'Hawk-eye, che determina l'impronta della pallina da tennis e la sovrappone con le linee del campo fornendo una risposta quasi immediata ai giocatori e a milioni di telespettatori. La tecnologia dell'Hawk-eye ha senza dubbio un margine di errore, le tolleranze del sistema avranno invertito qualche decisione, ma lo strumento è accettato da tutti e sembra essere indipendente dal fattore umano (almeno fino a che qualcuno non ingaggerà un hacker...).

Sugli schermi dell'Italia pallonara si succedono da sabato fotogrammi più o meno chiari del goal fantasma, nessuno dei quali consente di determinare con assoluta certezza se il tiro di Robinho abbia varcato o meno la linea di porta. In particolare sul sito ufficiale del Milan è apparsa una foto abbastanza poco definita, dove si intravede del verde tra la palla e la linea di porta, immagine ripresa da siti Internet e giornali. Sulla base di quell'immagine diversi giornalisti e commentatori (Sconcerti, Casarin, Iacobelli, Grassia) hanno deciso che il tiro di Robinho era goal e lo hanno messo nero su bianco; tanto che si è fatto convincere anche il direttore generale della Juventus Beppe Marotta.
Altre immagini apparse sui social network grazie a tifosi juventini sembrano più chiare nel dimostrare che la palla non ha varcato interamente la linea di porta, posizione questa supportata anche dalla moviola 3D della Domenica Sportiva e da un articolo di Repubblica a firma Massimo Razzi, che cita una ricostruzione al computer pervenuta al giornale da un tifoso pratico di software tridimensionale.

L'assenza di un sistema come l'Hawk-eye, fallibile forse, ma riconosciuto imparziale da tutti, consente di orientare l'opinione pubblica verso una lettura favorevole a chi alza di più la voce e può contare su media disposti a diffondere la propria versione. Appare chiara la strategia di Galliani che va all'attacco con la sua lettera alla FIGC, con l'unico obiettivo di rinforzare nell'opinione pubblica la convinzione che il Milan sia stato danneggiato a Catania, nonostante appaia ormai quasi certo che così non è stato. L'introduzione della tecnologia sulle linee di porta, ormai non più differibile a parere di chi scrive, andrebbe contro gli interessi di chi ha maggiore influenza nell'orientare l'opinione pubblica e, se fosse stata disponibile a Catania, avrebbe immediatamente fornito un verdetto imparziale, e probabilmente costretto il Milan e le reti televisive a concentrarsi sul goal annullato al Catania. È proprio ora che la FIGC accontenti Galliani.

 

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