Tieni aperto

mourinhoCampionato aperto o campionato chiuso? La prova del turnover, dopo le fatiche europee. Ranieri risparmia Amauri, Nedved e Sissoko, già privato dell'infortunato Camoranesi. Mourinho regala un turno di riposo ai soli Muntari e Ibrahimovic. Spalletti, abbandonato da Juan e Totti, fermi al palo per infortunio, non ha nulla da risparmiare e quelli buoni li mette dentro tutti, accettando anche le scuse del redivivo Panucci.
Verdetti di giornata. La Juve recupera due punti sull'Inter. Il Milan ne perde uno su Fiorentina, Roma e Genoa. Campionato aperto? Non mi azzarderei.

L'Inter, senza Ibrahimovic, pur col solito centrocampo da soma, non riesce ad alzare il baricentro. Là davanti nessuno riesce a mettere giù il pallone e sono poche le volte in cui si affaccia nell'altrui metà campo. Due a zero, alla fine del primo tempo, e tanto patire.
Morale della favola: Ibrahimovic non riposerà un'altra volta. E un punto comunque l'hanno portato a casa. Campionato chiuso.

Cambiasso è il miglior centrocampista dell'Inter, ma anche il miglior difensore centrale. Basta capire dove metterlo, all'occorrenza. Mourinho c'è arrivato solo nel secondo tempo, riproponendo il nostro Vieira che, quando i ritmi si abbassano, dice ancora la sua. E' infatti l'unico con visione di gioco superiore nel team nerazzurro. Si incastra male nell'undici, perché non adatto a sostenere il gioco a mille, tutto percussioni impostato dal portoghese. Ma è una soluzione in più, e di gran pregio, a quelle tutto sommato prevedibili dell'Inter.
Se Mourinho lo capisce, campionato chiuso.

La Roma si era comunque messa sul 3-1. Non è squadra che gestisce il risultato e ammazza una partita. In più, come già detto, ha accusato la stanchezza, data la povertà di soluzioni della rosa. L'unico cambio a disposizione era Menez che, bello fresco, si è bruciato un paio di occasioni, con il suo incedere macchinoso. E' tutto dire.
Il rigore del 2-3, però, non c'era: Balotelli si è lasciato andare, De Rossi è rimasto fermo. Chiaro sin dalla prima inquadratura. Rizzoli, sul piano tecnico, è un ottimo arbitro, e l'episodio non era difficile da interpretare. Rizzoli, sul piano disciplinare, è un pessimo arbitro e anche stasera lo ha ampiamente dimostrato. Quando si fa turnover, l'aiuto arbitrale è manna dal cielo.
Campionato chiuso.

La Juventus ha vinto 1-0 col Napoli, ma non ha certo impressionato per autorità. I partenopei sono in piena crisi adolescenziale, fragili psicologicamente, giocano un po' improvvisando. Non di meno a Torino sono stati un osso duro e hanno rischiato di pareggiare con Hamsik. La buona notizia è che, per una volta, Ranieri ha rimescolato i titolari, senza grandi danni e senza offrire uomini agli avversari. Il turnover ha funzionato, insomma, e nel momento più impegnativo della stagione è un segnale positivo. La Juve riuscirà a sfruttare con maggior costrutto diverse soluzioni di gioco e uomini? Se lo facesse, di fronte all'immobilismo di Mourinho, può darsi che il campionato possa riaprirsi.
Tocca a Ranieri, insomma. Campionato chiuso?

La Juve ora può giocare tranquilla perché dietro il Milan ha ceduto di netto, andando a perdere senza appello contro la Sampdoria a Marassi. Brutta sconfitta, e meritatissima. Ancelotti ha schierato una squadra ottima per il torello, ma decisamente poco adatta a pungere. Si dice che la chiave del calcio moderno sia ridurre al minimo la distanza dei reparti in fase difensiva e cercare soluzioni per aprire il gioco in fase offensiva.
Il Milan di Ancelotti, da ormai troppo tempo, fa il contrario. Ogni palla persa a centrocampo si trasforma in un'azione pericolosa per gli avversari. Davanti si cincischia, senza trovare spazi, seppur mantenendo il possesso palla per lunghi tratti. Il primo tempo è fatto unicamente di cross irraggiungibili per Pato. La staticità della difesa rossonera è manna per il genietto Cassano, che con un goal e un assist, oggi si limita al minimo indispensabile. Il Milan è ufficialmente in crisi, e quando a Milano è crisi, non se ne esce così facilmente. La Juve ora può solo guardare avanti: un pareggio, d'ora in poi, non verrà mai buono, da nessuna parte. Il carattere, tra molti dei bianconeri, è sopravvissuto. E c'è uno scontro diretto davanti.
Campionato aperto.

Genoa fermato da un altro errore arbitrale contro il Siena, come contro il Catania. Fiorentina che rischia di perdere contro una Reggina ormai allo stremo. La Roma sarà stanca, e lo sarà sempre di più, finché non recupererà pienamente Totti, ma rimane favorita per la lotta al quarto posto.
I giochi sono comunque aperti.

Udinese-Lecce 2-0. Lazio-Bologna 2-0.
Beretta rischia molto, adesso. Nessuno tocca Mihajlovic, invece. Che, al momento buono, imbarca una sconfitta pesante, dopo una sequela impressionante di pareggi. Un po' come quell'Inter di Mancini che voleva vincere lo scudetto, con 14 punti in 11 partite. Se non rischia lui, beh rischia il Bologna. Rischia di brutto.

Atalanta-Chievo 0-2. Cagliari-Torino 0-0.

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