Uno smile felice e perdente

ranieriJuventus e Inter fanno 1-1 con i bianconeri che strappano il pari al 91° e che dice il mister bianconero: "Sono molto, molto contento!" E' un Ranieri paradossale quello dell'esordio in conferenza stampa dopo la partita con l'Inter. Contento di cosa? Vai a saperlo. Evidentemente l'aver perso lo scudetto ed essersi messo contro buona parte della tifoseria che invoca un altro allenatore è qualcosa che fa venire il buon umore al tecnico romano. Dall'altra parte Mourinho sembra quasi divertito e si stupisce della felicità del collega: "Sono a 10 punti e sono felici...." Che dire? Più che operazione smile quella del nuovo corso bianconero è un'operazione derisione. A farsi grasse risate sono sempre gli altri e lo fanno sulle nostre spalle, a volte per le parole in libertà di Cobolli e Gigli, altre volte per quelle di Ranieri, un perdente ad oltranza per cui è già un successo non aver perso. Se fra le squadre ci sono 10 punti di distanza, fra Mourinho e Ranieri c'è un abisso, in tutto. Come se non bastasse la definitiva resa sul fronte scudetto, anche la seconda piazza adesso vacilla. Ad affiancare la Juventus a pari punti c'è il Milan, protagonista assoluto di quest'ultimo scorcio di campionato con 6 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 7 partite. L'ultima vittoria per il diavolo arriva nel posticipo contro il Torino umiliato da una cinquina di segnature (5-1, con 3 gol di Pippo Inzaghi).

Chiuso il discorso scudetto già il sabato sera e con il Milan in posticipo, alla domenica pomeriggio le partite più interessanti del campionato italiano sono quelle di serie C, pardon di Lega Pro: in cartello per il girone A ci sarebbe un Verona-Pro Patria mentre, per il girone B, spicca Gallipoli-Benevento... veramente un pomeriggio da abbiocco con l'unico vano imprevisto dato dalla doppia rimonta del Lecce contro la Roma. I giallorossi pugliesi rimontano da 2-0 a 2-2 e fanno soffrire una Roma in evidente difficoltà. L'aiuto provvidenziale arriva dall'arbitro Mazzoleni che fischia un rigore più inesistente che dubbio per i padroni di casa che Totti trasforma per il 3-2 definitivo. Sta diventando una bella abitudine quella dell'aiutino per la Roma che, con un paio di rigori per falli altrettanto dubbi, due settimane fa era riuscita ad aver ragione del Bologna (2-1), prima di naufragare nel derby contro la Lazio. Domenica prossima lo scontro diretto Fiorentina-Roma ha il sapore di una partita ad eliminazione diretta.

Si riaccende così una fiammella di speranza per Totti e compagni riguardo al raggiungimento di una posizione utile alla disputa della prossima Champions League: con la coincidenza delle contemporanee sconfitte di Genoa e Fiorentina, la Roma si porta a -5 dai grifoni e a -3 dai viola. L'inattesa sconfitta per il Genoa è arrivata fra le mura amiche contro la Lazio con sigillo al match di Zarate (12 gol), mentre per una Fiorentina che sognava il sorpasso, la battuta d'arresto è arrivata a Udine con una sconfitta perentoria per 3-1 contro una squadra che, seppur reduce dalla partita di Coppa UEFA contro il Werder Brema disputata giovedì sera, ha in assoluto dominato l'incontro.

Dietro questo terzetto continuano a macinare punti il Palermo (4-1 al derelitto Bologna che in panchina presentava Papadopulo, terzo allenatore stagionale), il Cagliari (2-0 al Napoli, 4 punti in 5 partite per Donadoni con una media punti di 0,8 a partita da retrocessione sicura), la Lazio corsara (0-1 contro il Genoa) che si prepara nel migliore dei modi alla partita di ritorno per la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus che si disputerà a metà settimana. Con la vittoria contro i viola l'Udinese balza nella prima colonnina della classifica scavalcando in un colpo solo Atalanta (0-1 contro la Reggina) e Sampdoria (sconfitta 2-0 a Catania) raggiunta quest'ultima proprio dagli etnei. Detto di un Napoli sempre più in caduta libera ma forse con un Moggi in arrivo (...), l'impresa della giornata è del Chievo che espugna Siena con uno 0-2 in cui a firmare una doppietta è un Pellissier (11 gol) che non si ferma più regalando una vittoria alla squadra scaligera che sa di salvezza sicura.

Con i tre punti conquistati dalla Reggina si accorcia la classifica che riguarda la lotta per non retrocedere, ormai relegata a quattro squadre: Torino, Bologna, Lecce e Reggina. Se ne salverà soltanto una. Torino e Bologna sono quelle che escono peggio da questo turno di campionato. Il Toro gioca sì e no una decina di minuti prima di essere travolto dal Milan e sempre più in difficoltà è apparso il Bologna, nonostante il cambio di panchina. Lecce e Reggina hanno dimostrato invece una vitalità inaspettata. I giallorossi pugliesi escono sconfitti di misura dalla trasferta contro la Roma all'Olimpico, ma molto avrebbero giustamente da recriminare. La Reggina ha compiuto invece una piccola grande impresa: gettando il cuore oltre all'ostacolo, ha avuto ragione in trasferta (0-1) di un'Atalanta sciupona. Gli amaranto calabresi hanno colpito però ben tre legni legittimando così la propria vittoria e alimentando le residue speranze di salvezza.

Qualche spicciolo di speranza bianconera con la Juventus Primavera che, regolando in trasferta il Grosseto con gol di Immobile e Giovinco junior, porta a +5 il proprio vantaggio sulla Sampdoria, seconda in classifica, quando mancano due sole partite al termine della prima fase del campionato utile per l'accesso ai play off.

Un salto in serie B dove anche il 3-0 rifilato dal Bari al Rimini sembra essere un passo decisivo verso la promozione diretta per i galletti baresi allenati da Antonio Conte. Ora sono 10 i punti sulla terza in classifica a 7 partite dal termine. L'ex capitano bianconero è stato protagonista di un piccolo miracolo sportivo essendo stato acclamato a fine partita dai tifosi del Bari così come, quasi in contemporanea, è stato invocato dai tifosi bianconeri all'Olimpico di Torino, a 1000 km di distanza dal capoluogo pugliese quasi si trattasse di una preghiera: "Antonio Conte, liberaci da Ranieri, amen".