Miseria e nobiltà

totò"Signor Ranieri, veniamo noi con questa mia a dirvi, adirvi una parola, che scusate se son pochi ma 1 milione di euro; a noi ci fanno specie che quest'anno, una parola, c'è stata una grande moria delle vacche e 66 infortuni muscolari come voi ben sapete . : questa moneta servono a che voi vi consolate dei dispiacere che avreta perché dovete lasciare la nostra Juventus che gli ju29ri che siamo noi medesimi di persona vi mandano questo perché la giovanotta è una studentessa che studia che si deve prendere una laura in ciempions che deve tenere la testa al solito posto cioè sul collo."

Il principe Antonio de Curtis, in arte Totò, ci scuserà se lo scomodiamo ricordandolo con un titolo "Miseria e nobiltà" e la famosa lettera tratta da "Totò, Peppino e la malafemmena" per tentare almeno di farci una mezza risata nel commentare questa giornata di campionato. Alzi la mano chi non la farebbe una colletta per raggranellare un milione di euro, pari allo stipendio dell'anno prossimo, e congedare Ranieri a fine stagione. I sondaggi on line si sprecano con risultati plebiscitari sui forum più frequentati dai tifosi bianconeri, mentre sono stati quasi diecimila gli utenti che si sono espressi prima della partita contro la Reggina sul sondaggio di Tuttosport: l'82,2% vorrebbe dimissionare l'allenatore a fine stagione. Tutti d'accordo, o quasi, perchè Blanc, Secco, Cobolli e Gigli almeno a parole continuano a ripetere come un disco rotto (...) che l'allenatore rimarrà anche la prossima stagione. Visto l'attaccamento manifestato dalla dirigenza nei confronti del mister la domanda è d'obbligo: e se se ne andassero anche loro? Siamo certi che il "Sì" come risposta al nuovo sondaggio raccoglierebbe percentuali bulgare.

"Miseria e nobiltà", perchè? La trama del film non c'entra nulla ma oggi Deschamps, pur senza giocare, ha guadagnato un punto importante. Ranieri ha definito come "una sciocchezza di gioventù" le dimissioni di Didier, decisione invece dai più oggi considerata una scelta di dignità, un gesto nobile fatto in risposta a scelte societarie che non lo convincevano. "Vedrete che arriverà uno che si accontenta" diceva Deschamps al passo di addio, e così è stato. E' arrivato Ranieri, uno che considera la Coppa Italia, "una grande coppa". Del resto, per uno che in un secolo di carriera da mister ha vinto una coppa del nonno italiana, una spagnola e spiccioli certe uscite sono comprensibili.

Passando alla fredda cronaca, il sorpresone della giornata arriva dal posticipo di Napoli dove l'Inter cade 1-0 ma non si fa troppo male. A 5 giornate dalla conclusione la Juventus è al terzo posto a-9 staccata anche dal Milan che, andando a -7, può lasciarsi andare a qualche sogno cobolliano. Ma il calendario è tutto dalla parte dell'Inter che incontrerà Lazio, Chievo, Siena, Cagliari, Atalanta, tutte squadre che al campionato non hanno nulla da chiedere. I rimpianti per la Juventus però ci sono eccome. Altro che campionato "straordinario" come dichiarò Ranieri qualche giorno prima della partita contro la Roma. Sembra proprio che con certe parole l'allenatore romano si sia attirato addosso una buona dose di sfiga . Qualche giorno dopo quelle parole vince con la Roma ma poi 0 vittorie in 5 partite! In campionato, con il 2-2 a Reggio Calabria, fanno 3 pareggi e 1 sconfitta a cui si aggiunge la sconfitta casalinga contro la Lazio nella "Grande Coppa". Con un tale ruolino di marcia, quello che solo un mese fa sembrava impensabile oggi è realtà: sarebbe bastata una Juve normale per essere ancora in corsa ed invece non solo lo scudetto è andato ma anche il Milan ci sorpassa. I rossoneri infatti vanno forte e come una Formula 1 (non la Ferrari...) ingranano la sesta schiantando 3-0 il Palermo. Sono 6 vittorie e un pareggio nelle ultime 7 partite in cui Inzaghi l'ha messa dentro 10 volte. Vista la Juve di queste ultime giornate sarà veramente dura recuperare sul Milan e decisivo, in un senso o nell'altro, potrà essere lo scontro diretto del 10 maggio a San Siro.

Comunque sia ci sono 7 lunghezze fra la Juventus e la Fiorentina che, a meno di clamorose sorprese, se la vedrà con il Genoa per la conquista della quarta piazza utile per accedere ai preliminari di Champions League. I viola hanno il morale alle stelle dopo il 4-1 rifilato alla Roma mentre il Genoa esce sconfitto 2-0 dalla trasferta di Bologna e adesso insegue ad un punto. La Roma, a 6 punti dai viola, sembra ormai fuori gioco, sia per il distacco sia per una condizione fisica complessiva di una squadra arrivata particolarmente spremuta all'appuntamento con la primavera.

A insidiare il posto UEFA dei giallorossi ci sono, a 3 punti, Palermo e Cagliari. I sardi, particolarmente tonici, sfiorano il miracolo rimontando in trasferta la Samp da 0-2 fino a portarsi in vantaggio 3-2; ci ha pensato poi Cassano (11 gol) a fissare il punteggio 3-3. Manca oltre un mese alla fine ma l'interesse di questo campionato è tutto qui. Chi arriva secondo, chi arriva quarto e poi certamente chi retrocede, con la lotta ormai ristretta da un paio di mesi a quattro squadre. Se ne salverà una soltanto fra Torino, Bologna, Lecce e Reggina che escono tutte con punti importanti da questa giornata di campionato. Il Torino (30 p.) regola 1-0 il Siena, il Bologna (29 p.) coglie una vittoria importante e inattesa con il 2-0 rifilato al Genoa, ma anche il Lecce (27 p.) che ha ragione 2-1 del Catania conquista i 3 punti.

In B citazione d'obbligo per il Bari di Antonio Conte che espugnando il campo dell'Albinoleffe con un sonante 1-4 ha 13 punti di vantaggio sulla terza in classifica. Manca solo matematica alla promozione che potrebbe arrivare già dal prossimo turno.

A fare notizia oltre al calcio giocato è una targa di amicizia consegnata "dall'assessore tal dei tali" a Balotelli. "Abbiamo voluto dare - ha detto l'assessore partenopeo - un piccolo segno di solidarietà a un ragazzo italiano di colore... Complimenti assessore, bella precisazione per chi consegna un targa per dire no al razzismo. Almeno chi lo gridava sabato scorso a Torino ha avuto l'alibi dell'ignoranza.

Nel video la famosa lettera dettata da Totò a Peppino in "Totò, Pepino e la Malafemmena". Ranieri aveva 3 anni...

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