Il "Fattore Ciro" si abbatte sul campionato

ferraraDiamo a Ciro quel che è di Ciro! Alzi la mano chi si aspettava di vedere Del Piero e Marchisio in campo dal primo minuto date le premesse della vigilia? In tutte le formazioni del pre partita come centrali di centrocampo venivano dati Zanetti e Tiago mentre in attacco sembrava esserci spazio per la coppia Amauri-Iaquinta. Ferrara azzecca l'ambo secco schierando invece Del Piero e Marchisio, goleador di giornata, ed anzi un terno visto che il capitano mette a segno una doppietta. Ma Ciro alla radice del nome ha pure il "Fattore C" e gli basta una sola partita per regalare alla Juventus la magia della qualificazione matematica alla prossima Champions League. Se per diventare grandi allenatori bisogna essere anche fortunati, Ciro Ferrara è proprio partito con il piede giusto. Negli altri campi infatti tutto va nel migliore dei modi per i colori bianconeri, tanto che la Roma espugna San Siro battendo il Milan (2-3) con gol decisivo di Totti a due minuti dalla fine, mentre a Lecce la Fiorentina acciuffa in extremis il pareggio (1-1). Juventus quindi che, pur a pari punti con il Milan, in un colpo si riprende il secondo posto per effetto dei risultati degli scontri diretti contro i rossoneri. Il pareggino colto dai viola in Salento tiene invece viva la speranza della Fiorentina di raggiungere la qualificazione diretta in Champions nel caso battesse con due gol di scarto il Milan nello scontro diretto del prossimo turno. Se succedesse questo, la Juventus si classificherebbe seconda anche nel caso dovesse perdere in casa contro la Lazio sempre per effetto dei migliori risultati negli scontri diretti.

Nel Milan da segnalare l'ultima in rossonero di Paolo Maldini che, dopo 901 partite in 24 anni di militanza, è uscito di scena incredibilmente contestato dalla propria curva sud. "Grazie capitano: sul campo un campione infinito ma hai mancato di rispetto a chi ti ha arricchito", questo lo striscione esposto dalla curva sud, che poi ha intonato il coro: "C'è solo un capitano" agitando la maglia n° 6 di Franco Baresi. Sconfitto e contestato. Festa rovinata per Maldini ma anche per Ancelotti, alla sua probabile ultima in panchina a San Siro, e per lo stato maggiore del diavolo che in tribuna schierava Berlusconi a fianco di Galliani. Seconda sconfitta consecutiva per il Milan che, con la lingua a penzoloni e con la paura che fa 90, rischia di vedersi sfuggire pure il terzo posto e la qualificazione diretta alla Champions. A Firenze sarà un vero e proprio spareggio.

Altro spareggio, ma indiretto, quello che toccherà a Bologna e Torino. Se ne salverà soltanto una. Il Bologna ha raggranellato un punticino nella trasferta veronese contro il Chievo (0-0) ed ha affiancato i granata sconfitti sul proprio campo dal Genoa (2-3). La partita del Comunale di Torino ha avuto un andamento parallelo a quello registrato a San Siro: gli ospiti in vantaggio, poi ripresi, poi ancora ancora in vantaggio e nuovamente ripresi, poi a Milano segna Totti e Torino il gol decisivo è di Milito all'89° con il Toro che perde la testa. Abate si fa espellere per un brutto fallo e allo scadere va in scena una rissa che ricorda quella di interista memoria sul campo del Valencia. Per il Toro le conseguenze saranno pesantissime in vista della prossima partita. Verosimilmente il giudice sportivo, in casi come questo, calcherà la mano, oltre a squalificare Dzemaili (ammonito e già diffidato) ed Abate. I granata si ritrovano insomma con un piedone in serie B anche perchè, a parità di punti con il Bologna, i rossoblù emiliani si salverebbero per i migliori risultati negli scontri diretti. Il calendario poi dice male al Toro che si giocherà gli ultimi spiccioli di salvezza all'Olimpico di Roma contro i giallorossi che, qualificati comunque alla Europa League, di certo non vorranno chiudere peggio una stagione già negativa. Il Bologna se la vedrà invece in casa contro il Catania che, a maggior ragione dopo il 3-1 rifilato al Napoli, nulla ha più da chiedere al campionato. Le altre due retrocessioni sono per la Reggina, che dopo 7 anni torna fra i cadetti, e per il Lecce, protagonista in A per una sola stagione, che l'anno prossimo in B il derby pugliese lo disputerà contro il Gallipoli, neo promosso dalla Lega Pro. Tutto il resto in Serie A è noia con risultati che interessano solo alla statistica: Atalanta-Palermo 2-2; Cagliari-Inter 2-1; Sampdoria-Udinese 2-2.

In Europa, dopo la consacrazione per Barcellona e Manchester United, campioni nei rispettivi paesi, e in attesa della finalissima di Champions League di mercoledì prossimo all'Olimpico di Roma che li vedrà uno contro l'altro, festa grande fa in Germania il Wolsburg (cittadina ricca di immigrati italiani fra le cui fila giocano i campioni del mondo Barzagli e Zaccardo), che, battendo 5-1 il Werder Brema di Diego, si è aggiudicato il suo primo titolo che in Germania è rappresentato dal Meisterschale, il piatto d'argento. In Francia, a una giornata dalla fine, è quasi fatta per il Bordeaux che, vincendo con il Le Mans (3-2), mantiene tre lunghezze di vantaggio sull'Olympique Marsiglia.

Citazione finale per la Juventus Primavera che, dopo aver vinto anche all'andata (2-4), supera di slancio gli ottavi di finale disintegrando il Catania nella partita di ritorno con un "cattivissimo" 4-0. La fase finale del campionato si disputerà in Trentino dall'1 all'8 giugno con quarti di finale, semifinali e finale in partita unica. I ragazzi di Maddaloni, già vincitori del Viareggio e grandi favoriti per la conquista del titolo, se la vedranno con Chievo, Genoa, Siena, Lazio, Palermo, Reggina e Udinese. Tabellone di tipo tennistico con sorteggio martedì prossimo a Trento.