Interista in doppiopetto

la russaIl calcio ha sempre rappresentato la prosecuzione della politica con altri mezzi, un potenziale bacino di voti da non sottovalutare per il politico più accorto. Si dice conti tanto nelle elezioni locali, abbastanza in quelle europee, meno in quelle su scala nazionale, soprattutto da quando le liste le fanno direttamente nelle sedi dei partiti. Questo non ammazza affatto il confronto, anzi rimescola, unisce gli opposti, è un inno al pluralismo: solo parlando di calcio il veterocomunistone s'improvvisa ultraliberista di destra e il berlusconiano si lancia nella lotta di classe, ma da quell'altra parte.
E' il calcio: right or wrong, my team. Il punto è questo: in genere, il tifoso per difendere la propria squadra, è disposto a sostenere tutto e il contrario di tutto, e il politico, che già ci è più che abituato, in questo genere di dibattito ci sguazza, per dirla à la Boskov, come un pesce nell'acqua. I prof: Paolo Cento, Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa, Maurizio Paniz; ma non mancano alunni tanto estemporanei quanto dotati, come ad esempio il bravo sindaco di Firenze Renzi o l'ex sindaco di Roma "juventino ma anche romanista" Walter Veltroni. Un po' tifosi e un po' interessati ai voti dei tifosi: li imitano, li compiacciono. Uno di noi, Ignazio, uno di noi!
La Russa è un tifoso dell'Inter non qualsiasi, lo sa, e non perde occasione per ergersi a Ministro della Difesa della squadra di Massimo Moratti, uno che di "entrature" in politica, per dirla à la Meani, ne ha talmente tante che, se vuoi essere sicuro di non votare un suo parente, beh è meglio non votare affatto. Non teme nessuna arena, scende a qualsiasi livello, il Ministro. Il Ronaldo rossonero in un derby esulta portandosi le mani alle orecchie - sì, proprio quella volta che Moratti lo mandò, per dirla à la Cozzolino, a fare in culo - e il Ministro solletica i bassi istinti dell'ultrà, definendola "un'esultanza da favela". Linea politica chiara: vaffanculo di Moratti sì, esultanza di Ronaldo no. Da favela.
Mourinho viene squalificato per tre giornate, dopo averne combinate di tutti i colori? "Squalifica inqualificabile" ed ecco adombrato il complotto per destabilizzare l'Inter. Lazio-Inter, invece? I biancazzurri sono stati "eroici", nel primo tempo. Sempre parola di Ministro. Anche qui linea politica chiara: l'Inter può, gli altri no.
La sublimazione di tale linea, ieri sera, a TeleLombardia, quando La Russa - mica Bosio o Scarpini - ha insultato l'educatissimo Massimo Zampini definendolo "un idiota", per poi gridare che lui "lezioni di moralità da uno juventino non ne accetta".
Coccodrillo: mentre, in Inghilterra, le prossime elezioni vedranno come punto chiave del programma elettorale di entrambi gli schieramenti gli incentivi perché siano le comunità locali e i tifosi a possedere la propria squadra, da noi il Ministro della Difesa va in televisione a insultare i tifosi di un'altra squadra, come neanche al bar.
Il grande problema del calcio italiano è la classe politica? No, forse è la classe e basta.