THE DAY AFTER: Roma, che fai, la stupida?

sensi rosellaA tre giornate dalla fine del campionato si ribalta nuovamente la situazione al vertice. L'Inter, nonostante il tour de force tra Newventus e Barcellona (entrambe battute), vince anche in casa contro l'Atalanta dopo essere passata in svantaggio e, grazie alla sconfitta casalinga della Roma contro la Sampdoria, ritorna in testa alla classifica con due lunghezze di vantaggio. L'eterno incompiuto Claudio Ranieri vede materializzarsi la possibilità di perdere il campionato a pochi turni dal termine ma, più che a lui, questa volta la paura di vincere è venuta ai giocatori giallorossi in campo. Semmai al tecnico del Testaccio si può imputare di non aver sostituito di nuovo Totti e De Rossi (in versione Fra' Cionfoli) che, oltre al goal del capitano, non hanno dato il solito contributo; la rincorsa all'Inter fa sentire la fatica proprio nel momento topico della stagione. A rifare la mossa del Derby però, avrebbe corso un rischio enorme e si sa, non è sempre Domenica, soprattutto quest'oggi. Il Milan, con la scoppola siciliana si attesta definitivamente alle spalle del duo di vertice e, pur cercando di raggiungere l'obiettivo Champions League, permette al Palermo di allungare verso l'Europa insieme alla Sampdoria, che espugna l'Olimpico capitolino. Solo il Napoli, nella volata per l'Europa che conta, lascia due punti alla Juventus, che regola in casa propria un Bari non più brillante come nella prima parte del campionato. All'Olimpico di Torino la tifoseria è spaccata nettamente in due: il tifo storico delle curve è totalmente schierato contro proprietà e dirigenza, lo dimostrano gli striscioni esposti sugli spalti con un richiamo anche alle faccende nerazzurre, mentre le tribune, dove siede e risiede il tifo moderato, fischia i contestatori e cerca di sostenere la squadra... Contenti loro!

Tralasciando la parte centrale della classifica, dove navigano tranquille squadre oramai rilassate come Fiorentina, Genoa e Parma, tutte e tre perdenti questa domenica rispettivamente contro Chievo, Lazio e Bologna. Nel frattempo registriamo il primo risultato certo: il Livorno è matematicamente in Serie B, nonostante il successo contro il Catania che ora si trova invischiato in zona retrocessione insieme a Lazio, Bologna ed Atalanta, oltre ad Udinese, Cagliari e Bari. Per il Siena sembra non esserci più scampo, visto che si trova ad un solo punto dalla matematica retrocessione.

La prossima giornata si prospetta interessante e pericolosa per i bianconeri di Torino: la Juventus andrà in trasferta a casa di un Catania che ha bisogno assolutamente di punti: non sarà un match semplice; la Sampdoria riceverà invece a Genova il retrocesso Livorno e il Palermo andrà a Siena per scontrarsi con una squadra oramai demotivata. Sarà molto difficile, almeno sulla carta, riuscire a recuperare punti sulle dirette concorrenti per l'Europa, dovessimo anche vincere la seconda finale; piuttosto converrebbe nuovamente guardarsi alle spalle, il Napoli andrà infatti a Verona a trovare un tranquillo Chievo: e oggi contro il Cagliari non è sembrata una squadra stanca.

TOP DI GIORNATA

Buffon e Marchetti: Il presente e il probabile futuro portiere della Nazionale. Poco impegnato il numero 1 bianconero, ma quando è stato chiamato in causa ha salvato porta e risultato. Marchetti, decisivo in almeno tre parate, ha consentito al Cagliari di uscire imbattuto dal San Paolo.

Iaquinta: Dopo quattro mesi di calvario (ma dovevano essere 40 giorni) rientra e segna due goal. Eppure Zaccheroni continua a schierare l'italiano Amauri da titolare.

Una citazione per l'attaccante del Bologna (ex-Juve) Di Vaio e per Pazzini che segnano entrambi una doppietta, con cui regolano rispettivamente Parma e Roma, oltre che per Miccoli, il quale, oltre al goal del 3 a 1, fornisce anche l'assist per il 2 a 1 di Hernandez. Per ultimo da citare Maxi Lopez, che realizza un goal tanto bello quanto inutile a risultato già acquisito per il Livorno.

FLOP DI GIORNATA:

Roma e il Presidente Rosella Sensi: La squadra della capitale, nonostante veda la possibilità di vincere lo scudetto, si affloscia in casa e perde la testa della classifica a tre giornate dal termine. Il Presidente giallorosso, pacatamente, non trova di meglio che lamentarsi per l'arbitraggio. Come al solito ci si lamenta solo quando si perde.

Vargas: Insiste per tirare il rigore (ma non è Jovetic il rigorista?) e lo sbaglia. Rimanga pure alla Fiorentina, 25 milioni ci servono come il pane per il prossimo mercato!

I non-contestatori bianconeri: Continuare a sostenere la Newventus non ha senso. Anche la Dirigenza ha capito che il progetto quinquennale è fallito e la direzione intrapresa per tentare la ricostruzione ne è la prova. Far ricostruire a chi ha fallito tutto in quattro anni non è sbagliare, è perseverare!