THE DAY AFTER: Crazy for Krasic

krasicUna giornata di campionato vissuta fino all’ultimo respiro, quando Krasic ha trovato il jolly che rimescola i giochi nell’alta classifica. Se il Milan passeggia all’ora di pranzo surclassando un Bologna piccolo piccolo, la frustata alla classifica la dà la Juventus che vince lo scontro diretto contro la Lazio; ma anche il Napoli in trasferta contro il Genoa raccoglie una vittoria di grande importanza per la sua classifica. E adesso Juventus, Lazio e Napoli sono a pari merito a sei lunghezze di distanza dal Milan.

Da quando ha perso in casa contro la Juventus, il Milan ha inanellato sei vittorie e un pareggio. Troppo debole il Bologna per contrastare la corsa della capolista, che ancora una volta ha trovato in Ibrahimovic un giocatore assolutamente determinante. Suo l’assist per Boateng, tiene da solo in ambasce tutta una difesa e si toglie la soddisfazione di chiudere la contesa con il gol del tris finale. Nell’anticipo del prossimo turno c’è in programma un Milan-Roma in cui a molti toccherà tifare giallorosso. Sperare in un successo della Roma a San Siro o quanto meno in un pareggio. Un esercizio che toccherà a chi tifa Lazio, Napoli, ma anche Juventus e ovviamente Inter, perché sognare è gratis, è vero, ma basta veramente poco per avvicinare la vetta. Più che sognare bisogna crederci.

Ci può credere il Napoli che, privo di Lavezzi, vince con autorevolezza a Marassi contro un Genoa sempre dalla grande corsa che preme alla ricerca del pari, ma lo fa con poco costrutto. Il colpaccio di giornata però è della Juventus in versione Balocco (e compriamolo 'sto panettone, ma poi torniamo al bianconero per favore...), che con la Lazio trova una vittoria che vale qualcosa in più dei tre punti. Vale il provvisorio secondo posto, ma anche la convinzione che con un paio di “aggiustatine” a gennaio questa squadra avrebbe il dovere di credere nello scudetto. Contro la Lazio, la Juventus trova i tre punti con un gol, magari fortunoso, nel finale, ma il successo è assolutamente meritato perché la squadra di Del Neri ha ben governato il centrocampo con le buone prove di Felipe Melo, Marchisio e Aquilani, nonché costruito parecchie occasioni fallite di un niente; e infine con la rete di Krasic, migliore in campo, ha trovato una vittoria del tutto legittima.

Con l’Inter con corpo e testa ad Abu Dhabi per raddrizzare una stagione nata male, ad approfittare della situazione sono Palermo e Roma, che la distaccano grazie ai rispettivi successi. I rosanero vincono di forza rimontando un Parma poco concreto, mentre i giallorossi battono a stento i resti del Bari che all’Olimpico si è presentato ancora privo di ben dieci elementi. Eppure i galletti lasciano l’intera posta alla Roma solo per l’ennesimo errore arbitrale che li danneggia, perché il gol di Juan è viziato da un netto fuorigioco.

Con il Bari che aspetta gennaio per recuperare qualche giocatore, ma che intanto rimane in ammollo in fondo alla classifica, sono tre punti d’oro invece quelli trovati da Brescia e Lecce. Alle rondinelle porta bene l’esordio di Beretta in panchina, salutato dalla punizione vincente di Cordova che affossa la Sampdoria. Il Lecce, trascinato dall’argentino Piatti autore di una doppietta, ha ragione di un Chievo ridimensionato dalla seconda sconfitta consecutiva in quattro giorni (Bologna e Lecce).


TOP DI GIORNATA

Krasic (Juventus). Dire che è decisivo è poco, Milos è la provvidenza fatta persona. Instancabile, generoso, potente, inarrestabile e con quel pizzico di fortuna che premia la sua audacia a una manciata di secondi dalla fine, quando trova il gol della vittoria che lancia la Juventus al secondo posto in classifica. Juventinovero!

Nené (Cagliari). Il calcio italiano si accorse di lui quando un anno fa stese la Juventus con un gran tiro da fuori area che si infilò all’incrocio dei pali della porta difesa da Buffon. Si parlò di interesse anche delle grandi squadre per l’attaccante brasiliano che poi chiuse il campionato con il non eccelso bottino di otto reti. In questa stagione partenza in sordina con un solo gol in quattordici presenza e contro il Catania questo rilancio in grande stile con tanto di tripletta.

Robinho-Ibra-Boateng (Milan). Il Diavolo trova a Bologna gli stessi marcatori con cui aveva steso il Bologna il precedente turno di campionato. Boateng supera ancora a pieni voti l’esame da trequartista, Ibra è il perno su cui gira la giostra rossonera, Robinho continua a pungere. Se continua così inizieremo presto a parlare di ROB-IB-BO.

FLOP DI GIORNATA

Pastore (Palermo). Ormai anche i sassi sanno che questo qui è un fenomeno, tanto che il suo presidente lo ha valutato ben 70 milioni (vabbè...). Fatto sta che però è difficile fare faville ad ogni partita e, contro il Parma, Pastore risulta il peggiore dei rosanero. Lento e svagato, pare avere poca voglia e il Palermo risale la corrente solo quando, dopo un primo tempo deleterio, Delio Rossi ha il coraggio di sostituirlo con Pinilla che risulterà subito decisivo.

Giovinco (Parma). Fatica a ingranare più del lecito. Cerca con troppa insistenza la giocata, ma non la trova, avrebbe voglia di spaccare il mondo, ma quando non gira dovresti cercare le giocate semplici e lui non lo fa. Svolazza a vuoto, dovrebbe cercare di essere più concreto.

Totti (Roma). Un flop assoluto il suo. Mai in partita, sta avanti come può stare un paracarro e sciupa malamente anche un calcio di rigore. In queste condizioni è improponibile.