THE DAY AFTER: Festival nerassurdo, frena il Diavolo, Matri c’è!

matriCon il Milan bloccato a Marassi dal Genoa, la classifica si fa più corta nei primi posti e con la Juventus vittoriosa a Cagliari si produce una frattura netta fra le prime otto e le altre.
Due pareggi contro Lazio e Genoa nelle ultime partite hanno frenato la corsa del Milan, ma bisogna anche dire che la capolista continua ad avere mezza squadra indisponibile a condizionarne il rendimento in campo. Ad approfittarne sono state Napoli e Inter che, classifica alla mano, sembrano ora le più accreditate antagoniste dei rossoneri. Nessun problema per Cavani e compagni, a -3 dal Milan, nel liquidare il Cesena, mentre l’Inter, nonostante le distrazioni difensive, ne segna 5 alla Roma e, considerando la partita da recuperare a Firenze, il -5 momentaneo potrebbe valere potenzialmente il secondo posto. Sono queste tre le squadre che presumibilmente si giocheranno il titolo, anche se bisognerà verificarne la tenuta alla ripresa dei turni infrasettimanali delle Coppe Europee.

Dietro si sgomiterà per il quarto posto che oggi mette in fila cinque pretendenti. Comanda il gruppetto una Lazio, in flessione, bloccata sul pareggio all’Olimpico dalla solidità del Chievo. Nel 2011 per la Lazio, 2 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte, non certo un ruolino da Champions League. Vanno forte invece Palermo e Udinese che, appaiate, continuano ad avanzare evidenziando un gran momento di forma. I friulani ci hanno messo un tempo per regolare la Sampdoria, mentre al Palermo è bastata un’accelerazione nei primi minuti della ripresa per seppellire le velleità di un volenteroso Lecce. Sempre nel 2011, 5 vittorie e 2 pareggi per l’Udinese, 4 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta per il Palermo, loro sì hanno un ruolino da Champions. Dietro si lecca le ferite la Roma che, nonostante giochi un ottimo calcio a San Siro, torna a casa con una sconfitta pesante e senza la possibilità di disporre della coppia di centrali difensivi titolare Mexes-Burdisso per la prossima delicatissima partita contro il Napoli.
Nonostante il disastroso gennaio, alla Juventus è bastata la provvidenziale vittoria ottenuta a Cagliari per rivedere un po’ di luce. Di fatto la squadra di Del Neri consolida l’ottavo posto, ma rivede anche il quarto posto, obiettivo minimo stagionale, a soli -4 quando mancano ancora 15 partite a fine campionato. Un'impresa non impossibile soprattutto perché c'è la bella notizia che, finalmente, la squadra bianconera ha trovato un attaccante capace di segnare come faceva il miglior Trezeguet. Non suoni una bestemmia l’accostamento all’attaccante franco-argentino, che in 245 partite di campionato ha segnato 138 gol con la maglia bianconera, ma rivedere un attaccante capace di realizzare una doppietta, tirando di prima intenzione come succedeva a David, squarcia le nubi grigie che si erano addensate sul cielo bianconero. La Juventus che espugna Cagliari ritrova anche un utilissimo Toni a fare sportellate in avanti e tampona la falla a sinistra schierando l’inedita coppia di centrali Barzagli-Bonucci per spostare Chiellini sulla fascia. Rimane una voragine sulla destra e l’assenza di un alter ego di Aquilani. Incrociamo le dita e affidiamoci all’auspicata crescita di Sorensen e alla tenuta di Aquilani, il cui rendimento è però vistosamente calato nelle ultime partite.

Dietro le prime otto si gioca un altro campionato. Spicca il pareggio agguantato dal Chievo all’Olimpico contro la Lazio, con i clivensi che, dopo aver battuto il Napoli, colgono il sesto risultato utile consecutivo. Preziosa la vittoria del Bologna contro un Catania sempre più avvitato nella spirale della zona retrocessione. Detto del pari del Genoa contro la capolista, un altro pareggio con venature bianconere è quello del Parma contro la Fiorentina. Udite, udite, il gol del vantaggio parmense l’ha segnato nientepopodimenoche un redivivo Amauri in plastica rovesciata su assist di Giovinco. Per lo scatenato Amauri anche una traversa e un’altra rovesciata che per poco non si è concretizzata in un’incredibile e spettacolare doppietta. La zona retrocessione sembra condannare il Bari che a Brescia perde una partita fondamentale e ora è a -9 dal quartultimo posto. A lottare per salvarsi ci sono quattro squadre in tre punti, dall’alto in basso: Lecce, Catania, Brescia e Cesena; ma anche Parma e Sampdoria che stanno davanti sono costrette a far urgentemente punti per non essere risucchiate pericolosamente indietro.

TOP DI GIORNATA

Matri (Juventus). Due gol alla Trezeguet per questo ragazzo che si muove benissimo su tutto il fronte d’attacco e si dimostra anche puntuale all’appuntamento con il gol. Può giocare indifferentemente da prima e da seconda punta e fa sempre il movimento giusto. Se n’è accorto anche Prandelli. Ci voleva!

Di Natale (Udinese) e Toni (Juventus). Con quelli realizzati nell’ultima giornata hanno fatto 100 gol in serie A e per il neo-juventino ce ne sono anche 38 messi a segno in Bundesliga.

Julio Cesar (Inter). Se gli onestoni vincono il posticipo contro la Roma buona parte del merito è sua che sul provvisorio risultato di parità salva la sua porta con un paio di interventi prodigiosi.

FLOP DI GIORNATA

Sampdoria. Dopo la vittoria anche fortunosa contro la Roma nell’ultima giornata del girone di andata sono arrivate 4 sconfitte e un pareggio, nessun gol segnato e 8 gol subiti. Le cessioni di Cassano e Pazzini hanno di fatto depresso l’ambiente e la distanza dalla zona retrocessione non è rassicurante.

Simeone (all. Catania). Giampaolo era stato esonerato avendo raccolto 22 punti in 20 partite, lui fino ad ora ha raccolto un punticino in 4 partite e gli etnei sono finiti in piena zona retrocessione. La prossima contro il Lecce sarà decisiva per l’ex di Inter e Lazio.

La panolada nerassurda. Vedere sventolare i fazzolettini bianchi alla madridista in tribuna a San Siro mi ha regalato un’insperata risata. Il solerte Tagliavento, che a inizio partita aveva sorvolato per un fallo da ultimo uomo di Ranocchia su Borriello, si è, nientemeno, permesso di ammonire Kharja che è intervenuto a forbice da tergo sulle gambe di un avversario pur colpendo il pallone. Come riesce loro bene fare le vittime, com’è riuscito bene anche a Chivu che nel posticipo di giovedì scorso a Bari, sul risultato di 0-0, dopo un pugno rifilato in pieno viso a Rossi, è rimasto in campo falsando la partita che poi gli onestoni hanno vinto. Se l’è cavata con 4 giornate di squalifica da prova televisiva. Quasi quasi ci stavamo impietosendo tutti sentendolo darsi “dell’uomo di merda” per un gesto tanto vile quanto inutile.