THE DAY AFTER: Regalo di San Valentino della Juventus al Milan

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La Juventus che stoppa l’Inter nella rincorsa al primato agita la classifica anche di Milan e Napoli che, almeno per questo derby d’Italia, hanno fatto il tifo per la squadra bianconera. Il Milan che maramaldeggia sul velleitario Parma che schiera il doppio centravanti (Amauri-Crespo) è sempre a +3 dal Napoli il quale, dopo aver espugnato l’Olimpico, è sempre più l’anti Milan. L’Inter invece scivola a -8 dai rossoneri con la partita di Firenze da recuperare mercoledì prossimo, ma la sfida del Franchi è quanto mai insidiosa, specie dopo aver visto i viola vincere a Palermo in rimonta mettendo a segno addirittura un poker di reti, ritrovando Mutu, ma soprattutto ritrovandosi come squadra, alla prima vera soddisfazione di un campionato finora disgraziato.

Zona Champions. Ora il peso dell’alta classifica si farà più greve perché iniziano le partite infrasettimanali delle coppe europee, che potranno influire sulle prestazioni in campionato di Milan, Napoli e Inter. La Lazio che vince con autorevolezza a Brescia, a -7 non è troppo lontana dal vertice, ma verosimilmente comanda un’altra classifica, che è quella delle squadre che mirano al quarto posto, valido per accedere alla prossima Champions League. Quello fra Lazio, Udinese, Palermo, Roma e Juventus sembra un girone all’italiana in cui a sorridere alla fine sarà solo chi arriverà prima, ovvero quarta! Stanno tutte in 6 punti con la Lazio che comanda inseguita a 2 lunghezze da un’Udinese che vince facile a Cesena allungando la propria serie positiva a 8 partite (6 vittorie e due pareggi), e poi la Juventus che battendo l’Inter scavalca in un colpo solo Palermo e Roma portandosi a -4 dalla Lazio. Una Juventus che, dopo il terribile gennaio, coglie la seconda vittoria consecutiva e, con la rosa finalmente al completo, può legittimamente aspirare a recuperare il terreno perduto.

Chi perde terreno sono appunto Palermo e Roma: i rosanero franano in casa contro la Fiorentina, con Zamparini che sbuffa come una caffettiera e serve un caffè amaro al suo allenatore reo, secondo il presidente, di non organizzare adeguatamente la fase difensiva di gioco. Pesantissimo lo 0-2 con cui la Roma perde contro il Napoli lo scontro diretto che, dopo la sconfitta subita a San Siro, poteva rilanciarla nell’alta classifica. Invece i giallorossi entrano in una vera e propria crisi e si ritrovano contestati dalla tifoseria che mette Ranieri nel mirino.

A navigare nel tranquillo mare di metà classifica si segnala il Cagliari che rifila una sonora batosta al Chievo. Quattro gol come quelli della ritrovata Fiorentina che espugna Palermo, mentre sono tre, segnati tutte nel primo quarto d’ora, le reti che consentono alla Sampdoria di tornare al successo dopo 5 partite di astinenza (1 pareggio e 4 sconfitte). Nei quartieri bassi, mentre perdono in casa Brescia e Cesena e sa di sconfitta anche il punticino racimolato fra le mura amiche dal Bari contro il Genoa, è risultato rocambolesco lo scontro diretto fra Catania e Lecce con in palio tre punti per allontanarsi dalla zona calda. Se li sono aggiudicati i siciliani, beffando i pugliesi con due piazzati vincenti negli ultimi minuti di un finale di partita surriscaldato. L’allenatore De Canio poi non trova di meglio se non scagliarsi contro non si sa quali fantasmi, perché il conto che gli si presenta a fine partita è di quelli salati: nella prossima partita contro la Juventus, dovrà rinunciare a Giacomazzi, espulso, e a tre giocatori ammoniti e che erano in diffida, e allora sotto con le allusioni ad ammonizioni mirate pro Juve. Un ritornello già smontato dal processo di Calciopoli per la Juve “moggiana”, ma sempre, evidentemente, un buon alibi di scorta per i ghostbusters di turno.


TOP DI GIORNATA

Lodi (Catania). La prima occasione in serie A l’ha bruciata l’anno scorso a Udine, ma questa volta sembra che gli possa andare diversamente. Le due punizioni trasformate negli ultimi minuti con cui gli etnei rimontano il Lecce valgono quasi il jackpot salvezza.

Cavani (Napoli). D’accordo che segna su un rigore fortunello e con una scosciata, ma sono due gol che finalizzano la netta supremazia del suo Napoli che espugna così l’Olimpico giallorosso. E con questi due fanno 20 gol su 25 partite. Una media da record.

Matri (Juventus). Essere il match winner di un Juventus Inter gli vale la citazione, ma Matri ha anche il merito di aver trasformato l’attacco bianconero perché finalmente c’è qualcuno che si fa trovare pronto in “zona gol”. Contro l’Inter ne segna uno, ma ne sfiora per un niente altri due, ma sarebbe stata troppa grazia. Tre gol in tre partite. Che volere di più?

FLOP DI GIORNATA

De Canio (all. Lecce). Il Catania beffa il suo Lecce e lui si mette a fare antipatiche allusioni alle ammonizioni affibbiate a Olivera, Jeda e Gustavo, che impediranno ai tre di giocare la prossima partita contro la Juventus. Patetico!

Rosi (Roma) e Lavezzi (Napoli). Non trovano di meglio da fare che sputacchiarsi contro, per la gioia di moviolisti intenti alla disperata ricerca di intravvedere questo e quello sputo. Meriterebbero più delle tre giornate di squalifica solo per la ricerca di inesistenti giustificazioni del post partita da parte dello stesso Rosi e da parte del Napoli che teme la squalifica di uno dei suoi giocatori simbolo.

Eto’o (Inter). Certo che mentre si avventava sul pallone che poi ha stampato sulla traversa nessuno si aspettava che fallisse così clamorosamente il gol. Sfortunato, ma anche francobollato per tutta la partita da Sorensen, tanto che il fuoriclasse camerunense non riesce mai a rendersi pericoloso, se non nel finale, fallendo l’occasione già accennata e ciccando un’altra battuta al volo. Meglio così!