THE DAY AFTER: Rallentano Milan-Inter, la Juve sclera, l'Udinese sogna

marottaSe Milan e Inter rallentano dopo il testa-coda contro Bari e Brescia, il Napoli si rilancia espugnando Parma e, sotto sotto, inizia a sognare anche l’Udinese che maramaldeggia a Cagliari. I friulani non perdono dal 19 dicembre 2010 (3-2 contro la Lazio), da allora hanno messo insieme 9 vittorie e 3 pareggi. Non subiscono gol dal 2 febbraio (1-1 contro il Bologna) e Handanovic non prende gol da 575’. Da quello subito da Di Vaio ad oggi, zero gol incassati e 18 gol segnati. Un ruolino di marcia che, se continua così, legittima qualsivoglia aspirazione. Dopo tutto per superare il Milan (vista l’eventuale supremazia negli scontri diretti), basterebbe recuperare 6 punti in 8 partite per poi schiantare il Diavolo all’ultima giornata nello scontro diretto che si disputerà al Friuli. Un sogno a occhi aperti cui guardare con sano realismo.

A inseguire le quattro di testa, per un posto nella prossima Champions League, sono rimaste le due romane che non si sono risparmiate colpi proibiti nel derby che ha visto prevalere giustamente Totti e compagni, che rilanciano così la propria classifica portandosi a due lunghezze dai cugini. Laziali nervosissimi e contratti per tutta la partita con Matuzalem che, fra l’altro, passeggia impunito sopra la faccia di Totti (ma c’è sempre la prova televisiva), Radu e Ledesma, con i nervi a fior di pelle, che si fanno espellere nel finale fra un gol di Totti e l’altro. Ma, vista l’andatura di chi sta davanti, si presenta durissima la rincorsa delle romane ai posti che contano. Male che vada ci sarà il contentino di un posto nella prossima Europa League. La serie B europea.

Fra la Roma e la Juventus, settima in classifica e prima nella classifica dell’anonimato, c’è una voragine di ben 7 punti. Dopo tre sconfitte consecutive la Juve ha trovato a Cesena un punticino che ha fatto intravvedere a Del Neri miglioramenti della squadra (...), mentre i tifosi presenti al Manuzzi avevano già detto chiaramente quello che pensavano dando degli “indegni” ad allenatore e giocatori, considerati i principali responsabili di un campionato fra i più mediocri della storia bianconera. Ma al peggio non c'è fine. I giornali fantasticano con il “toto-allenatore” e bersagliano Del Neri e che fa la Juventus? Invece di pedalare e dare le risposte sul campo se la prende con Tuttosport con una “precisazione” grottesca e inutile che, anziché smorzarle, finisce per avvalorare tutta quella serie di illazioni e titoloni che, da quando esistono i giornali sportivi, vivono al massimo per 24 ore. Quanto alla squadra: ormai le si chiede solamente di finire il campionato con dignità. Chi scrive pensa che si debba continuare con Del Neri fino alla fine. Adesso, più che schierare la formazione migliore, sarà necessario mettere in vetrina Martinez, Iaquinta, Bonucci, Felipe Melo, Buffon, Grygera e tutti quei giocatori eventualmente da piazzare nel prossimo mercato estivo. Chi altri potrebbe accettare di sedersi per tre mesi sulla panca bianconera con questa doverosa premessa? Con la vittoria conseguita a Lecce, il Bologna oggi ha messo insieme gli stessi punti della Juventus, ma si avvicina anche la Fiorentina che, con la vittoria al Bentegodi, appaia un Palermo in caduta libera che, con quella contro il Genoa, arriva alla quinta sconfitta consecutiva.

Un gol pazzesco dell’argentino Llama consente al Catania di battere e scavalcare la Sampdoria, e così la classifica nella zona calda si accorcia e comprende ora ben 7 squadre che lotteranno per non accompagnare l'ormai condannato Bari nella serie cadetta. Il Catania raggiunge il Chievo, sconfitto al Bentegodi dalla Fiorentina (solo un punto nelle ultime 5 partite per i clivensi), poi sotto di un punto ci sono i doriani in caduta libera (7 sconfitte, 2 pareggi e solo una vittoria nelle ultime 10 partite), mentre sono sempre vive il Cesena, che rimonta la Juve, e il Brescia che impone il pari all’Inter. Brutta invece la seconda sconfitta consecutiva in casa del Lecce che, dopo aver perso all’ultimo minuto contro la Roma, lascia l’intera posta anche al Bologna ed ora è atteso da due turni in cui incontrerà Inter e Udinese. Quello in coda quest’anno è un campionato nel campionato che promette grande battaglia fino all’ultima giornata.


TOP DI GIORNATA

Totti (Roma). Una domenica perfetta come ai vecchi tempi per il capitano giallorosso. Segna una doppietta con cui la Roma si aggiudica il derby (il quinto consecutivo) e la rilancia verso un posto nella prossima Champions League. E per farla completa ci aggiunge tanto di dedica a Ilary giustapposta per festeggiare anche il loro anniversario.

Sanchez (Udinese). Nel poker di reti che i friulani rifilano al Cagliari c’è la gemma di un gol di maradoniana memoria realizzato dall’attaccante cileno che si fa settanta metri con la palla al piede, con una finta mette a sedere Astori, con un’altra finta fa fuori il portiere e poi deposita la palla nella rete sguarnita.

Mihailovic (all. Fiorentina). Se la Fiorentina sta riuscendo a rimettere in sesto una stagione che stava scivolando pericolosamente alla deriva, buona parte del merito va riconosciuto al suo allenatore, che è riuscito a trasmettere alla squadra quella fiducia necessaria per ritrovare i risultati. Quelli del girone di ritorno sono in linea con il raggiungimento di un posto nella prossima Europa League.

FLOP DI GIORNATA

Ibrahimovic (Milan). Periodo difficile per Ibra che non ritrova il gol e si lascia andare a uno scatto di nervosismo che gli vale un cartellino rosso. E’ espulsione diretta per un colpo proibito su un avversario con la palla lontana. Le due giornate di squalifica, con conseguente “ciao ciao” al derby contro l’Inter, non gliele dovrebbe togliere nessuno.

La Juventus. Siccome non c'è limite al peggio, oltre alle brutte figure raccolte sul terreno di gioco, questa Juventus ne aggiunge un'altra che rasenta il ridicolo. Con la squadra ormai fuori da tutti gli obiettivi stagionali e il toto-allenatore che impazza su giornali e televisioni, che ti fa la società? Scrive una grottesca "precisazione" per prendersela con Tuttosport, colpevole di averne scritte "troppe". C'è da rimanere imbarazzati di fronte a tanta manifesta debolezza.

Zamparini (Pres. Palermo). Il cambio di panchina, anziché risolvere i problemi, sembra aver acuito il periodo critico del suo Palermo, che con il Genoa raccoglie la quinta sconfitta consecutiva, la seconda della nuova gestione Cosmi. Cosa ne penserà Zamparini che punzecchiava Rossi anche dopo certe vittorie?