Ma la FIGC dove vuole arrivare?

abete palazziLa domanda non è così banale. Troppo facile per uno juventino rancoroso affermare che la Federazione Italiana Gioco Calcio abbia avuto un qualche ruolo nel determinare l'affossamento della nostra amata Juventus. A dirla tutta, sono moltissimi anche gli anti-juventini ad attribuire non poche responsabilità di quanto successo nel 2006 alla Federazione stessa, incapace di prevedere lo scandalo, di garantirne la prosecuzione nei giusti ambiti e di individuare le figure che, in qualche modo, avevano contribuito a creare i presupposti affinché si verificasse il cataclisma del 2006.
In un ambiente sano, di politica equilibrata, seppur attiva, uno scandalo delle proporzioni di Calciopoli non avrebbe nemmeno trovato i presupposti per iniziare, figuriamoci per compiersi. Tuttavia, quello che dovrebbe far preoccupare non sono le azioni di Moggi, Mazzini & co, ma la gestione complessiva degli eventi da parte della FIGC.
Troppo facile cercare nei presunti colpevoli le responsabilità di tutto: eppure l'Avvocato della Federcalcio Milella era presente a Napoli, a fare gli interessi della Federazione dichiaratasi parte civile. La stessa Federazione dove oggi siede Abete al posto di comando e dove cinque anni fa regnava incontrastato Franco Carraro, con l'appoggio delle sette sorelle del calcio. E le telefonate di Carraro? Ce le siamo dimenticate? Quando chiedeva "per carità" di non favorire la Juve? E, come riportato dal designatore Bergamo, le insistenti richieste di maggior collaborazione tra tesserati (designatori-federazione-dirigenti)?
Ma questa era ordinaria amministrazione, era politica.
E allora vogliamo ricordare, ancora una volta, in che clima si arrivò a Calciopoli? L'articolo 23 del Codice di Giustizia Sportiva vi dice niente? Quello della sanzione ridotta per le società che si sarebbero accordate con la Procura Federale in caso di falso in bilancio...Oppure la legge Salvacalcio. Dimenticata anche quella? Perché, ad esempio, non premiare le società che non se ne fossero avvalse?
E l'altro scandalo dei passaporti falsi? Ma come, un dirigente che verificava le ipotetiche griglie con un designatore ha avuto più risalto delle società che schieravano calciatori con irregolarità anagrafiche accertate dalla giustizia ordinaria? Ad essere coinvolti erano la tanto decantata ed onesta Inter di Massimo Moratti, ma anche Franco Baldini, quello del ribaltone (si risentano, a tal proposito, le telefonate nella sezione Multimedia del nostro sito).

Ed arriviamo così al 2006, con la fuga di intercettazioni (a senso unico), le indagini federali (a senso unico) e le penalizzazioni (ripetiamo insieme: a senso unico): sì, perché la Federazione stessa ha trasformato un'occasione in una farsa, ha trasformato quello che poteva essere una richiesta di soccorso da parte del mondo del calcio in generale in un processo alla persona. I due monopolizzatori del mercato, delle strategie vincenti, dei numerosi processi a loro carico tutti terminati senza conferma della richiesta delle Procure... ed oggi ecco le continue insistenze sulla proposta di radiazione per i tre "criminali" del calcio Moggi-Giraudo e Mazzini, sanzione puntualmente arrivata. Crediamo che ci saranno i tempi ed i modi per appellarsi efficacemente e che tutte le strade rimangano aperte; tuttavia, la FIGC ha voluto trasformare Calciopoli in Moggiopoli, ha voluto accanirsi contro uno dei centri di potere del calcio, quello con il maggior talento propositivo, gestionale e strategico. E questo è stato fatto invece di ascoltare Coppola, invece di informarsi prontamente e puntualmente sul Processo in corso a Napoli. Non si vuole entrare nel merito delle decisioni del Giudice Teresa Casoria, ma la si finisce di far finta di nulla? Le telefonate di Moratti e di Facchetti, di Meani, di Collina e di Baldini, di Galliani e di Carraro ci sono. Borrelli non le portò in Federazione perché scartate dagli inquirenti, forse, ma ci sono (a dire il vero, le uniche di questo elenco ad essere presenti sin dall'origine sono quelle dei dirigenti milanisti, anch'essi sotto processo, ignorate più dalla stampa che dalla giustizia federale). Perché nascondersi dietro ad un dito? Perché tanto la stampa non dice niente? Beh, troppo facile. E poi sarebbe un atto lodevole quello di ammettere che qualcuno aveva sviato la stessa Procura Federale, togliendo le castagne dal fuoco... Insomma, perché non impegnarsi a ristabilire la verità? Tra atteggiamenti sleali, antisportivi e veri e propri illeciti, compiuti da quasi tutti i dirigenti ed i tesserati, si è deciso di colpire la società che, dopo la dipartita degli Agnelli, aveva scoperto il fianco: ma era il club che garantiva sicuro lustro al calcio italiano. Non si poteva quantomeno istituire un processo serio, generale e radicale?

In definitiva: cosa si aspetta ora la Federcalcio, dove si vuole arrivare? Le mancate assegnazioni di Mondiali ed Europei sono diretta conseguenza di Calciopoli, secondo i legali che tutelano la FIGC al processo di Napoli: ne siamo certi? E le deludenti partecipazioni alle coppe da parte delle squadre italiane? Colpa di Calciopoli?
Prima del 2006, nell'era Triade, il 66% delle squadre italiane passava agli ottavi di finale delle competizioni europee di Coppa Uefa e Champions League, ben il 31% passava in semifinale e, nel 20% dei casi, le finaliste erano squadre italiane! Dopo il 2006, il trend è stato disastroso: solo il 50% delle italiane qualificate ha raggiunto gli ottavi di finale e solo il 7% la finale. Due trionfi, è vero, ma circondati dal nulla.
Abbiamo perso un posto in Champions League: colpa di Moggi e Giraudo? Beh, sapete quale squadra è mancata facendo crollare le statistiche? Provate ad indovinare. Credo che qualsiasi tifoso italiano sportivo ammetta che l'assenza di una società come la Juve nel campo internazionale sia una sciagura, per l'immagine e per gli introiti del calcio italiano, nonché per il peso politico del nostro paese.
Colpa di Moggi? O di Calciopoli? Che lo si voglia o no, è ora di aprire gli occhi in FIGC. Gradiremmo, come organo di informazione, trovare negli ambienti federali un interlocutore serio, ma se si preferisce, si agisca pure senza svelare nulla. Però, aprite gli occhi, prima che sia troppo tardi per il calcio italiano e per tutto ciò che sta intorno.

Ah, e per favore, basta risposte come queste.