I giornali e Palazzi archiviarono

Marco MensuratiMarco Mensurati si sta segnalando come uno dei giornalisti più attivi sullo scandalo definito Scommessopoli, come già era avvenuto in occasione di Calciopoli. Scandalo uguale libro. Conosce le cose in anticipo e mentre le indagini sono ancora in corso riesce, puntualmente, a mettere in vendita un libro. Nel caso di Calciopoli scrisse in tandem con Bartolozzi, giornalista ed ex dipendente Inter. Nello scandalo Scommessopoli ha cambiato compagno di viaggio, va in tandem con Giuliano Foschini, con il quale firma articoli e libro.
Nel maggio del 2006 Mensurati, non sappiamo se dietro suggerimento di Bartolozzi, fu lo "scopritore" di Nucini, che offrì all'attenzione dei lettori e dei pm di Napoli, che snobbarono l'autodefinitosi "Cavallo di Troia" di Facchetti per 17 mesi prima di ascoltarlo ed includere anche lui nel mazzo dei testimoni dell'accusa. Rileggetevi l'articolo di Mensurati, qualora non l'aveste mai fatto.
Non ricordiamo a memoria, ma se sbagliamo correggeteci, ci corregga anche Mensurati, un articolo di allora in cui si mise in evidenza che il rapporto Nucini-Facchetti era proibito; ma non ricordiamo pressioni affinché l'Ufficio Indagini aprisse un fascicolo. Parimenti non ricordiamo articoli nei quali si sollecitasse l'apertura di un'inchiesta sull'ipotesi di omessa denuncia da parte dell'Inter e di Moratti.

L'omessa denuncia è una violazione del regolamento che oggi tanti giornalisti hanno preso a cuore solo perché è la presunta colpa di Conte?
Sembra proprio di sì, perché nel 2006 la snobbarono tutti, quasi che nessuno avesse letto la scoperta di Mensurati, quel Nucini che ammette rapporti con Facchetti, quindi con l'Inter, che alla fine del giro dell'oca si vide recapitare anche uno scudetto in segreteria.
Né Mensurati nel suo articolo fece un minimo riferimento alla possibilità che il rapporto rivelato dal Nucini potesse configurare una possibile omessa denuncia.

Sull'interrogatorio di Moratti relativo allo scandalo (invero molto silenziato dai media) dei dossieraggi illegali, un altro giornalista di Repubblica, Corrado Zunino, scrisse il 4 ottobre 2006: "Nelle due ore l'ex pm non ha contestato un'eventuale omessa denuncia per le prime rivelazioni di Nucini tenute lontane dalla giustizia sportiva". Davvero?
Il giornalista di Repubblica che si firma Ma. Me. (provate ad indovinare voi chi potrebbe essere, ndr), poi, ha anche il verbale dell'interrogatorio di Moratti, perché altrimenti avrebbe poteri sovrannaturali visto che riesce a riportare con esattezza i virgolettati dei verbali stessi.
Dopo anni anche noi siamo riusciti ad avere quel verbale del quale Ma. Me. ha riportato ampi stralci con esattezza nell'articolo "Moratti: chiamai Tavaroli, temevo una trappola".
Di quel verbale una cosa però non viene riportata nell'articolo, e non è irrilevante a proposito del tema omessa denuncia: Moratti risponde a Borrelli: "Atteso che ritenevo quanto detto da Nucini un pettegolezzo, non ritenni fare alcuna denuncia in merito all'ufficio indagini".
I fatti emersi a maggio 2006, ed ancor di più a settembre dello stesso anno, andavano già in una direzione contraria alla giustificazione del ritenuto "pettegolezzo".

Palazzi si fece bastare la risposta di Moratti ed archiviò. La stampa, con il suo silenzio, aveva archiviato ancor prima di Palazzi.
Inoltre, non risulta indagine degli 007 federali per verificare una possibile violazione della clausola compromissoria e ad opera di chi, cosa facile da verificare chiedendo alla Boccassini il fascicolo aperto e poi archiviato come modello 45. Anche su questo la stampa non aveva certo pestato e pressato, per quella che è comunque una violazione del Codice di giustizia sportiva.

Leggi il verbale di quell'interrogatorio

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