Bilancio Consolidato 2011/12 del Real Madrid: record mondiale di ricavi

BilancioIl Real Madrid ha chiuso l’esercizio 2011/12 con un fatturato record di 514 milioni di euro, in aumento del 7% rispetto all’esercizio precedente. Tale importo costituisce il fatturato più elevato per qualunque tipologia di ente sportivo nel mondo e fa sì che il club madrileno sia il primo a superare la barriera dei 500 milioni di euro nel suo settore. Anche l’esercizio 2011/12 si è chiuso con un utile lordo di 32,3 milioni e con un indebitamento finanziario netto in ulteriore riduzione rispetto all’esercizio precedente.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a 275,2 milioni di euro. Rispetto al 2010/11 risulta un incremento di 24,1 milioni, corrispondente essenzialmente all’utile d’esercizio 2011/12. Essendo “non negativo” e in crescita, tale indicatore è conforme a quanto stabilito dal regolamento del Fair Play Finanziario. Da evidenziare che il Real Madrid finanzia con i mezzi propri il 32% circa delle attività.
Gli Investimenti.
Nell’esercizio 2011/12, il club ha investito € 90 milioni, di cui € 16 milioni sono stati stanziati per migliorare le strutture (investimento “virtuoso”) e € 74 milioni per acquistare giocatori.
Tuttavia, l’investimento netto per rafforzare la rosa giocatori è stato di 60 milioni, in quanto si sono verificate delle cessioni per 14 milioni.
Osservando l'evoluzione degli investimenti si nota che, nel periodo 2000-2012, il club madrileno ha investito molto nelle strutture sportive immobiliari. In particolare, in tale periodo sono stati investiti 202 milioni di euro per lo stadio, per modernizzarne le strutture e migliorarne la qualità e funzionalità per gli spettatori, per fornire servizi multimediali e servizi in grado di consentire un maggiore sfruttamento commerciale, con ciò creando un ritorno economico annuo molto significativo. E sono stati investiti 144 milioni di euro per la costruzione della “Ciudad Real Madrid”, considerato il più grande centro sportivo mai costruito per una squadra di calcio, con una superficie totale di 120 ettari, 10 volte più grande dell’ex città dello sport.
Le immobilizzazioni materiali nette, compresi gli investimenti immobiliari, rappresentano il 35,8% del totale delle attività, mentre le immobilizzazioni immateriali sportive, pari a 283,6 milioni, rappresentano il 32,8% dell’attivo. Il totale delle attività al 30 giugno 2012 è di 864,8 milioni e registra un incremento del 2,83%.
L’attivo non corrente risulta diminuito di 20 milioni a causa soprattutto della diminuzione del valore della rosa dei giocatori, poiché l’ammortamento effettuato è stato maggiore degli investimenti realizzati nell'esercizio. Le attività correnti, invece, registrano un aumento di 43,9 milioni.
Il capitale circolante netto, ossia la differenza tra attività correnti e passività correnti, mostra un valore negativo di 122,7 milioni (-141,2 nel 2010/11).
Da segnalare l’aumento del 15% delle disponibilità liquide con l’aggiunta di 41 milioni investiti in strumenti finanziari a breve termine.
La Posizione Finanziaria Netta.
In base al regolamento del Fair Play Finanziario, l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità liquide, con l’aggiunta del saldo tra crediti e debiti da calciomercato, non deve essere superiore ai ricavi comprensivi di plusvalenze.
L'indebitamento finanziario netto si è ridotto del 26,5%, raggiungendo i 124,7 milioni di euro; la variazione rispetto all'anno precedente è stata di 45,1 milioni di euro in meno. Al 30 giugno 2011, risultava un indebitamento finanziario netto di 170 milioni circa. Ovviamente il dato risulta abbondantemente conforme al Fair Play Finanziario.
Il rapporto “Indebitamento finanziario netto / EBITDA” è uno degli indicatori più utilizzati per misurare il “merito creditizio”. Nel caso del Real Madrid, al 30 giugno 2012, il rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo (EBITDA) è sceso da 1,1 volte a 0,8.
La riduzione del debito e la crescita dell'EBITDA hanno portato ad un netto miglioramento dell’indicatore, che nel 2010/11 era pari a 1,1, nel 2009/10 a 1,7 e nel 2008/09 risultava uguale a 3,1. Di solito tale rapporto si giudica positivamente quando è inferiore a 2. Invece, quando supera 3, pone dubbi sulla sostenibilità del debito.
Inoltre il rapporto tra indebitamento finanziario netto rispetto al patrimonio netto è passato da 0,7 a 0,5. Questo dato significa che l’indebitamento finanziario netto è circa la metà dei mezzi propri, che finanziano il 69% circa del capitale investito netto.
L’indebitamento finanziario netto è determinato dai seguenti dati: debiti bancari per € 143,3 milioni (€ 145,7 milioni nel 2010/11), altri debiti finanziari per € 39,3 milioni, disponibilità liquide per € 113,2 milioni e un saldo tra debiti e crediti verso squadre che è negativo per € 55,3 milioni (-€ 76,2 milioni nel 2010/11). I debiti bancari a breve sono pari a € 42,6 milioni.
Debiti scaduti con dipendenti, fisco altri club.
Il Fair Play Finanziario richiede che non vi siano delle problematiche relative a debiti scaduti verso altri club, il fisco e/o i propri dipendenti.
Al 30 giugno 2012, i debiti correnti verso il personale ammontano a € 92,9 milioni (71,2 milioni nel 2010/11) e segnano un incremento del 30,4%. Tale importo ci porterebbe a stimare un ritardo nei pagamenti degli stipendi superiore ai tre mesi e che dovrebbe necessariamente essere ridotto per essere conforme al Fair Play Finanziario.
Il totale dei debiti per l’acquisto di giocatori ammonta a 90,3 milioni (125,6 milioni nel 2010/11) e registra un decremento del 28%. L’importo allocato tra le passività correnti è di 56,7 milioni, mentre l’importo allocato tra quelle non correnti è di 33,6 milioni. Nella sezione opposta, i crediti per la cessione di giocatori sono pari a 35 milioni.
Le passività per imposte correnti ammontano a 309 mila euro (18 milioni nel 2010/11); qelle per imposte differite a 10,9 milioni (19,5 nel 2010/11). Nella sezione opposta, i crediti per imposte correnti ammontano a 415 mila euro e i crediti per imposte differite ammontano a circa 5,5 milioni di euro.
I Ricavi.
I ricavi operativi per l'anno 2011/12, escludendo le plusvalenze, raggiungono la cifra record di 514 milioni, segnando un incremento del 7%. Nel 2010/11 avevano segnato la cifra di € 480.156.000, con un incremento dell’8,56% rispetto al 2009/10. Il record 2011/12, come quello del 2010/11, evidenzia l'ammontare dei ricavi più alto al mondo nel settore. Il club madrileno è il primo club sportivo al mondo che supera la barriera dei 500 milioni. Le principali fonti di tali ricavi sono: lo stadio, i diritti televisivi e il marketing.
Il contributo dei soci, tanto per la quota associativa quanto per gli abbonamenti, rappresenta il 9,5% della cifra totale dei ricavi.
I ricavi da stadio, comprensivi delle quote sociali, ammontano a 149,1 milioni (146,7 nel 2010/11) e rappresentano il 29% dei ricavi operativi. I ricavi derivanti da amichevoli e competizioni internazionali ammontano a 41,1 milioni (27, 5 nel 2010/11) e incidono per l’8% sui ricavi operativi. I ricavi radiotelevisivi mostrano un importo notevole, pari a 159,3 milioni (156 nel 2010/11), e rappresentano il 31% dei ricavi operativi. I ricavi commerciali hanno un’incidenza del 32% e risultano pari a 164,5 milioni (150 nel 2010/11).
Tutte le voci di fatturato segnano un incremento, ma quello maggiore è relativo alle amichevoli e competizioni internazionali, che segna un aumento del 49,28%, mentre in termini assoluti i ricavi commerciali registrano l’aumento maggiore di 14,5 milioni.
Nel periodo 1999/00-2011/12, il tasso medio di crescita annuale dei ricavi è stato del 13%.
Il Real Madrid C. F. dispone di un totale di 93.267 soci, di cui 68.486 sono adulti, 19.731 sono bambini e 5.050 sono soci con più di 65 anni o più di 50 anni di iscrizione. Inoltre, 75.964 sono uomini e 17.303 donne. I soci che pagano una quota di associativa di € 143 sono 67.005, mentre i ragazzi dagli 11 ai 14 anni, che pagano una quota di € 49, sono 4.910. Chi ha più di 65 anni, con almeno 25 anni di iscrizione, paga € 71,50; mentre i soci con più di 50 anni di anzianità, che sono 3.297, non pagano. I minori di anni 11 sono esenti dal pagamento della quota associativa.
E’ evidente che il club ha raggiunto una struttura equilibrata di ricavi: ciascuna delle tre aree (stadio, televisione e marketing) contribuisce infatti con circa un terzo del totale dei ricavi. La diversificazione delle fonti di ricavo conferisce stabilità economica, attenuando l'impatto di eventuali fluttuazioni dei ricavi causate dai risultati sportivi e altre cause congiunturali economiche.
Il Costo dei dipendenti.
Il costo del personale al 30 giugno 2012 ammonta a circa € 234 milioni (216,1 nel 2010/11) e risulta in aumento dell’8,2%.
Il rapporto tra costo del personale e i ricavi operativi, con esclusione delle plusvalenze, è l'indicatore utilizzato a livello internazionale per misurare l'efficienza operativa delle società di calcio. Più basso è il valore di questo rapporto e più “efficiente” risulta il club. Il 30 giugno 2012 tale rapporto risulta pari al 45,5%, mentre il 30 giugno 2011 era pari al 45%.
Bisogna evidenziare che il dato in questione si trova molto al di sotto del 50%, che è considerata la soglia di eccellenza e ben al di sotto del 70%, che è il livello massimo raccomandato dalla “European Club Association”. Bisogna aggiungere e sottolineare che, dal 2005/06, tale indicatore è stabilmente al di sotto del 50% e dal 2002/03 è inferiore al 70%.
Il “Breakeven Finanziario”.
Il raggiungimento del punto di pareggio, è ormai un dato acquisito dalla struttura economica equilibrata del Real Madrid. Infatti, considerando la somma algebrica degli ultimi tre esercizi, chiusi tutti con un risultato positivo, si otterrebbe un utile complessivo al lordo delle tasse di 110 milioni. Ricordiamo che per la prima fase del periodo transitorio è ammessa una soglia di tolleranza di Euro 45 milioni di perdita.
Per quanto riguarda l’esercizio 2011/12 il Real Madrid ha conseguito un EBITDA, ossia il risultato prima del calcolo degli ammortamenti degli interessi e delle tasse, con esclusione delle plusvalenze, positivo per 133,8 milioni (148 nel 2010/11). Per ogni 100 euro di ricavi operativi si sono guadagnati 26 euro.
Se considerassimo anche le plusvalenze, determinate dai trasferimenti dei giocatori, si determinerebbe un EBITDA positivo per 153,9 milioni (151 nel 2010/11). Il risultato di gestione al lordo delle imposte risulta positivo con un utile di 32,3 milioni, mentre nel 2010/11 era positivo per 46,8 milioni.
Conclusioni.
Per quanto riguarda il bilancio di previsione consolidato per il 2012/13, gli amministratori hanno previsto un totale di ricavi operativi, senza plusvalenze, per 516,6 milioni di euro ed un risultato al lordo delle imposte positivo per 32,4 milioni. Sono numeri che portano al via libera in tema di Fair Play Finanziario.
Recentemente, a causa della crisi delle banche spagnole, alcuni avevano paventato effetti negativi per il Real Madrid. Forse, l’unico effetto è che difficilmente nel breve periodo si troverà una banca disponibile a finanziare una nuova campagna acquisti faraonica, simile a quella che portò Cristiano Ronaldo e Kakà. L’enorme quantità di disponibilità liquide, insieme agli investimenti finanziari a breve, superano il debito bancario, che per il 70% scade a medio termine.