Piovono violette

HeyselOvvero, per dirla con Prince, 'Purple rain'.

Come al solito, ha lasciato i suoi strascichi la partita con la Fiorentina che la Juve ha vinto a Torino per due reti a zero. Prima la Juventus ha lanciato sul web un video promozionale dell'incontro, come fanno gli americani nei loro sport: subito ripreso dai media come se fosse qualcosa di provocatorio e offensivo. Il video, non solo non era niente di eccezionale, ma era anche decisamente innocuo.
- Video Juventus-Fiorentina preview

Per di più rendeva anche omaggio, attraverso una citazione, al grande Dante Alighieri, personaggio storico di valore assoluto e mondiale, non tifoso viola, perché ai suoi tempi la squadra ancora non esisteva, ma sicuramente il fiorentino forse più celebre della storia. Il presidente viola ha colto la palla al balzo per sottolineare il suo dissenso verso quello stile Juve che non gli appartiene. E che non gli appartenga lo si sapeva fin troppo bene, a dire la verità. In ItaGlia però va così, ogni scusa è buona per fare cagnara senza ragione. Poi è arrivato il match, e i tifosi ospiti si sono subito distinti per la loro proverbiale sportività. Riportiamo le foto diffuse sul web in queste ore. Qualche tifoso violetto vestito come se tifasse per il Liverpool...
- Foto 1 - Tifoso del Liverpool

Poi un bel '-39' realizzato con il nastro da pacchi sulle vetrate divisorie tra i settori, tanto per delimitare il proprio territorio e creare un effetto simpatia, come fanno molti animali con la pipì.
- Foto 2 - il -39 sulle vetrate.

Ma chi credeva che la questione Juve-Fiorentina si limitasse alle solite pagliacciate sugli spalti, che avvengono tra tifoserie tradizionalmente antagoniste, si sbagliava. A fine partita infatti Borja Valero riceve la maglia di Pirlo, ma il clima è ancora un po' nervoso, forse pesante anche per via delle due pere che la squadra ospite dovrà trasportarsi a casa, fino in centro Italia. C'è ancora un po' di agonismo, ci può stare, ma purtroppo Viviano, il portiere viola, ha tolto dalle spalle di Valero la maglia bianconera, che era solo appoggiata e non indossata, la quale finisce per terra come se si trattasse di qualcosa che non va nemmeno toccato.
- Foto 3 - La maglia di Pirlo

La Fiorentina fa sapere: "Emiliano voleva soltanto evitare che il suo compagno di squadra si presentasse sotto la curva dei tifosi viola con una maglia bianconera. Borja ha poi recuperato la maglia scambiata con Pirlo".
- Foto 4 - La nota della Fiorentina

Eppure la puzza di bruciato si sente lontano un miglio, e molti dei presenti non l'hanno bevuta. Bastava non indossarla e portarsela in mano, magari appallottolata, tanto per non metterla in bella evidenza. E anche se fosse, non è imbarazzante pensare che dopo una partita un giocatore non possa andare a salutare i propri tifosi, solo perché indossa la maglia di un altro club, ottenuta come semplice scambio di cortesie e come gesto di fair play? E' pericoloso forse? Ah, non lo sapevo. A questo siamo arrivati. Bene. Anzi, male.
Ma tanto ormai c'è una scusa per fare di tutto, e per dire di tutto. Non a caso, manco a dirlo, immediatamente Gazzette varie e media vari si sono sperticati a dare rilievo a questa giustificazione posticcia. Tutto normale, tutto bene madama la marchesa.

Vero è che nei mesi scorsi non sono mancate polemiche, fatte a vario titolo, tra la proprietà del club fiorentino e il grande gruppo torinese, sfociate persino sul discorso 'Fiat, automobili e gestione Marchionne'. Di certo nessuno dei protagonisti le ha mandate a dire, ma ciò che continua ad essere fuori luogo è la cattiveria con cui i tifosi viola, puntualmente (da diversi anni, in tantissime occasioni), si scagliano contro la Juventus in generale, e contro tifosi Juventini morti in una tragedia del calcio moderno in particolare (tra cui c'erano anche dei bambini, non dimentichiamolo).
Io mi chiedo... Non sarà il caso che questa rivalità cominci ad attenuarsi, quanto meno nei toni, per cominciare, e che il calcio svolga la sua fisiologica funzione, ossia quella di oppio dei popoli, utile a creare del divertimento in alcune decine di migliaia di persone che guardano 22 giovanotti strapagati che corrono in mutandoni su un prato verde rincorrendo un pallone di marca? La Federazione Italica, su tutte queste vicende, ancora una volta, farà la solita giustizia del menga con figli e figliastri? E i presidenti tutti, invece, oltre a pensare alla gestione del portafoglio del club, e a fare chiacchiere da bar, che iniziative adotteranno nei prossimi anni per evitare questa deriva del tifo? Per quanto tempo ancora sarà permesso di far piovere dal cielo queste polpette avvelenate, viola o non viola che siano? Quando la finiremo con queste puttanate?
Perché non appena si parla di calcio il popolo italico tutto diventa immediatamente idiota?

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