Metodo Auricchio - Gli arbitri amici

Metodo AuricchioGli arbitri "amici" del sodalizio, opportunamente sorteggiati per partite chiave, dovrebbero quindi garantire, nella ricostruzione accusatoria, la buona riuscita delle frodi sportive: arbitraggi faziosi con lo scopo di favorire la Juve, ammonizioni ed espulsioni comminate ai prossimi avversari dei bianconeri al fine di ottenerne la squalifica, strada sbarrata agli avversari in classifica della Vecchia Signora.
Sì, è vero: abbiamo appena mostrato come non ci sia alcun indizio - nemmeno a parlarne di prove - nel senso della manipolazione del sorteggio. Il Pm Maddalena della Procura di Torino, nel corso delle indagini mostrò anche come, incontrovertibilmente, non ci fosse alcun preparativo al sorteggio, tramite il meccanismo delle preclusioni, per assegnare alla Juve un arbitro gradito.
La Juve quindi si avvaleva dei favori degli arbitri amici, solo nel caso che la fortuna gli dicesse bene, e dall'urna uscisse un sodale della Cupola, pronto a fischiare rigori ed estrarre cartellini a comando.

Quali sono gli arbitri amici? Evidentemente quelli considerati integrali all'associazione a delinquere, imputazione contestata ai fischietti presunti possessori di scheda svizzera: i già assolti Gabriele e Cassarà, il condannato in primo grado con rito abbreviato Pieri, quindi De Santis, Dattilo, Racalbuto e Bertini. Inoltre vengono contestate singole frodi a favore della Juventus a Dondarini (già condannato) e Rodomonti.

Il vantaggio economico.
Quale il guadagno degli arbitri amici? Difficile pensare che questi arbitri "aiutassero" la Juve perché tifosi da curva: se non per il gusto di sentirsi dare di "cornuto", con quale moneta allora venivano pagati gli arbitri per assicurarsi le loro prestazioni amichevoli? Nessun passaggio di denaro, nè regalie di altro genere, nessun movimento di conto corrente sospetto, niente valigette, no orologi. Niente di tutto questo è emerso, dopo gli accertamenti degli inquirenti.
Gli inquirenti prefigurano quindi uno schema incentrato sui designatori: Bergamo e Pairetto premiano gli arbitri amici con avanzamenti di carriera e un più alto numero di partite che corrisponde a maggiori introiti, mentre puniscono severamente gli arbitri che si mostrano indipendenti e sbagliano contro la Juve, bloccandone la carriera e tenendoli fermi affinché imparino la lezione.
Una teoria, anche questa, che non ha bisogno di dimostrazione, a parere degli inquirenti. Non troviamo infatti, tra gli atti del processo, un'analisi che metta in luce i maggiori guadagni dei presunti sodali rispetto agli altri arbitri. Niente. Non c'è bisogno di riprova: basta la parola.

Gli arbitri "fermati".
Addentrandosi anche superficialmente nella questione, si scopre invece l'esatto contrario. Gioco facile per gli avvocati della difesa, mostrare alcune discrepanze più che significative.
La documentazione prodotta dai difensori illustra infatti che, anche fermandosi agli episodi cardine citati dall'accusa - l'arbitraggio di Paparesta in Reggina-Juventus, decisamente contrario ai bianconeri, e l'arbitraggio di Racalbuto in Roma-Juventus, ritenuto favorevole alla Juventus (abbiamo dimostrato come anche questo non sia vero, ma teniamolo per buono) -, le circostanze dicono il contrario.
Paparesta infatti, dopo un turno in Serie B, fu incluso nelle griglie per arbitrare nella massima serie, già dalla giornata successiva. Racalbuto rimase invece lontano dai campi di Serie A per ben 8 turni.
Dattilo, arbitro di Brescia-Udinese, che avrebbe espulso fraudolentemente Jankulovski, reo soltanto di aver sferrato un cazzotto a un avversario, al fine di provocarne la squalifica contro la Juve, fu anch'egli fermato per ben due mesi.
E queste sono le partite che più di tutte avrebbero dovuto dimostrare l'attività corruttiva della Cupola!
Come reagisce Auricchio alla produzione di questi dati? Dichiara di non sapere.

Avv. Prioreschi: Allora, passiamo a Roma-Juventus, il famoso 1-2. Le risulta che Racalbuto dopo aver favorito, tra virgolette, uso questi termini… dopo aver favorito la Juventus in Roma-Juventus è stato fermato dai designatori per 8 turni?
Auricchio: No. Non mi risulta.
Avv. Prioreschi: Vabbè… e Racalbuto è un arbitro che troviamo, secondo la prospettazione accusatoria… amico presunto del…
Auricchio: Sì.
Avv. Prioreschi: Tra l’altro, Lei su Racalbuto in Cagliari-Juve, no?, fa riferimento a tutte quelle vicende… allora, io dico: Cagliari-Juve si discute l’arbitraggio, ecc.… e Lei evidenzia che ci sarebbe questo tentativo di proteggere Racalbuto da parte di Moggi, no? …Che io poi, stamattina, Le ho detto Moggi cercava di proteggere la Juventus… E questo evidenzia. C’è un dato oggettivo che Racalbuto favorisce la Juventus e sta fermo 8 turni, e Lei questo non lo sa, non lo evidenzia. Io registro il modo di aver fatto l’indagine…
Auricchio: Va bene.
Avv. Prioreschi: Per contro, noi abbiamo Paparesta e Copelli, la terna di Reggina-Juventus, ed è un altro dato oggettivo, che sfavoriscono, insomma, danneggiano la Juventus, e a noi non risultano né che abbiano subito sospensione o… Copelli poi è andato tranquillamente ai Mondiali…
Auricchio: No, lo stesso Paparesta è tornato ad arbitrare la Juventus, quindi…
Avv. Prioreschi: Paparesta l’abbiamo sentito, ce l’ha confermato, non è stato fermato mai, insomma…

I compensi.
Non fermiamoci però alla superficie e penetriamo i numeri, andando a vedere i compensi arbitrali per quella stagione.
Auricchio, interrogato dall'avvocato Gallinelli, prima mostra di non ricordare il numero di gare dirette da De Santis nella stagione 2004-05, poi ascolta il legale snocciolare i dati del suo cliente e quelli di altri 5 arbitri non inquisiti, quindi, quando il Giudice Casoria gli chiede "Le risultano questi dati?", non può far altro che ammettere: "Si... non... beh... sono dati oggettivi".
Sulla base dei dati enunciati dall'avvocato Gallinelli e dei compensi per partita [*], si ricava questa semplice tabella:
Collina: 28 partite di A e 4 di B = 154.920 €
Paparesta: 26 partite di A e 3 di B = 142.010 €
Rosetti: 25 partite di A e 3 di B = 136.846 €
Farina: 24 partite di A e 3 di B = 131.682 €
Trefoloni: 24 partite di A e 3 di B = 131.682 €
De Santis: 21 partite di A e 4 di B = 118.772 €

Tutti questi 6 arbitri erano "internazionali" e avevano, quindi, pari indennità. Tra i sei arbitri considerati, il solo De Santis è inquisito e, da arbitro "affiliato", guadagna meno di altri 5 colleghi non inquisiti. Ricordiamo che De Santis era l'arbitro designato per i Mondiali, non certo una mezza tacca che arbitra meno perché vale meno. Racalbuto, altro presunto affiliato, viene fermato per 8 turni dopo Roma-Juventus, e perde quindi oltre 45 mila euro per errori ascrivibili agli assistenti. Dattilo perde una cifra superiore ai 20 mila euro.

I teoremi investigativi quindi non hanno nemmeno bisogno di essere provati da numeri e circostanze fattuali: sono veri perché sono veri. Preesistono all'inchiesta, che sostanzialmente non esiste.
Non si va a controllare se i sorteggi vengano truccati, non ci si informa su compensi, premi e punizioni agli arbitri.
E' tutto vero, già prima di cominciare l'inchiesta.

Il capo degli arbitri.
Prescindendo dalle schede svizzere, argomento che andremo presto ad affrontare, non si riesce a comprendere dalle due informative - e la seconda è di novembre 2005, cinque mesi dopo la fine delle intercettazioni - quali possano essere i fatti che dimostrano il suddetto teorema.
Nelle informative non ci sono intercettazioni di Moggi che parla con arbitri, non c'è una sola intercettazione nella quale Moggi richiede ai designatori un determinato arbitro per una partita di campionato, non una dove i designatori chiedano ad un arbitro di favorire la Juventus, come ammette lo stesso Auricchio in aula, il 30 marzo:

Avv. Morescanti: Senta… tra tutte le intercettazioni in cui è stato intercettato il Bergamo Paolo, Lei ha mai intercettato, o chi per Lei, i suoi uomini, ha mai intercettato una telefonata nella quale Bergamo diceva ad un arbitro in modo esplicito o meno esplicito: ora vai, arbitra in questo modo, fai vincere questa determinata squadra…?
Auricchio: No.

Grottesco il tentativo, al fine di dare sostanza alla dimostrazione del potere di Moggi sul mondo arbitrale, di fargli addirittura superare i confini nazionali.

Avv. Prioreschi: Nell'informativa del gennaio è riportata una telefonata, progressivo 3477… mi pare che è pagina 8 dell’informativa però, ripeto, l’impaginazione non lo so se corrisponde… ed è una tele… io Gliela sintetizzo… una telefonata tra l’arbitro Morganti e Meani, che fanno riferimento alla designazione dell’arbitro per i quarti di finale di Champions tra la Juve e un’altra squadra che non me ricordo qual era… designazione dell’arbitro belga De Bleeckere. L’interlocuzione, grosso modo, in questi sensi: "De Bleeckere è un uomo di Pairetto… e che la dirigenza bianconera riesce ad influenzare pure le designazioni a livello europeo… Se fossi gli inglesi…" dice Meani "…avrei fatto un bel casino…" …questo è in sostanza. Allora, in riferimento a queste affermazioni che emergono dalle indagini tecniche, perché Lei c’ha detto, ormai da più udienze, che Lei ha operato con riferimento a quello che è emerso dalle intercettazioni, e quello che scriveva la Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport… ha fatto indagini, d’iniziativa o Le sono state delegate indagini per verificare se questo arbitro in questa partita di Champions ha favorito la Juventus?
Auricchio: No.
Avv. Prioreschi: E allora, qual è… mi scusi, ma viene spontaneo, lo scopo di evidenziare un'intercettazione di questo… se poi non si fa nessuna indagine per verificare?
Auricchio: Ma l’intercettazione è contenuta nel dato…
Avv. Prioreschi: …cioè, diventa un dato sterile, Colonnello, no?
Auricchio: …sì, probabilmente ce ne sono tantissimi di dati sterili…
Avv. Prioreschi: Lei capisce… perché adesso l’accertamento l’abbiamo fatto noi, e quindi la Juventus viene eliminata in quella partita perché l’arbitro non gli... non gli dà…
Auricchio: Vabbè…

Eppure bastava consultare la preziosissima Gazzetta (Liverpool-Juve 2-1, 0-0 al ritorno e bianconeri eliminati):
Dalla Gazzetta del 6 aprile 2005, a firma Luca Curino:
ARBITRO E GUARDALINEE - DE BLEECKERE 5. Il ritmo è alto e l'arbitro belga lascia molto correre, senza estrarre un solo cartellino. Con il contributo determinante del guardalinee Simons, alla fine del primo tempo fischia a Del Piero un inesistente fuorigioco in occasione del suo gol di testa.

Avv. Prioreschi: Quindi, allora, Lei… cioè, voglio dire, il processo è una cosa seria, no? Allora, Lei evidenzia questo dato nell’informativa a dimostrazione dello strapotere di Moggi, che non solo riesce a controllare le designazioni del campionato nazionale, ma arriva a influenzare le designazioni… lo mette lì, lo scrive, chi si legge l’informativa… e non fa nessun accertamento in merito. E’ un modo questo corretto di procedere?
Auricchio: Mah, è un’ipotesi investigativa, tant’è vero che il nostro sistema…
Avv. Prioreschi: Ma le ipotesi vanno verificate, Colonnello, eh!
Auricchio: …noi non veniamo al processo per le indagini…
Avv. Prioreschi: Le ipotesi… allora, vogliamo dare atto che tutto quello che Lei ha scritto sono ipotesi?
Auricchio: No!
Avv. Prioreschi: …investigative?
Auricchio: Ci sono delle… innanzitutto le intercettazioni non è un’ipotesi investigativa. E quindi…
Avv. Prioreschi: Lasci stare. Io voglio sapere: quello che Lei ha scritto nell’informativa, sono sue ipotesi?
Auricchio: Se ci sono delle conferme… le conferme investigative hanno portato a ricostruire…
Avv. Prioreschi: Ma le conferme le deve cercare, Colonnello…
Auricchio: Certamente…
Avv. Prioreschi: …se non le cerca, la conferma diventa sua…
Auricchio: In questo caso, sulle designazioni internazionali non mi pare che sono state avanzate né delle conclusioni né delle affermazioni in questi termini. Quindi, evidentemente, non è stato approfondito l’aspetto delle designazioni internazionali.
Presidente Casoria: Sì, l’avvocato dice allora perché questo dato è stato scritto... se è un dato...
Avv. Prioreschi: Perché lo riporta?
Auricchio: Perché c’è la conversazione… la conversazione l’abbiamo… la dobbiamo riportare, l’abbiamo commentata (eh, quante conversazioni più importanti non hanno riportato! ndr)
Presidente Casoria: Va bene. A commento.
Avv. Prioreschi: Perché Lei non verifica mai i dati che dovrebbero andare a favore della…
Auricchio: Ma non è vero. Per esempio, guardi…
Presidente Casoria: Vabbè, vabbè… abbiamo capito.
Avv. Prioreschi: Abbiamo capito?

Ne mancano tante di verifiche nell'indagine di Auricchio. La più clamorosa, subito riscontrata dai tifosi juventini dei forum, è quella che riguarda i punti realizzati dalla squadra del capocupola Moggi rispettivamente con gli arbitri inquisiti e con quelli non inquisiti. Perché questo dato non sia stato calcolato ed evidenziato dall'accusa è immaginabile: con gli arbitri inquisiti la Juventus ha totalizzato meno punti: 1.89 contro 2.63.
Auricchio, nelle informative, produce una tabella in cui mette in evidenza che solo 11 arbitri hanno arbitrato la Juve (in effetti sono 12): De Santis (5), Collina (5), Trefoloni (4), Messina (4), Farina (4), Bertini (3), Paparesta (3), Rodomonti (3), Dondarini (2), Pieri (2), Racalbuto (2), Banti (1). Le partite arbitrate da "arbitri affiliati" (imputati di associazione e non di frode, ndr) sono 12. Che cupola!

Avv. Prioreschi: Allora… allora, nell’informativa del 2 novembre 2005… Lei dice che in tutto il campionato su 37 partite si sono alternati, sostanzialmente, 11 arbitri. Corretto?
Auricchio: Sì.
Avv. Prioreschi: Allora, vogliamo vedere quali sono stati i risultati che la Juve ha fatto con gli arbitri indagati e quelli che ha fatto con gli arbitri non indagati, eh? Allora… mi corregga se sbaglio, mi dica sì, no, insomma… così andiamo velocemente… allora, De Santis, in quella stagione 2004/2005, ha arbitrato la Juventus 5 volte. Con quali esiti?
Auricchio: Due vittorie, un pari e due sconfitte.
Avv. Prioreschi: Preso. Collina, non indagato, quante volte ha arbitrato la Juventus?
Auricchio: Cinque volte, come De Santis, quattro vittorie e un pareggio.

L’avvocato Prioreschi chiede i risultati fatti con altri arbitri "non indagati" e dalle risposte di Auricchio questi sono i dati: Trefoloni, 4 partite, 4 vittorie; Farina, 4 partite, 3 vittorie e un pareggio; Messina, 4 partite, 3 vittorie e una sconfitta.
Poi l’avvocato ripete la domanda per gli arbitri indagati e questi sono i risultati comunicati da Auricchio: Bertini, 3 partite, una vittoria e 2 pareggi; Paparesta (nelle indagini era un indagato), 3 partite, 2 vittorie e una sconfitta; Rodomonti (non accusato di associazione a delinquere), 3 partite, 2 vittorie e una sconfitta; Dondarini, 2 partite, 2 vittorie; Pieri, 2 partite, 2 vittorie; Racalbuto, 2 partite, una vittoria e un pareggio.
Avv. Prioreschi: La media punti che ha ottenuto la Juve con gli arbitri indagati rispetto alla media punti che ha ottenuto con gli arbitri non indagati… noi abbiamo che con gli arbitri non indagati ha realizzato 2,63 punti; con gli indagati 1,89.
Auricchio: Va bene… prendo atto…
PM Narducci (in sottofondo): Eehh…
Presidente Casoria: Prende atto, avvocato…

Il legale passa ad esaminare la statistica relativa agli assistenti, soffermandosi però solo sugli indagati. I risultati non sono dissimili dalla statistica per gli arbitri.

Avv. Prioreschi: Senta, è corretto dire che ad arbitrare la Juventus si sono alternati 32 assistenti diversi?
Auricchio: Sì, credo di sì, è il dato che emerge… sì, sì… sono…
Avv. Prioreschi: Ora, questo schema, Colonnello, questa indagine, per così dire, statistica…
Auricchio: Sì…
Avv. Prioreschi: …la vogliamo definire statistica… Lei l’ha fatta solo per la Juventus, o l’ha fatta anche per tutte le squadre del campionato?
Auricchio: No, solo per la Juventus.
Avv. Prioreschi: Perché?
Auricchio: E perché era oggetto della nostra investigazione.
Avv. Prioreschi: Però, il dato statistico, Lei m’insegna che è significativo se lo confrontiamo anche…
Auricchio: No, la mia non era un’indagine conoscitiva statistica… era un’indagine investigativa… il dato… esiste un mezzo di ricerca della prova che era l’intercettazione telefonica, ed è quello che abbiamo eseguito. Tant’è che appena è saltato fuori un dirigente di un’altra squadra, per capacità investigative non abbiamo fatto altro che intercettare anche il dirigente dell’altra squadra.
Avv. Prioreschi: Però, dico, poteva avere un senso se l’Inter l’avessero arbitrata 37 arbitri… se magari da questo dato usciva fuori che anche l’Inter era stata arbitrata dagli stessi arbitri…
Presidente Casoria: Va bene…
Auricchio: Ecco, che cosa?
Avv. Prioreschi: …il significato investigativo non è più quello, insomma…
Auricchio: Appunto. Infatti, noi da quella tabella non abbiamo tratto delle valutazioni investigative. E’ una tabella statistica, e il valore della tabella è appunto statistico.

Neanche, per l'appunto, fossero dipendenti dell'ISTAT e non dell'Arma.

Oops!
Anche nel caso degli arbitri sotto indagine, le dimenticanze spiccano, e sono di diverso genere.
Anzitutto se si suppone che Dattilo, per esempio, o Racalbuto, operino a favore della Juventus, come mai le loro utenze non vengono sottoposte ad intercettazione, e non si svolgono ulteriori accertamenti, per comprendere se ci siano strani movimenti che possano confermare l'impressione ricavata?
No, a questi arbitri vengono imputate delle frodi, ma si decide di non controllarne le comunicazioni. Invero singolare. L'elemento d'accusa rimane il tabellino de La Gazzetta dello Sport.

Di più, come nel caso di Moggi e Bergamo, nelle informative non troviamo riportate alcune telefonate scagionanti, scoperte solo in un secondo tempo dai periti informatici al servizio delle difese.
E' il caso di De Santis per Parma-Lecce (Occultata la telefonata che scagiona De Santis), di Racalbuto per Roma-Juventus (Le telefonate della buona fede di Racalbuto) di Bertini per Juve-Milan (La Bergamo-Collina che dissipa le ombre su Juve-Milan 2004-05).

In buona sostanza ecco il Metodo Auricchio, per andare a stanare gli esecutori materiali delle frodi sportive:
1) Non vengono intercettati.
2) Non vengono sottoposti ad accertamenti.
3) Non si accerta se gli arbitri abbiano un vantaggio economico.
4) Non si indaga sul trattamento riservatogli dai designatori.
5) Si ignora se i loro arbitraggi abbiano favorito la Juve, davvero, con opportuno esame statistico.
6) Vengono scartate le intercettazioni che li scagionano.
Basta la Gazzetta.

Per concludere, un estratto altamente significativo dall'udienza del 23 marzo per comprendere in che stato versa l'accusa del processo, capace, dopo aver difeso a spada tratta i tabellini sbagliati della Gazzetta dello Sport, di contestare i riscontri fattuali portati dalle difese. Il tutto mentre Auricchio arranca affannosamente, nello spiegare perché non abbia effettuato riscontri importantissimi:

Avv. Prioreschi: Allora, sempre su questo tema, nel capo di imputazione dell’associazione si legge, con riferimento agli arbitri "Perché venissero sempre tutelati gli arbitri che avevano favorito la Juventus, o comunque erano vicini alla società; perché invece venissero arbitrariamente penalizzati gli arbitri che non avevano favorito la Juventus". Allora, cominciamo dalla tutela degli arbitri presunti amici. Lei ha accertato se l’arbitro Dattilo dopo aver arbitrato Udinese-Brescia, quella delle ammonizioni dolose di Pinzi, Muntari e Di Michele e dell’espulsione…
Auricchio: Che abbiamo già detto che non ho trattato…
Avv. Prioreschi: Il tema è "Metodi e Strumenti dell’associazione"… l’ha scritto Lei, non è che… Allora, Lei ha accertato se da quella partita, cioè dal 26 Novembre 2004, l’arbitro Dattilo, amico della Juventus secondo la prospettazione accusatoria, non ha arbitrato più la Serie A per oltre due mesi?
Auricchio: Non lo ricordo questo dato come accertamento, non credo che ci sia…
Avv. Prioreschi: Guardi, lo dovrebbe ricordare perché Lei ricorda di aver acquisito sia i verbali dei sorteggi dei notai, sia alcuni comunicati ANSA relativi ai sorteggi… se lo ricorda questo? Alcuni comunicati sono allegati… io li ho trovati allegati nell’informativa…
Auricchio: Sì. Quando sono trattate le griglie, etc. …come documentazione…
Avv. Prioreschi: Ci sono due allegati… ci sono tre allegati, tre comunicati ANSA con l’esito dei sorteggi, e uno di questi comunicati… che ha acquisito Lei, credo di aver capito, o insomma Lei come responsabile dell’indagine, è il comunicato ANSA del 3 dicembre 2004, dove c’è scritto testualmente ‘Continua a rimanere escluso dalla Serie A Antonio Dattilo, 33 anni, della sezione di Locri, inserito nella griglia C e sorteggiato per il match di Serie B tra Bari e Venezia. Dattilo non dirige una gara del massimo campionato dal 26 Settembre scorso, Udinese-Brescia, quando gli ospiti andarono in gol con Mannini mentre il portiere udinese De Sanctis era a terra infortunato…’
PM Narducci: Ma dove sta questo comunicato, scusi avvocato? Lei cosa dice?
Avv. Prioreschi: Negli atti del Pubblico Ministero…
PM Narducci: Comunicato Ansa? Di che cosa? Su che cosa?
Avv. Prioreschi: Comunicato ANSA sui sorteggi…
PM Narducci: Questo… sui sorteggi? Questo è commento.
Avv. Prioreschi: Ma che commento! E’ testuale.
Presidente Casoria: Dice che è allegato all’informativa del… questo comunicato… Lei lo ricorda questo comunicato? No?
Auricchio: Se è stato…
Avv. Prioreschi: E’ un dato oggettivo, l’ANSA scrive…
PM Narducci: Comunicato… significa che viene data notizia di chi saranno arbitri e cosa… questa mi sembra un’altra cosa, insomma, no? Qualcuno che sta rilevando…
Avv. Prioreschi: …oh, abbiamo fatto l’imputazione sulla Gazzetta dello Sport, potremo leggere l’ANSA, no? O manco l’ANSA possiamo leggere?
PM Narducci: No, legga, ma non dica che è nelle carte del Pubblico Ministero, avvocato. Dica che è Sua, e basta. Non è che abbiamo acquisito tutti i comunicati ANSA sul calcio… di un anno, perché era una follia…
Avv. Prioreschi: Ma questo l’avete acquisito… l’avete acquisito, perché io l’ho preso dal Suo fascicolo, Pubblico Ministero. E poi Glielo faccio vedere, ce l’ho in un altro tema che dobbiamo trattare… Glielo faccio vedere… qui c’è… è acquisito…
Presidente Casoria: Lei non esclude che è stato acquisito questo…
Auricchio: Mah, non vedo come potrei… è agli atti…
Avv. Prioreschi: Allora, parlando di dati oggettivi… qui ci troviamo di fronte a un dato oggettivo, che un arbitro che favorisce la Juventus viene fermato per 2 mesi. Concorda con questo?
Auricchio: Ma quando ha arbitrato Dattilo la Juventus? Cioè…
Avv. Prioreschi: Il tema della imputazione per associazione… uno dei temi è: "Perché venissero sempre tutelati gli arbitri che avevano favorito la Juventus… e comunque erano vicini alla società; perché invece venissero arbitrariamente penalizzati gli arbitri che non avevano favorito la Juventus"
Auricchio: Benissimo.
Avv. Prioreschi: Allora, io Le sto dando un dato oggettivo. Lei quando ha risposto al Pubblico Ministero ha detto: io riferisco il dato oggettivo, che io Le ho letto… è che Dattilo, un arbitro che secondo la prospettazione accusatoria sarebbe vicino alla Juventus, fa quelle tre ammonizioni dolose per le quali è stato costruito il capo di imputazione su Udinese-Brescia…e il successivo Udinese-Juventus, e, invece di essere tutelato, vedo che viene penalizzato perché sta fermo 2 mesi. E’ un dato oggettivo, questo. Le risulta che è stato fermo 2 mesi?
Auricchio: No.
Avv. Prioreschi: Lei dice no… vabbè, poi tanto produciamo il...
Ad Auricchio non risulta, l'avvocato dice che tanto poi produrrà documentazione che comprova. Non è che Auricchio non ha verificato per nulla?

[*] A fine campionato 2004-05 questa era la situazione fotografata da Antonello Capone sulla Gazzetta:
Dieci gli internazionali: Collina (fino a dicembre), De Santis, Paparesta, Rosetti, Farina, Trefoloni, Bertini, Messina, Rodomonti e Dondarini. Collina ha diretto in A 240 partite. Quattro arbitri sono tra 150 e 199: Rodomonti, Farina, Messina e Racalbuto; quattro tra 100 e 149: De Santis, Tombolini, Paparesta e Rosetti; due tra 50 e 99: Bertini e Trefoloni.
Tutti gli arbitri inquisiti erano ben oltre le 25 partite in A e, quindi, da tempo nella fascia di indennità da 24.180 €.