Accuse Juve: il controllo del Palazzo

JuveLa prima accusa mossa alla Juventus è relativa ad un presunto controllo sul calcio italiano messo in atto da Luciano Moggi attraverso una fitta rete di relazioni definita “sistema” o “cupola”. I Carabinieri dedicano alla questione le prime 58 pagine dell’informativa del 19 aprile 2005, esponendo però una teoria tanto prolissa nella formulazione quanto arbitraria nella conclusione. Infatti, ciò che emerge dalle intercettazioni contenute in questa sezione è più che altro uno scenario generico di lotta di potere tra due schieramenti: da una parte le “grandi” (Juve, Milan, Inter) che sostengono Carraro e Galliani, dall’altra le “outsiders” (Fiorentina e Roma specialmente) che spalleggiano Abete. Oggetto del contendere la suddivisione dei ruoli che contano in seno a Federazione e Lega e il controllo della contrattazione sui diritti televisivi. Niente che già non si sapesse. Vista l’importanza dell’incolpazione (che costituisce la base di tutte le altre) commentiamo singolarmente ogni telefonata di questo gruppo, suddiviso dai Carabinieri in tre sottosezioni intitolate “l’opera a tutela dello status quo", “il dossier calunnioso ai danni di Della Valle” e “L’asservimento della macchina amministrativa: Francesco Ghirelli”.

L’OPERA A TUTELA DELLO “STATUS QUO”.
- Prog.98 del 12/10/2004 (Mazzini-Moggi): Mazzini dà del cretino a Carraro, quindi accusa Ghirelli di fare il doppio gioco. Il discorso si sposta poi sulla Nazionale - Prog.3476 del 20/10/2004 (Mazzini-Moggi): i due discutono del ruolo di Lotito (contrario) in Federazione, quindi parlano dei ristoranti di Siena e della mamma di Mazzini. Infine viene nominato un tale Botteghi, la cui identità è ignota anche ai Carabinieri. - Prog.3872 del 12/11/2004 (Mazzini-Moggi): Mazzini dice di aver sentito Galliani, il quale voleva sapere se la Ternana votava per lui. Moggi risponde invece che non ci sono problemi con Cellino (presidente del Cagliari) perché: «mi dice Galliani… lo fa votare Berlusconi». Il dg aggiunge che a favore c’è il Pescara ma contro Ascoli e Piacenza. Entrambi poi parlano male di Carraro. - Prog.3682 del 12/11/2004 (Mazzini-Moggi): Moggi e Mazzini parlano di elezioni, poi passano a discutere del “rivale” Abete il quale è sostenuto dai Della Valle. Moggi dice che una volta eletto Carraro, Abete deve sparire. - Prog.3208 del 25/11/2004 (Mazzini-Moggi): i carabinieri la introducono così: «Innocenzo Mazzini, da sodale lesto e leale, chiama Luciano Moggi per informarlo delle ultime novità di cui è venuto a conoscenza circa l’evoluzione dei patti e degli schieramenti sulle imminenti elezioni del presidente federale». Mazzini ribadisce che non stima affatto Carraro. - Prog.4635 del 29/11/2004 (Mazzini-Moggi): i due parlano genericamente del peso elettorale della serie B. Mazzini riferisce poi che due uomini graditi (Cionci e Leonardi) sono «entrati» in Federazione per affari che riguardano la serie C. - Prog.4926 del 30/11/2004 (Mazzini-Moggi): Mazzini informa che Galliani gli ha riferito che lo schieramento avversario presenterà Abete. - Prog.8267 del 30/11/2004 (Tavecchio-Moggi): Moggi chiama Carlo Tavecchio, responsabile della Lega Nazionale Dilettanti, per fissare un incontro con lui e con Gabriele Gravina (consigliere Lega di serie C). - Prog.5015 del 30/11/2004 (Moggi-Mazzini): Moggi chiama Mazzini per informarlo dell’incontro.
In tutto nove telefonate (in teoria “il meglio” delle conversazioni tra Mazzini e Moggi) per un arco temporale di circa un mese e mezzo, a ridosso delle elezioni federali. Niente di nuovo sotto il sole: due coalizioni che si contendono la presidenza, due persone appartenenti ad una di esse che fanno il punto della situazione. Particolare curioso: queste due persone parlano male del loro candidato, Carraro. Vengono citati anche Galliani e Berlusconi come soggetti fortemente interessati alla vittoria elettorale del gruppo. Un po’ poco per teorizzare l’esistenza di una cupola.

IL DOSSIER CALUNNIOSO AI DANNI DI DELLA VALLE.
I Carabinieri introducono in modo roboante il paragrafo: «L’escalation innescata dimostra di raggiungere livelli elevati di spessore criminale (?) con il ricorso a strumenti scellerati quanto efficaci, come l’attività di dossieraggio contro Diego Della Valle, nel tentativo di indurlo a lasciare libero il campo a vantaggio di Adriano Galliani». In realtà, di questo famigerato dossier se ne parla ben poco (3 telefonate su 14) e, alla fine, non si capisce né se gli interessati lo abbiano ricevuto né se sia stato da loro effettivamente utilizzato.
- Prog.5577 del 3/12/2004 (Mazzini-Moggi): Mazzini dice a Moggi di chiamarlo ad un altro numero. - Prog.5578 del 2/12/2004 (Mazzini-Moggi): Mazzini riferisce a Moggi che due suoi amici possono vendergli un dossier contenente le prove di una vendita “truffaldina” di immobili da parte di Della Valle, in concerto con il Sindaco di Firenze. Moggi dice che parlerà con Galliani della questione. - Prog.9147 del 3/12/2004 (Mazzini-Moggi): Moggi vorrebbe vedere il dossier per poi portare il “tizio” che ce l’ha da Galliani. - Prog.9156 del 3/12/2004 (Mazzini-Moggi): Moggi chiede a Mazzini se è sicuro che l’Empoli ha votato per loro. Mazzini risponde che ha fatto telefonare anche a Galliani. - Prog.7144 del 14/12/2004 (Mazzini-Moggi): Moggi riferisce di aver vinto la causa riguardante i giovani Zeytulayev e Boudianski e aggiunge che Ghirelli si è avvicinato alle loro posizioni. Mazzini però diffida di lui. Mazzini dice di aver sollecitato Galliani al fine di mettere in gioco anche le sue influenze politiche, poi di aver saputo di un incontro tra Abete e Della Valle. Entrambi confessano di temere un tradimento di Carraro. - Prog.17652 del 28/12/2004 (Moggi-Galasso): Moggi chiama l’avv.Galasso e lo informa che ci sono due persone che vorrebbero consultarlo per una loro questione legale. - Prog.10932 del 4/01/2005 (Moggi-Mazzini): Mazzini fa i complimenti a Moggi dicendogli che è il migliore di tutti. - Prog.11226 del 7/01/2005 (Moggi-Mazzini): non si capisce di cosa parlino. - Prog.11283 del 7/01/2005 (Moggi-Mazzini): Mazzini dice a Moggi che i “tizi” del dossier sono degli ultras fiorentini (almeno secondo la ricostruzione dei carabinieri). - Prog.12180 del 14/01/2005 (Moggi-Mazzini): altra telefonata poco comprensibile. Questi ultras avrebbero intenzione di diffamare i Della Valle. - Prog.15956 del 30/01/2005 (Mazzini-Moggi): Mazzini informa Moggi di aver chiamato Galliani, il quale gli ha parlato di De Santis, arbitro di Milan-Bologna. Dice che al Milan si sono presi la «fissa con gli arbitri […] perché voglion fare i malandrini e nun lo sanno fare». Moggi replica: «Ora mercoledì giocano col Real Messina, voglio vedè che fanno”» (il Milan vincerà 4-1…). - Prog.16759 del 3/02/2005 (Moggi-Carraro): Carraro dice che Gravina sta con Della Valle e Moggi esprime le sue perplessità: «non ho la sensazione, ho la certezza… la certezza che noi facciamo queste cose en passant e gli altri lo fanno da professionisti». Carraro aggiunge: «Il fratello di Abete, Luigi, che pure ha più personalità di lui, è il primo cameriere di Della Valle, nel senso che lui fa sempre le vacanze pagato da Della Valle, o all’albergo Cala di Volpe o sulla barca di Della Valle […] Il gruppo Della Valle, Innocenzo Cipolletta, Luca di Montezemolo, danno anche un contenuto politico! […] Basta leggere il Sole 24 Ore, eh? Allora, voglio dire, questo è un gruppo di… di potere che vuole mettere le mani sul calcio». - Prog.17066 del 4/02/2005 (Moggi-Mazzini): Moggi riporta il colloquio avuto con Carraro. - Prog.407 del 10/02/2005 (Moggi-Mazzini): Mazzini dice che Papponetti (presidente settore giovanile Federcalcio) è dalla parte di Della Valle e che ha fatto pressioni su Campana (presidente Assocalciatori) per essere rieletto nel suo ruolo.
Anche in questo caso, quindi, assolutamente nulla di clamoroso. Anzi, il contenuto delle telefonate sembra rivelare lo scarso potere di Moggi in relazione alle prossime elezioni. Il centro di tutto pare essere Galliani che, non a caso amico di Carraro, punta a mantenere il suo ruolo di presidente di Lega. Mazzini inoltre fa sapere di aver ripetutamente telefonato al dirigente milanista, ma di quelle conversazioni non c’è traccia. Fondamentalmente il dossier ai danni di Della Valle sembra solo un pretesto per mettere in cattiva luce Moggi, il quale certamente intrattiene un rapporto amichevole con Mazzini, ma non dispone di nessun canale privilegiato con Carraro. Al contrario il dg bianconero e Mazzini parlano male di quest’ultimo, screditando immediatamente la teoria che vede Moggi al comando di un coeso gruppo di potere.

L’ASSERVIMENTO DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA: FRANCESCO GHIRELLI.
Secondo l’informativa «gli elementi raccolti evidenziano il ruolo di Ghirelli (responsabile amministrativo della Federcalcio) nell’attività di promozione degli interessi della compagine costituita da Luciano Moggi, al quale appare completamente asservito». Il compito di Ghirelli sarebbe quello di procacciare nuovi adepti per la causa del sodalizio. Ma vediamo le telefonate:
- Prog.1148 del 25/10/2004 (Moggi-Ghirelli): Ghirelli dice di aver parlato con Vincenzo Matarrese: «la mia opinione è che lui non li vota loro». Moggi risponde: «possono fare quello che vogliono». - Prog.9058 del 1/12/2004 (Moggi-Ghirelli): Moggi dice qualcosa riguardo a Baldas e Carraro (ma non si capisce di cosa parli), quindi chiede a Ghirelli di seguirgli la pratica relativa a Boudianski e Zeytulayev (due giovani juventini con problemi di contratto). - Prog.9928 del 6/12/2004 (Moggi-Ghirelli): Moggi informa Ghirelli di aver avanzato ricorso alla Caf per i due calciatori ucraini. - Prog.10886 del 6/12/2004 (Moggi-Ghirelli): Ghirelli chiama Moggi per avvertirlo che il ricorso verrà discusso il 13 dicembre. - Prog.11205 del 7/12/2004 (Ghirelli-Tavecchio): Ghirelli chiama Tavecchio (presidente Lega Dilettanti) per aggiornarlo sulle strategie elettorali. - Prog.12167 del 9/12/2004 (Ghirelli-Carraro): Carraro dice di aver chiamato Galliani e di aver parlato della candidatura di Abete. Successivamente aggiunge che Mazzini, se rompe «lo facciamo fuori». Infine i due parlano dell’amichevole Italia-Russia che Ghirelli propone di giocare a Cagliari, Carraro acconsente. - Prog.11236 del 13/12/2004 (Ghirelli-Moggi): Moggi ricorda all’interlocutore del ricorso alla Caf, quindi aggiunge che deve vedere Punghellini (presidente comitato Nazionale per l’attività Interregionale) per convincerlo a schierarsi dalla loro parte. - Prog.11697 del 14/12/2004 (Ghirelli-Moggi): parlano ancora del ricorso quindi Moggi dice di chiamare una certa ragazza (non si capisce di cosa parlino). - Prog.15233 del 14/12/2004 (Ghirelli-Mazzini): Ghirelli dice a Mazzini che Galliani deve muoversi tramite Berlusconi in modo da influenzare «AN e compagnia». Mazzini replica che, in caso di situazione bloccata, si potrebbe adottare il modello tedesco con due Presidenti federali. - Prog.16616 del 16/12/2004 (Ghirelli-Moggi): Moggi spiega a Ghirelli che è necessario lavorare un po’ per convincere le squadre di serie C. - Prog.10008 del 26/12/2004 (Ghirelli-Moggi): Moggi chiede se una ragazza è stata assunta in Federcalcio. - Prog.21557 del 28/12/2004 (Ghirelli-Moggi): non si capisce di cosa parlino, forse di un prete. - Prog.10300 del 6/12/2004 (Mazzini-Moggi): Mazzini riferisce di un prossimo incontro con Punghellini e Auriemma (ex presidente del Civitavecchia e delegato del Giorgione, due squadre di serie C). Moggi è convinto che Carraro verrà eletto, e Mazzini non perde occasione di ribadire la sua antipatia verso di lui. - Prog.10920 del 11/12/2004 (Moggi-Auriemma): Auriemma chiede a Moggi se ci sarà l’incontro. Moggi conferma. - Prog.6474 del 12/12/2004 (Moggi-Zegna): Gianluca Zegna (del Credito Sportivo) chiama Moggi per organizzare un incontro. - Prog.11145 del 13/12/2004 (Moggi-Mons.Danzi): Moggi parla al telefono con tale Monsignor Danzi. Si fatica a comprendere l’utilità di questa intercettazione. - Prog.11232 del 13/12/2004 (Moggi-Cucci): Moggi invita a pranzo il giornalista Italo Cucci. Altra conversazione completamente inutile. - Ripetizione prog.11236 13/12/04: inspiegabilmente un’intercettazione viene ripetuta, (per far numero?). Incredibile che l’introduzione dei carabinieri sia uguale a quella proposta in precedenza senza le ultime otto righe. - Prog.11237 del 13/12/2004 (L.Moggi-A.Moggi): Moggi dice al figlio di prenotare per venti-venticinque persone al ristorante. - Prog.11264 del 13/12/2004 (Moggi-Sposini): Moggi invita Lamberto Sposini. Si scopre che l’incontro in questione non è altro che il pranzo degli auguri di Natale.
Ancora una volta si parla di strategie pre-elettorali. Ancora una volta vengono menzionati Galliani, Carraro e Berlusconi. In nessuna conversazione, neppure lontanamente, vi sono segni di sudditanza o subordinazione da parte di Ghirelli nei confronti di Moggi. Quest’ultimo, infatti, parla quasi esclusivamente della questione Boudianski-Zeytulayev (due giovani della Primavera con i quali la Juventus ha avuto grane contrattuali) e solo marginalmente delle prossime elezioni federali. Già si fatica a comprendere quale importanza rivesta l’asservimento della “macchina amministrativa”, ma se poi questa subordinazione nemmeno si manifesta, non si comprende l’utilità dell’intera sezione. Incredibile la ripetizione di un’intercettazione a distanza di sole otto pagine, al punto che ci si chiede se i carabinieri abbiano riletto il testo da loro redatto.

Semplicemente ridicole, infine, le telefonate concernenti l’organizzazione del pranzo di Natale i cui convitati sono stati fatti pedinare, con tanto di rapporto finale: Luciano Moggi, Alessandro Moggi, Francesco Ghirelli, i giornalisti Italo Cucci e Lamberto Sposini e altre persone non identificate si incontrano alle 13.15 del 13 dicembre 2004 nel ristorante “Tullio”, nel pieno centro di Roma. I presenti mangiano, si fanno gli auguri e alle 15.35 se ne vanno. Un modo utile per impiegare i soldi pubblici: spiare gente che va ad un pranzo e si scambia i regali sotto gli occhi di tutti. Visti i contenuti delle telefonate, le conclusioni addotte dei Carabinieri appaiono se non pretestuose, quantomeno infondate: non è in alcun modo ammissibile pensare che tutto il chiacchiericcio pre-elettorale conduca al vantaggio del solo Moggi, considerando in aggiunta che le persone oggetto della questione sono Carraro e Galliani. L’impianto accusatorio cade immediatamente a meno di non credere a un Galliani servo di Moggi e ad un Carraro pilotato da Mazzini. L’eventualità è peraltro smentita dalle intercettazioni stesse: il designatore Bergamo parla più volte della malcelata volontà di Carraro di sostituire lui e Pairetto con Collina, paventando addirittura l’esistenza di accordi nascosti («Carraro, a noi ci sta vendendo pur di trovare l’accordo con Abete»). Inoltre va notato che in questo primo blocco di telefonate non vi è mai la partecipazione attiva di Pairetto, spacciato come sodale della “cupola”, ma in realtà molto distante dal giro moggiano (prog.26618 del 10/02/2005, Bergamo a Mazzini: «Gigi si è fatto più forte di me! Ho detto ma che devo fare… ho detto te lo sai poi che Gigi risponde alla Sampdoria… al Milan… all’Inter… al Verona… al Vicenza… al Palermo… a tutti quelli dove ci sono grandi magazzini e lui ha bisogno di lavorare!»). Riesce difficile quindi capire quali vantaggi possa ottenere la Juventus da questo gioco politico, se non quelli comuni alle altre grandi squadre (es. vendita soggettiva dei diritti televisivi). Inoltre, per avere un quadro completo della situazione, sarebbe stato opportuno e corretto pubblicare anche le telefonate dell’opposto schieramento, quello composto da Abete, Della Valle, Zamparini e Sensi (prog.123 del 9/02/05, Moggi a Bergamo: «[Abete] ha fatto soltanto il servo stupido di Della Valle e, prima di dire quelle cose, dice: scusate un attimo vado a… va a sentire quello»). Leggendo le informative pare poi di essere di fronte più che a un “sistema Moggi” ad un “sistema Mazzini”. Il vicepresidente federale, infatti, ha contatti con tutti (Galliani, Moggi, Carraro, Lotito, Della Valle, Bergamo) e con tutti si premura di mantenere la sua posizione di potere. In una telefonata del 31 maggio 2005 rivela le sue ambizioni all’ex ds della Fiorentina Claudio Nassi:
Mazzini: "siamo in una posizione di forza come non c’è mai stata", Nassi: "no, non ne dubito, va beh! Cioè, quattro squadre in serie A… il vicepresidente della federazione e un designatore…", Mazzini: "ahhh, ora si deve salvar quello", Nassi: "sì eh! Sento che abbiamo lavorato benissimo, non bene".
Si parla quindi di quattro squadre di serie A (verosimilmente Milan, Inter, Juventus e Fiorentina) più un designatore (Bergamo, non Pairetto) e il vicepresidente federale (Mazzini stesso). Non viene citato il nome di Moggi, non viene tirata in ballo la Juventus né si fa riferimento ad alcun tipo di sistema organizzato.