Roma-Juve 2005: La verità

scena crimineIl tempo passa, scolora i ricordi degli altri, sfuma i contorni, è un anestetico. Quando, arrivando a cancellare la memoria, non provano a farlo diventare qualcosa di diverso. Diciamocelo francamente: vorrebbero che avvenisse questo. Cosa volete, sono passati cinque anni, cinque campionati, qualche scudetto di cartone. Ricordano la storia come meglio credono. In verità non la scrissero tutta intera neppure allora. Così succede che, ancora oggi, un giornalista ad una radio romana dice "Roma-Juventus, arbitro Racalbuto, 2 a 1 per la Juventus, con goal di Cannavaro in fuorigioco e rigore per un fallo compiuto da Dellas su Zalayeta fuori dall'area di rigore. Una delle partite che è a processo a Napoli".
Ma è andata davvero così quella partita o è riduttivo ricordarla solo per quegli episodi? Cosa successe veramente? Allora andiamo a rivederla quella partita, perché la memoria ci dice altro. Analizzeremo quella partita in tre articoli: la partita vera giocata fuori e dentro il campo, poi come è stata riportata nelle informative di Auricchio, ed infine come è stata trattata in aula nell'esame e controesame di Auricchio. Perché è un mirabile esempio di come 90 minuti, ed i fatti, possano assumere forme diverse a seconda di chi e come li tratta.
Nell'informativa dell'aprile 2005 è riportata una telefonata nella quale Bergamo dice a Carraro che l'arbitro Racalbuto "è arrivato in campo in condizioni proibitive... perché l’hanno delegittimato già dal giorno avanti!". Lo score di Racalbuto con la Roma era di 16 partite con 9 vittorie, 6 pareggi ed 1 sconfitta, mentre con la Juve di 18 partite con 10 vittorie e 6 pareggi; score quasi identici, ma perché farsi mancare un bel titolo come "Fischia il portafortuna della Juve"?.
Quale fu il clima nel quale fu giocata quella partita?
Iniziamo con il ricordare che il prepartita fu una guerriglia. Queste le notizie ANSA che vennero battute in rapida sequenza:
(ANSA) ROMA - Quattro tifosi della Juventus sono stati accoltellati da ultrà della Roma nei pressi dello stadio Olimpico. La prima aggressione si è verificata nel parcheggio davanti al palazzo della Farnesina dove sono stati feriti tre tifosi della Juventus mentre uscivano da una autovettura. Un quarto tifoso è invece stato aggredito nei pressi del Lungotevere.
(ANSA) ROMA - Un tifoso juventino è stato trasportato al pronto soccorso dello stadio Olimpico in seguito ad una coltellata ad una gamba. L'incidente sarebbe avvenuto fuori lo stadio. All'arrivo dei pullman con i tifosi bianconeri, scortati dalle forze dell'ordine, un gruppo di supporter romanisti ha cercato di rincorrerli, tanto che polizia e carabinieri schierati all'entrata della curva nord, si sono mossi per evitare contatti tra le due tifoserie.
(ANSA) ROMA - I pullman con a bordo i tifosi della Juventus che erano arrivati alla stazione Tiburtina, sono appena giunti, scortati, allo stadio Olimpico. Ma al loro arrivo nei paraggi dell'impianto sono stati accolti da urla e fischi dei tifosi della Roma, che hanno lanciato degli oggetti contro i bus. Il lancio di alcuni fumogeni ha provocato il rogo di due auto vicino all'Olimpico. La polizia e' intervenuta per allontanare i sostenitori dei giallorossi. Un elicottero sorvola la zona.
(ANSA) ROMA - Preso a bottigliate dai proprio tifosi. E' capitato al pullman della Roma, all'arrivo allo stadio Olimpico. A colpirlo, per sbaglio, sono stati i supporter giallorossi, assiepati numerosi nei pressi dell'ingresso carrabile "armati" di bottiglie di plastica e altri oggetti contundenti. Gli ultras hanno infatti scambiato il bus della loro squadra per quello della Juventus. Il mezzo della Roma non ha subito danni.

Questo, invece, il clima che giocatori della Juve e quaterna arbitrale trovarono dentro lo stadio:
(ANKRONOS) Roma, 5 marzo - Roma sconfitta all'Olimpico. [...] Per quanto riguarda l'atmosfera all'interno dell'Olimpico, dei tre ex (Capello, Emerson e Zebina), il tecnico è stato quello più bersagliato e subissato di fischi. Tanto per cominciare sulla panchina della Juve qualcuno aveva applicato dei piccoli adesivi tutti con il numero 2, verso il quale Capello nutre una sorta di timore considerandolo portatore di flussi negativi. Poi tutta una serie di striscioni irriverenti: "Mai alla Juve: a Buciardo!", "Emerson, Capello, Zebina, Tancredi, di Giuda gli eredi"; "Odio vero per Capello bianconero"; "Capello coniglio, Emerson tuo figlio"; "Capello burattino", "Capello come Badoglio, uomo senza orgoglio"; "Emerson, hai stupito pure Giuda". All'annuncio delle formazioni, il noto speaker dell'Olimpico Carlo Zampa non ha nominato Zebina, Emerson, e lo stesso Capello, rimanendo in silenzio ogni volta per circa un minuto, permettendo così al pubblico di subissare di fischi i tre. Ma i tifosi romanisti si sono scatenati anche con striscioni riguardanti il processo per doping ai danni della Juventus. Oltre a molte immagini di siringhe, anche "Vieni avanti creatino"; "Farmacia Juventus"; "Colpevoli"; "Cepu? No, c'epo"; "Il tuo calcio è bello? Domandalo a Guariniello"; "Occhio agli striscioni, la Juve se li sniffa".

Queste le condizioni nelle quali si svolse quella partita. Fatti gravi accaduti prima della partita, e non a seguito di errori della terna arbitrale, preparati con cura dalla tifoseria, fomentata per una intera settimana.

E la partita? Tranquilla o piena di calcioni? La seconda, come reclamava un evidente striscione con su scritto "Oggi niente abbracci, mirate ai polpacci". 72 falli di gioco, 9 ammoniti.

E le decisioni di Racalbuto sugli episodi di gioco furono davvero solo favorevoli alla Juve, come scrissero allora e come, ancora oggi, dicono certi giornalisti senza memoria? No, rinfreschiamo la memoria attingendo da un giornale certamente non "amico", o "di riferimento" della Juventus. Niente Tuttosport, quindi, ma la Gazzetta, come faceva spesso Auricchio.
Scrive la moviola del quotidiano rosa, a firma Olivero Giovanni Battista:
"Pisacreta disattento: Cannavaro in fuorigioco, viziata anche l'azione del 2-1. Un rigore regalato e uno negato alla Juve. Ibrahimovic, il gol era regolare. [...] All'11' Juve in vantaggio: Camoranesi batte una punizione, Ibrahimovic stacca di testa, Pelizzoli respinge a fatica e Cannavaro insacca. Ma al momento in cui Ibrahimovic devia la punizione, il difensore juventino è più avanti della linea della palla, quindi in fuorigioco: l'errore è soprattutto del guardalinee Pisacreta. Al 25' Racalbuto non vede due falli da rigore nella stessa azione: nell'area giallorossa Dellas abbraccia Ibrahimovic e De Rossi cintura Cannavaro. Al 30' Dacourt duro su Blasi: rischia il rosso e se la cava col giallo. La Roma pareggia al 39' con Cassano che è in posizione regolare sull'assist di Totti anche se Montella e De Rossi sono in fuorigioco e, trovandosi sulla linea del passaggio, possono trarre in inganno i difensori bianconeri. Al 41' l'episodio-chiave: Ibrahimovic riceve palla in fuorigioco (Pisacreta non se ne accorge), passa a Zalayeta che subisce il netto fallo di Dellas. Racalbuto fischia il rigore tra le proteste della Roma. In discussione non è il fallo, ma la posizione di Zalayeta: l'impressione è che il contatto avvenga qualche centimetro fuori area. [...] Nella ripresa al 20' sbaglia l'altro guardalinee Ivaldi: assist di Camoranesi e facile gol di Ibrahimovic che è in linea con il pallone e quindi in posizione regolare".

Quindi, riassumendo, errori a favore della Juve: goal di Cannavaro in fuorigioco (solo la moviola lo poteva rilevare) e rigore per la Juve per il "netto fallo" che da "l'impressione" di essere avvenuto "qualche centimetro" fuori area.
Errori a favore della Roma: sull'1-0 per la Juve un rigore non fischiato per doppio fallo, mancata espulsione di Dacourt, goal di Cassano viziato dalle posizioni di altri due compagni, e rete valida annullata a Ibrahimovic. Inoltre la Gazzetta non riporta l'episodio del famoso pugno di Cufré sul viso di Del Piero, a gioco fermo. In un ambiente normale, e non quello che abbiamo visto esserci quella sera, forse la Roma avrebbe giocato metà partita in nove.

Racalbuto sbaglia solo a favore della Juve? Pisacreta ed Ivaldi, quell'anno considerati i migliori assistenti, sbagliano ed aiutano Racalbuto a sbagliare solo a favore della Juve?
Era un ambiente normale o non era già di per sé "condizionante"?

Ancora oggi ci sono giornalisti che "La direzione di Racalbuto in quei giorni suscitò un vespaio di polemiche, perché non poteva e non doveva essere Racalbuto ad arbitrare quella partita. Era la classica partita che meritava di essere arbitrata da Collina. Era Collina l'uomo giusto di quella partita". Come se allora vi fossero le designazioni e non il sorteggio. Se anche Collina fosse stato nella griglia di quella partita, sarebbe potuto capitare Paparesta o Bertini, per esempio. Non sarebbero andati bene ugualmente se "Era Collina l'uomo giusto di quella partita". Ci sarebbe voluta una griglia con solo quella partita e solo Collina, per essere sicuri di soddisfare il desiderio di tanti giornalisti.
Racalbuto pagò pesantemente, con 8 turni di stop, quella direzione, perché aveva sbagliato a favore la Juve. O meglio, aveva sbagliato di più a favore della Roma, ma giornali e televisioni amplificarono solo gli errori a favore dei bianconeri.

Sull'ambiente esterno ed i fatti di quella partita esiste un'intercettazione, pubblicata anche da Repubblica, della quale ci siamo già occupati (Quello che veramente c'è nelle intercettazioni - Punto 5.1)

Nella telefonata Moggi e Dino Paradiso, della Questura di Torino, rievocano alcuni momenti della partita. Dino, tifoso romanista, recrimina scherzosamente per il rigore dubbio su Zalayeta concesso alla Juve, Moggi sottolinea che il problema non è stato costituito dall'arbitro, ma dall'ambiente invivibile: "Non è l'arbitro, lì non può andare sereno nessuno in mezzo al campo. Quello che ci hanno fatto prima, dopo e durante è indicibile... a rischio di incolumità fisica". Poi spiega come ha evitato l'agguato al pullman della Juve: "Siccome io conosco bene Roma, ho detto 'Fammi una cortesia, fatemi utilizzare a me la Polizia, senza dire niente a nessuno'. Quando stavamo andando allo stadio li ho fatti passare dal Ministero degli Esteri, sopra Monte Mario e siamo entrati allo stadio senza passà per via dei Gladiatori. Loro, che aspettavano in via dei Gladiatori, hanno trovato il pullman della Roma che, caso strano, avevano cambiato colore. Hanno cominciato a tirargli uova e sassate, e Totti e compagni "siamo noi", facevano...". Infine giustifica l'arbitro anche per il danno subito a causa della mancata espulsione di Cufré e Dacourt: "L'ho detto prima al direttore delle Gazzetta dello Spo... sono contento che non sia successo, perché moriva qualcuno, te lo dico io. L'arbitro poverino deve aver pensato una cosa del genere, che se espelle uno della Roma vien tutta la curva sotto".



Quando si deve concentrare una partita in poche righe di giornale o in un servizio televisivo, molto dipende da chi sceglie quali episodi inserire, come presentarli, come parlarne. Un esempio lo si può rivedere nel servizio del TG1 del giorno dopo: non mostra l'azione del doppio rigore negato alla Juve, non dice che Dacourt e Cufré dovevano essere espulsi, non dice che il fuorigioco era inesistente sul gol annullato ad Ibrahimovic.

Video:
Accoglienza riservata alla Juve
Servizio del TG1 sulla partita

Foto:
Il Messaggero del giorno dopo
Il Romanista del giorno dopo
Tifosi juventini aggrediti
Striscione "Mirate ai polpacci"
Altre foto di striscioni

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