Speciale Farsopoli. Te la do io Moggiopoli

moggiopoliDi svelare e diffondere la "farsa" ci occupiamo dal 2006, quando frequentavamo come gruppo di utenti il forum J1897.com, ed abbiamo continuato ad occuparcene riempiendo questo sito di informazioni, documenti, analisi, e scrivendo un libro. Oggi arricchiamo questo giornale online con lo "Speciale Farsopoli", realizzato per venire incontro alle vostre richieste di una strada facile da percorrere per trovare le informazioni più importanti.
Ad impiegare il nostro tempo libero per fare controinformazione ci ha spinto, soprattutto, il modo di fare informazione di certi giornali nel 2006, ed allora prendiamo come riferimento cui rispondere chi ha fatto da portabandiera: la Gazzetta. Intendiamoci, non dimenticheremo mai, come recitava il nostro primo slogan, la parte svolta da tutti, attori protagonisti e comparse, come non dimentichiamo che il plotone mediatico era nutritissimo: un ruolo pari a quello della rosea l'ha avuto La Repubblica, con a ruota il Corriere dello Sport e persino La Stampa; ma la Gazzetta ha fatto qualcosa di più, come ha rivendicato con orgoglio lo stesso direttore Verdelli quando Repubblica avanzò il dubbio di un ammorbidimento.
"E non è neanche il caso di ricordare che proprio su queste pagine rosa è nata Moggiopoli, con gli articoli, solitari all'inizio, in cui proprio Palombo chiedeva conto ai vertici del calcio e del Coni di certe intercettazioni compromettenti che se ne stavano ben chiuse nei cassetti", scriveva Verdelli.
E per loro è rimasta "Moggiopoli" fino ad un articolo dell'8 marzo di quest'anno, e ricorderete sicuramente il gioco del Monopoli da loro trasformato in "Moggiopoli", per trasformarsi in "Calciopoli" solo recentemente. Al Monopoli si gioca con soldi fittizi ed il gioco era più indicato per un altro scandalo del calcio, fatto di plusvalenze fittizie. Te la do io "Moggiopoli", è sempre stata Farsopoli.

Nello "speciale" abbiamo ordinato il materiale per argomento. Cliccando sul "Via" potrete rileggere una ricostruzione di Farsopoli a cura di Salvatore Cozzolino e pubblicata sul forum nel 2006, prima che questo sito nascesse. Contestualizzando il momento, era difficile scrivere quelle cose e sperare di essere creduti, come, invece, è avvenuto in seguito, man mano che i fatti hanno confermato il contenuto di quell'articolo. Erano analisi su dati in nostro possesso, risposte a domande che, come ha detto Piero Ostellino, avrebbero dovuto porsi anche i giornalisti di professione, se il giornalismo d'inchiesta non fosse praticamente in via d'estinzione, salvo qualche raro "esemplare".
Continuando nel percorso trovate la casella "La giustizia sportiva", dove potrete scoprire che neppure il nuovo Codice di giustizia sportiva, modificato dopo Farsopoli, prevede per una caso analogo a quello del 2006 la retrocessione in una serie inferiore, come pena.
La casella "I processi sportivi", oltre ai documenti già presenti nella sezione Download, è arricchita con una serie di articoli nei quali abbiamo riportato la cronaca dei vari processi sportivi, i commenti e le reazioni, articoli che vale la pena rileggere per non dimenticare. Allora, dalle prime intercettazioni pubblicate alla sentenza di primo grado, bastarono circa 70 giorni, e dal primo interrogatorio di Borrelli alla sentenza bastarono 39 giorni. In molte delle deposizioni degli imputati nel processo sportivo, e in molte arringhe difensive, c'erano già allora elementi poi emersi con grande chiarezza nel corso del processo di Napoli.
Seguono caselle che non saranno delle sorprese per i nostri lettori, ma utili per raggruppare in modo organico articoli e documenti che si desidera consultare e ritrovare facilmente.
Abbiamo ordinato anche la tante telefonate "sfuggite" e fatte emergere, includendo sotto il player gli articoli di analisi di molte intercettazioni.
Non potevano mancare "Probabilità" ed "Imprevisti" (da cliccare). Le probabilità che le intercettazioni dell'Inter potessero essere ritrovate, per esempio, erano alte per chi, come noi, aveva letto attentamente le informative e notato le tracce nerazzurre. Non abbiamo mai preso sul serio quel "Piaccia o non piaccia...".
Gli imprevisti non possono essere rappresentati meglio: un nostro lettore che ci racconta quello che i giornalisti presenti avevano taciuto sull'incontro romano tra Narducci, Moratti ed Auricchio.