Le intercettazioni che scagionano Giraudo /3. Juve-Lazio e la buona fede di designatori e arbitro

Bergamo e PairettoPresso il tribunale di Napoli è iniziato il processo d'Appello su Calciopoli, celebrato con rito abbreviato, che vede tra gli appellanti Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus.
Durante la prima udienza la corte ha preso una decisione che potrebbe dare una svolta al processo: verranno infatti ascoltate in aula telefonate dimenticate e scovate dalle difese con l'importante aiuto di Nicola Penta, già dirompente protagonista del rito ordinario a Napoli.
Le telefonate, una trentina in tutto, hanno come interlocutori, tra gli altri, Dondarini, Giraudo e Pieri. Non saranno acquisite le trascrizioni, ma saranno ascoltati direttamente gli audio, in grado di rendere l'idea anche del tono delle conversazioni.
Ju29ro.com vi farà ascoltare in anteprima queste intercettazioni, alcune delle quali sono assolutamente inedite, riproponendo nel contempo gli articoli di analisi delle partite sotto inchiesta pubblicati sul nostro sito.


La partita in questione è Juventus-Lazio (2-1) del 5 dicembre 2004. Arbitro dell'incontro Paolo Dondarini. Secondo l'accusa la frode sta a monte, nella formazione della griglia e nel sorteggio 'truccato', fatto però quest'ultimo smentito categoricamente dalla sentenza dell'ordinario: Rimane solo la formazione della griglia, preceduta dalla famosa cena prenatalizia (con scambio di auguri e dolci natalizi) svoltasi a casa Pairetto (questo è peraltro l'unico momento in cui è sulla scena Giraudo).
Orbene, le otto telefonate che verranno ascoltate in una delle prossime udienze dell'abbreviato sono colloqui tra Dondarini, Bergamo e Pairetto prima, durante e dopo Juve-Lazio, più un colloquio tra Pairetto e l'osservatore arbitrale Guidi, che giudica corretto l'operato dell'arbitro.

Intercettazione Pairetto-Dondarini il giorno precedente la partita (ore 13.15).
I due discorrono dell'imminente viaggio di trasferimento e del soggiorno in albergo di Dondarini e degli assistenti.



Intercettazione Pairetto-Dondarini nella mattina della partita (ore 10.58)
Il designatore dà l'in bocca al lupo all'arbitro per la gara.


Intercettazione Bergamo-Dondarini della mattina della partita (ore 11.23).
Il designatore si accerta che il fischietto sia psicologicamente pronto per dirigere bene e lo consiglia per il meglio.


Intercettazione Bergamo-Dondarini dopo Juve-Lazio (ore 18).
Il designatore commenta serenamente con l'arbitro la direzione di gara, congratulandosi con lui per la prestazione.


Intercettazione tra Pairetto (che assiste alla partita) e Bergamo.
I due commentano tranquillamente e con soddisfazione l'andamento di Juve-Lazio e l'andamento complessivo della giornata.


Intercettazione Pairetto-Bergamo nel finale di Juve-Lazio (ore 16.43).
I due commentano la giornata e Pairetto esprime un giudizio positivo sulla prestazione di Dondarini.


Intercettazione Pairetto-Guidi nell'intervallo di Juve-Lazio.
L'osservatore nel primo tempo di Juve-Lazio rileva solo un errore di un assistente su un fuorigioco, per il resto tutto bene.


Intercettazione Pairetto-Bergamo del 2 dicembre 2004, ore 18.51, prima del sorteggio arbitrale.


In particolare quest'ultima telefonata, tra Bergamo e Pairetto, prima del sorteggio, sulla formazione delle griglie, è assai significativa e atta a minare la formazione fraudolenta della griglia stessa, in quanto vi si evince che tale operazione era stata addirittura preceduta da una telefonata di Carraro (una settimana dopo l'altra, famosa, per Inter-Juve) che, per problemi della Lega, raccomandava la massima attenzione nelle formazione delle griglie. E Bergamo e Pairetto decidono di tutelare se stessi.
La correttezza nella formazione della griglia demolirebbe in pieno il capo d'accusa che, prescindendo dall'andamento della gara, poneva il dolo nell'inserimento fraudolento di Dondarini nella griglia, a causa delle pressioni in tal senso di Luciano Moggi e Antonio Giraudo. A sua volta il Dondarini avrebbe avuto la colpa di aver "accettato" una designazione che "egli sapeva essere fraudolenta": affermazione di per sé grottesca.

Nei fatti:

le partite in prima fascia furono:
- Juventus-Lazio
- Parma-Milan
- Inter-Messina
- Fiorentina-Bologna
- Reggina-Brescia

La griglia della prima fascia comprendeva:
- Collina (precluso per il Milan che aveva arbitrato nel turno precedente)
- De Santis (precluso per la Juve che aveva arbitrato nel turno precedente)
- Dondarini (precluso per Fiorentina-Bologna)
- Pieri
- Racalbuto

Il sorteggio accoppiò:
- Juventus-Lazio: Dondarini
- Parma-Milan: Pieri
- Inter-Messina: Collina
- Fiorentina-Bologna: De Santis
- Reggina-Brescia: Racalbuto

Quindi alla Juve poteva capitare anche Collina o Racalbuto o Pieri, atteso che il processo di rito ordinario, la cui sentenza sarà acquisita nel processo d'appello dell'abbreviato, ha sancito che i sorteggi furono regolari ("il sorteggio truccato è un mal riuscito espediente dell’accusa per generalizzare l’ipotesi accusatoria, e, dunque, un tal elemento non può essere utilizzato neppure per questa partita”).


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Articoli precedenti:
Le intercettazioni che scagionano Giraudo /1. Per cosa è stato condannato.
Le intercettazioni che scagionano Giraudo/2. Udinese-Brescia e la bufala delle ammonizioni mirate.