Il sentimento popolare visto dall'estero. Intervista a Valentin Pauluzzi

Tra la mole di polemiche stucchevoli e pretestuose partorite dai media italiani dopo Juventus-Roma del 5 ottobre scorso, abbiamo potuto leggere anche interventi obiettivi e in controtendenza. Sicuramente da segnalare "la mosca bianca" italiana Giovanni Capuano (Juventus-Roma: dalla parte di Rocchi) su Panorama.it del 6 ottobre, ma soprattutto a colpirci è stato un articolo del giornalista francese Valentin Pauluzzi su Eurosport, che abbiamo tradotto e ripreso (Juve avvantaggiata?).
Abbiamo contattato Pauluzzi, e gli abbiamo chiesto di rilasciarci un'intervista che lui ci ha gentilmente concesso. Buona lettura.

Abbiamo letto, ed apprezzato, il Suo commento alle polemiche che si sono scatenata in Italia dopo i fatti di Juve-Roma. Perché ha scritto questo articolo?
Grazie e anche a chi l'ha tradotto! Ero soddisfatto del pezzo quand’è uscito ma non pensavo di aver riassunto cosi bene il tutto in poche righe. Diciamo che son cose che scrivo già da anni sul sito che ho creato sei anni fa (Calciomio), ma ovviamente non è molto esposto anche se ha il suo discreto successo. Ora, da un paio di mesi lavoro anche per Eurosport, dove scrivo anche di calcio italiano. Praticamente è il mio caporedattore che mi ha proposto di fare un pezzo sulla Juve e le solite polemiche arbitrali. Io ho accettato volontieri dicendogli però che avrei smontato tutte le teorie antijuventine e senza neanche troppo stancarmi. E lui mi ha risposto «Fai pure ».
E' il terzo sito sportivo più letto in Francia. Insomma, occasione ghiotta per poter spiegare ai francesi come funzionano le cose in Italia. Ma come avrete capito, non è una mia iniziativa, anche perché queste ennesime polemiche mi avevano stancato e poi avevo già fatto un appunto sulle dichiarazioni di Totti nel pezzo precedente.

Nel suo articolo parla di "sentimento popolare" antijuventino aizzato e sospinto dalla grande maggioranza della stampa italiana. Come viene percepito all'estero questo fenomeno?
All’estero purtroppo non sanno niente su come vanno le cose in Italia. Lo puoi sapere soltanto se sei un po' dentro come me, altrimenti è impossibile. Perciò spero che il mio pezzo abbia insegnato certe cose, anche se ha fatto soprattutto il giro dell’Italia e non della Francia!

La stampa italiana è vittima o artefice del « sentimento popolare »?
Risposta da paraculo, entrambe. Pero mi spiego meglio. E' ovviamente artefice per le linee editoriali, le scelte dei titoloni, dei tema dei dibattiti etc…, poi è anche vittima. Mi riferisco ai giornalisti che non appoggiano assolutamente queste scelte editoriali, anche all’interno del proprio giornale, ma che devono pur sempre portarsi la paghetta a casa. Non è che possono dare le dimissioni perché il collega non la racconta giusta. Allora si tende a generalizzare dicendo che tutti giornalisti sportivi sono dei pennivendoli. E purtroppo, pagano quelli che fanno il loro lavoro seriamente. Perché ovviamente ce ne sono.

Esiste in altri campionati europei qualcosa di simile al “sentimento popolare” oppure è (purtroppo) un fenomeno squisitamente italiano?
Ho sempre sentito che ci sono polemiche del genere con Manchester in Inghilterra o Real Madrid in Spagna, ma il sentimento popolare è un fenomeno esclusivamente italiano, Mai visto all’estero un sentimento popolare far retrocedere una squadra... E anche un discorso di forze mediatiche, non penso siano cosi squilibrate come in Italia.

Molti tifosi bianconeri pensano che la Juventus sia odiata perché vince e che queste accuse finirebbero solo nel caso in cui la Vecchia Signora smettesse di vincere. Ritiene anche Lei che sia così?
Assolutamente, è inutile fare discorsi lunghi. Prima si diceva che se la prendevano con la Triade e il sistema. Ma adesso è chiarissimo, il non juventino odia la Juve perché stufo di vedere la sua squadra farsi prendere regolarmente a schiaffi dalla Juve. Ancor di più da tre anni a questa parte perché pensava che fosse morta dopo Calciopoli. E invece è tornata a vincere e dominare, più di prima. Il tifoso/giornalista tifoso medio è fatto cosi. Può anche essere una persona perbene nella vita di tutti giorni, ma quando ragiona da tifoso c’è ben poco da fare. Ed è a prescindere della fede calcistica. Sai quante volte ho sentito o letto juventini sminuire il pedigree europeo del Milan, solo perché  rode loro che ci abbia vinto molto di più?

Pensa che la Juventus dovrebbe fare di più per tutelare il proprio marchio da questi attacchi?
Da un lato fanno bene a non dar peso a queste illazioni. La Juve ha ben altro da fare, tipo vincere scudetti, anche se, quando si tratta di far causa per una storia di logo ad un sito che la difende da tutti questi attacchi, lì non si fanno problemi… Da un altro lato danno l’idea di farsi continuamente mettere i piedi in testa. Mai visto una squadra cosi tifata e allo stesso tempo cosi indifesa mediaticamente. Mi chiedo spesso dove si nascondono gli juventini «potenti». Quelli più preparati, li trovi su canali regionali e guardati da due gatti.

Parliamo di Calciopoli. Come avete percepito all'estero quella vicenda e gli sviluppi processuali che hanno sostanzialmente stabilito che il campionato sotto esame era regolare?
Allora, ci sono due distinzioni da fare. Partiamo dal presupposto che tutto passa dalla stampa. Quindi parlerò soltanto dei giornalisti e non degli appassionati di calcio. Tanto sei fottuto se non sai l’italiano. Quindi ci sono i giornalisti che per pigrizia prendono per buono tutto quello che arriva dalla stampa italiana e quindi diffondono le sentenze e basta. Poi come possono pensare che le motivazioni siano una continua arrampicata sugli specchi? Li capisco anche, perché è difficile da credere come cercano di mantenere in piedi le tesi dell'accusa.
Poi ci sono i giornalisti che seguono da vicino il calcio italiano, per vari media francesi. A volte abitano anche in Italia o sono italiani. Siccome sono raramente juventini, non hanno assolutamente interesse a diffondere le numerose contraddizioni. Quindi, non è difficile immaginare come la pensano e soprattutto come vogliono che la pensino in Francia.

Pensa che la Juventus faccia bene a reclamare i due scudetti revocati?
E ci mancherebbe altro. Però, spero di sbagliarmi, ma non credo assolutamente ad un ribaltone. Le varie sentenze cambiano poco nonostante gli errori sempre più grossolani. Troveranno un modo per lasciare tutto cosi.

Lei ha scritto un dossier su Calciopoli. Perché si è occupato di Calciopoli e quanto tempo ha investito in termini di ricerca e scrittura per completarlo?
Sì, questo: Dossier Calciopoli.
C’è da dire che, nonostante tutte le porcate che ha generato, è un argomento che appassiona e non poco. Io devo ringraziare due amici juventini, e li cito anche, Alessandro Grosso e Hicham Serhir. Si occupavano della Juve su Calciomio e mi hanno fatto capire un sacco di cose. Quando è esplosa Calciopoli ero ancora supertifoso del Milan, di quelli che non ragionano sempre. Anzi, la Juve mi stava bella antipatica. E poi, all’epoca, purtroppo, ci si poteva fidare solo di quello che riportava la stampa.
Ma appena è arrivata la famosa controinformazione, ci ho messo poco a capire che tante cose non quadravano. In questo, dobbiamo ringraziare voi di Ju29ro e tutti i siti/blog che hanno fatto un ottimo lavoro, «accontentandosi» spesso di prendere spunto dalle trascrizioni delle sedute e delle motivazioni. Quello che doveva fare qualsiasi giornalista che seguiva il processo. Siete tutti siti juventini ? E chi altro avrebbe interesse a svelare questa bufala sennò?
Ecco in cosa ci distinguiamo noi di Calciomio. Forse siamo l’unico sito generalista sul calcio italiano che dà la versione giusta di Calciopoli. Ovviamente, da quel momento, Calciomio è visto come un sito juventino. E io come pro-juventino. E ancora di più dopo quest’intervista, visto che ju29ro è visto dai non juventini come un gruppo di terroristi bianconeri! Ma non me ne frega un cazzo. Sono strafiero di questo lavoro e molto grato a quelli come voi che ci si interessano. Non mi va di raccontare balle alla gente. Ed è una gran bella sensazione potersi guardare in faccia, è anche dovuto al mio percorso, non sono giornalista di formazione, mi son fatto da solo, mai dovuto scendere a patti. Libertà assoluta di pensiero. Speriamo duri tanto, ma non sarà facile perché adesso sto cominciando ad entrare nel giro del giornalismo sportivo in Italia, e già mi sembra di aver capito come vanno le cose...
Ah, c’è un altra persona che vorrei ringraziare, Pierre Galafassi, uno juventino vecchio stampo che ha fatto un grande lavoro. Vi ho partecipato anch’io, ovviamente, ma ho voluto soprattutto dare tanto spazio e risalto a quest’argomento, anche quando riguardavano il Milan. Grazie a noi, gli appassionati francofoni di calcio italiano sanno tutte queste cose. Poi, anche in Francia trovi sempre quelli che continuano a negare nonostante l’evidenza. La madre dei negazionisti è sempre incinta.

Calciopoli è stata raccontata da qualche testata giornalistica anche in Francia o il Suo lavoro rappresenta un unicum nel panorama giornalistico francese?
Siamo gli unici se non erro. Poi c’è da dire che né l’Equipe, né France Football si possono permettere di dare tanto spazio. E come fai ormai a recuperare 8 anni di processi?  Ma un bel pezzo per rilevare tutte le contraddizioni non guasterebbe.

Lei più volte s'è dichiarato tifoso del Milan. Come valuta le differenze dei risultati ottenuti nel tempo da Juventus e Milan in Italia e in Europa? Quali ne sono le cause, secondo Lei?
Premetto che ormai mi si può considerare un simpatizzante del Milan. Sono un tifoso pensionato e felice. Secondo me, è una differenza di priorità. Ogni stagione, la Juve parte sempre per vincere lo scudetto, è il suo obiettivo maggiore. Mentre noi del Milan abbiamo dato spesso e volentieri la precedenza alla Champions. Le ultime volte che l’abbiamo vinta, eravamo fuori dalla lotta scudetto da un po'. Ma la Juve fa anche bene a puntare soprattutto allo scudetto, perché è un attimo a farsi sbattere fuori dalla Champions e ritrovarti senza niente.

Il PSG è stata la prima squadra, insieme al Manchester City, sanzionata per aver violato il Fair Play Finanziario. Cosa ne pensa della "punizione" applicata al club parigino? Qual è la sua opinione sulle regole e sul funzionamento del FFP?
Bene, avanti cosi. Le squadre italiane si stanno adattando a queste regole. Forse sono le uniche che lo fanno davvero. Certo che si perde in competitività facendo cosi ma, se le regole saranno veramente applicate, pagherà alla lunga.

Cosa pensa della Nazionale francese e come giudica il lavoro di Deschamps ? Secondo Lei in quale ruolo Pogba si esprime al meglio
Mah, la seguo poco, però Dédé sta facendo un grandissimo lavoro, ma non sono stupito. E' bravo e serio. Giocano col 4-3-3 ma senza un vero organizzatore di gioco alla Pirlo; Pogba, essendo il più dotato tecnicamente, prende spesso le redini del gioco. Nonostante la giovane età, è il leader indiscusso della squadra. E dire che l’avete preso a parametro zero, il Milan come giovane promessa, ha preso Vergara a 2 millioni...