News Week/15 - Juve contestata, Blanc conferma Ferrara

news weekDOMENICA 20.12.2009
BLANC CONFERMA FERRARA - Al termine dell'ennesima sconfitta della Juventus, in casa contro l'ultima in classifica, Jean Claude Blanc conferma, ai microfoni di Sky, Ferrara e tutto lo staff: "La nostra linea non cambia dopo qualche giorno, la fiducia in Ferrara e nella squadra c'è, dobbiamo lavorare di più e forse questa sosta viene a proposito". Ci sarà da tornare sul mercato a gennaio? "Non ci manca nulla e non cambieremo la squadra al mercato di gennaio, e non per motivi di bilancio; noi non abbiamo di questi problemi; non lo faremo per fiducia nella qualità dei nostri giocatori: il nostro mercato è stato definito di qualità da tutti e noi dobbiamo solo far uscire questa qualità". Ma i tifosi contestano..."La contestazione dei tifosi può capitare e li capisco, il calcio è passione e posso dire che ci impegneremo di più. Dobbiamo lavorare di più per far uscire la qualità". Dobbiamo... questo 'noi' chi è, in chi sta il problema? "Il problema riguarda tutti, dalla società ai giocatori ai magazzinieri, tutti, insomma; e ne usciremo, con l'unità che abbiamo visto in settimana..." Il rientro di Bettega? "Quando deciderò che sarà giusto rinforzare la squadra, non quella che scende in campo, ma l'organizzazione, lo farò, decido io e posso decidere di aggiungervi qualità". Allora conferma quello che settimana scorsa aveva smentito recisamente? "Solo se lo valuterò io, sono capace di prendere determinate decisioni".
FERRARA DECISO A RESTARE - Non sembra abbattersi Ciro Ferrara per l'ennesima sconfitta, al termine di un periodo letteralmente disastroso. E lo dichiara su SKy, a Sky Sport e a Juventus Channel. Si sente il capitano di una nave in tempesta, ma il mare agitato non induce in lui il minimo proposito di resa: "Mi piace molto andare per mare e non abbandono la nave...Dal punto di vista caratteriale non sono uno che si butta giù". Sa che intorno a lui c'è delusione: "C'è delusione nei tifosi e nello spogliatoio. L'ambiente vive un momento difficile: i risultati non sono all'altezza del blasone della società. Se restiamo uniti possiamo venirne fuori. Purtroppo non abbiamo solo un problema, evidentemente ce ne sono diversi. Stiamo attraversando un momento difficile, non siamo certo contenti, non riusciamo a fare gioco e gli avversari ne approfittano". Sulla partita di oggi: "C'è stato poco movimento senza palla, così siamo prevedibili. Il Catania poi è stato bravo a chiudere gli spazi. Salihamidzic ci ha regalato un po' più di profondità". Perché la sostituzione Felipe Melo dopo mezz'ora? E' una vera e propria bocciatura? "Stava sbagliando qualcosa di troppo, quindi ho pensato alla sostituzione. È stata una scelta tecnica. Con Felipe avrò modo di parlare la prossima settimana, per capire quali sono le sue difficoltà. Comunque Felipe Melo e Diego non sono i responsabili unici di questa crisi" Si tornerà sul mercato? "Non credo proprio...Non risolveremo i problemi che ci affliggono andando sul mercato. La contestazione: "Sono giorni duri, non sarà uno dei migliori Natali. È un momento molto delicato, per il sottoscritto e per la squadra. E anche per i nostri tifosi. La contestazione ci può stare, basta che non si sfori nella violenza. Dobbiamo reagire come fanno gli uomini e le squadre forti, ma non è semplice".
SPOGLIATOIO DEL CITY CONTRO MANCINI – L’esonero di Mark Hughes e l’arrivo di Roberto Mancini hanno dato origine ad una ribellione nello spogliatoio del City: il domenicale britannico ‘News of the world’ riferisce infatti di una rabbiosa reazione della squadra, sei rappresentanti della quale (capeggiati dal portiere Given e dall’attaccante Bellamy) hanno avuto un furioso confronto con il d.g. Gary Cook. I giocatori, che apprezzano Hughes sia professionalmente che come persona, non hanno accettato il modo in cui il gallese è stato silurato e hanno parlato a muso duro con Cook (ritenuto, insieme ad un altro dirigente, Brian Marwood, il responsabile della cacciata del tecnico), dichiarandosi altresì disgustati per il modo sgarbato e privo di classe con cui la decisione si è consumata ed è stata comunicata. La società non ha reso noti i termini del contratto di Mancini ma, secondo il ‘News of the World’, l’ex allenatore dell’Inter avrebbe firmato un accordo da 3,5 milioni di euro a stagione valido fino al 2013 e incasserà un bonus di un milione di sterline (1,1 milioni di euro) se porterà la squadra in Champions League. Un altro milione è a disposizione se il City alzerà qualche trofeo.
ALTRO TROFEO PER MESSI - Leo Messi, l'astro del Barça, ha ricevuto un altro premio, in questa favolosa annata sua e della sua squadra. Ha infatti ricevuto il Pallone d'oro del Mondiale per club, premio destinato al miglior giocatore di questo torneo. Al secondo posto l'argentino dell'Estudientes Juan Sebastian Veron, al terzo un altro blaugrana, Xavi Hernandez.
MANCINI NUOVO ALLENATORE DEL MANCHESTER CITY.
Roberto Mancini è il nuovo allenatore del Manchester City. La notizia, nell'aria da divese ore, è ufficiale. Il tecnico jesino sostituisce Mark Hughes, cui non è bastata la vittoria per 4-3 ottenuta dai suoi contro il Sunderland per conservare una panchina che scottava da settimane, dalla lunga serie di pareggi che un gruppo qualitativamente di ottimo livello si era vista imporre da avversari decisamente abbordabili.
DE LAURENTIIS ASCOLTATO DA PALAZZI - Il procuratore federale Stefano Palazzi ha ascoltato, negli uffici della Federcalcio, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, a causa delle accuse da costui rivolte alla classe arbitrale dopo la partita pareggiata dai partenopei a Parma: "Non diciamo niente finché non scopriremo qualcos'altro di negativo che finora non è emerso. Accettiamo per ora, ma non bisogna approfittarne altrimenti ci faremo sentire. In questo momento, alla voce alta, preferiamo la strada del dialogo. Nel calcio la credibilità è importante. Pensiamo a quello che è successo in Germania e nei paesi dell'Est, da noi sono passati solo pochi anni dal polverone. Quando qualcosa non mi convince, mi tornano in mente quei giorni e non vorrei che si verificasse all'orizzonte una nuova Calciopoli". Nonostante il riserbo che viene mantenuto sull'incontro e sui suoi contenuti, pare che De Laurentiis sia rimasto fermo sulle sue posizioni, come ribadite anche martedì scorso in occasione della presentazione del nuovo film di Natale. La Procura si è dunque attivata per vedere se trattasi di provocazione o di sospetti fondati. E l'interrogatorio di Palazzi non chiude la vicenda; le ipotesi sono due: l'apertura di un'inchiesta o il deferimento del presidente del Napoli, qualora il suo fosse stato solo uno sfogo, con conseguente procedimento disciplinare a suo carico.


SABATO 19.12.2009
BARÇA SUL TETTO DEL MONDO
- Per la prima volta nella sua storia, il Barcellona è campione del Mondo. I catalani hanno piegato, al termine di 120 minuti di grande tensione, gli argentini dell'Estudiantes de La Plata. I sudamericani si erano portati in vantaggio al 37' del primo tempo con un gol di Boselli, concretizzando una prima frazione perfetta nella quale la squadra di Veròn aveva ingabbiato la manovra blaugrana. Una manovra, quella di Xavi e co., più sciolta e intraprendente nella ripresa, nella quale i catalani mettevano alle corde gli avversari, ma la maledizione del Mondiale per club (o Coppa Intercontinentale) sembrava più forte dei ragazzi di Guardiola, che fallivano le innumerevoli occasioni create. Ma il fattore-Pedro, l'uomo che in pochi mesi ha stabilito un piccolo grande record (a segno in 6 diverse manifestazioni) si appalesava a 2 minuti dal termine dell'incontro, consentendo al club di Laporta di ottenere un meritato pareggio che rimandava l'assegnazione del titolo ai tempi supplementari. Supplementari che hanno ulteriormente accentuato la supremazia del Barcellona, finché un "colpo di petto" del dominatore del 2009, Lionel Messi, al minuto 110, rompeva l'incantesimo di questa manifestazione che ai catalani aveva finora riservato solo delusioni (sconfitte contro il Sao Paulo nel 1992 e contro l'Internacional de Porto Alegre nel 2006).
SESTRIERE
- Dopo una settimana difficile, dopo essere tornato in panchina a Bari, per "stare vicino alla squadra", come detto da Ciro Ferrara, Alessio Secco si rilassa sulla neve del Sestriere, dove ci riferiscono di averlo avvistato questa pomeriggio. Evidentemente le cose vanno meglio in casa Juve, e "stare vicino alla squadra", in ritiro, non è più una necessità così impellente.
MIHAJLOVIC TEME L'ARBITRO - Sinisa Mihajlovic, allenatore del Catania non teme in modo particolare la Juve e pensa che il suo Catania, con una tattica accorta, sia in grado di fare risultato: " Dobbiamo stare attenti a non prendere gol e quando ci capitano le occasioni dobbiamo concretizzarle. I bianconeri attaccano con tanti uomini e a volte si scoprono. Noi sappiamo dove li possiamo colpire: sono convinto che possiamo fare risultato a Torino". Sente la sfida e vuol trasmettere la sua convinzione alla squadra: "Quando incontri delle grandi squadre non c'è bisogno di ulteriori motivazioni. Loro saranno avvelenati perchè hanno perso le ultime due partite, ma noi non lo siamo meno. L'importante è andare là con convinzione di fare risultato: questo voglio trasmettere ai miei ragazzi". Esprime però qualche timore preventivo sull'arbitraggio: "L'unica cosa che mi preoccupa è l'atteggiamento che potrebbe aver l'arbitro trovandosi di fronte una Juve in crisi". Speriamo solo, a questo punto, che l'arbitro non si faccia prendere dalla compassione trovandosi di fronte un Catania ultimo in classifica.
FERRARA DECISO A NON MOLLARE - Nella conferenza stampa della vigilia pre-Catania Ciro Ferrara contesta energicamente le voci che criticano il suo operato e lo vorrebbero presto lontano dalla panchina della Juve: "Non è tutto un disastro come qualcuno vuole far apparire, almeno in campionato. L'eliminazione dalla Champions di sicuro è difficile da digerire. Però in campionato non possiamo dire che non stiamo facendo il nostro dovere. Abbiamo fatto degli errori, ma non siamo gli unici. È ancora tutto in gioco, anche se siamo costretti a sbagliare meno degli altri. Ad ogni modo non mi sembra un dramma. Questa non è la mia conferenza stampa d'addio". Ma si è parlato di Hiddink... "Mi sono preoccupato quando ho visto il tempo che cambiava, visto che questo clima è simile a quello russo…Non sono preoccupato e sono contento della presa di posizione della società. Lavoro con serenità e determinazione". Gli ha fatto piacere sentire la vicinanza della proprietà e della società: "Mi ha fatto molto piacere la presenza della proprietà, il ritorno a Vinovo di Andrea Agnelli insieme a John Elkann, la visita del Presidente e il discorso che ha fatto alla squadra. Questa unità di intenti è importante, e non solo nello sport. In un momento difficile bisogna cercare di fare quadrato e la proprietà e la società hanno dato prova di grande compattezza". Sulle voci intorno ad un rientro di Bettega: "Sono discorsi che non mi competono. Bettega è stato un mio dirigente per tanti anni, ma non posso mettere bocca in un discorso che riguarda esclusivamente la società". Sulle assenze: "L’operazione di Buffon era in preventivo, Camoranesi ha avuto questo problema dovuto a una forte contusione, Zebina ha un piccolo fastidio, Poulsen è squalificato…In ogni caso siamo pronti e ci auguriamo che la sosta ci possa restituire qualche giocatore, anche se per qualcuno servirà più tempo. Chiellini mi auguro di riaverlo alla ripresa. Iaquinta? Non so se tornerà subito dopo la sosta". Il giocatore juventino del'anno? "Marchisio, per quello che può rappresentare per il futuro di questa società, perché ha fatto tutta la trafila dai pulcini e perché diventerà il giocatore che potrà prendere in anni questa squadra. In questo senso rappresenta anche una speranza per il futuro". E, dulcis un fundo, un pensiero all'Europa League: "L’Ajax rievoca un passato bellissimo per la Juventus, ma nulla di più La storia ora è diversa e gli stimoli devono essere indipendenti dal blasone della squadra che si affronta. In campionato abbiamo perso punti proprio contro squadre meno blasonate e questo deve farci riflettere. C’è tempo per l’Europa League e non mi pare ora il momento di parlare dell’Ajax. In prospettiva è un appuntamento importante, da affrontare nel giusto modo. Non snobberemo nulla".
VENTI I CONVOCATI DI FERRARA - Sono venti i giocatori convocati da Ciro Ferrara per la parita interna contro il Catania. Dopo l'allenamento è stata diramata la lista dei convocati: Caceres, Felipe Melo, Cannavaro, Grosso, Salihamidzic, Marchisio, Del Piero, Amauri, Chimenti, Manninger, Trezeguet, Molinaro, Giovinco, Grygera, Ariaudo, Diego, De Ceglie, Tiago, Legrottaglie, Immobile. Mancano ovviamente tutti gli infortunati (Buffon. Camoranesi, Chiellini, Iaquinta e Sissoko) più lo squalificato Poulsen. Risicati quindi i numeri a centrocampo, dove però rientra Felipe Melo e potrebbe inserirsi Salihamidzic, reduce da un lungo infortunio.
PESSOTTO: 'L'AVVERSARIO E' PRESTIGIOSO' - Gianluca Pessotto, a margine del convegno 'Calcio, valori in gioco', svoltosi presso l'Università Lumsa di Roma, ha parlato dell'Ajax, l'avversario toccato in sorte alla Juve in Europa League: "E' un avversario prestigioso, che evoca sempre grandi ricordi e che gioca in un grande stadio. Sta lavorando per tornare ad alti livelli. E' sempre stata una società da prendere a modello per la gestione dei giovani". E conclude: "Per la Juventus l'Europa League è un obiettivo da non sottovalutare".
PARLA ANDREA AGNELLI - Andrea Agnelli, in un'intervista eclusiva a Tuttosport, racconta motivazioni e dettagli della sua visita a Vinovo, assieme a John Elkann. Perché ci è andato? "Perché questo è il momento di maggiore difficoltà attraversato dalla squadra negli ultimi tre anni. Ai ragazzi abbiamo detto che è un periodo delicato e bisogna vincere contro il Catania. Poi ci sarà una settimana di festa e dal 2010 avranno tre obiettivi a disposizione e di questi tre almeno uno devono centrarlo. Non c'è stato bisogno di tante chiacchiere, è bastato guardarsi negli occhi". Perché Andrea e John insieme? "Io e John siamo arrivati insieme per dimostrare l'unità della famiglia. Esiste un progetto che in questo momento è gestito da Blanc e noi tutti siamo vicini al nostro presidente affinchè riesca a realizzarlo. Gli obiettivi sono di carattere manageriale, cioè la costruzione del nuovo stadio, e di carattere sportivo, cioè il raggiungimento di un livello di competitività adeguato alla storia della Juventus" Il ritorno di Bettega? "Bettega mi sembra una persona di grande esperienza". Andrea alla testa della Juve? "Oggi c'è un progetto che sta portando avanti Blanc, domani chissà...".
JOL: "LA JUVE SI PUO' BATTERE" - Martin Jol, allenatore dei lancieri di Amsterdam, commenta così il risultato del sorteggio: "E' un bell'accoppiamento. Sarà una bella esperienza per i nostri giovani giocare due partite così importanti con un avversario del genere. Sarà un match interessante per il nostro pubblico e spero che l'Amsterdam ArenA sarà piena." Per la Juventus grande rispetto, ma nessun timore reverenziale, come si suol dire: "La Juventus è una squadra molto forte. Il suo punto forte è l'attacco, dove hanno giocatori come Diego, Amauri, Trezeguet e Iaquinta. Penso però che la Juventus possa essere battuta. Il Bayern Monaco lo ha dimostrato una settimana fa. Certo, per noi è una situazione completamente differente, ma credo saranno partite interessanti, ad ogni modo."
LIPPI COMMENTA I SORTEGGI - Marcello Lippi così commenta, ai microfoni di CNRmedia, gli accoppiamenti di Champions League usciti dall'urna di Nyon: "Sono gare entusiasmanti. Le squadre che arrivano agli ottavi di finale sanno che ci sono queste possibilità, ce n'erano due o tre per l'Inter e per il Milan di squadre importanti. Quanto alla Fiorentina, ho sentito qualche giocatore dei viola e quasi quasi speravano di incontrare il Bayern per una sorta di rivincita sull'anno scorso. Secondo me, le nostre grandi squadre agli ottavi saranno pronte sia psicologicamente, sia dal punto di vista tecnico-atletico, per affrontare questi grandi avversari. Perciò aspettiamo queste partite con ansia". E sull'Europa League: "Vale lo stesso discorso: Juventus Ajax è una grande gara e consola un po' per il fatto di essere usciti dalla Champions. Quanto alla Roma, non deve pensare che il Panatinaikos sia meno forte di altre squadre".
EUROPA LEAGUE: ANCORA L'ARBITRO DI PORTA - L'esperimento dei cinque arbitri (arbitro, due assistenti, quarto uomo, più arbitro di porta), inizialmente previsto solo per la fasea gironi dell'Europa League, proseguirà anche alla fase ad eliminazione diretta, come ha dichiarato a Nyon, a margine delle operazioni di sorteggio, Giorgio Marchetti, direttore delle competizioni Uefa. L'esperimento ha infatto dato esiti giudicati assolutamente soddisfacenti e potrebbe essere esteso anche alla prossima stagione di Champions League, previo accordo con l'International Board che i si riunirà a Zurigo nel marzo 2010.

VENERDI' 18.12.2009
DA NYON, SECCO CONFERMA FERRARA
- A Nyon si sono svolti oggi i sorteggi di Champions League ed Europa League. Nell'occasione, il direttore sportivo della Juventus, Alessio Secco, interpellato da Sky ha dichiarato: "Dobbiamo assolutamente ragionare e vivere alla giornata, avere un solo obiettivo, parlare poco e lavorare meglio di come è stato fatto finora. Non ho avuto il piacere di incontrare Andrea Agnelli, perché ero in Lega e non ho sentito le sue parole di incoraggiamento. Posso confermare che la famiglia Agnelli è sempre stata vicina alla Juve, vicinanza che non ci è mai venuta a mancare". Sul possibile ritorno di Bettega in società: "E' una questione che compete a chi sta sopra di me: se la decisione dovesse essere in questo senso, sarei felice perché con Bettega ho già lavorato e bene".
Sulla posizione del tecnico Ciro Ferrara: "Quando ricopri certi incarichi alla Juve, è normale che il peso delle responsabilità si faccia sentire. Ferrara ha tutta la personalità e la competenza per ricoprire con la fiducia della dirigenza questo ruolo. Andiamo avanti con lui: gode della nostra fiducia, conosce bene l'ambiente e porterà a termine la stagione con soddisfazione di tutti". Sul mercato di gennaio: "Abbiamo detto che a gennaio non saremmo intervenuti e restiamo su questa posizione, fatto salvo qualche operazione in uscita".
L'AJAX PER LA JUVE - Avversario di grande prestigio, seppur in declino, per i sedicesimi di finale di Europa League: l'Ajax Amsterdam oggi guidato da Martin Jol. La formazione olandese, a secco di vittorie in campionato da ormai più di 5 anni (ultima vittoria con Ibrahimovic), si è qualificata al secondo posto del girone A, chiudendo con una clamorosa sconfitta casalinga per 3-1 subita dai belgi dell'Anderlecht. In campionato è al terzo posto con 38 punti in 17 partite, a 9 lunghezze dalla capolista Twente, con 53 goal fatti e 15 subiti. Superstar della squadra, l'uruguayano Luis Suarez, quest'anno in pole position per la Scarpa d'Oro con 18 goal in 17 partite di campionato. Accanto a Suarez, 39 reti nelle due passate stagioni, il gigante serbo Pantelic (6 goal finora), ex Hertha Berlino, a formare un tandem offensivo da tenere d'occhio. Interessanti i giovani orange Van Der Wiel e Aissati e il fantasista serbo Miralem Sulejmani, grande talento fino ad oggi incompiuto.
Gli altri accoppiamenti: Rubin Kazan - Apoel Tel Aviv, Athletic Bilbao - Anderlecht, Copenaghen - Olympique Marsiglia, Panathinaikos - Roma, Atletico Madrid - Galatasaray, Bruges - Valencia, Fulham - Shakhtar Donetsk, Liverpool - Unirea Urziceni, Amburgo - Psv Eindhoven, Villarreal - Wolfsburg, Standard Liegi - Salisburgo, Twente - Werder Brema, Lille - Fenerbahçe, Everton - Sporting Lisbona, Hertha Berlino - Benfica.
OTTAVI DI CHAMPIONS LEAGUE - Ecco, in attesa dei sorteggi di Europa League, gli accoppiamenti per gli ottavi della massima competizione continentale: Inter - Chelsea, Lione - Real Madrid, Milan - Manchester United, Olympiakos - Bordeaux, Porto - Arsenal, CSKA Mosca - Siviglia, Stoccarda - Barcellona, Bayern Monaco - Fiorentina. Le partite di andata si disputeranno tra il 16 e il 17 febbraio, con ritorno 23-24, per i quarti invece le date sono 9-10 e 16-17 Marzo. Tra i ritorni significativi, dopo quelli di Ibra e Kakà contro Inter e Milan nella fase a gironi, quello di Josè Mourinho contro il "suo" Chelsea e quello di David Beckham per la prima volta contro il suo United.
LA JUVE SMENTISCE LE VOCI SU HIDDINK - La Juventus ha ufficialmente smentito in modo categorico le voci che la volevano interessata all'olandese Guus Hiddink: "La società non ha mai preso in considerazione alcun allenatore perché Ciro Ferrara gode della massima fiducia ed è al centro del progetto sportivo".
APPROCCIO CON GUUS - A sostenerlo è l'agente dell'allenatore olandese Cees Van Nieuwenhuizen che racconta al Daily Telegraph dei tentativi di contatto della Juventus e del Manchester City per assicurarsi le prestazioni dell'allenatore della Federazione Russa: "Ho ricevuto una chiamata dal City perchè ho lavorato con Garry Cook (ad del City) per 12 anni alla Nike. Ma ho ricevuto chiamate da tutto il mondo per Guus. C'è stato anche un approccio della Juventus." Non paiono però esserci margini di manovra: "Guus è contento con la Russia. Ha un contratto che termina nella prossima estate, ma c'è una proposta di prolungamento per altri 2 anni e io penso che resterà lì".
CAMORANESI SENZA STAMPELLE - A cinque giorni dall'infortunio, nuovi controlli medici e nuovi accertamenti sembrano consentire quantomeno un moderato ottimismo sui tempi di recupero di Mauro Camoranesi. L'ecografia cui è stato sottoposto il giocatore, visitato nuovamente dal professor Quaglia presso il Training Center di Vinovo, ha evidenziato una favorevole evoluzione dell'ematoma intramuscolare che, progressivamente, si sta colliquando e riassorbendo. Il giocatore prosegue le cure mediche e la fisioterapia, ma il fatto che ormai cammini senza stampelle è già un buon segno di miglioramento. Qualora tale positiva evoluzione dovesse confermarsi nelle prossime settimane, i tempi di recupero potrebbero ridursi ad un paio di mesi.
MONTERO SPRONA LA JUVE - In un momento in cui alla Juve grinta e carattere sono indispensabili per rialzarsi dopo le ultime batoste e sopperire alle numerose assenze, le parole di Paolo Montero,che tanti tifosi bianconeri tuttora rimpiangono per quel suo mix di tecnica e temperamento, possono essere preziose. L'indimenticato 'Pigna', in un'intervista esclusiva a Tuttosport, affronta il discorso Juve a 360°. Sul difficile momento della squadra dice: "Non è un buon momento, ma anche in passato abbiamo vissuto situazioni simili". Ma come se ne esce? "Io vi posso dire solo come ne uscivamo noi, come ci siamo risollevati dopo le finali di Champions perse, dopo la delusione della retrocessione in Intertoto. Nello spogliatoio ci massacravamo, gli insulti volavano, i confronti erano accesi e continui. Ma nessuno prendeva le accuse come attacchi personali. A tutti interessava solo capire i problemi per tornare a vincere". Ma ora nello spogliatoio Juve si dice ci sia il clan dei brasiliani: "I clan di per sé non sono un problema. Ai miei tempi c'era il gruppo degli scapoli...Ma la forza è non fare divisioni in campo: e noi con la maglia addosso eravamo tutti fratelli. Poi, ovvio, come io ho aiutato Zalayeta all'inizio, è normale che Amauri lo faccia con Melo e Diego". Tra le sorprese positive, l'uruguagio Caceres: "E' uno da Juve, a Secco lo dissi già tre anni fa, quando mi chiese un parere su di lui". Lo scudetto è perso? "Io ci credo ancora: l'Inter è lontana sei punti ma noi abbiamo ancora più di mezzo campionato per rimontare. In passato la Juve ha vinto con distacchi simili e meno partite da giocare. Io non scordo lo scudetto del 2002 (quello del 5 maggio, ndr)". Come si vedrebbe in questa Juve ora? "Un po' come era Bettega ai miei tempi: una figura di raccordo tra squadra e società". Se Bettega tornasse? "Mi fa molto piacere. E' un simbolo di juventinità. Il suo ritorno vale come un acquisto importante".
PIERPAOLI PER CATANIA-JUVE - Sarà Pierpaoli, assistito da Rubino e Altomare (quarto uomo Guida), l'arbitro di Juventus-Catania, in programma domenica 20 dicembre all'Olimpico, alle ore 15. A Rizzoli è stato invece affidato l'anticipo di sabato sera, ore 2o.45, tra Fiorentina e Milan (assistenti: Lanciano e Rossomando, quarto uomo Valeri). Queste le altre designazioni: Bologna -Atalanta (sabato ore 18.00): Orsato (D'Agostini-Vicinanza; Saccani); Inter-Lazio (posticipo domenicale ore 20.45): Russo (De Luca-Cariolato; Romeo); Livorno-Sampdoria: Celi (Bernardoni M.-Masotti; Trefoloni); Napoli-Chievo: Bergonzi (Bianchi R.-Ponziani; Calvarese); Palermo-Siena: Gervasoni (Alessandroni-Meli; Nasca); Roma-Parma: Tagliavento (Rosi-Grilli; Giannoccaro); Udinese-Cagliari: Mazzoleni (Lanciani-Italiani; Doveri).
CARESSA SOSTITUIRA' LA D'AMICO - Per Ilaria D'Amico, che a marzo darà alla luce il suo bimbo, è arrivato il momento di lasciare Sky Calcio Show. Scartate le primitive ipotesi di una sostituzione 'al femminile', la direzione ha deciso che, a partire da gennaio, a condurre il programma sarà Fabio Caressa. Questi ha però preteso di avere accanto il fedelissimo Beppe Bergomi (chi altrimenti potrebbe dirgli 'Fabio, lo voglio rivedere'?); allo ‘Zio’ dovrà lasciare il posto Massimo Mauro, cui la cosa pare non sia affatto piaciuta e che ha perciò avuto un deciso scontro verbale col direttore di Sky Sport Fabio Guadagnini.
BARÇA IN FINALE AL MONDIALE PER CLUB - Sarà il Barcellona di Guardiola ad affrontare ad Abu Dhabi gli argentini dell'Estudiantes nella finalissima del Mondiale per club, nel tentativo di realizzare un fantastico poker, dopo aver vinto Campionato, Coppa del Re e Champions League.L'ultimo ostacolo sulla strada dei blaugrana era rappresentato dai messicani dell'Atlante, passati sorprendetemente in vantaggio dopo cinque minuti con Rojas; ma prima del riposo il Barça raggiunge il pareggio con Busquets. Nella ripresa Guardiola decide di giocare la sua carta migliore, il neopallone d'oro Messi, tenuto precauzionalmente a riposo per i postumi di un infortunio alla caviglia. E Messi ci impiega giusto un minuto ad andare in goal con un'azione personale e un precisissimo diagonale. Il suggello del definitivo 3-1 lo imprime il solito Pedrito: il giovane prodotto della cantera blaugrana ha quest'anno così stabilito un singolare primato, andando in goal nello stesso anno in sei competizioni diverse (Supercoppa europea, Supercoppa spagnola, Liga, Coppa del Re, Champions League, Mondiale per club) e di ciò ringrazia i compagni: "Dedico questo record a tutti i miei compagni di squadra, senza il loro aiuto non ce l'avrei mai fatta ad entrare nella storia". Nella finale tuttavia il Barça dovrà fare a meno di Iniesta, vittima di uno strappo muscolare alla gamba sinistra, che lo terrà lontano dai campi di gioco sino al 2 gennaio.
BLATTER: NO ALLA MOVIOLA - Il settantatreenne Sepp Blatter, presidente della Fifa, rimane irremovibile sulle sue posizioni: no alla moviola in campo nemmeno in Sudafrica, e così finché a capo della Fifa ci sarà lui. Dunque ancora per molto tempo, visto che ha nel contempo manifestato l'intenzione di ricandidarsi alla guida della Federazione calcistica internazionale nel 2011: "Nella Fifa ho ancora molte cose da fare. Comunque è il Congresso che elegge il presidente, e se deciderà di votare per chi ricopre questa carica attualmente, tale decisione sarà benvenuta perché ho ancora molte cose da portare a termine". E Blatter, che si trova negli Emirati Arabi dove è in svolgimento il Mondiale per club, così motiva la sua decisa ostilità alla moviola in campo: "Il giorno in cui una partita verrà interrotta perché l'arbitro vuole rivedere un'azione sarà quello in cui il calcio morirà. Io vedo la gente uscire dallo stadio senza più nulla di cui discutere, disamorarsi della materia, abbandonare il nostro sport. L'errore arbitrale è parte integrante del fascino del calcio: non so cosa succederà quando non sarò più presidente della Fifa, ma per ora la moviola non entra in agenda".

GIOVEDI' 17.12.2009

ANDREA AGNELLI E JOHN ELKANN A VINOVO - Questa mattina, come riporta il sito della Juventus, Andrea Agnelli e John Elkann sono andati insieme a Vinovo e hanno incontrato squadra e staff tecnico. «Era il momento di fare gli auguri ai giocatori e allo staff tecnico – ha dichiarato John Elkann – e di ribadire l’impegno per raggiungere traguardi ambiziosi. È stato importante essere qui con Andrea, per dimostrare l’assoluta unità e la coesione di tutti nel confermare il nostro sostegno alla squadra e alla società». «Sono molto contento di aver incontrato il mister e la squadra oggi insieme a mio cugino John. In questo momento – ha aggiunto Andrea Agnelli - è particolarmente importante dimostrare il nostro attaccamento alla squadra e il pieno allineamento al progetto complessivo che sta portando avanti la società». La presenza dei due cugini a Vinovo (e, in particolare quella di Andrea, che dall'estate di Calciopoli non si era mai più fatto vedere al centro di allenamento ed allo stadio, se non per la partita di addio di Nedved) e le dichiarazioni che hanno rilasciato potrebbero suggerire che qualcosa sta bollendo in pentola all'interno della famiglia.
Questo il video: http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam#p/a/u/1/jWd-zSQ1fwE
Entro domattina, un articolo sul sito ju29ro.com farà il punto della situazione sui rapporti interni alla famiglia Agnelli-Elkann, anche alla luce delle insitite voci sul possibile ritorno in società di Roberto Bettega.
SFACCIATAMENTE MOU
- Un José Mourinho decisamente teso, non pago della diatriba col giornalista del Corriere dello Sport, nella sua conferenza stampa se l'è presa con la Juventus, recriminando per alcune presunte stranezze secondo lui verificatesi in Juve-Inter, vinta dai bianconeri per 1-0: "Non sono nervoso - ha dichiarato - semplicemente credo che nella gara con la Juventus siano accadute delle cose importanti che secondo me i media hanno dimenticato troppo in fretta, facendo passare quella dell'Olimpico come una partita normale e invece non è stata normale. Ho tenuto la bocca chiusa per una settimana, ma dopo quella gara mi aspettavo un'analisi completamente diversa di una partita importante, che non lo è ancora di più perché l'Inter è uscita da Torino sempre col primo posto in classifica". A cosa alludesse proprio non si sa.
STAGIONE A RISCHIO PER CAMORANESI - Potrebbe essere più grave del previsto, e dunque portare ad un lungo stop, l'infortuno alla coscia destra di cui Mauro Camoranesi è rimasto vittima nella gara di Bari. Dai primi accertamenti ristluerebbero lesionate molte fibre e le ulteriori indagini in programma potrebbero evidenziare la necessità di un intervento chirurgicio. Ipotizzando una guarigione completa dopo almeno tre mesi ed aggiungendovi poi il tempo necessario per raggiungere un accettabile livello di forma, si arriverebbe ad aprile avanzato, ormai quasi fine campionato. Anche la partecipazione del giocatore ai Mondiali sudafricani appare ora a rischio.
POLEMICO L'AGENTE DI CAMORANESI - Sergio Fortunato, procuratore di Mauro Camoranesi, innesca una polemica con lo staff sanitario della Juventus sul tipo di soccorso inizialmente portato al suo assisitito, asserendo che anche se il giocatore è stato visitato e curato subito dopo l'infortunio, forse non tutto è stato fatto alla perfezione. Infatti lo stesso Fortunato in un'intervista a Calciomercato.it dice. "Io non sono uno specialista, ma ho contattato alcuni medici argentini, professionisti del settore, che mi hanno spiegato che in casi come quello di Mauro per ridurre l'ematoma bisogna aspirare il sangue. Questo non è stato fatto. Lo hanno provato a fare dieci ore dopo: troppo tardi, il sangue ormai era coagulato. Mauro aveva la gamba come un uovo, gonfio, pieno, dovevano togliere il sangue". Sull'eventualità di un intervento: "Non so nulla della possibilità di un intervento chirurgico. La Juventus non me ne ha mai parlato. Comunque più tardi chiamerò Alessio Secco per chiedere di tenermi costantemente aggiornato". Sui tempi di recupero si dichiara abbastanza ottimista, in quanto "Mauro ha un fisico straordinario, è capace di anticipare i tempi. Lui adesso pensa solo a recuperare. Io credo che tornerà per marzo, ma, ripeto, è difficile fare ipotesi; ci sono giocatori che dovrebbero tornare in 40 giorni e poi stanno fuori due mesi, dipende dal fisico".
CELLINO IL 22 CI SARA' - A prescindere dal fatto che ormai per lui, che ha dato buca per tre volte, il Tribunale di Napoli ha disposto l'accompagnamento coatto, Massimo Cellino, presidente del Cagliari, ha dichiarato telefonicamente all'ANSA che non intendeva sottrarsi all'udienza, ma gli è stato materialmente impossibile esserci: "Ho chiesto da tempo di poter concordare una data per la mia testimonianza, perchè vivo tra Miami e Cagliari, ho mille impegni e sono sempre in viaggio, ma non è stato possibile. Sono stato convocato soltanto il giorno prima e non c'era la possibilità materiale di arrivare a Napoli. Sino a sabato scorso ero negli Stati Uniti, sono rientrato giusto in tempo per vedere la partita con il Napoli. Poi lunedì alle 13:30 si sono presentati i Carabinieri a casa per la notifica della convocazione, ma io vivo a Cagliari, non a Napoli e non c'è neanche un volo diretto". Dice di aver saputo solo dai giornali dell'accompagnamento coatto, ma si è detto in ogni caso disponibile ad essere a disposizione del tribunale il 22 dicembre: "Pensavo fosse mio diritto poter concordare una data, la prima volta ero a Miami, la seconda a Milano per una importante riunione con il Ministero dell'Interno, e sono sempre stato avvisato il giorno prima".
DA VINOVO - Anche ieri allenamenti a porte chiuse a Vinovo, nella gelida mattinata invernale. Ma il freddo non ha tenuto lontano dalla truppa Jean Claude Blanc, presente a seguire il lavoro di Ferrara, cui ha riconfermato la sua fiducia dopo lo scivolone di Bari. E' ritornato in gruppo anche Amauri, prontamente ristabilitosi dalla faringite. Presenti anche gli infortunati di lungo corso, tre dei quali (Chiellini, Iaquinta e Sissoko, tutti in rientro solo a gennaio) hanno svolto lavoro differenziato di recupero, mentre Buffon, reduce dall'intervento al menisco (anche per lui rientro a gennaio) si è limitato alla fisioterapia. Solo fisioterapia anche per Camoranesi, che avrà però un stop più lungo.
CASILLAS MIGLIOR PORTIERE - Ennesimo riconoscimento (dopo quello di miglior portiere sia nella classifica del Pallone d'Oro che in quella del Fifa World Player) per il portiere madridista Iker Casillas: stando alle anticipazioni di As, infatti, gli verrà riconosciuto il prestigioso riconoscimento di miglior portiere al mondo lunedì prossimo a Zurigo, durante il gala di fine anno della Federazione Internazionale. Al secondo posto il blaugrana Victor Valdes, a seguire Van der Sar (manchester United), Julio Cesar (Inter), Reina (Liverpool) e Neuer (Schalke 04). Assente in questa classifica Buffon.

MERCOLEDI' 16.12.2009
I DELLA VALLE QUERELANO REPUBBLICA - I proprietari della Fiorentina hanno annunciato querela nei confronti del quotidiano di Largo Fochetti per il contenuto di un articolo che, presentando la docufiction di La7, presentava come verità fatti da accertarsi nei processi in corso, come il presunto asservimento dei viola alla presunta "Cupola", corredato dalle foto di un incontro a pranzo tra i Della Valle ed esponenti federali. Incontro in cui non erano presenti nè Moggi nè Giraudo nè alcun rappresentante della Juventus, teniamo a precisare.
Ecco la nota: "L'incontro riporta infatti elementi già noti e dibattuti davanti alla giustizia sportiva e a quella ordinaria, descritti però in modo volutamente tendenzioso e fuorviante. E' infatti pacifico che le immagini che consentirebbero di documentare 'per la prima volta' l'incontro promosso e richiesto dal Vice Presidente della FIGC Innocenzo Mazzini cui hanno partecipato anche i fratelli Della Valle e il designatore Paolo Bergamo, sono presenti agli atti del processo svoltosi ormai da anni davanti alla Giustizia Sportiva, e l'incontro non ha nulla di 'segreto', essendosi svolto in un luogo pubblico e anche in quel momento frequentato da moltissime persone. Al di là delle inquadrature scattate da dietro una siepe per farlo apparire come un luogo sperduto, si tratta di uno fra i più famosi hotel di Firenze, Villa La Massa, in cui i Della Valle abitano quando sono a Firenze (...). L'articolo riferisce in modo volutamente distorto la realtà dei fatti, senza tenere in alcun conto gli ampi chiarimenti forniti, nel tempo, alle Autorità competenti, in merito sia al sopra ricordato incontro, sia al comportamento dei fratelli Della Valle nell'intera vicenda. Si ripete quindi il tentativo, da parte di determinati organi di stampa che fin dall'inizio hanno dimostrato atteggiamenti preconcetti, di mantenere strumentalmente alta l'attenzione su persone che hanno spiegato già nelle sedi competenti la loro posizione e la correttezza del loro comportamento".
Diego Della Valle è poi intervenuto anche ai microfoni di La7: "Incontrai il signor Bergamo perché, non tenendo i rapporti venivamo considerati arroganti; bisognava frequentare la gente. Perché in questo processo che si basa solo su intercettazioni non c'é l'intercettazione di quella colazione? Forse non piaceva? Bastava tirarla fuori e avrebbe dato sollievo a tanti tifosi viola. La lettura delle intercettazioni va fatta in modo non caricato. E non c'é parola dove si richieda nulla".
GAZZONI CERCA RISARCIMENTI DALLA JUVE - L'ex presidente del Bologna, Gazzoni Frascara, si è lanciato, nel corso di un incontro con la stampa a Milano, nell'inedito ruolo di analista finanziario per la Vecchia Signora: "Sul prossimo bilancio della Juventus c'e' un forte rischio accantonamenti. Secondo il bilancio al 30 settembre, la società ha in cassa 42 milioni e 75 accantonati, saliti a 81. Tutto destinato a un’eventuale soccombenza. Come societa' quotata potrebbe dover destinare a riserva buona parte delle somme potenzialmente a rischio, ossia circa 150 milioni, in vista della sentenza del tribunale di Napoli sulla vicenda Calciopoli. (...) Oggi i conti della Juventus sono in pareggio, ma se la squadra dovesse chiudere il prossimo esercizio in perdita a causa dei minori introiti legati all'uscita dalla Champions, sarebbe un problema. E se gli accantonamenti dovessero andare a intaccare completamente le riserve, il club dovrebbe provvedere per cassa".
Nonostante, a nostra precisa domanda, Jean-Claude Blanc abbia risposto che la Juventus è uscita in tutto e per tutto dal processo di Napoli, Gazzoni non la pensa allo stesso modo. Come riporta Il Giornale: "Una transazione sarebbe la cosa più logica." Insieme a Brescia e Atalanta, la curatela fallimentare del Bologna di Gazzoni è tra i soggetti ammessi come parti civili al processo, e che quindi possono beneficiare di un eventuale risarcimento. Ma non basta, vuol far causa anche alla Federazione: "Gli vado addosso per il danno personale ricevuto. Per regolamento, la Figc deve vigilare sulla regolarità del campionato. E così non è stato quando Carraro ha chiesto un occhio di riguardo per la Lazio." Ma Carraro dal processo, è già uscito.
NEDVED INCORAGGIA LA JUVE - Pavel Nedevd, che lunedì sera tornerà in campo per una gara benefica tra due squadre composte da campioni europei ed africani per raccogliere fondi a favore della ricerca per la Sla e per i bambini d'Africa, torna a parlare di Juventus e ai microfoni di Sky esprime il suo dispiacere per aver visto la Juve così prematuramente eliminata dalla Champions League: "Da tifoso posso soltanto dire che mi ha fatto male vedere la mia ex squadra uscire così presto dalla Champions League. Non è stata una cosa bella"; tuttavia incoraggia gli ex compagni: "Comunque non si può mollare proprio adesso, si deve andare avanti. Penso che questa Juve sia più forte di quella dell'anno scorso, ma deve ancora dimostrarlo sul campo. Ci sono comunque il tempo e i giocatori per recuperare". Poi parla di sé, del recente passato, del presente e del futuro. Sul passato: "L'estate scorsa la Juve mi ha chiesto di affiancare Ciro, di far parte del suo staff tecnico. L'idea di fare il terzo assistente però non mi ha convinto e così ho rifiutato la proposta. Mi è anche arrivata l'estate scorsa dall'Inter una proposta, per giocare un altro anno ancora. Sono stati molto gentili e disponibili, per questo ringrazio Moratti e Mourinho. Ho detto di no ai nerazzurri perché proprio non potevo immaginarmi con una maglia diversa da quella bianconera". Sul presente: "Non sto lavorando per diventare un dirigente, nessuno me l'ha mai chiesto, nemmeno la Juve". Sul futuro: "Ho avuto tempo di dedicarmi alla famiglia e ragionare sul mio futuro, ma non ho ancora preso nessuna decisione. Lavorare nel settore giovanile potrebbe essere la mia strada ma fino ad ora non ho mai ricevuto offerte di questo genere. Se la Nazionale ceca, la Juve o un altro club mi presentasse un progetto io lo valuterei con grande interesse".
DONDARINI SI E' DIMESSO - L'Associazione Italiana Arbitri rende noto che, in seguito agli esiti della sentenza dell'abbreviato in merito a Calciopoli, Paolo Dondarini ha rassegnato le dimissioni dall'incarico di componente della Commissione arbitri interregionale, dopo un colloquio telefonico col presidente dell'AIA, Marcello Nicchi, che si è dichiarato soddisfatto per le decisioni dell'associato: "Dondarini ha formalizzato le sue dimissioni con una lettera che mette in risalto il suo rispetto verso le istituzioni federali e associative che gli impongono di lasciare il predetto incarico. Condivido le ragioni di tale necessaria decisione e, nell'attesa delle pronunce definitive, ribadisco, in questa come in ogni altra situazione, che l'esercizio della funzione arbitrale non può andare disgiunta da assoluta trasparenza formale e sostanziale".
POULSEN SQUALIFICATO - Christian Poulsen, che era diffidato e che è stato ammonito a Bari 'per comportamento scorretto nei confronti di un avversario' è stato squalificato per una giornata dal giudice sportivo; stessa sorte per Lucchini e Poli (Sampdoria), Perrotta (Roma), Zarate (Lazio), che erano tutti diffidati; sempre per una giornata sono stati squalificati Sneijder (Inter) e Mascara (Catania), espulsi per doppia ammonizione, e Lavezzi (Napoli), Bocchetti (Genoa) e Britos (Bologna), che avevano ricevuto direttamente il cartellino rosso. In seguito all'ammonizione per comportamento scorretto riportata sabato è entrato in diffida il bianconero Fabio Cannavaro. Tra i dirigenti squalifica per una giornata e ammenda di 3.000 euro per Oriali (Inter) 'per avere, al termine della gara, rivolto all'arbitro un'espressione ingiuriosa'. Al Bari è stata inflitta una multa di 10.000 euro 'per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, nel proprio settore, acceso sette fumogeni e fatto esplodere sette petardi e per avere, prima dell'inizio della gara (sic, ndr), recato disturbo a calciatori avversario mediante l'uso di un fascio di luce laser'; la Juventus è stata multata per 2.500 euro, 'per avere, suoi sostenitori, prima dell'inizio della gara, acceso tre fumogeni nel proprio settore'.
BLANC E SECCO A VINOVO - La Juventus ieri ha ripreso ad allenarsi a Vinovo, a porte chiuse, ma sotto gli occhi attenti di Jean Claude Blanc e Alessio Secco, che hanno raggiunto il campo d'allenamento intorno alle 10: è cominciata così la marcia di avvicinamento alla partita di domenica all'Olimpico contro il Catania. Ferrara ha parlato alla sqaudra, poi ha avuto inizio il riscaldamento, cui hanno fatto seguito la parte atletica e gli esercizi di tecnica. La seduta si è conclusa con una partitella. Assente Amauri, colpito da una faringite. Chiellini e Melo inizialmente hanno lavorato con i compagni, poi hanno continuato in differenziato con il preparatore atletico; anche Iaquinta si è allenato a parte. C'erano anche Buffon e Camoranesi, che hanno fatto solo fisioterapia; per il secondo sono in programma nei prossimi giorni nuovi accertamenti per definire l'entità del malanno e il conseguente orientamento terapeutico: pare però purtroppo profilarsi per lui un lungo stop, intorno ai due-tre mesi.

MARTEDI' 15.12.2009
NAPOLI - Al processo di Napoli, con rito ordinario, sui fatti di Calciopoli, si è avuta l'attesa deposizione di Franco Carraro, ex presidente della FIGC. Gli è stato innanzitutto chiesto di far luce sulla telefonata al designatore Bergamo in cui, nell'inverno 2004, lo esortava a far in modo che la Juve non venisse in alcun modo favorita in Juve-Inter ("per carità che non si sbagli a favore della Juve"). Carraro ha chiarito che quelle parole erano figlie della situazione venutasi a creare dopo l'episodio del presunto rigore su Ronaldo non assegnato all'Inter nel '98: stanti le polemiche del passato, un errore a favore della Juve sarebbe stato giudicato inaccettabile dai media e ha aggiunto: "In quella telefonata spiegavo a Bergamo che se l'arbitro invece che Rodomonti fosse stato Collina anche di fronte ad un errore nessuno avrebbe detto niente. Un errore a favore della Juve avrebbe determinato nel novembre del 2004 un putiferio, non altrettanto se fosse capitato se fosse capitato a favore dei nerazzurri". Quanto ai suoi rapporti con Giraudo e Moggi, ha spiegato che gli sono stati funzionali per far arrivare Lippi sulla panchina della Nazionale: "Durante il fallimento dell'Europeo del 2004 del Trap in Portogallo volevo Lippi alla guida della Nazionale. Chiesi a Giraudo, col quale Lippi aveva lavorato e vinto tutto in due cicli tecnici, che cosa ne pensasse. Lo potevo fare, perché Giraudo era uno dei miei consiglieri federali. Volevo sapere se i suoi successi alla Juve, dopo il fallimento all'Inter, fossero dovuto alla bravura di Marcello Lippi o alla bravura del supporto dato da Giraudo, Moggi e Bettega al tecnico. Una volta assunto parlavo spesso con Moggi, al quale proposi di lavorare, con uno stipendio molto basso, al fianco di Lippi in Federazione. Ci parlavo perché Moggi non l'ho mai considerato per le questioni di politica sportiva o arbitrale. Moggi era uno che capisce di calcio, mi faceva piacere che collaborasse anche senza un ruolo con Lippi anche perché quella Nazionale di cui ero presidente aveva una maggioranza di calciatori della Juventus. Credo che per la FIGC sia stato un vantaggio e un tipo di contatto tra me e Moggi positivo visto come quella squadra si è qualifica al Mondiale e come poi l'ha vinto". Insomma, tutto fatto a fin di bene.
PER CELLINO SARA' ACCOMPAGNAMENTO COATTO - Oggi il giudice Casoria avrebbe dovuto e voluto ascoltare la testimonianza di Massimo Cellino, presidente del Cagliari, il quale, tuttavia, è risultato assente per la terza volta consecutivamente. La Casoria, già nelle scorse udienze irritata per tale assenza, ne ha dunque disposto l'accompagnamento coatto con la forza pubblica per la prossima udienza, in programma per il 22 dicembre; a Cellino è stata anche comminata una multa di 250 euro. Val la pena di ricordare che nell'udienza del 22 ci saranno anche altre due deposizioni assai attese, quella del colonnello Auricchio, l'estensore delle informative che stanno alla base dell'ipotesi accusatoria, e quello di Carlo Ancelotti, ex allenatore della Juventus, oggi al Chelsea.
IL BIDONE D'ORO A FELIPE MELO - La Juve non potrà schierare il Pallone d'oro, andato a Messi, ma si può consolare col Bidone d'Oro, il premio, in verità non molto ambìto, che la trasmissione radiofonica 'Catersport', in onda su radio 2, assegna annualmente al calcaitore flop dell'anno per il campionato italiano. E' stata una vittoria sul filo di lana che ha impedito all'interista Quaresma, classificatosi secondo, di fare il bis (era infatti il bidone uscente); terzo classificato un altro bianconero, Tiago, con Poulsen ottavo. Ma Melo non è particolarmente preoccupato, è dispiaciuto solo per il risalto che la stampa brasiliana ha dato all'evento: "Se fosse vero, sarei preoccupato. Ma questo concorso non ha alcun valore qui in Italia, perché è fatto da una trasmissione radiofonica che parla di calcio e fa umorismo. Questo premio lo hanno assegnato in passato a giocatori che lo stesso anno erano in lizza per il titolo di migliore del mondo. Francamente sono dispiaciuto perché la stampa brasiliana ha preso seriamente questa cosa che, invece, è un fatto goliardico. La cosa mi ha dato più fastidio del premio stesso: io ritengo che questo sia stato l'anno migliore della mia carriera». Se lo dice lui...
IL PARERE DI CATALANOTTI - L'avvocato Bruno Catalanotti, legale di parte civile del Brescia, dice la sua sulla sentenza dell'abbreviato: "Sono soddisfatto della sentenza che condanna Giraudo per associazione per delinquere e l'arbitro Dondarini per frode nella partita Chievo-Fiorentina (1-2), che ha determinato il salvataggio della Fiorentina e la retrocessione del Brescia; partita per la quale sono coimputati nel rito ordinario anche i Della Valle, Moggi, Mazzini e Bergamo. È stato così riconosciuto il diritto del Brescia al risarcimento dei danni subiti". E così prosegue: "Questo è il primo momento processuale in cui le nostre aspettative di giustizia vengono appagate. Il processo sportivo, infatti, con le 'buonistichè decisioni del CAF e della Corte Federale aveva deluso la speranza del Brescia di essere subito riammesso in serie A con una sorta di risarcimento in forma specifica e non solo monetaria che era stata sollecitata con forza anche al Commissario Straordinario Prof. Guido Rossi".
NICCHI SULLE SENTENZE DELL'ABBREVIATO - Il Presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, dal sito dell'AIA-FIGC, ha espresso "soddisfazione per l’assoluzione degli associati Duccio Baglioni, Stefano Cassarà, Giuseppe Foschetti, Alessandro Griselli, Domenico Messina e Gianluca Rocchi", che figuravano tra gli imputati del rito abbreviato al Tribunale di Napoli. La nota dell'A.I.A. preannuncia che "con riferimento alle condanne per gli associati Paolo Dondarini, Tullio Lanese e Tiziano Pieri, il Presidente Nicchi comunica che chiederà alla F.I.G.C. di acquisire dagli organi giudiziari competenti gli atti processuali al fine di verificare eventuali fatti diversi da quelli che sono stati oggetto di procedimento disciplinare già celebrato nei confronti di questi associati". Per il 17 dicembre 2009 viene convocato d'urgenza il Comitato Nazionale dell'A.I.A per esaminare la situazione "venutasi a determinare per effetto della predetta sentenza, con particolare riferimento alla posizione dell’associato Dondarini, allo stato Componente della Commissione Arbitri Interregionale".

LUNEDI' 14.12.2009
PAROLA ALLE DIFESE -
Ecco i commenti degli avvocati difensori. Massimo Krogh, legale di Giraudo: "In parte è stato assolto ed in parte è stato condannato. E' stata eliminata l'aggravante di aver costituito un'associazione. è stato assolto da alcune frodi sportive. Per la parte in cui è stato condannato io non faccio commenti, le sentenze di condanna non si commentano, si appellanoe con fiducia nella dialettica processuale che è la sede naturale per rimediare agli errori dei giudici".
Gabriele Bordoni, legale di Dondarini: "Questa è una sentenza assolutamente fragile. Noi, al di là dell'amarezza, rimaniamo sereni come siamo rimasti sereni di fronte alla sentenza di condanna del primo grado sportivo, quando leggendo nelle motivazioni concludemmo che si trattava di una sentenza che non aveva il minimo di consistenza. In effetti il giudizio di appello sgomberò il campo e restituì a Dondarini una trasparenza e una figura assolutamente terza e immune da qualunque coinvolgimento. E questa è la sentenza che avremo anche in questo caso in appello. Spiace però che le nostre difese non siano state tenute in conto già in questo grado di giudizio quando c'erano tutti i presupposti per l'assoluzione, perchè quando non cè la prova si assolve con formula piena."
Ninni Reina, avvocato dell'arbitro Cassarà, scagionato dalle accuse: "Abbiamo sostenuto che per Stefano Cassarà non sussistesse il reato di associazione per delinquere, nè la sua partecipazione ad essa. In ogni caso il possesso delle schede telefoniche riservate, così come contestato dall'accusa, avrebbe potuto configurare solo illeciti disciplinari e non condotte penalmente rilevanti. Non è mai stato contestato l'eventuale utilizzo prima di singoli eventi sportivi".
LE PRIME MOTIVAZIONI - Giungono le prime informazioni sulle motivazioni delle sentenze, che verificheremo. Secondo Tuttosport l'ex A.D. della Juventus Antonio Giraudo sarebbe stato condannato per il reato di associazione per delinquere, finalizzata alla frode sportiva e al condizionamento del campionato 2004-05, e per partecipazione alla frode sportiva riferita alla partita Udinese-Brescia (squalifica del giocatore Jankulovski, scontata nel successivo incontro con la Juventus). La partecipazione alla frode sportiva si configurerebbe anche nel tentativo di condizionare Dondarini, arbitro di Juventus-Lazio, e nel condizionamento delle critiche arbitrali per Juventus-Udinese. Per l'ex arbitro Pieri, l'identico reato di associazione per delinquere, unitamente a frode sportiva per Juventus-Chievo e Bologna-Juventus. Per l'ex arbitro Dondarini la condanna è relativa alla frode sportiva per Juventus-Lazio e Chievo-Fiorentina.
REAZIONI ALLA SENTENZA - Ecco alcune delle dichiarazioni a seguito della clamorosa e finora inintelleggibile sentenza per il rito abbreviato del Processo napoletano. L'avvocato Pezzotta, che tutela l'Atalanta come parte civile nel processo: “Questa sentenza certifica che vi era un sistema finalizzato ad ottenere il risultato di un certo numero di partite. Non dunque un fatto occasionale”.
Innocentista invece il presidente del Palermo Maurizio Zamparini: "Giraudo è stato un ottimo amministratore, non penso che abbia fatto nulla di disdicevole. Per tutto quello che ho sentito in tutti questi anni nel calcio, bisognerebbe condannare per frode sportiva tutti per 50 anni. In questo Paese le imputazioni gravi sono in tutte gli angoli. Talvolta queste condanne vengono date per non smentire l'accusa, le prendo con le molle. Stimo Giraudo come prima".
Giustizia è fatta invece per l'ex presidente del Bologna ed ex amico di Giraudo, Gazzoni Frascara: "La condanna di Giraudo e dei suoi "compagni di merende" sta a significare che c'è la volontà di fare giustizia, e di voler andare fino in fondo nella vicenda Calciopoli. Troppe volte in questo Paese abbiamo assistito a "insabbiamenti" di varia natura, e devo confessare che temevo che anche in questa occasione non si sarebbe venuti a capo di nulla. Devo invece constatare con piacere che non è così, e che siamo solo all'inizio di una operazione di pulizia speriamo definitiva."
LE SENTENZE DELL'ABBREVIATO - Queste le sentenze pronunciate oggi dal giudice Eduardo De Gregorio nell'ambito del procedimento nei confronti degli imputati di Calciopoli che avevano scelto il rito abbreviato: ad Antonio Giraudo 3 anni di reclusione (contro i 5 richiesti), all'ex arbitro Pieri 2 anni e 4 mesi (contro una richiesta di 3 anni e 6 mesi) e 22.000 euro di multa, all'ex arbitro Dondarini 2 anni e 20.000 euro di multa (come da richiesta); a questi tre imputati è stata comminata anche la pena accessoria dell'interdizione dagli uffici direttivi di società sportive e il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni sportive o si accettano scommesse; l'ex presidente dell'Aia Lanese è stato condannato a 2 anni di reclusione (come da richiesta).
Sono stati assolti invece sette imputati: l'arbitro Rocchi, gli ex arbitri Messina, Cassarà e Gabriele e gli ex assistenti Foschetti, Griselli e Baglioni. Avverso la sentenza odierna uno dei legali di Giraudo, l'avvocato Krogh, ha già preannunciato che ricorrerà in appello: "Le sentenze non si commentano, si appellano", ha detto ai microfoni di SkyTG24.
TRE ANNI PER FRODE SPORTIVA - Antonio Giraudo è stato condannato a 3 anni dal Tribunale di Napoli: è stato riconosciuto integrale, seppur non promotore, all'associazione a delinquere immaginata dall'accusa. Condannati a 2 anni e 4 mesi l'arbitro Pieri, a 2 anni Tullio Lanese e l'arbitro Dondarini (unico caso di frode sportiva). L'arbitro Rocchi è stato invece assolto per il suo coinvolgimento in Chievo-Lazio, così come gli altri 6 imputati.
ASSOLTI GABRIELE, CASSARA' E BAGLIONI - Assoluzione piena per Gabriele e Cassarà, e per l'assistente Baglioni. I primi due erano stati considerati integrali all'associazione a delinquere, in quanto presunti possessori di schede svizzere. Il giudice, nonostante il rito abbreviato non abbia consentito una difesa articolata, non ha ritenuto l'elemento necessario per portare a una condanna. L'assistente Baglioni era sotto accusa per un Siena-Milan, in cui aveva annullato, secondo l'accusa, fraudolentemente, un goal a Shevchenko per fuorigioco.
IL GIUDICE IN CAMERA DI CONSIGLIO - Edoardo De Gregorio, il giudice del processo con rito abbreviato a Giraudo e altri 11 imputati, è entrato da pochi minuti in camera di consiglio. Il giudizio è quindi atteso in un paio di ore, verosimilmente. Antonio Giraudo non si è per ora visto all'interno del Tribunale di Napoli. L'avvocato difensore di Giraudo, Massimo Krogh, ha contrastato duramente la tesi dell'accusa - che nella requisitoria ha fatto accenno alla sentenza doping - asserendo che per provare il reato di frode sportiva ci vogliono prove effettive che gli arbitri abbiano agito su preciso ordine degli imputati.
L'avvocato Cricrì, legale dell'arbitro Rocchi, a giudizio per Chievo-Lazio, ha battuto sullo stesso tasto: «Riascoltatevela quella telefonata (tra Mazzini e Lotito, ndr) e fate le vostre considerazioni: Mazzini parla con Lotito alle 5 del pomeriggio di una designazione a Lotito ignota, ma conosciuta da tutto il mondo da mezzogiorno....».
NAPOLI, SI CONCLUDE IL RITO ABBREVIATO - Calciopoli dovrebbe conoscere oggi la prima sentenza da parte del tribunale di Napoli. Usiamo il condizionale perché il protrarsi delle repliche da parte delle difese potrebbe allungare i tempi per la camera di consiglio fino a domani mattina. Undici gli imputati che avevano chiesto il rito abbreviato: Antonio Giraudo, Tullio Lanese, Stefano Cassarà, Duccio Baglioni, Tiziano Pieri e Marco Gabriele (accusati di associazione per delinquere); Domenico Messina, Gianluca Rocchi, Paolo Dondarini, Alessandro Griselli e Giuseppe Foschetti (accusati di frode sportiva in concorso). A pronuniciare il verdetto sarà Edoardo De Gregorio, lo stesso giudice che aveva deciso, dopo la richiesta di rinvio a giudizio dei pm, che il processo doveva essere celebrato. Giraudo, secondo l’accusa, faceva parte con Moggi di quel sistema che riusciva a controllare il mondo del calcio condizionando risultati e classifiche. Per Giraudo, i pm Narducci e Beatrice hanno chiesto una condanna a 5 anni, il massimo della pena prevista in casi del genere.
Le ultime informazioni da Napoli dicono che ha terminato il suo intervento il pm Narducci.
MOURINHO INSULTA E STRATTONA UN GIORNALISTA - Anche quando non si presenta ai microfoni, anche quando non va in panchina, Mourinho non può fare a meno di far parlare di sé. Nel dopo partita di Atalanta-Inter, l'inviato del Corriere dello Sport, Andrea Ramazzotti (in passato autore di articoli che, a detta di Mourinho, avrebbero riportato commenti troppo duri nei suoi confronti) stava ascoltando le dichiarazioni rese da Cordoba in prossimità del pullmann nerazzurro "per poterle riportare fedelmente", previa autorizzazione dei responsabili della comunicazione interista. Ma nonostante il permesso accordato al giornalista, quando il tecnico portoghese ha avvistato Ramazzotti, come una furia è sceso dal torpedone urlando e ripetendo: "Vai via di qui! Vai in sala stampa! vaff......!". Testimoni dell'accaduto raccontano anche di un'aggressione fisica operata da Mourinho nei confronti del malcapitato Ramazzotti, un parapiglia tra spintoni e strattonamenti per allontanare l'indesiderato giornalista. Sul litigio tra Mourinho e Ramazzotti è intervenuto il presidente dell'Ussi, l'unione stampa sportiva italiana, Luigi Ferrajolo, che con toni duri ha richiesto l'intervento della giustizia sportiva per eventuali sanzioni Questo il comunicato ufficiale dell’USSI: “L'aggressione fisica e verbale dell'allenatore dell'Inter Josè Mourinho nei confronti del collega Andrea Ramazzotti segna uno dei momenti più bassi e allarmanti nei rapporti tra il calcio e la stampa sportiva. Mourinho si era già segnalato, alla vigilia della gara di Champions con il Rubin Kazan, per i toni ineducati e poco rispettosi, con cui si era rivolto verso alcuni colleghi. Questa aggressione segna un'escalation irresponsabile e inaccettabile. L'USSI esprime non solo la sua indignazione, ma una forte preoccupazione per gesti e comportamenti così inqualificabili, che alimentano solo tensioni e polemiche. Chiede , dunque, al presidente Moratti di intervenire energicamente affinché il suo tesserato si adegui a quella tradizione di grande civiltà e sensibilità propria del club e della famiglia Moratti. Chiede inoltre alla Figc che la Giustizia Sportiva intervenga e, sulla base di una giurisprudenza consolidata che ritiene le società responsabili di eventuali aggressioni a giornalisti da parte di loro tesserati, esamini il comportamento di Mourinho per eventuali sanzioni".
LA JUVE RICOMINCIA MARTEDI' - Dopo la sconfitta di Bari, alla squadra sono stati concessi due giorni di riposo. La preparazione in vista della gara interna di domenica con il Catania, l'ultima di questo 2009, riprenderà martedì mattina alle 11.
CAMORANESI INFORTUNATO - Mauro Camoranesi a Bari è uscito per infortunio una decina di minuti dopo essere entrato alla mezz'ora del secondo tempo. Al rientro dalla trasferta è stato immediatamente sottoposto ad accertamenti al Cto e poi ospedalizzato alla clinica 'la Fornaca', da cui è stato dimesso ieri in mattinata, uscendone con le stampelle. La fortissima contusione alla coscia destra gli ha causato, stando alle risultanze degli esami clinici e strumentali, una lesione post traumatica del muscolo vasto laterale con residuo ematoma intramuscolare. Gli accertamenti in programma nei prossimi giorni consentiranno di stabilire l'entità del guaio e di definire terapie e prognosi. Sicuramente non ci sarà nella gara all'Olimpico contro il Catania, in calendario per domenica 20 dicembre.
BUFFON OPERATO - E' perfettamente riuscito l'intervento al menisco cui Buffon è stato sottoposto ieri presso la clinica 'La Fornaca' di Torino. Sono previsti 40 gironi di stop e mancherà contro Catania, Parma, Milan e Chievo; rientrerà il 24 gennaio in occasione della partita interna con la Roma.
LIVERPOOL COME LA JUVE – Anche per il Liverpool è un gran momentaccio: fuori dalla Champions e sconfitto in Premier League, dove è addirittura scivolato al settimo posto in classifica. Ad espugnare l’Anfield Road è stato l’Arsenal di Arsène Wenger: i Reds, con Aquilani ancora in panchina, sono passati in vantaggio con Kuyt, ma un’autorete di Glen Johnson e un goal di Arshavin hanno condannato gli uomini di Benitez alla sconfitta. Con questa vittoria l’Arsenal, terzo in classifica ma con una partita in meno, si porta a tre lunghezze dalla seconda posizione occupata dal Manchester United, sconfitto in casa dall’Aston Villa. Il primo posto è saldamente in mano al Chelsea di Ancelotti, fermato tuttavia in casa dall’Everton, complici anche due erroracci di Peter Cech

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