News Week/22 - Sorteggio Europei 2012

news weekDOMENICA 07.02.2010 -
SORTEGGIO QUALIFICAZIONI EUROPEI 2012 -Si è svolto a Varsavia il sorteggio dei gironi di qualificazione ai prossimi Europei di Calcio, in programma in Polonia e Ucraina nel 2012: sono stati determinati i nove gironi di qualificazione, sei da sei squadre e tre da cinque squadre, per un totale di 51 Nazionali. Si qualificheranno le prime di ciascun gruppo, la migliore seconda dei gruppi a sei altre due; le altre otto seconde disputeranno gli spareggi per designare altre quattro squadre; Polonia e Ucraina, paesi ospitanti, non disputeranno le qualificazioni. Pe l'Italia il sorteggio non è andato proprio male, ma gli avversari sono senza dubbio da prendere con le molle: infatti l'Italia, sorteggiata nel gruppo C, dovrà vedersela con Serbia, Irlanda del Nord, Slovenia, Estonia e Fær Øer; le avversarie più ostiche saranno la Serbia e la Slovenia. Questi gli altri gruppi:
Gruppo A: Germania, Turchia, Austria, Belgio, Kazakistan, Azerbaigian; gruppo B: Russia, Slovacchia, Irlanda, Macedonia, Armenia, Andorra; gruppo D: Francia, Romania, Bosnia-Herzegovina, Bielorussia, Albania, Lussemburgo; gruppo E: Olanda, Svezia, Finlandia, Ungheri, Moldova, San Marino; gruppo F: Croazia, Grecia, Israele, Lettonia, Georgia, Malta; gruppo G: Inghilterra, Svizzera, Bulgaria, Galles, Montenegro; gruppo H: Portogallo, Danimarca, Norvegia, Cipro, Islanda; gruppo I: Spagna, Repubblica Ceca, Scozia, Lituania, Leichtenstein.
L'Uefa aveva deciso che per motivi politici la Russia non finisse nel girone della Georgia e l'Armenia in quello dell'Azerbaigian. L'urna curiosamente aveva unito nello stesso gruppo Azerbaigian e Armenia, che, a causa della decisione dell'Uefa, è poi stata spostata nel gruppo B.
PER ZACCHERONI LUCI ED OMBRE - La Juve, che oggi sperimentava il nuovo modulo con la difesa a tre, è uscita dal ‘Picchi’ con un pareggio in rimonta, che non migliora la sua classifica, ma per Zaccheroni non tutto è da buttare, perché non era comunque una gara facile. "Noi veniamo da un periodo negativo e dobbiamo trovare il modo di rimediare - dice a Sky -. Non era una partita facile, loro sono entrati in campo determinati e hanno una grande qualità: fanno giocare male gli avversari. Sono molto bravi sulle palle sporche e sui rimbalzi. Se non sei organizzato fai fatica". "E noi abbiamo concesso troppo a centrocampo, manca l'abitudine a giocare in questa maniera", dice riferendosi evidentemente al nuovo modulo. Tuttavia le cose buone non sono mancate: "E' stato importante reagire e rimontare il gol degli avversari. Certo non può essere che si prende un gol come quello di Filippini... Abbiamo dei corazzieri in difesa e abbiamo preso goal da un giocatore lasciato completamente libero, una cosa che non può essere. La volontà della squadra, comunque, c'è stata. Anche in inferiorità numerica. Però sbagliamo molto, a volte per la voglia di strafare. Poi il Livorno è stato bravo, e più furbo di noi nel fare i falli. Noi ci mettiamo troppa irruenza, come in occasione della prima ammonizione di Felipe Melo. Lui ci mette tanto agonismo, ma deve cercare di evitare troppa irruenza. Il pareggio comunque non va bene, anche se dobbiamo recuperare molti infortunati, come Sissoko e Marchisio, che riavrò in settimana; oggi intanto ho dovuto far entrare il giovanissimo Giandonato".
C'E' TEMPO PER RISALIRE, DICE ZACCHERONI - La classifica della Juve piange, ora la squadra è sesta, con un gara in più incalzata da vicino da Sampdoria e Cagliari. Zaccheroni non può esserne soddisfatto: "La classifica non è da Juve, ne siamo consapevoli e ci stiamo attrezzando per ripartire. Il pareggio non va bene, però comunque l'importante è che qualche reazione c'è stata. Quindici giorni fa questa partita forse si rischiava di perderla". La zona Champions però si sta allontanando... "Le squadre che hanno continuità di rendimento vanno tutte considerate nella lotta per la Champions. Dietro le prime tre, c’è un grande livellamento e si deciderà tutto alla fine. Tante squadre stanno facendo bene, e molte si stanno attrezzando per sprintare. Ci metto anche la Juventus e la Fiorentina, che adesso sono leggermente dietro ma hanno tutte le potenzialità di aggregarsi al gruppo delle inseguitrici. Noi contiamo di crescere e di arrivare alla meta al momento opportuno".
PARLANO I PROTAGONISTI - Ai microfoni di Sky, Legrottaglie, miglior uomo in campo per Sky perché, nel grigiore generale, ha almeno segnato il goal del pareggio, è contento sì, ma anche deluso: "Il gol è una gioia. Dopo tanto lavoro, si viene premiati. Al di là di tutto, non sono contento perché avrei voluto vincere questa sera. Peccato, forse potevamo fare qualcosa in più però non abbiamo perso, stiamo lavorando, piano piano dobbiamo acquistare i meccanismi e già stasera si è visto qualcosa di positivo". Sui problemi della Juve dice: "C'è un po’ di tutto. Quando non si vince da tanto tempo, c’è da lavorare su tante piccole cose. E’ quello che stiamo facendo. Sono convinto che perderemo poche partite e già dalla prossima, cercheremo di vincerne qualcuna in più". Sulla difesa a tre: "Bene, mi trovo benissimo perché è stato il modulo che mi ha lanciato ai grandi palcoscenici. A me piace tanto perché mi sento molto più libero. Poi sta sempre al mister scegliere e noi dobbiamo rispettare le sue decisioni".
Della difesa tre parla anche Cannavaro: "Il modulo dipende sempre da come si interpreta la partita e lo spirito che si mette in campo. Abbiamo provato questo modulo per la prima volta, ci sono state cose positive e cose negative". Del momento poco felice della squadra dice: "E' un periodo che non si riesce a vince, prendiamo gol da dieci partite. E' un peccato perché in settimana diamo sempre il massimo. La soluzione? L'ho sempre detto: solo il lavoro. Poi speriamo di recuperare qualche infortunato. Nessuno vuole alibi, ma sarebbe importante perché sono veramente troppi". Della sua uscita anticipata dal campo: "Ho avuto un po' di problemi al flessore destro e sono uscito per precauzione, ma non dovrebbe essere nulla di grave".
Diego è convinto che occorra fare meglio: "Pensiamo che possiamo fare di più, lavoriamo insieme ma manca qualcosa e dobbiamo essere bravi a trovarlo. Dovrei essere io quel qualcosa? Sì, io dovrei fare di più ma tutti noi dovremmo pensare questo. So che posso fare di più e vedere quello che posso migliorare. La difficoltà maggiore? Manca il gol, manca il vincere, io faccio tutti i movimenti possibili: ho la palla tra i piedi spesso, tiro, crosso, ci provo".
Chiude Zebina, a Juventus Channel: "Vedere la classifica ora è un po' triste. Chi è rimasto alla Juve negli anni scorsi si aspettava di vincere qualcosa molto più in fretta. Nessun allenatore ha la bacchetta magica per risolvere la situazione. L'unica cosa che mi fa essere ottimista è che noi siamo un grande gruppo. Che cosa serve per la svolta? Non lo so, deve succedere qualcosa come accaduto al Milan e al Bayern Monaco. Prima il Bayern era timoroso, impacciato: ora l'ho visti giocare e mi hanno impressionato. Serve un episodio che possa cambiare la nostra stagione".
VIAREGGIO CUP: GLI OTTAVI - Sono stati sorteggiati gli ottavi di finale della 62a edizione della Viareggio Cup, in programma martedì 9 febbraio alle ore 15: i ragazzi della Primavera della Juventus affronteranno il Cesena. Questi gli altri accoppiamenti del gruppo A: Empoli-Roma; Torino-Milan; Inter-Atalanta. Questo invece il quadro del gruppo B: Napoli-Sassuolo; Fiorentina-Club Nacional; Reggina-Palermo; Genoa-Rappresentativa serie D.
BARÇA E REAL BOTTA E RISPOSTA - Nel primo anticipo della Liga il Barça aveva lanciato la sua sfida, battendo al Camp Nou il Getafe per 2-1, in una gara non facile perché giocata dal 26' in dieci uomini a casua dell'espulsione di Piqué, quando i blaugrana erano già in vaantaggio con un goal di Messi; il raddoppio arrivava al 67' ad opera di Xavi. Il Barça finiva addiritttura in nove per l'espulsione al 90' di Marquez, che causava anche un rigore messo a segno per il Getafe da Soldado. Sempre in sordina e all'asciutto Ibra. Risponde il Real impegnato in casa contro l'Espanyol, grazie ad un Kakà super, che non ha fatto avvertire l'assenza di Cristiano Ronaldo, fuori per squalifica. La gara si sblocca subito, al 5' per un goal di testa di Sergio Ramos, raddoppia un indiavolato Kakà al 30', ribattendo in rete una corta respinta del portiere su tiro di Raul; al 90' Higuain, entrato da un quarto d'ora, sigla il definitivo 3-0.

SABATO 06.02.2010
LIPPI RIPUDIA AMAURI - Marcello Lippi, intervenuto al programma radiofonico 'Ventura Football Club', sembra aver scaricato deifinitivamente Amauri, al di là dei problemi di passaporto, in virtù probabilmente dello scadente rendimento di questi mesi: "In Nazionale ci sono 5-6 posti liberi ancora - ha detto - a maggio sceglierò chi sta meglio, oggi sono tutti sotto osservazione. Gli oriundi? Non li guardo tanto, bastano gli italiani". E' poi tornato sulle polemiche suscitate dalle sue visite a Milanello e a Vinovo, ma non ad Appiano Gentile: "Non è stata una scelta politica, anzi: sono andato a visitare gli infortunati di Juventus e Milan, se non sono andato all'Inter è perché gli italiani nerazzurri non si sono infortunati. Lì ci sono due ragazzi bravi, che giocano nell'Under 21 e mi piacciono molto".
BLANC SU CHIELLINI, FERRARA E ZACCHERONI - Ai margini di una riunione di Lega a Milano il Presidente ecc. ecc. della Juventus ha risposto brevemente ad alcune domande dei giornalisti. A TMW che gli chiedeva notizie del rinnovo contrattuale di Chiellini (peraltro legato alla Juve sino al 2013) ha detto che della cosa si parlerà "a fine stagione", perché "non è questo il momento di parlare di calciomercato"; questo senza confermare né smentire le voci che vedrebbero il forte difensore bianconero richiesto da diversi club europei, come il Manchester United, il Manchester City e il Real Madrid. Ai microfoni di Sky ha poi affrontato il tema dell'esonero di Ferrara: "Noi abbiamo fatto tutto il possibile per dare tranquillità a Ciro, cercando anche di dargli un ulteriore appoggio dopo Natale con l'arrivo di Bettega in società. Poi nel momento in cui sono arrivate le altre delusioni, non c'erano più i tempi e abbiamo dato la scossa che serviva. Mi auguro che questa scossa si veda sul campo". Ha confermato che l'obiettivo della Juventus è arrivare direttamente in Champions League e ha mostrato apprezzamento per i primi giorni di lavoro del nuovo tecnico: "Ogni allenatore ha il suo stile. Ovviamente Zaccheroni arriva in una situazione di risultati negativi e quindi col suo stile, con la sua serenità, la sua professionalità ed esperienza cercherà di portare avanti questo gruppo. Zaccheroni sta lavorando anche sotto l'aspetto psicologico, per restituire l'atteggiamento giusto a un gruppo che ha perso tante partite in questi due mesi e mezzo e che ha avuto un periodo negativo così lungo. E' giusto che ci sia stata delusione, è giusto che adesso ci riprendiamo per andare avanti".
BELTRANDI PROPONE COMMISSIONE DI INCHIESTA SU CALCIOPOLI - Marco Beltrandi, parlamentare radicale eletto nelle liste Pd e membro della commissione per la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, nel corso della trasmissione 'La Juve è sempre la Juve' su T9, ha annunciato che proporrà "l'istituzione di una commissione di inchiesta su Calciopoli", aggiungendo: "Ho intenzione di presentare alla commissione cultura della Camera, che si occupa di sport, un progetto di legge per istituire una commissione di inchiesta su Calciopoli. Su una vicenda di questo rilievo, anche la politica, non sovrapponendosi ai processi, deve chiarire cosa è successo" . Nelle scorse settimane Beltrandi in Commissione di Vigilanza aveva presentato un'interrogazione al direttore generale della Rai, Masi, per non aver dato modo al designatore arbitrale Bergamo di esprimere le proprie opinioni, come invece aveva potuto fare sia sulle reti televisive commerciali che in un suo libro recentemente pubblicato. Secondo Beltrandi la Rai "ha ignorato la sua informata opinione e non ha mostrato di gradire la sua la presenza nelle trasmissioni che hanno informato su tali fatti. La Rai, invece, dovrebbe impegnarsi per far sentire tutte le voci in grado di fornire una corretta informazione. In questo modo rischia che i lunghi silenzi scelti potrebbero diventare, in futuro, critiche e biasimi nei confronti di chi non ha equamente informato i fruitori del servizio pubblico radiotelevisivo". Tutto ciò "mentre Radio radicale fornisce un attendibile servizio pubblico.... dimostrando come anche nelle vicende sportive si possa trovare un interesse, che sia contemporaneamente popolare e politico, soprattutto se ascoltato senza mediazioni e interpretazioni in grado di influenzare l’opinione degli ascoltatori".
ZACCHERONI PARLA DI TATTICA - Questa settimana a Vinovo una parte importante del lavoro è stata dedicata alla tattica e proprio la tattica è uno degli argomenti trattati da Zaccheroni nella conferenza stampa alla vigilia della gara di Livorno. Il dilemma è: 4-3-1-2 o 3-4-1-2? Dice il tecnico bianconero: "Lavoriamo su due fronti perché la squadra deve sapere cambiare atteggiamento, anche in corso. Credo che ci siano tre vestiti adatti a questa squadra, lavoreremo su questo. Io preferisco parlare di centrocampo a tre. Questi abiti non servono, contribuiscono, ma non ci fanno vincere le partite. Quello che ci fa vincere è l'interpretazione. Ai miei ho chiesto una certa capacità nel cambiare assetto e atteggiamento a seconda delle situazioni che potranno verificarsi a gara in corso". E prosegue: "L'idea di base è il 4-3-1-2 che i giocatori già conoscono e hanno gà utilizzato, poi v'è il 3-4-1-2 che conoscono meno, ma su cui abbiamo iniziato a lavorare. Il terzo vestito? Lo scoprirete più avanti. Il 4-3-1-2 non va in soffitta. L'idea iniziale non è sbagliata, credo che ci siano giocatori per giocare col 4-3-1-2, per imastire il tanto nominato rombo, poi ci sono infortuni, squalifiche. Non esistono giocatori uguali, a seconda del momento cambiamo, con la disponibilità dei giocatori e le caratteristiche degli avversari cambiamo". Però la tattica non è il primo problema, occorre innanzitutto, ritrovare la Juve di inizio stagione: "La Juve vera è quella di inizio stagione, non mi viene in mente un paragone con un'altra disciplina, se uno nel ciclismo in una cronometro ha impiegato un determinato tempo vuol dire che ce l'ha. Se oggi non lo fa c'è qualche problema, ma ce l'ha. Non devo far altro che riportarli a fare quelle cose che hanno dentro. Dobbiamo ricompattarci, la Juve di inizio stagione era molto compatta. La tattica viene dopo, rivoglio la squadra di inizio stagione".
ZACCHERONI: PROBLEMI E RIMEDI - Dopo una settimana di lavoro, Zaccheroni crede di aver capito cosa non vada nella Juventus attuale: "Gli infortuni, l'entusiasmo che è un po' scemato, questo porta in tutte le squadre qualche problema, io devo cercare di mettere ordine, ripristinare le caratteristiche, al di là del modulo. I comportamenti a inizio stagione sono vincenti, quelli adottati nel finale danno più svantaggi che vantaggi. Io guardo la prestazione della squadra dal di fuori, la Juve di inizio stagione si stava comportando bene, poi per una serie di situazioni che non conosco, ha cominciato a perdere alcuni punti e posizioni in classifica. Io cerco di ripristinare i valori di inizio stagione, a prescindere dal sistema di gioco". Ma crede di conoscere anche i rimedi: "In questo momento spendiamo molto sul piano nervoso, perché i ragazzi sono sensibili, non ci sono ragazzi che non sentono il momento. Nel calcio succede, il bello è che quotidianamente ti si propone l'opportunità di rifarti, quindi dico loro che dobbiamo attrezzarci per ribaltare la situazione. Parto dal talento di questo organico. Se riesco ad attirare su di me la loro attenzione e la loro disponibilità ci riprendiamo. In questa prima settimana è stata totale, però non mi illudo perché so che quando c'è un cambio l'attenzione si alza, ora dovrò essere bravo io a tenerla alta". Il problema sono i tempi, perché il DNA vincente c'è: "Lo vedo dalle espressioni, dagli atteggiamenti, non c'è bisogno di parlare semrpe. Questo organico lo conoscevo da fuori dubbi non ne ho. Dubbi ce li ho sui tempi di realizzazione di quello che ho in mente, Quello di ripristinare i valori che sono nel dna di questa squadra". Comunque secondo Zaccheroni non c'è fretta, basta raggiungere l'obiettivo, foss'anche all'ultima giornata: "Sono abituato che arrivo sempre all'ultima giornata. I risultati li ho sempre centrati all'ultima giornata. Le premesse le costruiamo in questo mese, poi dobbiamo crescere". Un altro problema sono gli infortuni, ma per il tecnico bianconero i campi di Vinovo, che ogni tanto finiscono sotto accusa, non c'entrano nulla: "Vinovo la conoscete meglio voi, io sono appena arrivato, non credo ci siano dei problemi di impianto. Prima che l'Inter cominciasse a vincere si parlava solo di infortuni, ricordate. Era una catastrofe, oggi non ci son più. Appiano è sempre Appiano, non è cambiata. Non vorrei Vinovo diventasse un alibi. Vinovo ci dà solo vantaggi. Qui siamo al top, come Appiano, Milanello. Al Milan ho avuto due stagioni senza infortuni poi nell'ultimo hanno due crociati e due collaterali a centrocampo".
I CONVOCATI PER LIVORNO - Alberto Zaccheroni ha convocato 19 giocatori per la trasferta di Livorno: Buffon, Caceres, Chiellini, Felipe Melo, Cannavaro, Grosso, Del Piero, Amauri, Chimenti, Manninger, Zebina, Giovinco, Candreva, Paolucci, Diego, De Ceglie, Legrottaglie, Giandonato, Marrone.
LA PRIMAVERA RIFILA UN POKER ANCHE AL LIVORNO - Dopo aver travolto Legia e Vicenza, la Primavera bianconera, già qualificata per gli ottavi e senza alcuni titolari lasciati a riposo o aggregati alla prima squadra decimata dagli infortuni, spazza via anche il Livorno con un eloquente 4-0. Sotto una pioggia scrosciante e con un campo pesantissimo, non è facile all'inizio per i ragazzi di Bruni imporre il loro gioco, nonostante una netta supremazia territoriale, ma al 40' i bianconeri passano con Fischnaller, che approfitta di uno svarione difensivo della difesa avversaria. Il poker viene servito nel quarto d'ora finale con Libertazzi (al 30'), Fischnaller (al 36') e Belcastro (al 37, su assist di Fischnaller). Espulso, a sei minuti dal termine, Pirrotta, per doppio giallo.
CAPELLO DEGRADA TERRY - Il mister friulano ha evidentemente considerato che andare a letto con le fidanzate dei compagni di squadra non sia la miglior cosa per tenere il gruppo unito e, in seguito alle dichiarazioni dei tabloid inglesi sulla relazione tra John Terry e Vanessa Perroncel, la fidanzata del terzino del City e della Nazionale Wayne Bridge, ha deciso di togliere la fascia di capitano al forte centrale del Chelsea. Come al solito, Capello ha messo il gruppo davanti a tutto, tenuto conto che Bridge non è certo tra gli irrinunciabili del gruppo che andrà al Mondiale, mentre l'ormai ex capitano è un fulcro della difesa. La fascia passa all'altro centrale difensivo, l'asso del Manchester United Rio Ferdinand. Nella sua dichiarazione ufficiale, Capello ha spiegato: "Come capitano della squadra, Terry ha mostrato un comportamento assolutamente positivo, ma devo tenere conto di altre considerazioni e di cosa sia meglio per la squadra. Questo ha determinato la mia scelta. John Terry è stato il primo a saperlo". Il difensore del Chelsea ha risposto: "Ho pieno rispetto della decisione di Capello. Continuerò a dare tutto per l'Inghilterra". Nel frattempo, anche il suo ex allenatore Avram Grant, oggi al Portsmouth, è finito nei guai per una storia di sesso: è stato fotografato all'uscita di un noto bordello londinese.
PREMIER LEAGUE: IN VISTA UN BILIONE? - Sembra in dirittura d'arrivo, secondo The Sun, l'accordo per la cessione dei diritti tv all'estero della Premier League per i prossimi tre anni: un accordo che dovrebbe polverizzare il record di quello attualmente in vigore del valore di 645 milioni di sterline (737 mln euro), per arrivare a una cifra forse superiore al bilione, da dividere tra le 20 squadre della massima serie. Significherebbe ulteriori 19 milioni di euro annui per i team della Premier, da sommarsi ai lucrosissimi contratti interni con Sky, BBC e ESPN che valgono 1,8 bilioni di sterline (2.000 mln euro).
E pensare che solo qualche mese fa la vendita dei diritti esteri della serie A per 182 milioni di euro per un biennio era stata salutata come un successo dalla Lega Calcio, con l'unica voce dissonante di De Laurentiis.
FORBES: DEL MAN U IL MARCHIO CON PIU' VALORE - Duecentosettanta milioni di dollari (circa 200 mln €) è il valore del marchio del Manchester United, secondo Forbes, che pubblica la consueta classifica annuale sul valore dei brand associati alle squadre sportive. A dominare è il calcio: sei squadre nelle prime 10. Terzo il Real Madrid, quinto il Bayern Monaco, sesto l'Arsenal, settimo il Milan e ottavo il Barcelona. Il brand Milan, secondo Forbes, vale 175 milioni di dollari (128 mln €): il suo valore è stato un po' frenato da Calciopoli, recita la didascalia, ma avrebbe potuto essere decisamente peggio se i rossoneri fossero andati in B. A dimostrare che la scelta newventina di non difendersi nel 2006 ha sortito effetti negativi di lunga durata.
ECCO GLI ARBITRI PER SUDAFRICA 2010 - Dieci arbitri europei, sei sudamericani, quattro per Asia, Africa e Nord-Centro America, due per l'Oceania: ecco la ripartizione geografica per le 30 terne di arbitri nominate per il prossimo Mondiale. Per l'Italia ci saranno Roberto Rosetti e gli assistenti Calcagno e Ayroldi. Tra i nomi spiccano quello dello svedese Martin Hansson, l'arbitro che ha convalidato il goal francese contro l'Irlanda propiziato dal fallo di mano di Henry, che sarà accompagnato da uno soltanto dei due guardalinee di quella sera. Tornano anche lo svizzero Busacca e l'inglese Webb, ottimi arbitri ma al centro di polemiche nell'ultimo anno. Mancherà invece Tom Henning Ovrebo, il norvegese protagonista del contestatissimo arbitraggio della semifinale di Champions League tra Chelsea e Barcelona.

VENERDI' 05.02.2010
MOURINHO E L'INTER PATTEGGIANO - José Mourinho e l'Inter, nel solco della tradizione nerazzurra, hanno scelto di patteggiare nella vicenda relativa alla lite con Andrea Ramazzotti, giornalista del Corriere dello Sport. L'episodio risale al dopopartita di Atalanta-Inter del 13 dicembre scorso, quando Ramazzotti si era accostato al pullman dei nerazzurri, ma era stato allontanato in malo modo da Mourinho, tra insulti e spintoni. Da qui la denuncia, l'avvio del procedimento e il deferimento da parte del Procuratore Federale. E la Commissione Disciplinare, presieduta dal Prof. Claudio Franchini e riunitasi nel pomeriggio a Roma, in relazione al deferimento di Mourinho e, per responsabilità oggettiva, dell'Inter, per la violazione dell'art. 1 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, "per aver espresso, dopo l'incontro Atalanta-Inter del 13 dicembre 2009, frasi ingiuriose nei confronti di un giornalista, nonchè averlo preso per le braccia", ha accolto l'istanza di patteggiamento presentata dai legali del tecnico e dell'Inter. Mourinho dovrà pagare un'ammenda di 13.000 euro, l'Inter di 20.000.
SLITTA DI NUOVO IL RIENTRO DI IAQUINTA - L'ultima previsione parlava di metà febbraio, ma non sarà rispettata, ci vorranno un paio di settimane in più, per la soluzione completa del suo problema che non era una semplice meniscectomia, come si disse inizialmente, perché c'era anche un'infiammazione cartilaginea al ginocchio sinistro; poi dovrà recuperare la forma migliore, perché in ogni caso è fermo dal 17 ottobre. Stanno lentamente migliorando anche le condizioni di Trezeguet, Salihamidzic e Marchisio, tutti con rientro previsto, se le cose continuassero a procedere bene, tra il 15 e il 20 febbraio. Più lontani i rientri di Camoranesi (non prima di fine mese) e Poulsen (metà marzo).
UN CACERES DA RISCATTARE - Alessio Secco e Roberto Bettega stanno per volare a Barcellona per parlare con il presidente del club blaugrana, Joan Laporta, del riscatto di Martin Caceres, il ventitreenne difensore uruguagio in prestito alla Juve con diritto di riscatto fissato a 13 milioni di euro. La dirigenza bianconera è intenzionata a riscattare il giovane calciatore, in fondo uno dei pochi a salvarsi dal disastro generale, ma non alle condizioni già pattuite, bensì per una cifra intorno alla metà. Poiché Guardiola non sembra interessato a riavere in rosa Caceres, in cui invece la Juve crede, la trattativa potrebbe anadare a buon fine, forse per una cifra intorno agli otto milioni.
PER LIVORNO-JUVE C'E' BRIGHI - Sarà Christian Brighi assistito da Padovan e Tonolini (quarto uomo Velotto), l'arbitro di LivornoJuventus, in programma al 'Picchi' nell'anticipo delle ore 20.45 di sabato 6 febbraio. Queste le altre designazioni: Palermo-Parma (sabato, ore 18): Pierpaoli (Lanciani-D'Agostini; Baracani); Fiorentina-Roma (domenica, ore 20.45): Rizzoli (Lanciano-Rossomando; Romeo); Atalanta-Bari: Banti (Italiani-Ponziani; Saccani); Bologna-Milan: Mazzoleni (Grilli-Rosi; Celi); Genoa-Chievo: Ciampi (Bernardoni P.-Alessandroni; Guida); Inter-Cagliari (Gervasoni; Pirondini-Maggiani; Trefoloni); Lazio-Catania: Gava (Altomare-Rubino; Giancola); Siena-Sampdoria: Candussio (Manzini-Bagnoli; Peruzzo); Udinese-Napoli: Damato (Stefani-Faverani; Valeri).
I TEST PRE-MONDIALI PER L'ITALIA - La Federcalcio sta ultimando la definizione del quadro di amichevoli che gli uomini di Lippi sosterranno nella loro marcia di avvicinamento ai Mondiali sudafricani. Le prime due date, quella del 3 marzo e quella 5 giugno, vedranno la Nazionale italiana impegnata rispettivamente a Montecarlo contro il Camerun e a Ginevra contro la Svizzera. Resta in sospeso l'amichevole del 3 giugno, per la quale si sta trattando col Messico.
TOLTA AL CHELSEA LA SOSPENSIONE DEL MERCATO - Carletto Ancelotti può presentare la lista della spesa. La Corte Arbitrale dello Sport ha riconosciuto l'innocenza della società londinese per la questione riguardante il passaggio ai blues del giovane attaccante Gael Kakuta. Le due società, il Chelsea e il Racing Club di Lens, sono addivenute ad un accordo, in virtù del quale il club francese ha riconosciuto come non valido il suo contratto con Kakuta, ragion per cui al Chelsea non può essere imputata la colpa di averlo forzato a rescindere (questa era l'accusa) un contratto (che in realtà non c'era). E' stata quindi rimossa la sanzione che la Camera di Risoluzione della Controversie della Fifa aveva imposto alla società londinese, quella di non poter ingaggiare nuovi giocatori per due sessioni di mercato consecutive, e quindi fino al gennaio 2011.

GIOVEDI' 04.02.2010
ALLENAMENTI INTENSI A VINOVO - La mattinata del giovedì ha visto i bianconeri impegnati in un intenso programma di allenamento, sotto lo sguardo attento di Blanc, Bettega e Secco. La prima parte si è svolta in palestra, poi i giocatori sono scesi in campo per il riscaldamento, al termine del quale sono stati divisi in due gruppi, uno composto da dieci e l'altro da nove atleti, che hanno lavorato a turno con Zaccheroni (su tattica e possesso palla) e col suo vice Agresti (esercizi di tecnica e partitelle a campo ridotto). Salihamidzic e Trezeguet erano anch'essi in campo, pur svolgendo un lavoro differenziato: comunque Salihamidzic, prima di dedicarsi al suo programma di riatletizzazione, ha partecipato con i compagni alla parte tattica, mentre Trezeguet si è dedicato in modo particolare alla corsa.
CALCIOPOLI: PERITO NELLA BUFERA - E' La Repubblica oggi a raccontare dell'"infortunio" occorso al perito fonico nominato dal collegio giudicante a Napoli per il processo di Calciopoli, nel corso di un altro procedimento. Il perito avrebbe infatti prodotto una perizia fonica per un processo riguardante un cittadino albanese sostanzialmente identica nei valori ad un'altra da lui effettuata nei confronti di un imputato nell'ambito di un'indagine per camorra. Circostanza evidentemente impossibile, e che il perito ha spiegato riferirsi a un semplice errore di copia/incolla. Il pm di udienza, Nunzio Fragliasso, ha comunque chiesto la trasmissione degli atti alla Procura per valutare se sia ravvisabile un reato nella condotta negligente del perito. Il legale di Moggi, Paolo Trofino, ha preannunciato un surplus di attenzione sulle perizie riguardanti le telefonate di Calciopoli: "A questo punto valuteremo con ancora maggiore attenzione le conclusioni del perito perché la prova regina del processo è tutta nelle intercettazioni telefoniche". Il processo riprenderà il prossimo 9 febbraio, con l'udienza del capo degli inquirenti Attilio Auricchio.
ALESSANDRO MOGGI: PENA DIMEZZATA - Al 1° gennaio 2011 Alessandro Moggi può tornare nel calcio: infatti la commissione del Tribunale Nazionale Arbitrale dello Sport, presieduta da Gabriella Palmieri, ha ridotto da 4 a 2 anni la squalifica inflitta al figlio di Luciano Moggi dalla Corte di giustizia federale, per il suo coinvogimento con la Gea nelle vicende di Calciopoli. Ridotta della metà anche la pena pecuniaria, che passa 250.000 a 125.000 euro.
POKER DELL'AJAX - Si impone per 4-0 sul Roda Kerkrade nel turno infrasettimanale dell'Eredivisie, l'Ajax di Luis Suarez, l'attaccante uruguayano che sigla tutte e quattro le reti dell'incontro, con l'ausilio di due calci di rigore, portandosi a quota 22 reti in campionato e a 34 complessive in questa stagione. Sarà il 23enne ex Nacional lo spauracchio della Juventus nel prossimo turno di Europa League, assieme al possibile esordio del nuovo acquisto Nicolas Lodeiro, 20enne centrocampista anch'esso uruguayano, comprato nel mercato di gennaio e di cui si dice un gran bene. In campionato però l'Ajax non guadagna punti, grazie alle contemporanee vittorie di PSV e Twente, sempre unite al comando, con 9 punti di vantaggio sui lancieri.
LA PRIMAVERA GIA' AGLI OTTAVI DEL VIAREGGIO - Dopo aver travolto il Legia nell'incontro inaugurale, la Juve si sbarazza agevolmente anche del Vicenza, annichilendolo sotto un 4-0 che non lascia dubbi sulla superiorità dei ragazzi di Bruni e li fa volare agli ottavi con un turno di anticipo. La Juve passa al 7' con un sinistro di Belcastro, su azione di Immobile. Alla mezz'ora il raddoppio, grazie ad un numero e a un cross di Yago per la testa di Immobile che insacca; il terzo goal potrebbe già arrivare alla fine del primo tempo, ma Yago coglie il palo. Il 3-0 arriva all'8' della ripresa per merito ancora di Belcastro con un sinistro rasoterra; Bruni fa poi entrare il nuovo arrivato Fischnaller che lo ripaga al 28' con un colpo di testa vincente su cross di Yago. Discorso qualificazione chiuso, con il Livorno solo accademia.
LIPPI: PENSO SOLO AL SUDAFRICA E MAGARI... AL BRASILE - La domanda che ormai di prammatica viene rivolta a Marcello Lippi ormai è sempre la stessa: che farà l'anno prossimo alla Juve, l'allenatore, il direttore tecnico o il presidente? E così è accaduto anche a Catanzaro, dove Lippi si è recato per ritirare il premio Ceravolo. Ma Lippi ormai su questa domanda glissa abilmente: . "Queste sono cose che non contano niente. Adesso bisogna pensare solo ai Mondiali". Tuttavia qualcosa su ciò che sta accadendo a casa Juve lo dice: "Zaccheroni n questo momento è un allenatore di buona esperienza che può fare bene". Ma rapidamente riporta il discorso sui Mondiali e sull'altro tormentone, quello che riguarda le sue scelte e i tentativi di quanti lo tirano continuamente per la giacchetta: "Quello che conta è solo il mondiale 2010. A me interessa solo fare un buon mondiale in Sudafrica. Le sorprese non sono tali se vengono rivelate. Bisogna aspettare il momento giusto. Posso dire che ci sono tante idee in testa, ma per il 70% la Nazionale è fatta. Ci sono sei o sette giocatori sui quali dovrò decidere, da scegliersi fra la ventina che sto seguendo e che stanno giocando molto bene. A maggio sceglierò quelli nelle condizioni migliori. Nel frattempo è giusto che ognuno si sbizzarrisca sponsorizzando il proprio beniamino. Ripeto: a maggio prenderò le mie decisioni". E alla domanda se esclude la possibilità di rimanere alla guida degli azzurri anche dopo il Sudafrica, risponde: "Il futuro in Nazionale è legato a come vanno le cose; per quanto mi riguarda, non sono abituato a guardare a lunghissima scadenza. Certo essere ai mondiali in Brasile sarebbe una cosa bellissima. Ma ora penso solo ai Mondiali in Sudafrica. E devo dire che c'è una grande determinazione a provare ancora le emozioni di Germania 2006».
HIDDINK NUOVO CT DELLA TURCHIA? - E' il quotidiano di Istanbul Fanatik a dare per certa la notizia: l'allenatore gheldrese dovrebbe firmare entro venerdì per rappresentare la Turchia già questo fine settimana a Varsavia per i sorteggi per le qualificazioni a Euro 2012. Il nuovo presidente federale russo Fursenko ha però lasciato intendere alla stampa che una soluzione al contratto di Hiddink non è prevista in breve tempo: "Come in tutti gli affari, non c'è bisogno di fretta. Per il momento Hiddink ha un contratto con noi, ed è obbligato ad adempiere ad esso. Nei sei mesi che precederanno la fine del suo contratto, decideremo cosa succederà dopo".
ITALIA SEMPRE QUARTA - Praticamente immutata la classifica del Ranking Fifa, stilata su base mensile: l'Italia è sempre quarta, dietro la capolista Spagna, poi al secondo posto il Brasile e al terzo l'Olanda. L'unica novità consiste nell'entrata nella Top ten dell'Egitto, recente vincitore della coppa d'Africa, a spese della Croazia.
BARCELONA: SI CANDIDA ROSELL - Segno dei tempi, Sandro Rosell, ex alto dirigente della Nike ed ex vice-presidente dei blaugrana, ha annunciato la sua candidatura alla presidenza del club catalano via twitter. Rosell è stato eletto vicepresidente insieme a Laporta nel 2003, salvo poi abbandonare per dissidi con lo stesso, due anni dopo. La sua campagna presidenziale verterà con molta probabilità sul ritorno in patria di Cesc Fabregas. Altro discorso è se ce la farà: ai tempi di Laporta il suo obiettivo era portare in Catalogna un certo David Beckham.
LE DIFFICOLTA' DEL LIVERPOOL - In un incontro con i rappresentanti dello Spirit of Shankly, il gruppo che riunisce i supporters del Liverpool, Christian Purslow, director managing del Liverpool, ha ammesso la grave situazione finanziaria del club, dicendo che Tom Hicks e George Gillett devono vendere il Liverppol perché hanno finito i soldi. Bisogna trovare al più presto il modo di ridurre di 114 milioni di euro il debito (attualmente di 270 milioni di euro) con la Royal Bank of Scotland che vuole i soldi. Avrebbe anche detto che i tifosi vogliono che il Liverpool sia venduto e che c'è chi lo vuole acquistare. Queste dichiarazioni di Purslow, pubblicate sia sullo Spirit of Shankly che sul Daily Mirror, hanno suscitato una vivace reazione da parte dei dirigenti dei reds che le hanno smentite.
SPAGNA-REGNO UNITO: INCONTRO TRA MINISTRI SPORT - E' previsto per oggi un incontro tra il ministro dello sport britannico Gerry Sutcliffe e la sua controparte spagnola Jaime Lissavetzky per discutere dell'evoluzione del sistema sportivo e calcistico in particolare, in seguito all'avvenuta ratifica del Trattato di Lisbona, che riconosce la specificità dello sport all'interno della legislazione dell'Unione Europea. La Spagna è alla presidenza dell'Unione Europea nei primi 6 mesi del 2010, e sarà quindi protagonista del processo di cambiamento del calcio europeo, dato il nuovo ruolo propulsivo dell'UE, conferitogli per l'appunto dal trattato.
I timori britannici sono quelli di un'eccessiva regolamentazione a livello europeo, che leghi le mani alle istituzioni nazionali inglesi per lo sviluppo del business collegato. Il presidente dell'UEFA, Michel Platini, sta già lavorando a stretto contatto con le istituzioni europee per rendere più orizzontale e bilanciato il sistema calcio europeo.

MERCOLEDI' 03.02.2010
LEZIONE DI 3-4-3 A VINOVO - Con un clima più tiepido e soleggiato rispetto all'ultimo periodo, i bianconeri si sono allenati a Vinovo, cercando di assimilare la filosofia di gioco di Zaccheroni. La seduta è durata un paio d'ore e si è composta di quattro fasi: riscaldamento, lavoro tattico (per un gruppo di atleti, sotto la direzione dell'allenatore, con argomento principale la difesa a tre) e tecnico, (per i rimanenti, sotto la guida del vice Agresti), lavoro con il preparatore atletico (lavoro di tipo organico per i cambi di direzione), partitella. Quest'ultima, a quanto riferisce il sito della società si è svolta nove contro nove su metà campo per 25 minuti. Da una parte: Caceres, Candreva, Amauri, Grosso, Chiellini, Legrottaglie, Giovinco e Marrone (in porta alternanza Buffon/Manninger); dall'altra: Del Piero, Paolucci, De Ceglie, Sissoko, Grygera, Cannavaro, Zebina e Giandonato (in porta Chimenti); Diego ha fatto da jolly. Tutto ciò potrebbe far concludere che contro la Lazio la Juve sarà disposta diversamente da quanto accaduto contro la Lazio, e ciò col modulo prediletto da Zaccheroni, il 3-4-3: difesa con Cannavaro, Legrottaglie e Chiellini, avanzamento a centrocampo di Caceres e De Ceglie, a fianco dei centrali Melo e Candreva, e in attacco Del Piero, Diego e Amauri.
ANCHE IL REAL TENTA BENITEZ - Visto il cancan mediatico dell'ultimo periodo, anche il Real Madrid ha ritenuto opportuno informarsi sui progetti di Rafa Benitez in ordine al suo futuro. Pare infatti, secondo il sito spagnolo 'Sport', che i rapporti tra l'attuale allenatore, Manuel Pellegrini, e la dirigenza (segnatamente il presidente Florentino Perez e il direttore generale Jorge Valdano) si siano guastati e la società si stia guardando attorno alla ricerca del tecnico giusto per il prossimo anno: e Rafa Benitez, tra l'altro, ha militato, come unica esperienza da giocatore, nelle giovanili delle merengues. Gli emissari madridisti avrebbero dunque chiesto al tecnico dei reds cosa ci sia di vero nelle voci sui suoi contatti con la Juve, al che Benitez avrebbe risposto di non aver mai avuto contatti con il club bianconero e che non intenderebbe rompere il lungo contratto che lo lega al Liveropool.
GENOA-BARI: INCHIESTA ARCHIVIATA - Il Procuratore Federale ha archiviato il procedimento sul rinvio della gara Genoa-Bari del 20 dicembre 2009, rinvio disposto dalla Questura dopo il sopralluogo del Gruppo operativo sicurezza, che aveva rilevato pericoli per l'incolumità pubblica. Il Comune di Genova aveva però detto che 'c'erano le condizioni per giocare', visto che 36 addetti 'avevano sgomberato il campo dalla neve e sparso il sale sugli spalti'. Il Bari, lamentandosi per l'episodio, aveva avanzato il sospetto che il Genoa in qualche modo avesse influenzato la decisione del questore. Questa la risposta della Procura Federale: si dispone "l'archiviazione del procedimento, non essendo emerse condotte che possano ricondursi al Genoa CFC spa tese a condizionare le decisioni del Gos in ordine al rinvio della gara".
SI DECIDE PER HIDDINK - La Federazione Calcio Russa ha un nuovo presidente, Sergei Fursenko, ex presidente dello Zenit San Pietroburgo, che succede all'attuale ministro dello sport, Vitaly Mutko. Attesa a giorni quindi la decisione sul futuro di Guus Hiddink, il cui contratto è in scadenza a giugno. Fursenko, putiniano di ferro come il suo predecessore, si era inizialmente detto propenso a confermare l'olandese, salvo poi smentirsi nei giorni successivi. La questione Hiddink riguarda la Juve direttamente: l'olandese è tra i papabili ad approdare sulla panchina dei bianconeri a giugno, ma è anche nelle mire del Liverpool che così libererebbe Benitez. Domani è previsto un incontro tra Fursenko e Hiddink.
NEDVED INCORONA HAMSIK - Pavel Nedved ha molta stima per Marek Hamsik, attualmente in forza al Napoli. In un'intervista al quotidiano slovacco 'Sport' pare abbastanza sicuro che Hamsik possa, in un domani neanche troppo lontano, raccogliere la sua eredità: "Penso proprio che Hamsik possa diventare il mio erede; al Napoli sta facendo benissimo e non vedo perchè non debba far bene anche con la sua Nazionale in Sudafrica; tra l'altro la Slovacchia è una squadra piena di giovani talenti e sarà una delle sorprese dei Mondiali. Vedo molte similitudini fra me e Hamsik, il suo stile di gioco assomiglia molto al mio, in effetti".
PALLADINO TRA JUVE E GENOA - Raffaele Palladino ancora non sa se il suo futuro sarà bianconero o rossoblu; si era parlato di un suo possibile rientro a Torino a fine stagione, ma l'attaccante, intervenuto su Primocanalesport, ha detto che non c'è ancora nulla di deciso: "Io sono per metà del Genoa e metà della Juventus, in comproprietà secca: nessuna delle due società ha un’opzione. Credo che stiano parlando già adesso della mia situazione: però a giugno chi vorrà puntare su di me dovrà comprare l’altra metà del mio cartellino".
ANCHE IAN RUSH ALLONTANA BENITEZ - Tutti ormai vogliono la dire la loro sull'accostamento del nome di Benitez alla Juve; non si esime nemmeno Ian Rush, deludente meteora gallese nella Juve '87-88, che, in un'intervista al Liverpool Echo, non riesce a spiegarsi perché mai Benitez dovrebbe lasciare i reds per la Juve attuale: "Ad essere onesti non avrebbe senso un suo trasferimento a Torino. La Juventus è un club che ho nel cuore, ma se Rafa volesse andare in una società migliore o con più soldi per fare mercato, non andrebbe alla Juventus, che è in una situazione finanziaria peggiore rispetto al Liverpool. E' solo quinta in Serie A. Sarei molto deluso se andasse lì e non riesco a immaginare che succeda. E' chiaro che la Juve vuole Benitez e ha usato i media per vedere quale reazione la cosa avrebbe suscitato. Ci sono state tante voci, ma Benitez insiste nel dire che non ha avuto alcun contatto con loro e ha ribadito il suo impegno a Liverpool. Lui ha promesso di rimanere e credo che lui sia il tipo di persona che mantiene la sua parola. E' stata una stagione frustrante, ma ha un contratto di cinque anni e ha dato la sua parola. Questa speculazione può destabilizzare i giocatori, anche se le prestazioni dicono che loro credono ancora in lui".
LAPORTA DIFENDE IL SUO BARÇA - Il goal del canterano Pedrito che sabato ha regalato la vittoria ai blaugrana contro lo Sporting Gijon è apparso a molti in sospetto fuorigioco e ciò ha innescato, anzi rinfocolato, le polemiche che vorrebbero il Barça favorito dagli arbitri, destino che, a quanto pare, accomuna le squadre che stanno manifestamente un gradino sopra le altre sul campo di gioco: infatti, dopo aver vinto tutto ciò che era in palio nel 2009, ora i catalani, dopo venti giornate, dominano la classifica della Liga con cinque punti di vantaggio sul Real. Ma Laporta non ci sta e le sue dichiarazioni al quotidiano 'Marca' sono esplicite, perentorie e trancianti: "Queste accuse ridicole vanno ormai avanti da anni. Non sobbiamo cadere nella loro trappola, ma continuare a godere di uno dei migliori momenti della storia del Barcellona. Probabilmente a Madrid non va bene che stiamo giocando così bene, così si sta cercando di fare pressione su di noi. Non c'è alcun dubbio però circa l'imparzialità e l'uguaglianza di tutti i club".
LA LIGA FORMATO 'SPEZZATINO' - La Lega Calcio Spagnola ha ratificato la decisione della Federcalcio nazionale di far giocare alcune partite della Primera Liga al lunedì. In seconda divisione si potrà giocare anche di venerdì. La riforma sarà in vigore fino al 2014, prolungabile fino al 2018. Partenza, per la Primera Liga, lunedì 15 febbraio; per la seconda divisione, venerdì' 12 febbraio.

MARTEDI' 02.02.2010
SQUALIFICATI SISSOKO E GRYGERA - Come previsto, Sissoko e Grygera, ammoniti domenica e già diffidati sono stati squalificati per una giornata dal Giudice Sportivo. Inoltre la Juventus è stata multata di 4.000 euro 'per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, fatto esplodere alcuni petardi nel proprio settore'. Squalificati per una giornata anche: Rivas (Livorno), Cossu (Cagliari), Liverani e Bovo (Palermo), Padalino (Sampdoria), Almiron (Bari), Aronica (Napoli), Burdisso (Roma), Criscito (Genoa), Felipe (Fiorentina), Guarente (Atalanta), Rosi (Siena), Sanchez e Zapata (Udinese). Squalificato per una giornata anche Sinisa Mihajlovic, allenatore del Catania, 'per essere entrato indebitamente, al termine della gara, nello spogliatoio arbitrale, assumendo un atteggiamento provocatorio nei confronti del Direttore di gara; recidivo'.
SEDUTA INTENSA A VINOVO - La seduta del martedì a Vinovo è stata particolarmente intensa: Zaccheroni ha sottoposto tutto il gruppo (eccezion fatta per Felipe Melo e Diego, che sono rimasti ancora in palestra) ad un intenso lavoro atletico, seguito poi da esercizi di tecnica e di tattica. Hanno preso parte all'allenamento anche i due centrocampisti della Primavera Marrone e Giandonato, fatti rientrare da Viareggio in quanto, vista la penuria, tra infortuni e squalifiche, in mezzo al campo, dovranno quasi certamente essere convocati per la trasferta di Livorno.
BENITEZ? SCORDATEVELO! DICONO I REDS - Christian Purslow, managing director del Liverpool, in un'intervista al quotidiano spagnolo As, allontana Rafa Benitez da un futuro in bianconero: "Benitez? La Juve non lo avrà. Non prendiamo in considerazione - dice - un futuro senza Rafa Benitez. Abbiamo un progetto di cinque anni con il nostro allenatore e con i nostri giocatori, progetto che non prevede nessuna partenza né dell'allenatore né dei giocatori. Perciò di recente abbiamo rinnovato il contratto a Rafa, non è prevista nessuna ristrutturazione. E' normale che i grandi club siano interessati a lui, ci sono molte cose che si desiderano nella vita, ma questo non significa che si otterranno. E poi lo stesso Benitez ha negato questa opportunità". Per lo stesso motivo non partiranno nemmeno Gerrard e Torres: "Saremo di sicuro in Champions. E comunque non siamo un club che vende. Per niente. Abbiamo deciso di cercare nuovi investitori. Siamo uno dei club più famosi al mondo, abbiamo 60mila fans in lista d'attesa e il nuovo stadio raddoppierà il nostro reddito".
IL MERCATO DI GENNAIO CHIUDE - Una sessione di mercato decisamente da crisi a livello mondiale, nonostante i botti delle ultime ore. Molti prestiti anche "pesanti", tra gli ultimi Robbie Keane dagli Spurs al Celtic, Robinho che torna al Santos e il romanista Okaka per i prossimi 6 mesi al Fulham, pochissimi gli acquisti: nessuno, nemmeno i meno parsimoniosi, ha voluto sprecare i soldi nell'oneroso mercato invernale. In Inghilterra, si è speso, secondo KPMG, il 20% dei soldi spesi lo scorso anno nello stesso periodo. Ha fatto parzialmente eccezione l'Inter che è riuscita all'ultimo momento ad acquistare il kenyota Mariga dal Parma, dopo il bloccarsi della trattativa con il City, per problemi burocratici. Lotito infatti aveva sin lì tenuto duro per Ledesma, non scostandosi dalla valutazione di 10 milioni di euro, e non piegandosi ai rifiuti di trasferirsi altrove del giocatore, che voleva solo l'Inter. Anche Simplicio è volato a Milano per trattare con un'Inter, decisamente molto attiva. In attesa di conoscere l'ammontare degli affari di oggi, il record per ora è dell'Atletico Madrid per l'acquisto dell'argentino Salvio per 8 milioni.
LISTA JUVE PER L'EUROPA LEAGUE - Sul sito ufficiale la Juventus comunica di aver presentato all'Uefa la lista dei giocatori da utilizzare in Europa League. La "lista A" si compone di 25 giocatori: rispetto a settembre mancano Tiago e Molinaro (finiti a gennaio rispettivamente all'Atletico Madrid e allo Stoccarda), mentre vi compaiono i nuovi entrati Paolucci e Candreva. Dalla "lista B" esce Ariaudo (passato al Cagliari), rimangono gli altri cinque Primavera. Inserito ovviamente il nome del nuovo tecnico Zaccheroni. Lista A: Buffon, Caceres, Chiellini, Felipe Melo, Cannavaro, Grosso, Salihamidzic, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Amauri, Chimenti, Manninger, Zebina, Camoranesi, Trezeguet, Poulsen, Giovinco, Grygera, Sissoko, Candreva, Paolucci, Diego, De Ceglie, Legrottaglie. Lista B: Esposito, Rossi, Marrone, Immobile, Pinsoglio.
AL VIAREGGIO LA JUVE INIZIA BENE - La Primavera bianconera al Torneo di Viareggio parte col piede giusto, asfaltando per 3-0 il Legia Varsavia, pur avendo giocato quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica, a causa dell'espulsione di Marrone per un fallo da ultimo uomo. I ragazzi di Bruni avevano però già messo in ghiaccio la gara, passando in vantaggio dopo due minuti dal fischio d'inizio, con un colpo di testa di Immobile su assist di Marrone e raddoppiando al 40', sempre con Immobile, che si era conquistato e aveva poi realizzato un calcio di rigore. Il sigillo finale, all'83', porta la firma di Alcibiade. Ottima prestazione dell'esterno destro Simone Esposito, segnalatosi per un palo e un paio di assist. Bravo anche il portiere Pinsoglio, che sull'1-0 ha parato un rigore concesso al Legia per fallo di De Paola. Sempre concreto Immobile. Dei polacchi in evidenza il solo Wasirowski, un diciannovenne che viene già seguito dalla Sampdoria e dal Parma. Nonostante il rotondo successo il tecnico bianconero afferma che bisogna fare ancora meglio: non subire ripartenze per vie centrali, essere meno leziosi e più cinici sotto porta.
BUNDESLIGA: SALGONO INTROITI E DEBITO - Aumentano in controtendenza rispetto alla crisi economica gli introiti delle 36 squadre dei primi due campionati tedeschi: i 2,03 bilioni di euro del 2008/2009 rappresentano un incremento del 5,3% rispetto alla stagione precedente. Anche se il costo del lavoro si mantiene basso in Germania (le squadre spendono circa la metà di quelle inglesi), è aumentato però il debito, da un complessivo di 632 a 709 milioni questa stagione. La ragione starebbe, secondo gli analisti, nelle spese per il calciomercato.

LUNEDI' 01.02.2010
LIPPI: "POTREI CONTINUARE CON LA NAZIONALE" - In occasione della premiazione per i migliori allenatori della scorsa stagione, Marcello Lippi ha chiarito alla stampa i propri propositi per il futuro, negando decisamente un accordo già avvenuto con la Juve: "È stato costruito un castello sui rapporti tra me e la Juve. Magari un giorno sarà la stessa Juve a dire come stanno le cose. Io ho in testa solo la Nazionale". Nega inoltre un allontanamento già deciso dalla Nazionale: "Non ho detto che lascerò dopo il Sudafrica: adesso penso solo al Mondiale. Prima facciamo il Mondiale con il massimo dell'impegno e poi chissà. Dipenderà anche dai risultati".
La precisazione è nata in seguito alle affermazioni del presidente federale Abete, che aveva preannunciato una decisione sul futuro ct della Nazionale in tempi stretti: "Ci ha dato (Lippi, ndr) grandi soddisfazioni per il Mondiale vinto, in Sudafrica sarà un impegno difficile, altre squadre hanno dimostrato di far meglio dell'Italia in questi tre anni e mezzo, come Brasile, Spagna, Inghilterra e Germania. Prima di partire per il Mondiale sarà deciso il futuro di Lippi, faremo chiarezza sull'argomento per andare tutti in Sudafrica con le idee chiare."
Lippi ha ribadito l'intesa con Abete: "Tra me e Abete è già tutto chiaro, anche il mio futuro. Il presidente è una persona che stimo e con lui parlo sempre con la massima chiarezza."
PANCHINA D'ORO A ALLEGRI - E' Stefano Allegri, l'allenatore che ha portato il Cagliari al nono posto la scorsa stagione, e che quest'anno sta ripetendo gli ottimi risultati, il vincitore del premio della Federcalcio Panchina D'Oro, assegnato grazie al voto dei colleghi. Il nostro ex capitano Antonio Conte ha vinto invece la Panchina D'Argento, riconoscimento per il miglior allenatore della serie B, grazie alla strepitosa stagione del suo Bari, culminata nella promozione in serie A. Il tecnico toscano del Cagliari ha minimizzato il confronto con il più celebre Mourinho, presente alla cerimonia di premiazione: "Sono felice di questo riconoscimento, non l'ho vissuto come un duello con Mourinho, non sono contento perché l'ho battuto, ma perché sono stato votato da allenatori importanti". Quanto alle voci che lo vorrebbero tra i candidati alla panchina della Juve per il 2010: "Sono cose che fanno piacere, è ipocrita non ammetterlo, ma ho ancora molto da lavorare, è appena un anno e mezzo che sono in serie A e mi aspettano da qui a giugno 5 mesi importanti. Col Cagliari stiamo facendo bene ma la quota salvezza, fissata a 40 punti, non l'abbiamo ancora raggiunta".
Per Allegri, i complimenti speciali di Mister Lippi: "Non sono sorpreso, bisogna rispettare la volontà degli allenatori. Allegri è stato molto bravo l'anno scorso e anche quest'anno si sta riconfermando al meglio"
SOLO UN AFFATICAMENTO PER MELO - Il fastidio muscolare accusato da Felipe Melo nel secondo tempo della partita con la Lazio non dovrebbe essere nulla di grave, un semplice affaticamento all'adduttore destro, che gli consentirebbe di essere dunque arruolabile per la trasferta di Livorno. Ne sarà sollevato Zaccheroni, visto che il centrocampo al 'Picchi' sarà già privo degli infortunati Marchisio, Poulsen e Salihamidzic e dello squalificato Sissoko. Nella seduta del lunedì Melo, assieme a Diego, si è allenato solo in palestra, dove, dopo un primo momento sul campo dedicato al riscaldamento, hanno lavorato anche quanti hanno giocato ieri sera contro la Lazio. Il resto della squadra è rimasto sul campo per lavorare sulla parte atletica e svolgere esercizi di tecnica.
IL LIVERPOOL METTE IN GUARDIA LA JUVE - La telenovela Benitez-Juventus al Liverpool non va proprio giù: e il 'News of the world' riporta infatti una dichiarazione in tal senso di un dipendente dei reds: "Se chiunque, in nome e per conto della Juventus, avesse davvero contattato Benitez senza il nostro permesso avrebbe contravvenuto ai regolamenti internazionali. Come società abbiamo quindi ritenuto doveroso inviare una cordiale lettera alla Juventus avvertendola che, se tale approccio venisse confermato, saremmo pronti a rivolgerci alla Uefa per denunciarne il comportamento scorretto".
RIENTRA ANCHE DAUD - Dopo Paolucci e Yago, anche Ayub Daud, ventenne somalo, esterno di centrocampo con attitudini offensive, torna in bianconero dopo alcuni mesi trascorsi in prestito al Crotone (serie B) dove era stato mandato a fare esperienza. Il ragazzo si era messo particolarmente in luce lo scorso anno con la formazione Primavera, che con le sue reti aveva trainato verso la vittoria nel Viareggio. Col Crotone aveva iniziato la stagione molto bene, poi a fine ottobre un infortunio al ginocchio lo aveva tenuto a lungo lontano dai campi di gioco. Ora, viste le difficoltà di organico della Juventus, la società lo ha richiamato a Torino, a disposizione di Zaccheroni.
DAUD RIPARTE - Dopo aver deciso di riportare a casa il giovane Daud dal Crotone, dove stava attualmente giocando poco, la Juventus lo ha riceduto in prestito al Lumezzane, che milita nella prima divisione della Lega Pro, sperando probabilmente in un più continuo utilizzo.
BENITEZ NEGA UN ACCORDO CON LA JUVE - "Contrariamente a quanto riportato sui media italiani questo week-end, voglio che sia assolutamente chiaro che non ho alcun accordo con la Juventus e che non ho incontrato nè incontrerò i suoi dirigenti o quelli di un altro club. Ho un lungo contratto con il Liverpool e ripeterò quanto detto venerdì: sono felice qui e la mia unica preoccupazione è fare bene il mio lavoro e portare la squadra tra le prime 4, a partire dal prossimo derby contro l'Everton."
Questa la secca smentita di Rafa Benitez alle voci di un presunto accordo con la Juve, rese incontrollabili dalle sue dichiarazioni prepartita di venerdì che sembravano suggerire un contatto già avvenuto. La stampa italiana, e in particolare La Repubblica, parlava di un incontro fissato per quest'oggi tra dirigenti juventini e Benitez ma, probabilmente, data l'eccessiva pubblicità della questione nel week-end, l'allenatore spagnolo ha saggiamente optato per una decisa marcia indietro. Un ulteriore monito per i dirigenti newventini: le trattative si fanno in silenzio.
L'ANALISI DI ZACCHERONI - L'esordio di Zaccheroni non ha coinciso con il ritorno alla vittoria della Juventus, ma lui è convinto che si potrà por rimedio agli errori e fare meglio: "Abbiamo commesso degli errori anche se abbiamo tentato di fare la partita - ha commmentato il tecnico bianconero a Sky - C'è stata troppa frenesia e voglia di strafare, c'è tanta rabbia da sbollire perché questa squadra cerca il risultato con troppa frenesia. A volte ci accentriamo troppo, giocando poche sulle fasce. Oggi avevamo pochi centrocampisti, dobbiamo migliorare sia in fase di interdizione che in fase di rilancio, perché le partite si vincono e si perdono a centrocampo. E' mancata spesso la profondità. Così diventa difficile. Diego e Del Piero hanno giocato vicini, a tratti anche troppo. Diego secondo me deve andarsi a cercare spazio anche sulle fasce. Ma io sono convinto che ci sarà un creescendo. A me piace vincere e qui, secondo me, con questo organico c'è la possibilità di vincere". Quando gli riportano le dichiarazioni di Benitez (che smentisce contatti con la Juve), si dichiara assolutamente sereno sul suo futuro: "Io ho un accordo fino a giugno, cercherò di centrare uno dei primi quattro posti, poi si vedrà".
IL PARERE DEL CAPITANO -Ai microfoni di Sky, Alessandro del Piero analizza la gara contro la Lazio: "Quando le cose non vanno bene devi metterci qualcosa in più, ma abbiamo avuto troppo frenesia. C'è molto rammarico perché abbiamo creato molto di più della Lazio. Zaccheroni ha cercato di lavorare sull'aspetto psicologico cercando di infonderci serenità. La prossima settima ci conosceremo meglio. Dobbiamo trovare il prima possibile la giusta quadratura". Richiesto di un parere sul contatto con Diakité che ha indotto l'arbitro Saccani a decretare il rigore in favore della Juve, è stato molto onesto: "Il rigore? Sono stato un po' toccato mentre cercavo di coordinarmi, l'arbitro ha valutato questo. Io l'avrei fischiato, ma se me l'avessero dato contro mi sarei arrabbiato".
PROSEGUE LA CONTESTAZIONE: FISCHI PER TUTTI - Juventus-Lazio è iniziata tra la contestazione verbale delle curve: bersaglio principale la dirigenza, in particolare Blanc, insultato ed invitato a togliere il disturbo; preso di mira anche Alessio Secco. Anche il nuovo allenatore, Alberto Zaccheroni, è stato accolto con i fischi. Invocato polemicamente Gianni Agnelli. Non sono mancati cori pro Moggi e pro Andrea Agnelli.
L'AJAX PAREGGIA ANCORA - Terzo pareggio consecutivo per l'Ajax che non va oltre l'1-1 a Rotterdam nel grande classico olandese, contro gli acerrimi rivali del Feyenoord. Il nostro prossimo avversario di Europa League era passato in vantaggio al 25' grazie a una rete del serbo Pantelic, per poi essere raggiunto al 67' da Wijnaldum, che capitalizza un grave errore di Emanuelson. I lancieri mantengono la terza posizione, a nove punti dalla coppia di testa Twente-Psv e con 4 punti di vantaggio proprio sul Feyenoord.
IL MAN U VINCE MENTRE I TIFOSI CONTESTANO I GLAZER - Il Manchester United si impone all'Emirates Stadium, liquidando con un perentorio 3-1 l'Arsenal. Ad aprire le marcature è un autorete del portiere iberico dei Gunners Almunia, che smanaccia nella propria porta un insidioso cross del portoghese Nani, in grande spolvero oggi. E' sempre Nani, infatti, ad offrire a uno strepitoso Wayne Rooney l'assist per il 2-0, siglato dall'attaccante dopo aver percorso mezzo campo da gioco. Il coreano Park porta i Red Devils sul 3-0, prima dell'assalto finale di un deludente Arsenal, che culmina nel bel goal di Vermaelen, che si insacca grazie anche a una deviazione di Evans che spiazza Van Der Sar. Sugli spalti intanto continua la protesta dei tifosi contro i Glazer, che invece di investire denaro nel club stanno continuando a dragare risorse e caricare di debiti il Man U. I tifosi si sono vestiti di verdeoro, come i colori del Newton Heath, la squadra da cui discende il Man U, scandendo cori contro la proprietà. Una nuova clamorosa protesta è attesa per la partita all'Old Trafford contro il Milan, il 10 marzo. Il direttore generale del club, David Gill, che ai tempi del takeover stava con i tifosi critici, oggi sta con i Glazer e bolla l'iniziativa: "Siamo un club gestito bene e dato quello che sta succedendo altrove, la gente dovrebbe essere orgogliosa di quello che sta facendo il Manchester United. La protesta non serve a niente e non cambierà niente. Contro il Milan sarà un match duro e non possiamo stare senza tifosi. Speriamo di non assistere a proteste ridicole di quel genere."
Duncan Drasdo, del Manchester United Supporters Trust, rapprsentante dei tifosi ha spiegato: "Ci sono 100 differenti idee sul come protestare e questa è solo una. L'unica protesta definita è il movimento "verdeoro" che si sta diffondendo come un virus anti-Glazer. Penso che il club sia spaventato perchè sanno che è qualcosa che potrebbe dare il via a una rivoluzione."
I FARAONI IN VETTA ALL'AFRICA - E' l'Egitto il vincitore della Coppa d'Africa. Questo il verdetto della finale tra le Nazionali egiziana e ghanese andata in scena a Lunanda, in Angola. L'Egitto si è imposto per 1-0, al termine di una gara non molto spettacolare che ha visto prevalere l'esperto cinismo dei Faraoni sulla fisicità delle giovani Black Stars. Il goal della vittoria è stato messo a segno da Gedo che, pur partendo quasi sempre dalla panchina, si è laureato capocannoniere del torneo con cinque centri. E' la settima vittoria egiziana su otto finali disputate, nel corso delle 22 edizioni. La supremazia dell'Egitto in questo torneo è testimoniata da numeri invidiabili: sei vittorie su sei incontri, con 15 reti realizzate e solo due al passivo.