News Week/25 - Juve in risalita negli introiti

News weekDOMENICA 28.02.2010 -
DELOITTE MONEY LEAGUE: JUVE SUPERA INTER, MILAN E CHELSEA - Secondo le indiscrezioni del Times, che anticipa la pubblicazione della Deloitte Football Money League che avverrà all'inizio della prossima settimana al Soccerex di Manchester, la Juventus ha scalato parecchie posizioni nella classifica degli introiti, portandosi ben più in alto dell'undicesima posizione della stagione 2007/2008, in virtù soprattutto della ritrovata partecipazione in Champions League dello scorso anno. La classifica di Deloitte che misura, uniformando le diversità contabili tra i paesi, le performances economiche delle squadre di calcio, è considerata la più attendibile per gli addetti ai lavori: la Juventus della Triade nel 2006, prima dello scoppio di Farsopoli, stava al terzo posto, dietro le due spagnole. L'essere riusciti, nonostante la serie B, a riconquistare in breve tempo una buona posizione, superando Chelsea, Milan e Inter, è indubbiamente merito degli investimenti di lunga durata della gestione di Giraudo, che aveva monetizzato con i contratti per i diritti tv sino alla prossima stagione. Nonostante gli scarsi risultati sportivi, la Juventus è salita in termini comparati rispetto ad altre squadre dai risultati migliori, sebbene ben lontana in termini assoluti dalle prime della classe. Guida sempre il Real Madrid con 389 milioni di euro, conquista la seconda piazza il Barcelona (349) alle spese del Manchester United (312), seguito da Bayern (257), Arsenal (252) che scala posizioni grazie agli investimenti di Highbury e che, viste le ultime notizie, si candida a ridurre ulteriormente il gap con le prime, e appunto la Juventus.
DE LAURENTIIS VUOLE UN CAMPIONATO EUROPEO - Era stato proposto anni fa, ma non se n'è mai fatto nulla, e l'idea ogni tanto torna a galla: quella di un campionato europeo per club, con le migliori squadre continentali in gara tra loro. Adesso è il turno di De Laurentiis a riproporla; secondo il presidente del Napoli il calcio sarebbe così più ricco, più pulito e meno infestato dalle polemiche arbitrali (anche se a guardare quanto accaduto ultimamente proprio a livello europeo Calciopoli/Arbitropoli non pare essere proprio solo un fenomeno di casa nostra). Questa l'esternazione di De Laurentiis a 'Ventura Football Club' su Rai 1: "Il calcio moderno è obsoleto, antico, usurato. Bisogna cambiarlo. Non è un problema di moviola, ma di essere contemporaneo. E poi'errare humanum est, ma perseverare è diabolico. Berlusconi aveva ragione: vuol dire che il mondo degli adulti è un mondo di persone anziane! Si dovrebbe convocare una riunione di 25 club europei sottraendo il calcio alle grandi organizzazioni: quando uno ha una poltrona sotto il sedere è più facile mantenere tutto com'è piuttosto che prendersi la responsabilità di cambiare. E di sbagliare. Quindi è inutile illudersi e farsi la bocca amara come il mio amico Della Valle. Con il campionato europeo il fatturato sarebbe di alcune decine di miliardi di euro. Ma vi sembra possibile che il campionato inglese sia in rosso? Vuol dire che il calcio attuale non funziona".
LEVERKUSEN: E' RECORD - Nonostante il risultato deludente (0-0 in casa contro il Colonia che naviga nelle parti basse della classifica), il Bayer Leverkusen ha centrato un record importante: la più lunga striscia positiva dall'inizio della stagione nella storia della Bundesliga. I renani non hanno infatti ancora perso una sola partita quest'anno, sommando ben 24 incontri con risultati positivi: 13 vittorie e 11 pareggi. L'exploit vale loro la testa della classifica, ma ancora per poco: se il Bayern Monaco, indietro di un punto, batterà l'Amburgo domani, conquisterà finalmente il primo posto, dopo una lunga rincorsa. Dopo un inizio estremamente equilibrato, la lotta al titolo nel campionato tedesco può dirsi a 3, salvo sorprese: il Bayer che insegue ancora il suo primo titolo, il Bayern di Van Gaal che ha recuperato pian piano tutti i suoi campioni e lo Schalke 04 come terzo incomodo, guidato dai goal di Kuranyi e Farfan. Continua intanto la rimonta dello Stoccarda, che da quando ha cambiato allenatore e, in seguito, acquistato il nostro Molinaro, ha realizzato una serie di 8 vittorie in 9 partite: ora è ottavo dopo essere stato a lungo in zona retrocessione.

SABATO 27.02.2010
ZACCHERONI GUARDA AVANTI - Nella conferenza stampa della vigilia è stato chiesto al tecnico bianconero quale sia il reale obiettivo della Juventus in questo campionato, in particolare se lui firmerebbe per il raggiungimento del quarto posto. Ecco la sua risposta: "No, io adesso ho una posizione tale e generale che mi porta a guardare sempre avanti. Io guardo sempre e solo avanti. Quindi qual è il mio obiettivo lo capite. Uno che guarda solo avanti... Nel calcio se uno vuole mantenere un qualcosa non lo mantiene attraverso il mantenimento, ma lo ottiene attraverso il miglioramento. Quindi noi dobbiamo andare avanti perché male che vada manteniamo. Se noi vogliamo mantenere siamo destinati a scendere. La società mi ha chiesto di portare la squadra al quarto posto. A me è stato chiesto questo. Però si sa com'è il calcio: oggi siamo quarti e guardiamo al terzo posto, domani non siamo più quarti e si rischia di andare fuori dalle coppe. Viviamo giornata per giornata. Visto anche il percorso storico di questa stagione, credo sia decisamente sbagliato guardare più in là, guardiamo di partita in partita, perché giochiamo ogni tre giorni, quindi non possiamo far altro che vivere all'istante. Ci concentriamo sull'avversario che abbiamo davanti, cerchiamo di gestire la situazione, cerchiamo di trarre maggior profitto possibile, poi finita la partita si azzera e si guarda a quella successiva. Le informazioni che do ai miei giocatori sono queste, quindi le do anche a voi, pari pari". Il tecnico bianconero si era proposto innanzitutto di ricostruire l'autostima dei giocatori, e pare esserci riuscito; non c'è il rischio che ora si passi ad un'euforia che potrebbe rivelarsi pericolosa? "Non mi sembra di vedere questa grande euforia. Mi sembra di constatare consapevolezza nei propri mezzi. Cominciamo ad essere consapevoli dei nostri mezzi. Non mi sembra che ci sia euforia, anche perché l'euforia non è certamente positiva. Noi dobbiamo essere sul pezzo, dobbiamo avere la tensione sufficiente per poter affrontare anche le difficoltà che nascono in partita o che arrivano dalla partita, perché le difficoltà ci sono. Il campionato italiano è caratterizzato da un grande equilibrio, non c'è una partita più facile di un'altra; ti capita di andare a giocare con l'ultima in classifica, motivatissima a mille....abbiamo visto la partita di Bologna: il Bologna contro di noi ha fatto la migliore gara stagionale, di gran lunga. Dunque, o Palermo o un'altra, il coefficiente di difficoltà è sempre elevato. L'importante è che noi arriviamo all'appuntamento in buone condizioni fisiche". A che punto è la 'ricostruzione' della squadra? "Io sto cercando di costruire, non sono in una fase di mantenimento. Quindi ogni partita mi dà nuove informazioni. Io devo costruire, sono un allenatore che cerca sempre di costruire, anche all'ultima giornata di campionato". Parla anche della sua prima partcipazione al Cda della Juve: "Ho relazionato ai consiglieri un mese di gestione. Ho esposto i rischi che corriamo da qui in avanti e come penso di far crescere la squadra per centrare l'obiettivo che è molto, ma molto importante. E' stato un incontro cordiale e istruttivo. Ho fatto una relazione verbale davanti al consiglio d'amministrazione su tutti i problermi che abbiamo e sugli aspetti positivi. Nessun consiglio di mercato, anche perché non mi sembra il momento opportuno. Non dobbiamo guiardare a ciò che sarà il domani ma essere realisti e pensare all'oggi".
ZAC FA IL PUNTO SULLE CONDIZIONI DEI SUOI - Da tempo ormai la Juve è costretta a fare con gli infortuni, che riducono notevolmente le possibilità di scelta del tecnico: l'ultimo che pare destare qualche preoccupazione è Camoranesi, ma anche Melo e De Ceglie con l'Ajax avevano manifestato questo problemino; così si esprime Zaccheroni al riguardo: "Camoranesi? Dobbiamo verificare... ieri non bene. Poi contro l'Ajax abbiamo avuto problemi con Amauri e nel corso di partita anche con Melo e De Ceglie, anche se questi ultimi mi è sembrato che ieri stessero bene. Vediamo nella giornata di oggi. Quello di Camoranesi non è un affaticamento muscolare, penso e spero che non sia nulla di grave. Verifichiamo oggi. Ieri non era in condizione di giocare, ma ieri non era in condizione di giocare Melo, non era in condizione di giocare De Ceglie. Amauri rimarrà fuori un pochino di più". Secondo lui, a cosa è dovuta una tale ecatombe? Ne ha capito le cause? " No, non ho queste capacità, perciò ci sto pensando. Tra i tanti problemi che abbiamo da risolvere, ovviamente, c'è anche questo. Forse, anzi, senza forse, è il problema maggiore da risolvere, perchè in un finale di stagione così intenso bisogna recuperare gran parte dell'organico, per poi proporci in maniera brillante nei confronti con gli avversari. Quindi questo è il problema maggiore da risolvere. Tutto il resto sarà anche figlio di questa nostra capacità di recuperare il maggior numero di giocatori, perchè non è possibile scendere in campo ogni tre giorni facendo giocare sempre e comunque per 90 minuti gli stessi giocatori. Non è possibile, anche perchè molti di questi hanno dovuto giocare sempre. Ci sono giocatori come Melo, come Chiellini, come Diego, che hanno dovuto giocare anche nel momento in cui non stavano benissimo". Quindi l'Europa League, al momento molto importante sia come traguardo che come stimolo, potrebbe rappresentare un peso in più per una rosa così acciaccata? "E' chiarissimo. Direi che per quanto riguarda il campionato è meglio non avere le coppe dal punto di vista fisico. Però dal punto di vista motivazione, psicologico, aver le coppe secondo me è un vantaggio. Andar fuori dalla coppa non ci aiuta. Vi dico onestamente qual è il mio parere: se recuperiamo buona parte dell'organico, andare avanti in entrambe le competizioni è vantaggioso; se invece dobbiamo fare la conta sempre, di qui alla fine, è chiaro che sarebbe meglio una competizione sola, che è il campionato. Di conseguenza, non scrivete cose che non ho detto, attenetevi esclusivamente al concetto. Facciamo benissimo ad andare avanti su entrambi i fronti perchè fra 20 giorni o 25 giorni o un mese noi non sappiamo se li abbiamo tutti o siamo ancora contati. Se qualcuno ha un dubbio su questo concetto lo dica, perchè domani non vorrei veder scritto 'Zaccheroni dice è meglio andar fuori dalla coppa'. Non è assolutamente vero. Ho detto esattamente il contrario, però non riesco a ipotizzare l'organico che avrò a disposizione tra un mese". L'utilizzo di Trezeguel posto di Amauri cambierà qualcosa nel gioco, visto che i due hanno cartteristiche differenti? "Noi l'attaccante non l'abbiamo mai cercato molto come sponda, a parte le primissime partite. L'abbiamo cercato sempre più come finalizzatore, che come uomo sponda, quindi secondo me cambia poco". Ha chiaro finalmente in quale posizione Diego può essere più letale? "Tra le linee. Tra la linea del centrocampo e quella delle difese avversarie, come posizione di partenza. Poi da lì si deve muovere a seconda non tanto delle mie indicazioni, ma delle indicazioni che fornisce l'avversario; perché l'avversario non lo muovo io, quindi non so se si preoccupa maggiormente di chiudere tra le linee, o in profondità o lateralmente. Posso vedere le partite precedenti, posso farmi un'idea, e allora posso andare da Diego e dirgli: 'Parti da lì. Solitamente loro concedono più spazio lì, se vai lì gli fai più male'. Però può anche essere che in quella partita lì, gli avversari preferiscano concederci più spazio da un'altra parte, anziché da quella parte".
ZLATAN RICORDA LA JUVE - Interessante intervista di Zlatan Ibrahimovic al magazine olandese Voetbal International, in cui l'attaccante svedese racconta in retrospettiva la propria carriera, con i suoi alti e bassi. L'esperienza della Juventus e del metodo Capello è stata per lui essenziale, racconta ancora: "In Olanda, la gente ti applaude se fai un bel "numero". In Italia, non frega a nessuno. Sei un attaccante, devi segnare. Punto. Quando Capello lavorava con me, mi ha praticamente chiesto di allenarmi costantemente sulla ricerca del goal. Da qualsiasi angolo, qualsiasi palla, qualsiasi situazione, bam bam bam bam, palla in rete. Un giorno mi ha chiesto: chi secondo te ha la migliore tecnica nel calciare il pallone alla Juve? Io ho esitato: hmm...Del Piero o Nedved? Lui mi ha risposto: l'allenatore dei portieri. E questo perchè lui calcia il pallone 1000 volte al giorno, tutti i giorni."
Ancora sui progressi compiuti alla Juve: "All'Ajax, ci allenavamo solo come squadra, mai individualmente. Era nuovo per me e ne avevo bisogno. Dopo un po' venne da me l'allenatore in seconda e disse: Capello vuole vederti nel suo ufficio. Pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato, entro e vedo Capello con una tv e un videoregistratore. Mi fa sedere e mi dice: mi ricordi Van Basten. Puoi fare anche meglio di lui. Prima però devi vedere come Van Basten si muoveva in area. Guarda come si smarca e crea lo spazio al momento giusto, e segna. Se ne è andato dicendomi: siediti e guarda. Sono stato lì per una buona mezz'ora..."
La sana arroganza dello Zlatan che conoscevamo, sembra però essersene andata, quando dice: "Un grande giocatore...no, non direi. Io sono un ottimo marcatore, un ottimo attaccante. Ci sono state partite in cui sono stato invisibile, e lo stesso ho segnato. E' quello che faccio, ma i grandi giocatori non fanno così. Guidano la squadra, permettono agli altri di giocare meglio e in ogni momento rendono la squadra più forte. Gente come Zidane, Bergkamp, Litmanen." All'asso finlandese, va il suo pensiero più dolce: "E' stata la mia vera salvezza all'Ajax, l'uomo che ha salvato la mia carriera. Era così forte, motivato, e pieno di esperienza. Ti prendeva per mano, in campo.", ricorda, pensando al periodo peggiore della sua carriera, quel primo anno in Olanda dove niente ingranava e fu a un passo da andare a giocare nella seconda serie inglese, nei Wolverhampton Wanderers.
MANCINI BATTE ANCELOTTI 4-2.
Rotondo successo del Manchester City di Roberto Mancini a "Stamford Bridge" nel consueto anticipo dell'ora di pranzo del 28esimo turno di Premier League. I "Citizens" espugnano Londra dopo essere passati in svantaggio a causa di un gol di Lampard, rimontato dopo pochi minuti da un pasticcio a tre fra Carvalho, Terry e Hilario, beffati dal "Machado" Tevez. Proprio l'argentino nella ripresa chiudeva la gara su rigore dopo che i mancuniani avevano ribaltato il risultato con Bellamy, autore anche del quarto gol dei suoi. Il Chelsea, ridotto in nove uomini per le espulsioni di Belletti e Ballack, si procurava un rigore con Anelka nel tempo di recupero, rigore che Lampard trasformava rendendo meno pesante il passivo per la squadra di Ancelotti. Ora i blues conservano un solo punto di margine nei confronti del Manchester United, atteso domani alla finale di Carling Cup contro l'Aston Villa di Martin O'Neill. Chelsea-Manchester City era anche la partita dello scontro "gossip" fra gli ex compagni di squadra Wayne Bridge e John Terry, coinvolti nel "affaire" Vanessa Perroncell, fidanzata del primo e amante del secondo ai tempi della comune militanza nel club di Abrahmovic: il difensore di Mancini durante le presentazioni a centrocampo ha salutato e stretto la mano a tutti i colleghi, eccezion fatta per Terry, che ha avuto il sostegno del pubblico amico che non ha risparmiato fischi al terzino del Manchester City.
LA PREMIER LEAGUE LANCIA IL SUO CANALE - Dalla prossima stagione, la Premier League avrà un suo canale che trasmetterà programmi di informazione, approfondimento e intrattenimento sul campionato inglese, in tutto il mondo, eccetto la Gran Bretagna, sulla scorta di quanto già realizzato dalla NBA. Tra le nuove regole dal prossimo anno, l'obbligo per tutti i manager di presentarsi alle interviste post-partita, che interromperà, ad esempio, l'embargo di Alex Ferguson contro la BBC, a cui nega interviste da ormai 6 anni.
MARRONE CONVOCATO NELL'UNDER 21 -Il Primavera bianconero Luca Marrone è stato chiamato da Pierluigi Casiraghi a far parte del gruppo di venti giocatori che si troveranno domenica a Roma, in previsione dell'incontro che la Nazionale Under 21 disputerà mercoledì 3 marzo a Rieti contro l'Ungheria, incontro valido per le qualificazioni all'Europeo 2011. Tra in convocati anche Lorenzo Ariaudo, cresciuto nel vivaio bianconero e attualmente in prestito al Cagliari.
FUTURO TUTTORA INCERTO PER TIAGO - Tiago, passato dalla Juve all'Atletico Madrid nel corso del mercato di gennaio con la formula del prestito con diritto di riscatto, ha già espresso esplicitamente la sua volontà di restare a Madrid, perché vi ha trovato un calcio più adatto alle sue caratteristiche tecniche e tattiche; ma adesso la palla è passata alla società. Anche se il portoghese nelle partite giocate sinora coi colchoneros ha destato una discreta impressione, l'Atletico, secondo fonti spagnole, come la radio Cadena Ser, sarebbe ancora indeciso sull'opportunità di far valere il diritto d'opzione (sugli 8 milioni di euro) per riscattarlo. Mentre la dirigenza dei colchoneros riflette, per Tiago è già arrivata una soddisfazione, la chiamata del ct portoghese Queiroz tra i 17 convocati per l'amichevole contro la Cina, il che lo fa ben sperare in vista dell'ottenimento di un posto per i Mondiali in Sudafrica del prossimo giugno.
L'INTER VINCE, LA SARAS PERDE - Oltre a sborsare milioni per ripianare i bilanci nerazzurri, adesso Massimo Moratti dovrà pensare anche a far quadrare i conti, attualmente in rosso, della Saras, la società di raffinazione del prtrolio di cui è amministratore delegato. Per l'azienda di famiglia il 2009 si è chiusa con una perdita netta di 54,5 milioni di euro (contro un utile di 327,2 milioni del 2008). Nettamente peggiorata anche la posizione finanziaria; e per l'esercizio 2009 non sarà distribuito alcun dividendo.
SEMESTRALE ARSENAL: + 39,2 MILIONI - L'Arsenal ha annunciato un profitto pre-tasse di 35.2 milioni di sterline (39,2 milioni di euro) nel bilancio semestrale fino al 30 novembre 2009, nella cifra sono inclusi gli introiti da calciomercato, quest'anno terminato in positivo per 21 milioni, con l'acquisto di Vermaelen dall'Ajax e le cessioni di Adebayor e Tourè al Manchester City.
Dalla pubblicazione del resoconto finanziario, si può anche leggere che Arsenal Holdings, la controllante dei Gunners, ha ridotto il suo debito con le banche, contratto per realizzare il nuovo Emirates Stadium, di ben 144 milioni di euro, scendendo da 371 a 227 milioni di esposizione. Le operazioni immobiliari ad Highbury Square, dove sorgeva il vecchio stadio di proprietà dell'Arsenal, stanno infatti riscuotendo un buon successo: 108 milioni di euro sono stati raggranellati vendendo 261 degli appartamenti realizzati nell'area.

VENERDI' 26.02.2010
RESPINTO IL RICORSO DELL'INTER PER CAMBIASSO E MOU - La prima sezione della Corte di Giustizia Federale ha respinto i ricorsi dell'Inter avverso la sanzione della squalifica per due giornate di gara a Cambiasso e per tre giornate (più ammenda di 40.000 euro) a Mourinho; ha parzialmente accolto il ricorso avverso la squalifica di Muntari riducendo la sanzione da due giornale a una giornata più ammenda di 10.000 euro. Quindi per Cambiasso sentenza confermata, nonostante, secondo indiscrezioni diffuse da organi di stampa, la Sampdoria avesse inviato una lettera che rappresentava come nulla fosse successo nel parapiglia dell'intervallo ai suoi tesserati. Ma evidentemente la relazione di otto pagine degli 007 federali a Tosel raccontava ben altro.
AMAURI FUORI PER 25 GIORNI - E fuori un altro. Nel corso del primo tempo della partita di Europa League contro l'Ajax Amauri è stato costretto ad uscire dopo pochi minuti dall'inizio. Gli accertamenti strumentali cui il giocatore è stato sottoposto hanno evidenziato, come riporta il sito ufficiale, una "distrazione di primo grado al tendine prossimale del bicipite femorale sinistro. La prognosi è di circa 25 giorni." Quindi Amauri salterà le partite con Palermo, Fiorentina, Sampdoria e Napoli.
A VINOVO VERSO IL PALERMO - I bianconeri, sotto la guida di Zaccheroni, hanno subito ripreso la preparazione in vista del posticipo domenicale contro il Palermo (staccato in classifica di un solo punto). A Vinovo chi ha affrontato l'Ajax ha svolto solo lavoro defaticante (parte in campo e parte in palestra), gli altri hanno svolto il programma normale. Prima del match contro i rosaneri è programmato solo un ultimo allenamento, quello del sabato, preceduto dalla conferenza stampa del tecnico. I problemi per Zaccheroni non mancano, visto che Amauri si è aggiunto alla già nutrita lista degli indisponibili per infortunio: Buffon, Chimenti, Giovinco, Grosso, Iaquinta e Poulsen. E mancherà anche lo squalificato Marchisio. Pertanto domenica Trezeguet, anche se non ancora al 100%, scenderà probabilmente in campo sin dall'inizio.
OTTAVI DI FINALE - La Juventus incontrerà i londinesi del Fulham, che hanno eliminato lo Shakthar, campione in carica, dopo il pareggio 1-1 in Ucraina, susseguente alla vittoria per 3-2 in casa. Allenati da Roy Hodgson, attualmente al nono posto in Premier League, con una partita in più però su chi li segue, gli inglesi disputeranno il match decisivo in casa, il 18 marzo.
Fuori la Roma, passano tutt'e tre le squadre tedesche, Werder Brema, Amburgo e Wolfsburg: aumentano così le possibilità che a fine anno la Germania superi l'Italia nel ranking UEFA, conquistando un posto in più per la Champions League del 2011/2012.
Gli abbinamenti: Rubin Kazan-Wolfsburg, Anderlecht-Amburgo, Marsiglia-Benfica, Panathinaikos-Standard Liegi, Atletico Madrid-Sporting Lisbona, Valencia-Werder Brema, Liverpool-Lille.
IL PORTSMOUTH IN AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA - Come vi avevamo preannunciato nei giorni scorsi, il Portsmouth, non avendo trovato alcun investitore, ha scelto l'unica via per salvarsi dall'ordine di liquidazione dell'agenzia delle entrate, che avrebbe discusso il suo caso lunedì. L'amministratore Andrew Andronikou si è detto positivo, nonostante i 9 punti di penalizzazione, la sanzione prevista dalla Premier per l'entrata in amministrazione, che decretano quasi sicuramente la retrocessione del club della Manica. I debiti del club ammontano a circa 80 milioni di euro: Andronikou conta di rimettere le finanze in sesto vendendo un paio di giocatori, tagliando pesantemente i costi e cercando nuove fonti di reddito, secondo le sue parole. "Vi prometto che salverò la vostra squadra" ha detto ai tifosi.
ZAC: DIEGO? NESSUN PROBLEMA - Diego è uscito dal campo poco convinto del suo cambio. A fine partita Zaccheroni ha dichiarato: "Diego nervoso per il cambio? Non me ne sono proprio accorto, magari domani glielo chiederò. Se mi dice che non ha gradito? Ne parlerò, ma posso anche capirlo. A nessuno piace uscire dal campo. Sicuramente non sarà un problema". Poi il tecnico romagnolo ha analizzato la partita aggrappandosi a quel poco di buono che ha portato, ovvero il superamento del turno: «Stasera l'importante era passare il turno e ci siamo riusciti. C'era un 2-1 importante all'andata, abbiamo provato a far gol in avvio e loro hanno salvato due o tre volte sulla linea. Finito 0-0 il primo tempo, ho preferito portare a casa il risultato, abbiamo scelto di aspettare e magari di ripartire in contropiede. Oggi l'importante non era vincere, ma superare il turno. Mi è sembrato importante serrare le fila nel secondo tempo. Eravamo reduci da tante partite con gol preso e l'importante era non prenderlo, anche perché avevo Felipe Melo e De Ceglie in non perfette condizioni. Io sono arrivato da poco, quello che chiedo alla squadra è dimostrare compattezza. Il modulo è relativo, basta interpretarlo bene. Ora leggiamo le partite in un determinato modo e riusciamo ad adattarci. Ripeto, stasera l'importante era passare il turno".
LA PROTESTA DI FIRENZE NON SI FERMA - Neanche a freddo, i dirigenti viola riescono a trattenere la rabbia e l'indignazione per l'arbitraggio di Rosetti nella partita interna persa contro il Milan; la squadra è in silenzio stampa, ma è il presidente Andrea Della Valle a farsene portavoce: "Quel che ho visto è scandaloso. Non voglio risposte perché non me le daranno, i Collina, gli Abete, i palazzi, ma se c'è criterio come si fa a mandare un arbitro con quei precedenti discutibili con Firenze? E' quattro mesi che non arbitra la Roma, ma a Firenze ci torna. Se ci sono arbitri non sereni come Rosetti non si mandino qui, questo sarebbe logico, evitare queste designazioni, e non si può dire che non abbia visto il rigore, lui o l'assistente che erano in linea. Ho la curiosità di capire come si possa mandare Rosetti, me lo spiegheranno Collina o Abete un giorno, Rosetti è persona perbene, ma non era adatto a questa partita. Ormai credo che le nostre possibilità di approdare in Champions League per il quarto anno consecutivo siano del tutto tramontate. Poteva forse dar fastidio a qualcuno che lottassimo per il quarto posto? Voglio capire cos'ha fatto di male la Fiorentina, ma ripeto: la società è qui e non si farà mettere i piedi in testa". A Della Valle ha fatto eco, secondo quanto riportato il Corriere dello Sport, addiritttura il sindaco di Firenze, che avrebbe esclamato: "Ma come fanno a farlo arbitrare ancora?".
PROCESSO IFIL-EXOR AGGIORNATO ALL'11 MARZO - Il processo Ifil-Exor è stato aggiornato all'11 marzo per la conclusione delle arringhe dei difensori. Nell'udienza di ieri hanno parlato il legale di Gianluigi Gabetti, Franco Coppi, e l'avvocato Guido Carlo Alleva, che difende Virgilio Marrone; Alleva ha chiesto che il suo assistito venga assolto perchè il fatto non sussite o, in subordine, per non aver commesso il fatto. A Cesare Zaccone, difensore di Franzo Grande Stevens, sarà affidata l'arringa conclusiva. Si ricorda che i tre imputati, rispettivamente (ex)presidente, (ex)consigliere e (ex)direttore generale, sono accusati di aggiotaggio informativo: avrebbero mentito alla Consob in relazione all'operazione di equity swap che nel 2005 consentì alla famiglia Agnelli di mantenere il controllo della Fiat.
DA RIFARE IL PROCESSO D'APPELLO A PREZIOSI - L a Corte di Cassazione ha annullato con rinvio ad altra sezione di Corte d'Appello la sentenza di condanna per frode sportiva per il presunto accordo sull'esito della partita Genoa-Venezia del campionato 2004-2005: in buona sostanza il Genoa era accusato di aver pagato per vincere la partita che gli aveva dato la promozione in serie A, poi divenuta retrocessione in serie C. Il 27 novembre 2008 il presidente del Genoa Enrico Preziosi, suo figlio Matteo, l'ex d.g. genoano Stefano Capozucca, l'ex presidente del Venezia Franco Dal Cin e l'ex d.g. dei veneti Pino Pagliara erano stati condannati in appello (con una sentenza che confermava le condanne inflitte in primo grado nel 2005) quattro mesi di reclusione (pena coperta da indulto). Adesso il processo dovrà essere rifatto sempre a Genova, ma in un'altra sezione del tribunale.
PER JUVENTUS-PALERMO C'E' VALERI - Sarà Paolo Valeri, assistito da Romagnoli e Nicoletti (quarto uomo Gava), l'arbitro di Juventus-Palermo, posticipo domenicale delle ore 20.45. Queste le altre designazioni: Catania-Bari (sabato, ore 18): Peruzzo (Barbirati-Manganelli; Candussio); Lazio-Fiorentina (sabato, ore 20.45): Romeo (Giachero-Comito; Russo); Chievo-Cagliari: Doveri(Di Fiore-Iannello; Brighi); Genoa-Bologna: Damato (Marzaloni-Galloni; Tommasi); Livorno-Siena: Morganti (Viazzi-Liberti; Pinzani); Milan-Atalanta: Banti (De Lica-Cariolato; Gervason); Napoli-Roma: Rizzoli (Copelli-Di Liberatore; Celi); Parma-Sampdoria: Rocchi(Costa P.-Musolino; Stefanini); Udinese-Inter: Bergonzi (Giordano-Ghiandai; Pierpaoli).
EUROPA LEAGUE: SALGONO GLI SPETTATORI - Una media di 26.953 spettatori per le partite dei sedicesimi di Europa League, un balzo in avanti rispetto ai 21.512 della scorsa stagione. Dove l'anno scorso la partita con più spettatori fu Aston Villa contro CSKA Mosca (38.032), quest'anno tre partite hanno superato i 40.000: Panathinaikos-Roma (54.274), Ajax-Juventus (51.676) e Liverpool-Unirea Urziceni (40.450), a confermare l'impatto positivo per la manifestazione del declassamento delle 2 big. La percentuale di riempimento è anch'essa salita dal 66,8% al 68.8%.
REPORT UEFA: SQUILIBRI - Alcuni dati dal report sullo stato finanziario dei club appena pubblicato dall'UEFA, riguardante gli squilibri competititivi: 99% è l'enorme proporzione tra le spese per trasferimenti e ingaggi dei primi 10 club in questa speciale classifica e i 10 club che seguono. La media della distanza tra le entrate delle prime 4 in ogni campionato e le rimanenti squadre è di quasi 4 volte tanto. In un campionato su due la squadra che ha le migliori entrate e/o i migliori stipendi ha vinto poi il campionato. Infine un'occhiata ai diritti tv: l'88% delle entrate è totalizzato dalle prime 5 leghe in Europa (UK-Spagna-Germania-Italia-Francia).

GIOVEDI' 25.02.2010
PERCHE' LA TRIADE E' STATA ASSOLTA: ERA UN'ALTRA FARSOPOLI - Sono state rese note le motivazioni della sentenza con cui il gup Dante Cibinel ha assolto il 24 novembre 2009, Giraudo, Moggi e Bettega dai reati di false comunicazioni sociali, falso in prospetto, ostacolo all'attività di vigilanza, illegale ripartizione degli utili e truffa adi danni della Figc. La triade è stata assolta perché le accuse si basavano su "un grave errore di prospettiva" e sull'uso di "strumenti assolutamente inadeguati". Il giudice ha criticato in modo particolare il lavoro dei consulenti tecnici della procura, sul quale si fondavano le accuse riguardanti le plusvalenze realizzate sulla compravendita dei calciatori. Infatti i parametri presi in considerazione (età, carriera, storia economica dei trasferimenti anche dopo la militanza bianconera) sono stati valutati insufficienti o inadeguati. Il discorso, a quanto afferma Cibinel, vale anche per gli altri episodi contestati: il pagamento ai procuratori, la cessione di Zidane al Real Madrid e di Maresca al Siviglia, l'acquisto di Mutu dal Chelsea, il prestito di Miccoli, la cessione del portiere Carini allo Standard Liegi, nelle cui trattative venne fatta entrare un'opzione sull'egiziano Elymany.
IL GUP: IL REAL FU SCORRETTO CON LA JUVE - Tra le dichiarazioni contenute nelle motivazioni della sentenza di assoluzione della Triade circa il discorso delle plusvalenze realizzate sulla compravendita dei calciatori, particolarmente interessante quella che bolla come scorretto il comportamento del Real Madrid nelle fasi iniziali della trattative che avrebbero poi portato al trasferimento di Zidane in terra di Spagna. L'accusa, sulla base di dichiarazioni dei dirigenti madridisti, che Cibinel definisce inattendibili, contestava ai vertici della Juventus dei pagamenti fittizi ad intermediari; il gup invece ricostruisce diversamente, in un paio di pagine i retroscena dell'"l'accordo più ricco mai raggiunto nelle operazioni di calcio mercato sino a quello, recente, di cessione al Real Madrid dei diritti relativi al calciatore Cristiano Ronaldo". Antonio Giraudo ha testimoniato che il Real Madrid, intenzionato ad acquistare Zidane, ebbe contatti riservati non con la Juventus, come sarebbe stato corretto fare, ma con il procuratore del calciatore: "Noi ci indispettimmo alquanto, sia perchè non volevamo perdere Zidane, sia perchè le modalità con cui il Real Madrid aveva iniziato l'operazione erano scorrette". Il presidente Florentino Perez e il direttore sportivo Jorge Valdano, a proposito delle trattative, dichiararono che mediatori (in questo caso Licio D'Onofrio e Francesco Zavaglia) non ce n'erano stati, cosa che non giustificava le provvigioni; ma per Cibinel il Real Madrid tenne una "condotta scorretta" e le dichiarazioni dei vertici della società spagnola sono "non attendibili" alla luce di quanto realmente emerso nel corso del processo.
ECCO IL REPORT UEFA: PARLA PLATINI - Finalmente pubblicato il tanto atteso report UEFA sullo stato di salute del calcio europeo. Prima delle analisi che troverete sul nostro sito e sul blog nei prossimi giorni, le dichiarazioni introduttive di Michel Platini: "I molti club che in Europa continuano a operare su basi sostenibili trovano sempre più difficile coesistere e competere con quei club i cui costi per i trasferimenti e gli stipendi sono oltre i loro mezzi e riportano perdite anno dopo anno".
La nota più negativa è il continuo aumento degli stipendi: "Gli introiti dei club hanno continuato ad aumentare ma sono completamente assorbiti dalla crescita dei costi, a discapito dei profitti, spingendo molti club a ricorrere ai debiti o all'iniezione di capitale per finanziare le attività".
La ricetta è quella prefigurata con il fair-play finanziario: "Per la salute del calcio europeo, i club che operano con disciplina finanziaria, in modo sostenibile, devono essere incoraggiati e va espresso pieno e unanime supporto per i principi del financial fair-play".
REPORT UEFA: ECCO I DATI - Ecco qualche dato dal report: 11,5 miliardi di euro sono gli introiti dei club di prima divisione delle 53 federazioni affiliate nella stagione 2007/2008, un aumento del 4.8% rispetto all'anno precedente. Il 36% di tali introiti viene dai diritti tv, 25% dalle sponsorizzazioni, 22% da stadi e biglietteria, 17% da altre attività commerciali.
Le spese però sono cresciute fino a 12,1 miliardi di euro, un aumento dell'11.1, dovuto in particolar modo agli stipendi, cresciuti di circa il 18%, fino a oltre 7 miliardi di euro. La media del rapporto tra stipendi e entrate è del 61% per tutti i club, per 198 club il rapporto è però superiore al 70%, e per 57 sopra al 100%.
Capitolo disparità: il 10% dei club più ricchi totalizza il 67% delle entrate, soltanto 9 club al di fuori dei 5 campionati più importanti guadagna più di 50 milioni, ben 170 club guadagnano meno di 350.000 euro.
Nei prossimi giorni altri aggiornamenti e maggiori analisi sul sito e sul blog.
PLATINI CONTRO LA CORRUZIONE - Platini ha anche commentato le decisioni della Commissione Disciplinare dell'UEFA che ha punito alcuni degli arbitri coinvolti nello scandalo di partite predeterminate ai fini delle scommesse, verificatesi nei campionati di mezza Europa: "Ho promesso misure severe e radicali contro i colpevoli di corruzione o chi combina le partite. L'annuncio che le autorità disciplinari UEFA hanno recentemente squalificato due arbitri (di cui uno a vita), indagando su un terzo ed esonerandone un quarto, significa che queste parole si stanno concretizzando".
Il segretario Gianni Infantino aveva detto a sostegno delle nuove politiche: "Abbiamo istituito un Sistema di Rilevamento Scommesse Illegali che controlla il mercato delle scommesse in tutto il mondo 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, 365 giorni all'anno. Sanzioneremo duramente chiunque provi a manipolare il risultato di partite. Abbiamo collaborato con le autorità di polizia per assicurarci che le attività criminali siano combattute e questo cancro venga eliminato dal calcio prima che diventi troppo grande. E' una sfida, e noi siamo pronti"
I CONVOCATI CONTRO L'AJAX - Alberto Zaccheroni, per la gara di ritorno dei sedicesimi di Europa League contro l'Ajax, ha convocato 20 giocatori. Fuori l'ultimo infortunato di turno, Buffon; oltre ai lungodegenti Iaquinta e Poulsen out anche Grosso, che lamenta un leggero affaticamento muscolare; non recuperano Caceres e Giovinco, Trezeguet sì. Salihamidzic fuori per squalifica. Questo l'elenco dei convocati: Chiellini, Felipe Melo, Cannavaro, Marchisio, Del Piero, Amauri, Manninger, Zebina, Camoranesi, Trezeguet, Grygera, Sissoko, Candreva, Paolucci, Diego, De Ceglie, Legrottaglie, Marrone, Immobile, Pinsoglio.
DELLA VALLE SI FARA' SENTIRE - Arbitri ancora e sempre nella bufera: stavolta tocca a Rosetti, che ha fatto infuriare i tifosi della Fiorentina, ed in primis il patron Diego Della Valle, per la conduzione di Fiorentina-Milan. Così si è espresso Diego Della valle ai microfoni di Radio Blu:"Abbiamo deciso per il silenzio stampa altrimenti bisognava dire cose pesanti e noi non vogliamo fare queste cose. Noi da una vita ci sforziamo per rinforzare la squadra e negli ultimi anni siamo arrivati sempre in Champions, dobbiamo rimanere calmi. Noi ci faremo sentire noi nelle sedi opportune, noi come dicono a Roma abbiamo già dato. Non voglio parlare di arbitri ma di princìpi. Adesso chi deve decidere certe cose deve farlo per bene. Se uno tocca la squadra poi ci siamo noi...La Primavera in campo a Roma? Ancora è troppo presto".
PER MAZZINI ERANO SOLO CHIACCHIERE DA BAR - Innocanzo Mazzini, l'ex vicepresidente della Figc, intervenuto su 'Radio incontro, alla trasmissione 'Il calciatore", così si è espresso a rigardo del calcio italiano dopo lo scandalo delle intercettazioni: "Riconosco a Carraro grandi doti, ma caratterialmente non ci prendevamo molto. Il problema delle intercettazioni è che le hanno prese sul serio ma erano tutte chiacchiere da bar, la fiction che è uscita su La7(Offside) mi è sembrata una cattiveria gratuita e inutile. Purtroppo in Italia, ma non solo, il calcio è potere anche a livello economico e tecnico, ma è incentrato fondamentalmente sul potere, anche politico. Lo sport è un gioco, ma forse lo era tanti anni fa, ora, dietro al calcio, ci sono interessi troppo importanti. Mourinho di politica sportiva ha buone esperienze, il Porto, per esempio, è una società di riferimento e forte politicamente nella Superliga, del Chelsea non ne parliamo, ritengo che sulla gestione del potere lui sia ben preparato. L'Inter secondo me vincerà lo scudetto, la Roma è una grande squadra ma è sempre la Roma, dentro la stanza dei bottoni non ha voce in capitolo". Dunque la Juventus è stata fatta a pezzi utlizzando comuni chiacchiere da bar. Ma in realtà stritolata da giochi di potere. Vincere sul campo non è bastato.
4 MILIARDI DI EURO IL DEBITO INGLESE - Il tanto atteso report della UEFA sullo stato del calcio europeo, di cui aveva già fornito un'interessante anticipazione Gianni Infantino, nelle settimane scorse, è stato letto dai giornalisti di The Guardian, che ne hanno riportato alcuni stralci. Il debito complessivo delle 18 squadre inglesi di Premier, considerate nella stagione 2007/2008, sarebbe di 4 miliardi di euro e ammonterebbe quindi a circa il 56% del debito totale delle squadre europee. La cifra tiene conto del debito "caricato" dai proprietari sul club, come nel caso di Manchester United e Liverpool: i debiti connessi ai "leverage buy out" sarebbero responsabili di più della metà del debito inglese. Questo se da un lato testimonia in favore della buona gestione, dall'altro, spiega la UEFA, rappresenta una costrizione per molti club, che non possono spendere ed alimentare il mercato. La Premier League rimane comunque il campionato in cui si guadagna di più, in media 122 milioni di euro, davanti alla Bundesliga con 79 milioni. Le autorità calcistiche inglesi hanno difeso per l'appunto l'ammontare del debito sostenendo sia il peso dei "leverage buy out", che la migliore capacità di generare introiti, associata al debito delle sue squadre. Un portavoce della PL ha rimarcato: "Il punto critico non è la misura assoluta del debito, ma quanto sostenibile è".
AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA PER IL PORTSMOUTH? - L'amministrazione controllata è la soluzione più probabile per i problemi del Portsmouth che rischia, in altro caso, di scomparire, lunedì quando l'agenzia delle entrate ha in programma l'ultima udienza per discutere della liquidazione del club della Manica insolvente verso lo stato, con un debito che ammonta, secondo la stampa, ad almeno 12 milioni di sterline. L'amministrazione controllata scongiurerebbe questo, ma con pesanti conseguenze sul club: la Premier League dedurrebbe 9 punti in classifica, e la retrocessione sarebbe in tal modo garantita. Una volta retrocesso il club perderebbe i soldi dei diritti tv, ma potrebbe vendere i suoi giocatori, al fine di ripianare i debiti e riportare la bilancia in equilibrio. L'ulteriore problema sono gli ulteriori 20 punti di penalizzazione che il Portsmouth dovrebbe scontare in seconda serie, se non riuscisse a trovare un accordo con i creditori per un pagamento dilazionato, accordo che difficilmente si potrà trovare, stanti le regole della Football League.
L'attuale proprietario, il nepalese Balram Chainrai, che ha ricevuto il club come garanzia al debito che il precedente proprietario dei Blues, il saudita Al-Faraj, aveva contratto e non estinto con lui, sta trattando per cercare nuovi investitori o compratori: entro venerdì però, fa sapere una fonte a lui vicina, il club entrerà in amministrazione, se non si troverà un acquirente, facendo tramontare l'idea, comparsa nei giorni scorso, che proprio lui avrebbe ripianato i debiti del club. Al-Faraj nel frattempo, che manteneva il 10% delle quote del club, le ha vendute al Trust dei tifosi dei Pompeys.

MERCOLEDI' 24.02.2010
ZAC: BISOGNA CONTINUARE A FAR BENE - Alla vigilia della partita con l'Ajax Alberto Zaccheroni, pur se cauto, è fiducioso sul fatto che la Juve sia in grado di confermare i risultati positivi delle ultime gare: "Siamo tutti, nessuno escluso con i piedi ben saldi per terra. Sappiamo come va il calcio, che è ricco di alti e bassi e di conseguenza ci si muove in funzione di avere molti alti e pochi bassi. Le insidie possono essere sempre dietro l'angolo. Ci stiamo attrezzando. Riguardo alla partita di domani noi portavamo rispetto all'Ajax prima della gara di andata e lo portiamo anche prima di quella di ritorno. E' una squadra che tiene bene il campo, tutti attaccano e tutti difendono. All'andata siamo stati messi a dura prova e questo mi dà fiducia perchè abbiamo colto un risultato positivo che ci dà l'autostima necessaria per affrontarli al meglio domani. Vogliamo allungare la striscia positiva di prestazioni e di risultati. La coppa è dentro o fuori e noi vogliamo stare dentro. Visto anche il campionato abbiamo bisogno di crescere. Cerchiamo strada facendo di mantenere questa compattezza di base, che è la vera forza di questa squadra. Dobbiamo portare in condizione quei giocatori che stanno rientrando. Andando avanti in coppa avremo tre partite a settimana e per questo conto molto sul recupero di tutto l'organico". E lui, in Champions League, differenza di Leonardo, nonostante l'amicizia per Ancelotti, tifa Inter: "In Europa faccio sempre il tifo per le squadre italiane, la rivalità sul campo è un altro discorso. Credo sia doveroso tifare fortemente per le nostre squadre, anche se dall'altra parte c'è un amico come Carlo Ancelotti. Gli auguro di vincere il campionato inglese".
SI FERMA BUFFON - Come accennato anche da Zaccheroni in conferenza stampa, destano preoccupazione nell'ambiente bianconero le condizioni di Gigi Buffon, che nel corso dell'allenamento ha dovuto fermarsi per un risentimento agli adduttori della coscia destra. Gli esami cui è stato sottoposto dallo staff sanitario bianconero (ecografia e risonanza) hanno evidenziato una "distrazione di primo-secondo grado del muscolo lungo adduttore della coscia destra. La prognosi per la completa ripresa agonistica è di circa trenta giorni".
DEFERITO ANCHE SPINELLI - Dopo Lotito e Mezzaroma, arriva anche per il presidente del Livorno Aldo Spinelli il deferimento alla commissione disciplinare, per aver espresso, secondo il Procuratore Federale "mediante dichiarazioni pubblicate su organi di informazione, giudizi e rilievi lesivi di persone e organismi operanti nell'ambito federale idonei a ledere direttamente o indirettamente il prestigio e la credibilità delle istituzioni federali, adombrando altresì dubbi sulla regolarità del campionato". Deferita pure la società per responsabilità diretta. Dopo la gara persa con la Fiorentina Spinelli aveva attaccato gli arbitri e il designatore Collina: "Stare zitti è impossibile, non si possono subire questi torti e non parlare. Cosa fare? Si deve rivedere tutto il settore arbitrale, Collina se ne deve andare. Forse con queste parole mi condanno, ma non posso stare in silenzio".
I PROBLEMI E GLI OBIETTIVI DELLA JUVE SECONDO ZACCHERONI - Visto che la cosa più importante, secondo Zaccheroni, è avere la disponibilità dell'organico al completo, i primi problemi sono dati dalle condizioni fisiche dei singoli; e il tecnico bianconero compie una disamina dei casi del momento: "Camoranesi? E' con il gruppo da un po’ di tempo, ma partite intere non ne ha ancora giocate. Al momento non ha neanche disputato 45 minuti, quindi devo valutare bene tanti aspetti, non legati solo al singolo giocatore. In ogni caso in allenamento l’ho visto molto bene. Buffon? Ha un fastidio alla gamba destra e stiamo facendo degli accertamenti, credo e spero non sia nulla di grave. Caceres, Trezeguet e Giovinco? Verificheremo le loro condizioni, tenendo presente che recentemente non si sono allenati". Sugli obiettivi della squadra dice: "Credo sia presto per scegliere gli obiettivi, anche perchè non sappiamo domani cosa possa accadere. Visto il periodo che abbiamo attraversato, credo che sia giusto affrontare partita per partita e vivere alla giornata puntando sulla crescita del collettivo e della condizione generale dell'organico". Il suo futuro non lo preoccupa né lo distrae: "Il futuro?Non ci penso minimamente. Sono concentrato solo a far crescere la squadra per ottenere risultati postivi. Non ho tempo per altri obiettivi. A me basterebbe ottenere quelli che ci siamo prefissati".
INFANTINO:I NUMERI MOSTRANO IL BISOGNO DI FAIR PLAY - Il Segretario Generale dell'UEFA Gianni Infantino ha ribadito, a proposito dell'imminente report, quanto già annunciato al Daily Telegraph, nelle scorse settimane, ovvero la assoluta necessità di implementare le regole del financial fair-play, tenuto anche che, nonostante gli incassi record del 2008, il 47% delle squadre ha chiuso in perdita: "L'esempio del Portsmouth mostra chiaramente che qualcosa deve essere fatto per aiutare i club a essere più sostenibili. I club inglesi hanno entrate superiori a tutti gli altri, ma è preoccupante vedere un debito così alto. Se il prestito avviene per pagare i giocatori, il problema arriva quando non si può più ottenere denaro in prestito e non si riesce a onorare i debiti (il caso del Portsmouth, ndr)". Infantino è stato inoltre particolarmente chiaro su un'altra questione: il rapporto entrate/uscite sarà la discriminante principale e non sarà concesso ai "mecenati" di ripianare ogni anno le perdite: "Il problema è che tutte le squadre provano a competere, tra le grandi squadre qualcuna può permetterselo, ma la grande maggioranza no. Fanno offerte per giocatori che non possono permettersi, quindi chiedono un prestito o è il "padrone" a mettere i soldi, ma questo non è sostenibile perchè solo pochi possono vincere".
COLPEVOLI I GENOANI, MA PER PREZIOSI E I TIFOSI ROSSOBLU E' SEMPRE MOGGIOPOLI - Sebbene sia la relazione del Procuratore federale del 19 febbraio che allegate note della Questura di Torino e dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive abbiano acclarato le responsabilità dei tifosi genoani negli incidenti di Juve-Genoa, inducendo il Giudice Sportivo Tosel a punire la società rossoblu con una multa di 40.000 euro e la diffida dello stadio Luigi Ferraris, Preziosi si lancia ancora in pretestuose dichiarazioni anti-Juve, dichiarando al 'Secolo XIX': "Vince sempre la Juve, è inaccettabile, faremo ricorso. Il marcio non è andato via con Moggiopoli. È inaccettabile, faremo ricorso. Tra l'altro eravamo ospiti e chi è padrone di casa ha sempre maggiori responsabilità. Vince sempre la Juve, quando bruciavano i seggiolini nelle scorse settimane non è arrivata alcuna multa". Gli fa eco il Presidente dell'Associazione club genoani, Leo Berogno, che anzi rincara la dose: "È una sentenza che fa schifo. Siamo andati a Torino semplicemente per tifare Genoa, senza alcuna volontà di fare altro: siamo stati aggrediti. La responsabilità è anche di chi era preposto all'ordine pubblico e non è intervenuto. Pensavamo di aver pagato tutti i conti nel 2005, invece non è così. Il marcio del calcio non si è fermato con Moggiopoli". Di fronte a tanta tracotanza, si resta davvero senza parole, soprattutto se si pensa a chi pretende di dar lezioni di moralità. Ricordiamo che, nell'aprile 2007, Preziosi è stato condannato a 5 anni di inibizione “a svolgere ogni attività in seno alla Figc, e ricoprire cariche federali e a rappresentare la Società nell’ambito federale per un periodo di anni cinque, con proposta al presidente federale perché venga dichiarata nei confronti del dirigente la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria Figc”.
IN CHAMPIONS VINCE IL BORDEAUX, IL BARÇA PAREGGIA - Il Barça torna da Stoccarda con un pari che permetterà ai blaugrana di giocarsi poi in casa la qualificazione, ma che resta deludente soprattutto per la qualità della prestazione, non all'altezza di una squadra che l'anno scorso ha vinto tutto. Primo tempo decisamente imbarazzante da parte degli uomini di Guardiola, decisamente irriconoscibili; e infatti il primo tempo si chiude con i tedeschi in vantaggio, per merito di un colpo di testa di Cacau; e sarebbe potuta andare peggio se l'arbitro, l'olandese Kujpers, avesse visto un tocco di mano in area di Piqué. Il Barça inizia la ripresa con maggior convinzione e al 6' pareggia con Ibrahimovic. E a questo punto sono i catalani a lamentarsi per un rigore negato (netto tocco di braccio da parte di Molinaro sulla linea di porta su conclusione di Ibra). Il Bordeaux porta invece a casa dalla Grecia una preziosissima vittoria, per merito di un goal di testa di Ciani su una punizione di Gourcuff. L'Olimpiakos ha sfiorato almeno due volte il pareggio con Maresca, autore di una buona prestazione; proprio allo scadere lo stesso Maresca riesce anche a mettere dentro; ma l'arbitro inglese Webb fischia a Derbyshire un fallo in area ai danni Carrasso, opera invece di Ciani, e impedisce all'ex bianconero di festeggiare il pareggio siglato di testa a porta vuota.
ROONEY TRASCINA LO UNITED A UN PUNTO DAL CHELSEA - Nell'anticipo della Premier League il solito Rooney trascina i suoi al successo per 3-0 sul West Ham di Zola e si porta ad un solo punto dai blues di Ancelotti, che dovranno vedersela con il Manchester City di Mancini domenica, quando lo United giocherà a Londra la finale della coppa di lega contro l'Aston Villa. Gli Hammers hanno retto per 37', poi la premiata ditta Valencia-Rooney confeziona il goal di testa che porta in vantaggio i Red Devils. I due si ripetono nella ripresa, ed è il 2-0. Nel finale poi Ferguson fa entrare Michael Owen, che realizza il suo ottavo goal stagionale, portando lo score sul 3-0.
LOTITO E MEZZAROMA DEFERITI - Lotito, presidente della Lazio, e Mezzaroma, fresco presidente del Siena, si erano indubbiamente distinti in modo particolare nella polemica antiarbitri dopo l'ultimo turno di Campionato. Per entrambi da parte del Procuratore Federale è arrivato il defimento alla Commissione Disciplinare Nazionale. Lotito è stato deferito "per avere espresso mediante dichiarazioni rilasciate nel corso di trasmissione televisiva e pubblicate su organi di informazione, giudizi lesivi della reputazione di persone e di organismi operanti nell'ambito federale adombrando altresì dubbi sulla regolarità del campionato". Per Mezzaroma il deferimento è arrivato "per avere espresso mediante dichiarazioni rilasciate nel corso di trasmissione televisiva e pubblicate su organi di informazione, giudizi lesivi della reputazione di persone e di organismi operanti nell'ambito federale adombrando altresì dubbi sulla regolarità del campionato". Le relative società sono state deferite per responsabilità diretta.

MARTEDI' 23.02.2010
BIANCONERI AL LAVORO - La preparazione in vista della gara di ritorno dei sedicesimi di Europa League, in programma giovedì a Torino, ha visto i bianconeri allenarsi a Vinovo in seduta pomeridiana, agli ordini di Zaccheroni e del suo staff: Momo Sissoko sembra essersi lasciato completamente alle spalle la gastroenterite e si è allenamento regolarmente col gruppo sino lla fine. E' rimasto invece a riposo David Trezeguet, a causa di un lieve affaticamento muscolare ai flessori della coscia destra. Iaquinta e Poulsen, i due infortunati di lungo corso, erano sul campo, ma hanno continuato a seguire il loro programma di lavoro personalizzato.
LEONARDO TIFA ANCELOTTI - Alla vigilia di Inter-Chelsea, Carletto Ancelotti spera di battere un Mourinho nell'occhio del ciclone per i suoi attacchi contro tutto e tutti; e confida nel tifo degli italiani: "Esclusi i tifosi nerazzurri tutta l'talia sarà con noi", dice. E Leonardo, andando controcorrente rispetto a Galliani (che vorrebbe sempre vedere le italiane vincenti in Champions League), sta con Ancelotti: "Sento Ancelotti quasi tutti i giorni, parliamo di tante cose. Sono molto legato ad Ancelotti, sono complice della sua storia da tanto tempo. Io tifo per Carlo, anche se non è un tifo speciale contro l'Inter. Se un’italiana va avanti, tutti noi siamo contenti, ma può sempre andare avanti la Fiorentina, assieme a noi...".
DUHAMEL PER JUVE-AJAX - Sarà il quarantunenne francese Laurent Duhamel l'arbitro di Juventus-Ajax, gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Per Roma-Panathinaikos è stato invece prescelto il portoghese Bruno Miguel Duarte Paixao.
ULIVIERI: CHIEDERE SCUSA A TAGLIAVENTO - Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione Allenatori, non vuole commentare la sentenza del Giudice Sportivo che ha squalificato Mourinho per tre turni, chiosando solo così: "Io ho il record delle espulsioni". Ma il suo pensiero e la sua solidarietà vanno a Paolo Tagliavento, l'arbitro coinvolto nelle polemiche nerazzurre per l'arbitraggio di Inter-Sampdoria, al quale "dovremmo tutti chiedere scusa, soprattutto quelli coinvolti nella gazzarra di sabato scorso". E aggiunge: "L'intero stadio dovrebbe chiedere scusa a Tagliavento, specie quelli che sventolavano i fazzoletti bianchi". Non ce l'ha con Mourinho come tecnico, ma non ne condivide le sparate: "La sua gestione della partita in nove contro undici è stata eccezionale. Certo che se poi forza i toni ogni volta, c'è sempre qualcuno che risponde". (Nella foto: Eto'o che strattona Tagliavento e gli afferra la maglietta).
L'INTER RICORRE E MOU FA IL SOFISTA - L'Inter ricorrerà contro le squalifiche inflitte dal Giudice Sportivo Tosel a Mourinho, Cambiasso e Muntari, dopo gli accadimenti relativi alla gara contro la Sampdoria. Ne informa il club nerazzurro con una nota sul sito ufficiale: "F.C. Internazionale comunica che proporrà ricorso avverso le sanzioni inflitte oggi dal Giudice Sportivo nei confronti dell'allenatore José Mourinho e dei calciatori Esteban Cambiasso e Sulley Muntari". Intanto Mourinho attraverso il suo portavoce Eladio Parames si arrampica sugli specchi per dare un'interpretazione benevola al suo gesto: "Non aveva nulla a che vedere con l'arbitro. Voleva dire una cosa diversa: 'Potete anche portarmi via, arrestarmi, ma tanto la mia squadra è forte e vince lo stesso, anche se giochiamo in nove'".
ZAC: AIUTIAMO GLI ARBITRI - Dopo un weekend a dir poco infuocato per la classe arbitrale, praticamente tutti hanno voluto dire la loro, da Galliani a Spinelli, da Zamparini a Lotito, da Mezzaroma a Marotta. In casa Juve è Zaccheroni a parlare, spezzando una lancia a favore della classe arbitrale che, a suo parere, merita più rispetto: "I tecnici di buon senso, ormai, non vanno più di moda. Dobbiamo abbassare i toni nel rispetto dei ruoli, perché si sta creando un clima che non fa bene al calcio; ieri, appena entrato in campo, ai ragazzi ho detto 'il primo obiettivo è aiutare il direttore di gara perché per lui questa partita sarà complicata'. Ricordiamoci che senza arbitri non si gioca. Aiutiamoli.Non sta a noi stabilire se hanno fatto bene o male. Del resto perché il calciatore può sbagliare un passaggio e l'arbitro deve essere infallibile? Se vogliamo convivere bene, dobbiamo rispettare i ruoli,come ha detto già Colomba, che è un allenatore di buon senso. Ma in questo momento i tecnici di buon senso, che tengono i toni bassi, non vanno di moda. Così si crea un clima che non fa bene al calcio. I veleni della settimana hanno pesato su tutti. Tagliavento, poveretto, che partita ha dovuto arbitrare sabato sera? Non sembrava una partita di calcio, non era una partita di calcio. Per vedere poi che alla moviola l’arbitro non ha sbagliato niente... Con chi se la prende con l’arbitro dico: perché stiamo le ore ad attaccare gli arbitri in tv per un errore, anche decisivo, e non dedichiamo lo stesso tempo a prendercela coi giocatori che di errori ne fanno altrettanti se non di più? E fatevelo dire da chi ha perso a Torino per quel gol famoso salvato da Ferrara 50 centimetri dentro in un campionato dove arrivammo a sei punti dalla Juve scudettata".
LA JUVE VERSO L'AJAX - Niente riposo per i bianconeri: giovedì li attende all'Olimpico l'Ajax, nella gara di ritorno dei sedicesimi di Europa League. Quindi il gruppo è subito tornato in campo: chi ha giocato contro il Bologna ha svolto lavoro defaticante, attività normale per gli altri. Non ha partecipato alla seduta di allenamento Momo Sissoko, colpito da gastroenterite; la sua presenza in campo contro l'Ajax è in dubbio. Anche Caceres risente ancora di problemi addominali e potrebbe non essere disponibile. Cannavaro invece appare recuperato. Sempre lavoro differenziato per Giovinco, Iaquinta e Poulsen.

LUNEDI' 22.02.2010
MOURINHO SQUALIFICATO PER TRE TURNI - Il Giudice Sportivo, deliberando in merito a quanto occorso nell'ultimo turno di campionato, ha squalificato Mourinho per tre giornate (oltre a comminargli un'ammenda di 40.000 euro) "per avere, nel corso della gara, contestato ripetutamente l'operato arbitrale con atteggiamenti plateali, in particolare mimando, al 35' del primo tempo ed al 10' del secondo tempo, 'le manette', con i polsi incrociati e le braccia rivolte verso il pubblico e verso le telecamere presenti ai bordi del campo; per avere inoltre, nell'intervallo, nel sottopassaggio che adduce agli spogliatoi, rivolto all'Arbitro ed agli Assistenti espressioni ingiuriose; per avere, infine, nel corso della gara, contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale, collocatisi nei pressi delle panchine di entrambe le squadre; infrazioni rilevate dai collaboratori della Procura federale; con recidiva specifica reiterata". Al dirigente nerazzurro Oriali sono state inoltre inflitte "l'inibizione a svolgere ogni attività in seno alla Figc, a ricoprire cariche federali e a rappresentare la società nell'ambito federale a tutto l'8 marzo 2010 e un'ammenda di 10.000 euro per avere, nel corso della gara, contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale, collocatisi nei pressi delle panchine di entrambe le squadre; infrazione rilevata dalla Procura federale; con recidiva reiterata". Sempre tra i nerazzurri due giornate di squalifica sono state comminate a Cambiasso "per avere, nell'intervallo, nel sottopassaggio che adduce agli spogliatoi, tentato di colpire con un pugno un calciatore della squadra avversaria; infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale". Due giornate anche per Muntari "per avere, al 35' del primo tempo, uscendo dal terreno di giuoco per la sostituzione, rivolto ripetutamente un'espressione ingiuriosa agli Ufficiali di gara; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale". Una giornata invece per Samuel "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete" e per Cordoba "doppia ammonizione per comportamento non regolamentare in campo e per comportamento scorretto nei confronti di un avversario". Inoltre l'Inter è stata multata di 25.000 euro "per avere suoi sostenitori, al 39' del primo tempo, lanciato sul terreno di giuoco una bottiglia in plastica in direzione di un Assistente; per avere, nel corso della gara, fatto esplodere nel proprio settore una decina di petardi; per avere, tra il 40' del primo tempo e l’inizio del secondo tempo, esposto uno striscione dal contenuto ingiurioso per gli Organi federali; per avere infine, nel corso del secondo tempo, indirizzato all'Arbitro cori insultanti". Ulteriori 5.000 euro di ammenda sono stati infine comminati alla società nerazzurra "a titolo di responsabilità oggettiva per aver ingiustificatamente ritardato l'inizio del secondo tempo di circa cinque minuti; recidiva reiterata".
RESPONSABILI I GENOANI PER IL FERIMENTO DELL'AGENTE - Il Giudice Sportivo, sciogliendo la riserva contenuta nel comunicato ufficiale della settimana scorsa, "letta la relazione del Procuratore federale del 19 febbraio e le allegate note della Questura di Torni e dell'Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni Sportive" ha deliberato come segue in merito agli incidenti occorsi in occasione della gara Juventus-Genoa: "Rilevato che sostenitori della Soc. Genoa, tra il 15' e il 30' del primo tempo. a) dal settore loro riservato, effettuavano un fitto lancio di petardi, nonché di pezzi di sedili divelti, nel contiguo settore denominato 'Curva Nord', occupato dai sostenitori della squadra avversaria; b) entrati nel settore denominato 'Intercinta', tentavano di abbattere i cancelli divisori con la 'Curva nord', scardinandone uno e non conseguendo l'intento per l'immmediato intervento delle Forze dell'ordine; c) in quest'ultimo contesto, colpivano con un artifizio pirotecnico (presumibilmente un 'fumogeno') un agente di Polizia, cagionandogli ustioni di II e III grado in zona toracica, giudicate guaribili in quaranta giorni; rilevato altresì che sostenitori della Soc. Juventus, nelle medesime circostanze, facevano esplodere alcuni petardi, lanciandone altri nel settore occupato dalla tifoseria avversaria", ha inflitto al Genoa un'ammenda di 40.000 euro con diffida e alla Juventus un'ammenda di 15.000 euro.
MARCHISIO SQUALIFICATO - Claudio Marchisio, che era diffidato, essendo stato ammonito nel corso di Bologna-Juventus, è stato squalificato per un turno dal Giudice Sportivo "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario". Sono state inoltre comminate le seguentu squalifiche (Inter a parte): due giornate a Rivas (Livorno), una giornata a Zapata (Udinese), Pazzini e Pozzi (Sampdoria), Raggi (Sampdoria), Raggi (Bologna), Rigoni e Morero (Chievo), Del Grosso (Siena), Filippini e Pulzetti (Livorno), Grava (Napoli), Mascara (Catania) e Muslera (Lazio). Igli Tare, dirigente della Lazio, è stato inibito a tutto l'8 marzo 2010 "per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto all'Arbitro, con atteggiamento intimidatorio, un'espressione ingiuriosa"; Antonino Pulvirenti, dirigente del Catania, è stato multato di 5.000 euro "per avere, al termine della gara. al rientro negli spogliatoi, rivolto all'Arbitro un'espressione irrispettosa".
PER ABETE C'E' TROPPA ESASPERAZIONE - Giancarlo Abete, ai microfoni di Sky, ha manifestato la sua disapprovazione per i gesti e le parole che hanno evidenziato una protesta, che va estendendosi a macchia d'olio, per le decisioni arbitrali: "Ogni volta che si va oltre nei gesti e nei toni si crea un'esasperazione che non può essere giustificata solo per la fase che si sta vivendo. Per tutti questa è una fase delicata, ma serve rispetto per tutti gli altri protagonisti, l'idea di un calcio sovraeccitato non fa bene. Ognuno abbia la capacità di capire in che contesto opera, ci vuole la capacità di essere protagonisti di un tipo di cultura che rispetti lo sport e non solo quella di portare avanti le proprie istanze a livello individuale. Si possono portare avanti le proprie istanze nel rispetto dei valori comuni". Ha poi parlato della telefonata con Moratti: "E' stata una chiacchierata tranquilla, positiva, come è nel costume delle chiacchierate tra dirigenti sportivi. Ci siamo rappresentati alcuni scenari, è stato un momento di confronto naturale che avviene di frequenza non soltanto con Moratti". Nessuno ha di che preoccuparsi, secondo lui, il campionato è apertissimo su tutti i fronti: "La classifica parla chiaro, dice che sono tutte situazioni aperte, mancano tantissime giornate alla fine del campionato. C'è un'ottima Roma, un Milan convincente con il Bari, le coppe che possono incidere positivamente o negativamente sulle squadre, aperta la battaglia per la Champions così come per la retrocessione, è un campionato da seguire con intensità perché lo merita". Conclude col futuro di Lippi: "Con Lippi siamo concentrati su un obiettivo condiviso, tanto che adesso è in Sudafrica per un workshop organizzato dalla Fifa in vista del Mondiale. Il resto sono riflessioni che faccio con lui direttamente, Figc e Lippi vanno di comune intesa in vista del Mondiale. Il futuro? A maggio faremo il punto della situazione, Lippi andrà al Mondiale e tutti conosceranno lo scenario di riferimento del dopo Mondiale. In quel momento ci sarà chiarezza per il post Mondiale".
POLEMICHE ARBITRALI, CHI SI' E CHI NO - Il sì è di Lotito, ai microfoni Rai, dopo il ko della Lazio a Palermo: "Il calcio deve ritrovare credibilità. Non ho mai osato recriminare per episodi dubbi nei nostri confronti ma Muslera mi ha giurato di non avere toccato Miccoli. Certi giocatori dovrebbero partecipare ad un corso per cascatori. Non ho mai creduto che da parte degli arbitri ci potesse essere una certa volontà. Ma se è così, ce lo dicano e noi ci adegueremo...". Eppure dopo Calciopoli il calcio era pulito...
Il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, è appena arrivato, ma la strada della polemica e del lamento gia l'ha imparata: "Complimenti a Giannoccaro che ha visto un fallo di Ghezzal complicatissimo. Deve avere faticato così tanto per avere visto quel fallo, che dopo tutte le decisioni sono state a favore del Napoli. L'arbitraggio ha infastidito tutto l'ambiente, queste cose fanno male a tutto il calcio. Sono soddisfatto del comportamento del Siena, ma abbiamo assistito a un arbitraggio a senso unico, con tutte le decisioni invertite".
Cosmi allenatore del Livorno usa l'arma dell'ironia: "L'arbitro Celi? È stato il migliore in campo. Ma bisogna vedere per chi...".
Invece Colomba, l'allenatore del Bologna, dopo la sconfitta contro la Juve, rispondendo ai giornalisti di parte rossoblu che lo istigavano sul fatto che il goal di Candreva fosse viziato da fallo di mano del Piero, sul sito della società ha smorzato i toni della polemica: "Ho 55 anni e mi permetto di dire una cosa: diamoci una regolata, a livello di allenatori. Prima di essere allenatori dobbiamo essere educatori e quello che si vede prima, durante e dopo le partite indica che stiamo perdendo la misura. Vogliamo vendere il nostro calcio all'estero, ma oggi presentiamo un calcio in cui si parla tanto e si fa poco, con in più episodi di guerriglia sugli spalti (fortunatamente meno che in passato). Abbiamo imboccato una strada sbagliata: diamoci una regolata e pensiamo a milgiorare la qualità e la quantità di quello che producono le nostre squadre. Chiaramente anche a me dispiace se perdo a causa di una svista, ma non recriminiamo troppo su queste cose: siamo allenatori ed educatori, non siamo qui per fare delle sceneggiate". Ogni riferimento a Mourinho è senz'altro puramente casuale.
REAL MADRID E BARCELONA IN TESTA ALLA CLASSIFICA DELLE ENTRATE - In attesa dell'auterovele Football Money League a cura di Deloitte, che sarà presentata tra due settimane al prossimo Soccerex a Manchester, uno studio della spagnola Prime Time Sport, indica i due colossi iberici come le squadre che hanno generato più introiti nella passata stagione: 407 milioni di euro per il Real Madrid, in testa alla classifica, con una crescita rispetto alla scorsa stagione di più del 10%, e 385 milioni per i vincitori della scorsa Champions League. Al terzo posto l'Arsenal con 357 milioni, di cui 88 sarebbero legati alla vendita di proprietà nel sito dove una volta sorgeva lo stadio di Highbury. Quarto il Manchester United con 317 milioni, l'anno precedente secondo nella classifica degli spagnoli.
DA ZAC TANTI COMPLIMENTI - Zaccheroni è soddisfatto e si spende in complimenti: "Devo dire che sono molto soddisfatto della prestazione, soprattutto in ragione del Bologna che è stato il migliore della stagione. Hanno giocato una partita davvero buona e ci hanno messo in grande difficoltà. Noi abbiamo fatto fatica a contenere in qualche occasione le loro avanzate, la loro spinta, soprattutto perché dopo mezz'ora abbiamo sentito la fatica di giovedì. Considerate che i miei cambi sono stati tutti effettuati nella zona nevralgica del campo. Il gol di Candreva arrivato dopo la clamorosa occasione dei rossoblù? C'è stata un po' di fortuna sull'azione precedente di Gimenez, non so quanta, ma noi ci abbiamo messo anche del nostro contribuendo al pareggio di Buscè anche se effettivamente è stata una questione di millimetri perché De Ceglie stava sulla palla".
Zac analizza poi la classifica ed afferma: "Escludo che il quarto posto attuale ci possa dare qualcosa in più. Il nostro obiettivo è trovare la Champions a fine stagione. Ora dobbiamo consolidare quello che stiamo facendo e cercare di migliorare continuamente". Per finire, ai microfoni di SKY, il tecnico romagnolo elogia l'arbitro Banti: "Bisogna fare i complimenti all'arbitro, perché la situazione che si è creata per gli episodi precedenti non era molto tranquilla per noi. Lui si è comportato bene nei nostri confronti e non si è fatto condizionare da tutte le polemiche della settimana appena trascorsa".
LE OPINIONI DEI PROTAGONISTI - Inizia Del Piero, per Sky migliore in campo: "Sapevamo che dovevamo soffrire. Anche oggi lo abbiamo fatto. È chiaro che l’auspicio è quello di giocare ai massimi livelli, vincere senza soffrire, ma non è possibile. Il campionato italiano è molto impegnativo e noi veniamo da un momento di convalescenza. Quindi, è giusto così. Ogni vittoria, ogni partita che riusciamo a portare a casa con questa determinazione, ci fa fare un passo avanti verso la totale guarigione, ma non è che dobbiamo pensare che arriverà un momento nel quale saremo totalmente guariti. La situazione è questa, non dobbiamo nasconderci, siamo in difficoltà, tra virgolette, ma ne stiamo uscendo. La linea finale sarà a fine anno, quella che poi tireremo a fine anno con i risultati e con quello che faremo adesso. Sono felice, sono felice per oggi, sono felice per Candreva, che si impegna sempre, per la nostra vittoria, per la mia partita, chiaramente. È una bella vittoria per noi, che ci da ancora più morale, più spinta". E Candreva è ancor più felice, visto che quello di oggi è il suo primo goal con la Juve: "È stata una grande emozione. Del Piero è stato grandioso con quel passaggio che mi ha messo davanti alla porta. Dopo il gol sono subito corso dal team manager Boaglio che me lo aveva pronosticato da giorni. Sono contento per questo mio primo periodo alla Juve in cui sono riuscito subito ad ambientarmi grazie all’aiuto di tutti i miei compagni". Chiellini ha espresso invece ai microfoni della Rai la sua soddisfazione per le note positive della giornata: "Sicuramente, già il fatto di aver raggiunto il quarto posto è importante per noi, dopo alcune settimane che eravamo sotto. Siamo consapevoli di dover migliorare il gioco, però l'atteggiamento è quello giusto. Anche oggi siamo stati fortunati nel secondo tempo, ma nel primo abbiamo avuto anche le occasioni per chiudere la partita. All'inizio abbiamo rischiato relativamente poco, poi purtroppo abbiamo concesso ancora qualche occasione". Molto del merito, a suo parere, è del nuovo tecnico: "Dobbiamo ringraziare il mister, che ci ha aiutato a recuperare quello spirito di cui lo spogliatoio aveva bisogno. Stiamo integrando nel nostro bagaglio nuovi meccanismi difensivi, e non è assolutamente un problema variare nel modulo: abbiamo tanti giocatori preparati e adatti a mettere in pratica la difesa a 3 come quella a 4, Zaccheroni sa quello che fa".
PROBLEMI PER MANCINI AL CITY - Roberto Mancini ha adesso le sue belle gatte da pelare. Non sono solo i risultati sul campo, dopo la partenza col botto: è vero che il City è al terzo pareggio consecutivo, ma il City è pur sempre quarto alla pari col Tottenham e con una partita in meno. I problemi veri sono nello spogliatoio: dopo il violento litigio con Bellamy dei giorni scorsi, ora è lo spogliatoio a rivoltarglisi contro; i giornali inglesi, e segnatamente il Daily Mail e il Sun, parlano di rivolta dei giocatori nei confronti del tecnico jesino, che accusano di non essere entrato nei meccanismi della Premier League e di imporre allenamenti troppo faticosi, non adeguati allo stress fisico patito dai giocatori durante le gare. L'aiutante tecnico Raymond Verheijen, ereditato dalla gestione Hugues, è stato allontanato per divergenze sui metodi. Pare sia dovuto intervenire il patron arabo Bin Zayed a riportare la calma tra i giocatori. Mancini per ora gode della fiducia della dirigenza, che gli ha appena rinnovato il contratto, ma i dissidi con lo spogliatoio potrebbero essergli fatali. E il traguardo qualificazione alla Champions diventa fondamentale.

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