Bergamo chiarisce sulla telefonata con Facchetti

News, 14 aprile 2010.

Bergamo: Fu lui a fare il nome di Collina. La Juve vuole riaprire il processo sportivo? Gianfelice Facchetti accusa, Trofino replica. Per Narducci è tutto come prima. Moggi: processo fatto sulle chiacchiere.

Bergamo, la telefonata con Facchetti, le cene. Sulle polemiche (troppe, troppo fuorvianti e poco disinteressate) innescate dalla telefonata tra Bergamo e Facchetti riprendiamo testualmente, da Tuttosport, la dichiarazione dell'ex-designatore livornese "Fu lui a fare il nome di Collina e non viceversa. Il regalo di Moratti? Non ricordo di essere mai andato nella sede a ritirare nessun regalo. Era Natale, in quel periodo era normale ricevere dalle società il classico regalo per la feste e, insomma, anche nel valutare questi audio ci vorrebbe un po' di buon senso. Le cene con i dirigenti? Non mi sembra una cosa vergognosa. Era il mio ultimo anno da designatore e così, d'accordo con mia moglie, organizzai delle serate a casa con vecchi amici, tra i quali Giraudo e Moggi. Moratti non venne mai, fu lui a invitarmi negli anni passati a Forte dei Marmi".

Nessuna altra brutta sorpresa per la Juve. In vista dell'incontro di venerdì sera con l'Inter, seduta mattutina di allenamento in campo oggi a Vinovo. Solo palestra per Trezeguet e Grygera, la cui assenza è confermata per la gara contro i nerazzurri. I nuovi accertamenti hanno evidenziato, per entrambi, problemi ai bicipiti femorali: il sinistro per David, il destro per il ceco. Diversificato rispetto ai compagni il lavoro svolto da Zebina. Indicazioni positive per Diego e Caceres, in piena attività col gruppo, compresa la partitella finale. Domani, consueta conferenza stampa di Zaccheroni alle 13,45 e ultimo allenamento nel pomeriggio.

I legali della Juve vogliono riaprire il processo sportivo? Secondo La Stampa, a seguito delle nuove intercettazioni acquisite ieri nel processo di Napoli, i legali della Juve starebbero valutando una doppia linea d'azione: la prima, "percorribile subito", riguarda la richiesta di revoca dello scudetto assegnato all'Inter per il 2005-06; la seconda, "difficile ma non più esclusa", è la richiesta di riscrivere il processo sportivo.
Sul primo punto, secondo il giornale, non appena il Tribunale disporrà lo sbobinamento a cura di un perito e la società avrà le trascrizioni ufficiali "i legali bianconeri di rivolgeranno direttamente al presidente della Federcalcio con un'istanza di revoca dello scudetto assegnato ai nerazzurri il 26 luglio 2006 dal Commissario Straordinario Guido Rossi".
Quanto alla riscrittura del processo, secondo La Stampa, "i legali bianconeri si muoveranno soltanto se negli atti che verranno trascritti dovesero emergere situazioni di una tale entità da rimettere in discussione anche le sentenze della giustizia sportiva".
Due osservazione da parte della redazione di Ju29ro.com:
1) l'assegnazione dello scudetto 2005-06, e l'eventuale ridiscussione del processo sportivo, vanno ad impattare, tra le altre cose, anche sulla ripartizione dei diritti tv che la Federazione si appresta a calcolare per il 2010-11. L'abbiamo scritto altre volte e i rappresentanti della nostra Associazione l'hanno anche affermato in sede di Assemblea sociale: è fondamentale che la Juve accetti tale ripartizione con riserva, proprio per i motivi che accenna La Stampa.
2) l'avvocato Zaccone ha avuto già modo di affermare che le nuove intercettazioni avrebbero, nel 2006, obbligato una diversa contestualizzazione dei fatti oggetto d'indagine, e non consentito le accuse formulate ai dirigenti bianconeri e, quindi, alla societaà. Alla Juve si fideranno di quanto dice l'avvocato Zaccone?

Trofino: Mi dispiace per Facchetti, ma io devo difendere Moggi. Paolo Trofino, uno degli avvocati di Luciano Moggi, replica a Gianfelice Facchetti, che accusa la difesa moggiana di aver fatto uscire un'immagine distorta della figura di suo padre, con la pubblicazione di intercettazioni che lo coinvolgono in Calciopoli, evidenziandone, col mondo dei designatori, legami simili a quelli che hanno portato Moggi in tribunale (e la Juve in B); riferendosi poi in particolare ad una telefonata tra il padre e Bergamo, afferma di vedere in atto "una falsificazione dei fatti grave, vergognosa e inaccettabile, oltre che lesiva della memoria" del padre. Risponde Trofino: "Mi dispiace che Gianfelice Facchetti si sia sentito offeso e ho rispetto per la memoria di Giacinto Facchetti che per me è un monumento del calcio e ricordo ancora quella formazione a memoria. Non intendevo offenderlo, ma il mio assistito è stato massacrato per quattro anni sul discorso delle griglie: era difficile stabilire i tre arbitri per i match di prima fascia, date le preclusioni presenti, e nella telefonata di Moggi si parlava di questo, ora è venuto fuori che anche altri parlavano di designatori e di griglie e io non ci vedo nulla di illecito. Ho voluto dimostrare che anche il presidente dell'Inter lo faceva. Se dalla trascrizione futura, disposta dal Tribunale, si vedrà che quella frase è pronunciata da un altro interlocutore, per noi si tratterà di un particolare ininfluente". Anche perché una telefonata nella quale Facchetti chiede "Il numero 1 degli arbitri", piaccia o non piaccia, c'è: è la Facchetti-Mazzei del giorno prima (clicca per ascoltarla).

Moggi: tifoso di tutte ma non dell'Inter. Moggi, ai microfoni del Tg2, non si trattiene ed afferma: "Da ragazzino ero tifoso dell'Inter, da quando ho conosciuto Moratti sono diventato tifoso di tutte le squadre tranne che dell'Inter". Poi entra nello specifico del processo che lo vede imputato: "Questo è un processo fatto sulle chiacchiere, hanno trascurato quello che volevano trascurare. Non era un sistema ma era un modo di comportarsi. I primi a comportarsi così erano Federazione e Lega. Nessuno doveva parlare con i designatori ma tutti ci parlavano. Caso diverso era quello di Facchetti che chiedeva a Bergamo di non fare la griglia ma di far venire Collina ad arbitrare l'Inter" (negli audio chiede "il numero 1" degli arbitri, ma per tutti il "numero 1 degli arbitri" non era forse Collina? ndr). Infine Moggi riafferma: "La cupola non c'è mai stata".

Per Narducci tutto come prima. Al processo di Napoli è stata accolta la proposta della difesa di Moggi di inserire le nuove intercettazioni, miranti a smontare la teoria della cupola moggiana, ma il pm Narducci è tranquillo, e ritiene che nulla sia cambiato: "Le nuove intercettazioni non spostano alcunché. A chi le dovesse ritenere inopportune e disdicevoli sul piano morale e dei comportamenti, diciamo che noi ragioniamo sui reati. E se c’è un’operazione in corso di mistificazione che vuole cancellare i fatti reato con altre finalità, la procura della Repubblica sta qui a lavorare….La procura di Napoli che deve ragionare da pubblico ministero in funzione di un giudizio penale, non può giudicare illecito penale il fatto che una persona colloqui al telefono con un'altra". Secondo Narducci tutto ciò "è il risultato di un'indagine che ha riguardato anche personaggi ai vertici della Federazione L’ipotesi è che una parte di queste persone ha costituito un’associazione per delinquere finalizzata all’alterazione del campionato di calcio di seria A 2004-5. Altre persone non hanno fatto parte di questa organizzazione ma ne hanno beneficiato soprattutto nella seconda fase di quel campionato”. E sulle nuove intercettazioni proposte dalla difesa “la procura di Napoli, contestualmente alla richiesta di rinvio a giudizio, ha preso atto per tantissime situazioni del fatto che gli elementi erano scarsi, insufficienti, si prestavano a equivoci. La questione era e resta un’altra: riesce questa attività di indagine attraverso intercettazioni telefoniche, dichiarazioni di persone informate sui fatti, ricostruzione del traffico riservato, a fornire un dato probatorio sicuro, ovvero che è stata organizzata una alterazione complessiva del campionato? Noi crediamo di sì”. Quindi la Procura non si è opposta. Secondo il pm c'è un equivoco: "Si sta tentando di accreditare la tesi, secondo noi di assoluta inconsistenza, come se noi avessimo interpretato e valutato con un rilievo penale una serie di frasi e di comportamenti assimilandoli a quelli di chi, da che mondo e mondo, e continuerà per l'eternità a lamentarsi, protestare, a imprecare contro mille divinità perché si sente vittima di comportamenti sbagliati, arbitraggi sbagliati o non all'altezza della situazione. Tutto questo a noi non ha interessato alcunché. Se si vuole dimostrare che non c'è reato per una serie di persone dimostrando che una o più persone hanno in alcuni momenti della loro vita colloquiato con altri, secondo noi questo risultato non può prodursi. Questa è la linea della Procura che non ha problemi a far trascrivere quelle che le difese giudicano telefonate eccezionali, rilevantissime, decisive, augurandoci di dover fare un processo penale e non parlare di scudetti tolti o ricevuti che è la questione di cui si parla da 15 giorni: a noi non interessa alcunché, noi ragioniamo su indagini e reati".

Moratti glissa su Calciopoli. Massimo Moratti, al momento, preferisce non interessarsi della piega che sta prendendo il processo di Napoli. Infatti, intervistato da un cronista all'uscita della Saras, è stato laconico: "Gli sviluppi di Calciopoli? Non ho seguìto, non ho avuto il tempo per farlo".

Si ferma anche Trezeguet. Lunedì si era fermato Grygera, ora è il turno di Trezeguet, che ha accusato un affaticamento muscolare ed ha saltato l'allenamento. I due saranno sottoposti al più presto ad accertamenti strumentali che ne chiariscano le reali condizioni. Intanto la squadra continua ad allenarsi, in vista del big match contro l'Inter, in programma venerdì sera al 'Meazza', svolgendo sopratttutto esercizi di possesso e circolazione della palla. In una partitella contro la 'Berretti' si è messo in particolare evidenza Del Piero, autore di una tripletta; a segno anche Diego e Paolucci.

Giovinco, stagione finita. I problemi fisici alla Juve non finiscono mai. Sebastian Giovinco ha riportato una distrazione di secondo grado del muscolo semitendinoso della gamba sinistra. I tempi di recupero previsti sono di almeno 40 giorni. Per Sebastian la stagione calcistica, per altro priva di soddisfazioni, sembra finita.
La buona notizia, invece, viene da Diego, che sembra recuperato. Nella partitella d'allenamento in evidenza il capitano Alex Del Piero, che ha dimostrato di aver superato i problemi alla caviglia. Caceres si è allenato forzando i carichi di lavoro e si avvicina al totale recupero.

Cagliari, esonerato Allegri. Altro esonero in serie A. Questa volta a perdere la panchina è Massimiliano Allegri, esonerato dal Cagliari. Una decisione, a sole cinque giornata dal termine del campionato, che è stata annunciata da questo comunicato ufficiale sul sito uffciale della società: "Il Cagliari Calcio comunica di aver sollevato dall'incarico Massimiliano Allegri. La guida tecnica verrà affidata all'allenatore della Primavera Giorgio Melis, coadiuvato da Gianluca Festa. Ad Allegri vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto e i migliori auspici per il proseguo della carriera".


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