J. Elkann presidente Fiat. Zamparini: querelo la RAI.

News, 20 aprile 2010.

Elkann sarà presidente Fiat. Zamparini contesta un servizio RAI sulla sua intervista a RadioRadio. I pm ancora alla ricerca di prove, blitz dei CC a RadioRadio. Roma e Lazio multate. Sissoko e Melo squalificati.

Elkann domani diventerà presidente della FIAT - "Domani è una giornata importante per la Fiat e per me. Sono molto orgoglioso felice di questo, e riconoscente alle tante persone che in questi anni mi hanno aiutato e sostenuto. Anche alla mia famiglia per la fiducia che mi ha accordato". Queste le prime parole del presidente designato di Fiat, John Elkann, il quale ha aggiunto: "Mi avrebbe fatto piacere ci fosse stato mio nonno".
"Alla Fiat non ci saranno vicepresidenti" ha aggiunto John Elkann, presidente designato di Fiat, nella conferenza stampa convocata per annunciare che Luca Cordero di Montezemolo lascia la carica. Elkann ha poi detto che Marchionne entrerà nell'accomandita di famiglia. "Mia zia Maria Sole ha dimostrato grande stima per Marchionne, stima che condividiamo tutti. Anche se oggi la tendenza nella famiglia è avere un'accomandita con sempre più familiari".
John Elkann ha chiesto ai giornalisti presenti di non parlare di calcio: "Preferirei oggi e domani evitare domande sul tema della Juventus". Anche noi, aggiungiamo, avremmo avuto piacere che ci fosse ancora suo nonno.

Zamparini: querelo la RAI. Maurizio Zamparini è intervenuto ai microfoni di RadioRadio esprimendo tutto il suo disappunto per le espressioni utilizzate nel servizio di un Tg della Rai: "Sono molto arrabbiato con la RAI che oggi ha lanciato la notizia che il sottoscritto sarebbe stato intercettato in un colloquio con Moggi per farmi mandare l’arbitro Rizzoli quando il Palermo era in serie B e doveva giocare a Verona. Io mi sono limitato a raccontare a voi di RadioRadio che una volta Moggi raccontò, anche in presenza di altri, di avermi mandato Rizzoli ed io credevo ad una burla, mentre oggi è stata diffusa la notizia che avrei ‘mescolato’ con Moggi. Ho provveduto a querelare la RAI, perchè ha buttato fango su di me diffondendo a milioni di telespettatori il fatto che sono stato intercettato. Contro di me non c’è uno straccio di prova”. L’intervista a cui fa riferimento Zamparini è quella che oggi, al processo di Napoli per "Calciopoli", i pm hanno chiesto di acquisire.
Questa la nota ufficiale riportata sul sito della società Palermo Calcio:
Il Presidente Zamparini, sentendosi diffamato dalla notizia di una “inventata” telefonata tra lui e il sig. Moggi data nel corso del Telegiornale di Rai 1 delle 13,30, ha incaricato il suo legale di sporgere querela nei confronti della Rai per la notizia diffamante e fuorviante della realtà. Infatti, il Presidente Zamparini – la scorsa settimana alla emittente romana Radio Radio - aveva rilasciato una dichiarazione dove raccontava di un fatto svoltosi nel 2003/2004 tra lui ed il sig. Moggi, denunciando quanto accaduto a tutela della verità. Si ritiene gravissimo quanto successo dando a milioni di telespettatori una falsa ed umiliante immagine del signor Zamparini.

Blitz dei Carabinieri. Ieri i Carabinieri di via in Selci sono piombati nella sede dell'emittente RadioRadio, su ordine dei pm Narducci e Capuano, per acquisire la registrazione dell'intervista telefonica realizzata venerdì scorso con Zamparini, che aveva raccontato un episodio relativo al campionato 2003-04, quando il Palermo era in B. Il presidente rosanero aveva detto: "Chiesi a Foschi quale fosse il migliore ar­bitro in quel periodo; poco dopo Mog­gi telefonò davanti a me chiedendo Rizzoli per il Palermo e la settimana dopo ci arbitrò per davve­ro. Raccontai tutto dopo poco tempo all’Assemblea di Lega per denunciare il fatto, ma i presidenti del­le altre squadre non mi dissero niente". Questa affermazione è stata ritenuta importante dai pm per avvalorare la loro tesi d'accusa che vede Moggi nel ruolo del grande manovratore. Se dopo tre anni dalla chiusura delle indagini i magistrati sono ancora alla ricerche di prove è evidente che il loro castello accusatorio non lo considerano "molto solido".

Derby del Cupolone: ammenda di 20.000 euro per Totti - Il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha comminato una multa di 20.000 al capitano giallorosso "per avere, al termine della gara, rivolgendosi al settore occupato dai propri sostenitori (Curva Sud), alzato ripetutamente le mani con i pollici rivolti verso il basso, indirizzando in tal modo ai calciatori ed ai tifosi avversari un gesto platealmente provocatorio". Totti comunque non è l'unico giocatore del derby ad essere stato sanzionato da Tosel. Il Giudice ha infatto punito anche due calciatori della Lazio, protagonisti del parapiglia finale: Zarate "per avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, calciato con veemenza il pallone verso un gruppo di calciatori avversari, colpendone una alla schiena" (ammonizione e ammenda di 8.000 euro) e Baronio "per avere, al termine della gara, al rientro negli spogliatoi, rivolto ad un calciatore avversario un’espressione minacciosa" (ammenda di 5.000 euro).

Derby del Cupolone: ammenda di 40.000 euro alle due società - Il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha sanzionato pecuniariamente Roma e Lazio per il comportamento dei propri tifosi in occasione del derby. L'ammenda comminata a ciascuna società è di 40.000 euro. La Lazio è stata multata "per avere suoi sostenitori ... indirizzato ad un calciatore avversario un coro costituente espressione di discriminazione razziale, ... lanciato numerosi petardi nel settore occupato dalla tifoseria avversaria, ... colpito una steward con il lancio di una moneta, senza conseguenze lesive, ... lanciato sul terreno di giuoco due fumogeni e nel recinto di giuoco numerosi petardi e tre bottigliette di plastica, ... fatto esplodere numerosi petardi ed acceso un fumogeno". L'entità della sanzione è stata "attenuata ... per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza". La Roma, invece, è stata punita "per avere suoi sostenitori ... forzato il cordone di sicurezza formato dagli stewards per venire a contatto con la tifoseria avversaria provocando alcuni tafferugli sedati per l'intervento delle forze dell'ordine, con lievi conseguenze lesive per tre agenti di polizia, ... fatto esplodere nel proprio settore e nel recinto di gioco numerosi petardi ed acceso numerosi fumogeni nel proprio settore". Anche in questo caso l'entita della sanzione è stata "attenuata ... per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza". Gli accoltellamenti ed i vandalismi commessi fuori dallo Stadio Olimpico non rientrano nelle competenze del Giudice sportivo. Piaccia o non piaccia ai politicanti romani, ci auguriamo che al Ministero dell'Interno vengano presi gli opportuni provvedimenti in vista delle ultime partite di campionato delle squadre romane.

Sissoko e Melo squalificati - Come previsto, Sissoko e Felipe Melo sono stati squalificati per una giornata dal Giudice sportivo: nel corso della gara persa con l'Inter al Meazza, infatti, Sissoko era stato espulso per doppio giallo per comportamento scorretto, e Felipe Melo, già in diffida, era stato ammonito, sempre per comportamento scorretto. Chiellini è entrato in diffida. Numerosi i giocatori squalificati: per due giornate Ledesma (Lazio), per comportamento e per avere rivolto all'arbitro, all'atto dell'ammonizione, un ironico apprezzamento; per una giornata: Bonera, Ambrosini e Borriello (Milan), Dainelli (Genoa), Luciano (Chievo), Gazzi e Masiello Andrea (Bari), Ghezzal e Rosi (Siena), Goian (Palermo), Kolarov (Lazio), Lucarelli (Parma), Perticone (Livorno), Sammarco e Zapata (Udinese). Ammenda di 8.000 euro all'Inter per avere suoi sostenitori, al 23' del secondo tempo, per circa un minuto, esposto uno striscione insultante nei confronti di un Ufficiale di gara; e per avere acceso, nel corso della gara, tre bengala nel proprio settore.

Processo Calciopoli, la diretta. Oggi nuova udienza del processo "Calciopoli" a Napoli, dove dovrebbe testimoniare Carlo Ancelotti. Per i testimoni, però, c'è grande incertezza, a causa del blocco dei voli. Oggi dovrebbero essere acquisite le 74 telefonate "sfuggite" e ritrovate dalla difesa di Moggi, ma potrebbe presentare richiesta di acquisizione di altre intercettazioni, non trascritte dagli uomini di Auricchio, anche l'avvocato di Pairetto, secondo quanto riporta Tuttosport. Rumors che sono stati riportati in questa settimana da alcuni media non escludono contromosse dei pm, pronti a presentare, anche loro, nuove prove derivanti da indagini sulle sim svizzere. Vedremo. La diretta dell'udienza la potrete seguire su questo sito consultando la "Cronaca Live" e sul nostro Blog, dove potrete anche commentarla.

Anche Governato, del Brescia, al telefono. Ieri Tuttosport ha pubblicato la trascrizione di una nuova intercettazione nella quale Nello Governato, all'epoca dirigente del Brescia, è al telefono con Pairetto (alle 11.45) e si fa comunicare il nome dell'arbitro, prima delle 12.30, che era l'orario ufficiale della comunicazione alle società dei nomi della quaterna. Il Brescia nel processo si è costituita parte civile. Con sentenza 39321 la Suprema Corte aveva riammesso, come parti civili, il ministero dell'Economia, quello per le Politiche Giovanili, la Rai, la Figc, il Brescia Calcio, l'Atalanta, il Bologna, la Salernitana.
In un'altra intercettazione, pubblicata sempre dal quotidiano torinese, Spinelli parla con Bergamo e gli chiede un incontro, visto che il designatore era a Livorno. Ricordiamo che nel processo una delle accuse che sono mosse a Moggi è quella di aver saputo i nomi degli assistenti prima degli altri: l'intercettazione con Governato si aggiunge ad altri casi riscontrati dalla difesa e ricordate da Penta, consulente di Moggi: "C'è una volta in cui l'allora presidente dell'Inter chiama Mazzei il giovedì alle 17.50 e ottiene i nomi che saranno resi pubblici il giorno dopo. Poi Meani incassa due sms dal segretario della Can Martino intorno alle 11.15 del venerdì. E Moggi, ormai terzo, si becca un capo di imputazione penale e sportiva perchè ottiene i nomi alle 11.53 del venerdì".

Ancelotti forse assente a causa della nube. La nube causata dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull, con la conseguente paralisi dei voli in Europa, potrebbe impedire a Carlo Ancelotti di raggiungere Napoli, ove dovrebbe deporre quale testimone dell'accusa nel processo di Calciopoli. L'attuale tecnico del Chelsea nel 2006 era già stato ascoltato come persona informata dei fatti. La sua testimonianza riguarderebbe il contenuto di una telefonata in cui Meani e Collina parlavano della fase finale di quel campionato che la Juventus "lasciò" alla Lazio nella piscina di Perugia: l'addetto agli arbitri del Milan raccontava a Collina di aver saputo da Ancelotti che Moggi conosceva con largo anticipo le designazioni degli arbitri e organizzava tutto (calendario del campionato incluso) a favore della Juve. Ugualmente a rischio, per lo stesso motivo, anche la deposizione del secondo testimone dell'accusa, un ispettore di polizia che aveva svolto indagini su Calciopoli sulla base delle intercettazioni telefoniche disposte dalla Procura di Torino.

La Juve ha ripreso ad allenarsi - I bianconeri si sono ritrovati a Vinovo per iniziare la preparazione in vista della gara interna contro in Bari. Ma Zaccheroni sembra di nuovo alle prese con l'emergenza infortuni. Dei quattro che oggi sono rimasti ad allenarsi in palestra (Diego, Marchisio, Salihamidzic e Trezeguet), sono le condizioni di David Trezeguet e, soprattutto, di Claudio Marchisio a preoccupare, anche se il sito della società dice che 'dovrebbero' presto tornare a lavorare col gruppo. Il centrocampista ha accusato nella partita di venerdì sera un problema al ginocchio e la sua assenza contro il Bari sarebbe assai grave, vista la contemporanea indisponibilità di Felipe Melo e Sissoko, che saranno entrambi squalificati. La squadra si allenerà a Vinovo a porte chiuse fino a venerdì.

Moggi chiede che sia il buon senso a vincere - Luciano Moggi, al Tg1, ribadisce ancora una volta la sua posizione e la sua verità: è vero che tutti i dirigenti contattavano i designatori, ma ciò non costitutiva illecito, in quanto ciò, allora, non era vietato dal regolamento. E della sudditanza psicologica dice: "La sudditanza psicologica c'é sempre stata, è nata quando è nato il calcio. Gli arbitri non lo fanno apposta". E in tema di nuove intercettazioni e dell'opportunità che la Federcalcio apra un'inchiesta, questa l'aspettativa di Moggi: "Mi aspetto buon senso, le inchieste vanno fatte a 360 gradi. Ora con queste nuove intercettazioni diciamo che siamo a 300 gradi".

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