Beha: Dubitate gente, dubitate. Capezzone: Calpestata la lealtà sportiva

News, 3 maggio 2010.

Capezzone: calpestata la lealtà sportiva. Beha invita a dubitare su questo calcio e sulle decisioni della FIGC. Tronchetti sullo scudetto cartonato. Vergogna all'Olimpico. Bianconeri delusi. Buffon sul suo futuro.

Capezzone: ieri a Roma calpestata la lealtà sportiva - "Quello che è accaduto ieri a Roma, all'Olimpico, è un vero e proprio "spot" contro il calcio, contro lo sport, contro i principi della lealtà sportiva, che sono stati in tutto e per tutto calpestati. Dirigenti, tecnici e giocatori della Lazio dovrebbero dare spiegazioni convincenti di quello che è accaduto. E addolora anche il comportamento del pubblico: per anni, avevamo detto che il pubblico era ormai l'ultima trincea della passione e dell'amore per lo sport, ma ora dobbiamo prendere atto di una vera e propria farsa che ha visto anche un intero stadio pienamente coinvolto e consenziente. Che hanno da dire tanti signori e soloni del "Palazzo" calcistico e dei suoi dintorni anche mediatici, così "interventisti" ai tempi della cosiddetta "Calciopoli" (ma a senso unico: solo contro Moggi e Giraudo, trattati da capri espiatori per meglio salvare tanti altri), e dopo, invece, così morbidi e silenziosi? E' interesse di tutti coloro che hanno a cuore il gioco del calcio (qualunque sia la squadra per la quale si fa il tifo) che episodi come quello di ieri siano analizzati a fondo, e che non si ripetano mai più. Sarà dura, altrimenti, continuare a difendere la credibilità del calcio italiano."

Gasparri ora parla di vergogna. Nel 2006, quando Mastella propose l'amnistia per Calciopoli, il politico, e tifoso giallorosso, Maurizio Gasparri era tra quelli che  dicevano che la politica non si doveva occupare del calcio. Oggi, invece, Gasparri deve aver cambiato idea e si occupa di calcio eccome, dichiarando (fonte Adnkronos): "Ieri e' stata scritta una pagina di vergogna. L'Inter potra' vincere lo scudetto, ma per quello che si e' visto ieri all'Olimpico, sara' uno scudetto simile a quello ottenuto con le telefonate di Facchetti agli arbitri". La nota d'agenzia continua dicendo che secondo Gasparri "la partita di ieri tra Lazio e Inter, con la vittoria dei neroazzurri e il tifo dei sostenitori biancoazzurri proprio per la squadra allenata da Mourinho in chiave antiromanista, dovrà finire sotto la lente di ingrandimento degli organi di vigilanza della Federcalcio". Della serie "Il calcio ora è pulito" quando fa comodo in chiave antijuventina, ed è meno pulito quando la squadra del cuore subisce un torto.

Beha al TG3: Dubitate gente, dubitate. Nel suo abituale intervento della domenica, nello spazio a lui riservato all'interno del TG3 delle 19.00, uno dei pochi giornalisti che tifano per la verità, Oliviero Beha, ha detto: "Oggi l'arbitro migliore di Collina, Tagliavento, è stato mandato per la partita più delicata, Atalanta-Bologna, e ne ha fatte di tutti i colori. Ebbene è il migliore arbitro, io devo pensare che abbia sbagliato in buona fede ma, siccome quattro anni fa è cominciata Calciopoli, sulla cattiva fede degli arbitri, la domanda è 'Chi ci assicura della buona fede degli arbitri?'. Non solo, adesso è stato proposto per la radiazione Moggi, il processo è di quattro anni fa, pensate al tempismo di uno per cui c'è un parere della Corte Federale soltanto oggi, casualmente, quando sta scoppiano tutto il casino delle altre intercettazioni. Dubitate gente, dubitate".

Tronchetti Provera sullo scudetto 2006 - Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli e nel Consiglio di amministrazione dell'Inter, dal molo di Portofino in occasione dell'ultima giornata delle Regate Pirelli, afferma che non vuole tornare sulla polemica per la riassegnazione dello scudetto 2006, nemmeno dopo le dichiarazione da parte dei vertici della Juvedi voler far ricorso. "Non guardo indietro. E' una vicenda chiusa", ha detto. "In tutti gli sport - ha però sottolineato dopo - quando il primo viene squalificato vince il secondo e nessuno ne fa uno scandalo: ma il calcio ha un impatto mediatico più forte e qui si sono inventati che è uno scandalo". "L'importante - ha proseguito invitando a guardare avanti - è che la Juve torni a essere uno degli aspiranti al titolo e ad avere un ruolo internazionale. Fa bene al calcio e rende più divertente il campionato". "Si è cercato di ricostruire sul nulla una rivisitazione di Calciopoli", ha affermato Tronchetti Provera sulle ultime vicende del processo. "Tentare di manipolare la verità è scandaloso", ha concluso. Su questo siamo perfettamente d'accordo con lui, visto che da Napoli, guardando indietro, stiamo apprendendo chi abbia manipolato.

Vergogna all'Olimpico. Ieri sera abbiamo potuto assistere ad un'anteprima degli effetti che potrà avere il calcio "spezzatino". Prima almeno le ultime quattro giornate venivano giocate in contemporanea per garantire la regolarità del campionato nella fase finale. Evidentemente ora la regolarità interessa meno e l'Inter gioca in serata, contro una Lazio demotivata e spinta dal suo pubblico a non giocare la partita, con striscioni che andano da “scansamose” a “Mou vinci per noi” in tribuna Tevere e cori come "Se vincete ve menamo". Una vergogna esportata anche all'estero. Avremmo voluto vedere se l'atteggiamento sarebbe stato lo stesso con la partita giocata in contemporanea alle altre, avremmo voluto vedere l'atteggiamento dei laziali alle 15.30, con l'Atalanta in vantaggio. Atalanta che ha ragione di lamentarsi di un Tagliavento che ne ha combinate di tutti i colori, graziando dal rosso Mutarelli e poi espellendo Pellegrino, per proteste, a causa di un rigore assegnato che non era rigore, perché la palla era già uscita.

Montali: Ha perso lo sport - Gian Paolo Montali, dirigente della Roma, non nasconde la sua amarezza dopo aver visto il clima in cui è maturata la sconfitta della Lazio contro l'Inter: "Mai pensavo che i miei occhi potessero vedere quello che hanno visto stasera - dice - mai, almeno, lo immaginavo prima di questa partita. Credo che anche l'Inter e il suo allenatore questa sera siano stati in palese imbarazzo. L'Inter non c'entra, oggi credo che non abbia perso solo la Lazio ma ha perso lo sport e in particolare il nostro calcio". Il tecnico in seconda della Lazio, Giovanni Lopez, in panchina per la squalifica di Reja, ha osservato: "Noi le motivazioni le avevamo: certo, il clima surreale dello stadio che tifava contro di noi qualcosa ci ha creato...Poi una volta subito il gol, non abbiamo fatto più niente". Marco Branca, direttore tecnico nerazzurro, interpreta la situazione a modo suo: "C'è un gemellaggio da anni, sono simpatizzanti".

I convocati di Lippi - Portieri: Buffon, De Sanctis, Marchetti, Sirigu. Difensori: Bocchetti, Bonucci, Cannavaro F., Cassani, Chiellini, Criscito, Grosso, Legrottaglie, Maggio, Zambrotta. Centrocampisti: Camoranesi, Candreva, Cossu, Gattuso, Marchisio, Montolivo, Palombo, Pepe, Pirlo. Attaccanti: Borriello, Di Natale, Gilardino, Iaquinta, Pazzini, Quagliarella. Questi i 29 giocatori convocati da Marcello Lippi per uno stage di due giorni alla Borghesiana di Roma. Sono stati esclusi dalla convocazione i giocatori di Roma e Inter, visto che le due squadre dovranno disputare mercoledì la finale di Coppa Italia.

Bianconeri delusi - I giocatori della Juve hanno visto sfumare oggi la possibilità di qualificarsi per la prossima Champions e non hanno nascosto la loro delusione per una stagione a dir poco fallimentare. Anche Claudio Marchisio, che oggi ha messo a segno il goal del pareggio ed ha ricevuto a Sky la palma del migliore in campo, non ha nascosto la sua insoddisfazione: "Sbagliamo troppe partite, prendiamo troppi gol, non è solo colpa della difesa, è un'annata così, anche oggi è andata male con il Catania. Quest'anno dobbiamo metterci l'anima in pace, ormai pensiamo solo a noi poi vedremo. Fino a qualche settimana fa era un problema di testa, andavamo in campo insicuri, è stato molto difficile, poi c'è stata la vittoria in casa con il Bari e il gioco è migliorato. Fisicamente ora stiamo meglio anche perché da quando non giochiamo più l'Europa League, possiamo allenarci bene però ormai è troppo tardi". I preliminari di Europa League "Ce la siamo cercata". Se arriva Benitez? "E' un ottimo allenatore". E a Juventus Channel aggiunge: "Mi spiace soprattutto per la situazione di oggi, con qualche punto in più ora potremmo essere lì a giocarci la Champions con Sampdoria e Palermo. Basta pensare solo ai punti persi in casa contro Siena e Napoli. Il Mondiale? Non ci sto ancora pensando. Proprio come i miei compagni, sto cercando di dare tutto fino alla fine per la Juventus". Dal sito ufficiale anche Chiellini pare solo desiderare che questa stagione maledetta finisca, per ricominciare da capo: "Cerchiamo di arrivare sesti e poi voltare pagina. Purtroppo sapevamo che la Champions era andata già a fine primo tempo. Peccato perché oggi meritavamo di vincere. Con un po’ più di fortuna potevamo andare in vantaggio noi. La prestazione di oggi non è stata così negativa e siamo stati bravi a recuperare il pareggio. Dietro ci siamo difesi bene, soffrendo solo sui calci piazzati". Anche Cannavaro non nasconde la delusione: "C’è rammarico per questi altri due punti persi. Pur non giocando benissimo, abbiamo creato parecchie occasioni, soprattutto nel primo tempo. Peccato per la fine della corsa per la Champions League e per il sorpasso del Napoli".

Buffon criptico sul suo futuro- Nei giorni scorsi ha rifiutato il Manchester City spiegando che "non è un club che fa parte dell'elite europea", ma al termine di Catania-Juventus, con la conseguente ufficializzazione della mancata partecipazione alla prossima Champions League da parte del club bianconero, Gigi Buffon ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Mediaset Premium: "Per altre due partite sono della Juve e mi auguro di esserlo anche in futuro. Nel caso le scelte mie e della società tendessero a qualche cambiamento lo saprete, ora in vista non c'è nulla".

Chelsea sempre più vicino al titolo - Il Chelsea di Carlo Ancelotti liquida con un 2-0 il Liverpool di un Rafa Benitez in odore di addio e mantiene un punto di vantaggio sul Manchester United, un punto che potrebbe significare conquista del titolo nella Premier League, visto che manca solo una giornata, in cui i blues dovranno affrontare un Wigan ormai salvo. La stagione deludentissima dei Reds, relegati il prossimo anno in Europa League, si compendia tutta nel primo goal del Chelsea, messo a segno al 33' da Drogba, favorito da un retropassaggio suicida di Gerrard. Il Liverpool non reagisce e lascia il bandolo del gioco nelle mani dei blues, che sfiorano più volte il raddoppio, raggiungendolo al 54' per merito di Lampard, che sfrutta un cross di Anelka, tenuto improvvidamente in gioco da Mascherano. Al Manchester United, staccato di un solo punto, rimane solo ormai una flebile speranza: speranza mantenuta in vita dalla vittoria esterna a Sunderland, un 1-0 che porta la firma del portoghese Nani.


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