I dubbi di Garrone sulle telefonate nascoste. Il Codacons chiede l'inchiesta per Lazio-Inter

News, 5 maggio 2010.

Garrone ricorda il 2004-05 alla luce delle intercettazioni nascoste. Moggi: Perché non hanno fatto un bliz per sequestrare le sim agli arbitri? Guido Rossi: Calciopoli? Rifarei tutto. Trezeguet torna ad allenarsi.

Garrone e le telefonate tenute nascoste - Con la Samp impegnata a giocarsi domenica la qualificazione Champions, il presidente Garrone ha ieri ricordato che anche nel campionato 2004-05 la Samp aveva lo stesso obiettivo e che, alla luce delle nuove intercettazioni, potrebbe averlo fallito in maniera non regolare. Il Corriere Mercantile di Genova chiama in causa le partite Inter-Samp del 9 gennaio 2005 e Udinese-Samp del 15 maggio (nella prima l'Inter vinse per 3 a 2; la seconda finì in pareggio), facendo rilevare che "Prima e dopo quelle due gare da Milano e da Udine si intrecciarono significative conversazioni telefoniche con il co-designatore Paolo Bergamo". Si tratta, come sanno i nostri lettori, delle intercettazioni mai trascritte dagli inquirenti, quelle sbobinate solo recentemente dal consulente di Moggi, quelle che non c'erano secondo il p.m. Narducci. Le telefonate tenute nascoste adesso fanno dire a Garrone che la Samp lottava per il quarto posto anche nel campionato 2004-05, ma "poi entrarono in azione i sistemi allora utilizzati, ora ben noti, e l'obiettivo sfumò". E' ormai chiaro che queste nuove intercettazioni ognuno le tira per la giacca a proprio uso e consumo: c'è chi, come Tronchetti Provera, dice che sono irrilevanti e invita a guardare avanti e c'è invece chi, come Garrone, guarda a cinque anni fa e denuncia irregolarità, magari da art.6. Quanto al nostro giornale la posizione è chiara e la ribadiamo: in un paese normale le sentenze del 2006 andrebbero intanto revocate e Calciopoli andrebbe poi ridiscussa e riscritta. Per guardare avanti bisognerebbe prima capire cosa è successo veramente cinque anni fa.

Juve ancora a ranghi ridotti - La seduta del mercoledì, in orario mattutino, ha visto ancora una Juve forzatamente incompleta per l'assenza dei nove nazionali, impegnati nello stage alla Borghesiana. la prima parte della seduta, durata una quarantina di minuti, si è svolta in palestra, poi i bianconeri hanno proseguito il lavoro sul campo, provando una serie di tiri in porta e disputando una partitella cinque contro cinque. Oltre a Trezeguet, che già ieri era tornato ad allenarsi col gruppo, si è rivisto in campo anche Grygera; anche il Primavera Yago si è allenato con la prima squadra. Sono rimasti in palestra Zebina e Salihamidzic. Il giovedì, che ritroverà il gruppo ricompattatato dal ritorno dei nazionali, sarà dedicato ad un'amichevole contro una formazione che milita nel campionato di Eccellenza, il Santhià dell'ex bianconero Giovanni Koetting.

Lazio-Inter: Il CODACONS chiede alla FIGC di aprire un'inchiesta - Ancora una volta a svegliare dal torpore il procuratore federale ci deve pensare un'autorità extrasportiva. Il Codacons ha inviato oggi un esposto alla Procura Federale della Figc chiedendo di aprire una inchiesta sulla partita Lazio-Inter di domenica scorsa. Senza entrare nel merito della vicenda - spiega l'associazione - è evidente come le forti reazioni scatenate dall'incontro, con sospetti, accuse, e addirittura interrogazioni parlamentari, rendano necessaria una inchiesta per chiarire i fatti e dare risposte ai tanti dubbi sorti in queste ore. Per questo motivo abbiamo deciso di inviare un esposto al Procuratore Federale della Figc, affinché avvii una indagine sull'incontro, convocando tutte le parti in causa e fornendo risposte ai tifosi e ai tanti soggetti che in questi giorni hanno sollevato dubbi e sospetti sulla regolarità della partita.

Luciano Moggi: "Non ho mai dato schede telefoniche svizzere a nessun arbitro" - Ieri sera a 'Matrix' l'ex dg juventino ha negato che gli arbitri abbiano mai posseduto schede svizzere date da lui. "Non ho mai dato schede telefoniche svizzere a nessun arbitro, almeno io, . E' poi emerso che nel negozio dove le ho acquistate si sono serviti altri uomini del calcio tra cui anche Marco Branca: chi mi dice che queste schede non hanno fatto un giro particolare?". E ancora: "Gli arbitri? Non le avevano, ma se si credeva il contrario perché non si è fatto un blitz notturno a Coverciano per sequestrarle? Non lo hanno fatto perché sapevano che non le avrebbero trovate ". Ribadisce inoltre che l'acquisto di queste schede da parte sua era un modo per proteggersi dallo spionaggio, dubbio confermato in seguito dai fatti dimostrati con il caso Tavaroli e i dossier Telecom. Ha ammesso di aver consegnato due schede ai designatori Bergamo e Pairetto, solo perché gliele avevano espressamente richieste loro. Ha presentato inoltre un riscontro statistico che dimostra che con gli arbitri, secondo l'accusa, sodali al suo fantomatico sistema "la Juventus aveva una media di 1,80 mentre con Collina e gli altri si arriva a 2,60". Ha poi messo in rilievo i comportamenti dei dirigenti di altre squadre: in particolare il rapporto Facchetti-Nucini e Meani-Collina: "Nucini era un arbitro in attività e frequentava la sede dell'Inter, perché l'ufficio inchiesta non si è mosso?". "Perché Collina gli diceva di voler parlare con i suoi dirigenti a tarda sera nel suo ristorante, entrando magari dalla porta posteriore per non essere visto? E perché me lo sono ritrovato a parlare sempre con Collina e con la terna arbitrale prima della finale di Supercoppa italiana a New York? Come si dice, a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si prende". Quanto alle telefonate sommerse di Napoli, e riportate alla luce dai suoi difensori, rappresentano la più solenne smentita alle parole del pm Narducci: "Piaccia o non piaccia, non c’è una telefonata tra i designatori e Moratti, Facchetti e neanche con Campedelli del Chievo". Ha spiegato Moggi: "Era un sistema che veniva portato avanti da tutti e nessuno diceva niente, anzi. Telefonavano tutti anche perché non era proibito, adesso invece è diverso". Non è mancato un attacco al metodo con cui il tenente colonnello Auricchio ha portato avanti le indagini su Calciopoli: "Ha preso i tabellini delle gare dalla Gazzetta dello Sport senza vedere le partite e ha fatto un processo sulla pelle delle persone. Farò di tutto per difendere Pieri, Dattilo, Cassarà, poveri diavoli che non hanno fatto niente".

AIAC: dopo gli scudetti anche gli allenatori made in China - Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio, ha comunicato di aver sottoscritto un accordo con la Federazione Calcio Cinese per la formazione dei futuri allenatori di calcio cinesi da parte di istruttori italiani. I 'mister' italiani hanno "messo la loro esperienza al servizo del calcio cinese".

Guido Rossi: Calciopoli? Rifarei tutto - Si stava davvero facendo assordante il silenzio di Guido Rossi, l'ex consigliere dell'Inter che nel 2006, una volta nominato commissario della Figc, assegnò ai nerazzurri lo scudento 2005-2006, riconoscendola in possesso di quei requisiti di assoluta e limpida eticità che avrebbero dovuto costituire il presupposto indispensabile per tale assegnazione; e Guido Rossi finalmente parlò. Intervenendo alla presentazione di un libro, ad un cronista di Sky che tentava di intervistarlo è stato assolutamente deciso, nemmeno sfiorato dall'ombra di un ripensamento: "Se rifarei tutto quello che ho fatto ai tempi di Calciopoli? Sì". Il tempo per alcuni scorre invano...

Trezeguet torna ad allenarsi col gruppo - Dopo il lunedì di riposo concesso da Zaccheroni, a Vinovo martedì di lavoro, ma per pochi. Erano infatti assenti i nove nazionali convocati da Marcello Lippi per lo stage della Borghesiana: Buffon, Cannavaro, Chiellini, Grosso, Legrottaglie, Camoranesi, Candreva, Marchisio e Iaquinta; Giovinco, Grygera e Sissoko sono infortunati; i portieri sono rimasti in palestra, assieme a Salihamidzic e a Zebina. Il gruppo ha però finalmente ritrovato Trezeguet, che sembra essersi lasciato alle spalle il problema muscolare accusato a metà aprile e dovrebbe essere tornato arruolabile per le ultime due gare di campionato, forse le ultime due con la maglia bianconera. La seduta ha privilegiato la fase atletica, completata da esercizi di possesso palla e dal classico torello.

Quilon: "Benitez vuole rimanere al Liverpool". "Benitez ha in programma un meeting con il presidente in questa settimana. Quello che posso dire è che Rafa Benitez vuole continuare al Liverpool", lo dice Manuel Garcia Quilon, il suo agente, a goal.com. Ha specificato inoltre che non ha raggiunto nessun accordo con la Juventus. "Benitez ha ancora 4 anni di contratto. Se qualcosa cambierà, sarebbe il caso di chiederlo direttamente a lui".

Il Barça va a +4 e aspetta il Real - Il Barça batte il Tenerife per 4-1 e adesso attende di vedere cosa farà il Real a Maiorca, sicuro che comunque la vetta della Liga rimarrà sua, a due giornate dal termine. Guardiola schiera il tridente Bojan-Ibra-Messi e al 17' i blaugrana sono già avanti con Messi; ma al 39' un errore in disimpegno di Puyol mette Martinez solo davanti a Valdes per il goal del pareggio. Nella ripresa al trio d'attacco si aggiunge anche Pedro; i catalani accelerano e seppelliscono il Tenerife sotto altri tre goal con Bojan, Pedro e ancora Messi. Ora la Pulce è a quota 31, a meno tre dal record di Ronaldo. E il Barça è a 93 punti, già oltre il record di 92 delle Merengues di Capello, stagione 1996/97. Vincendo le due partite che mancano (trasferta insidiosa a Siviglia e Valladolid al Camp Nou), oltre ad aver la certezza di assicurarsi il titolo, arriverebbe a ben 99 punti.


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