Italia fuori. Lippi si assume tutte le colpe, ma non sono solo sue

News, 25 giugno 2010.

Italia fuori al primo turno. Lippi si prende la responsabilità del disastro. Per Bonucci ormai è quasi fatta. Lanzafame probabilmente alle buste. De Bellis: Il segreto? Tecnologia e monitoraggi. In Francia continua il caos. Gallas rimane senza squadra?

Italia fuori al primo turno - Solo qualche sognatore poteva immaginare il ripetersi del miracolo di quattro anni fa, ma nemmeno il peggiore pessimista poteva immaginare che la nazionale non riuscisse nemmeno a superare il primo turno, soprattutto dopo aver visto il calibro delle avversarie. Invece non solo non si è arrivati agli ottavi ma si termina ultimi del girone, senza vittorie e senza acuti. L'unica gara in cui l'Italia ha fatto una buona impressione è stata la prima contro il Paraguay, che però non è riuscita a vincere perché gli avversari, in perfetto "stile italiano", hanno saputo immunizzare la superiorità tecnica con una ordinata organizzazione difensiva. La partita contro la Slovacchia invece è stata l'amara conferma che i limiti della nazionale evidenziati in questi anni erano reali. Resta il dubbio che probabilmente le cose sarebbero andate diversamente se Pirlo non fosse stato indisponibile, infatti dopo che il milanista è entrato in campo, nonostante ancora acciaccato, gli azzurri hanno improvvisamente cambiato ritmo riuscendo ad imporre il proprio gioco. Ora non resta che andare a ricercare i motivi della disfatta, lapidando calciatori e tecnico senza dimenticare però che l'Italia era l'unica rosa con componenti che non hanno vinto nemmeno un titolo in questa stagione e che le due squadre che hanno dominato in serie A sono state in grado di fornire appena un giocatore.

Lippi si prende la responsabilità del disastro - Marcello Lippi si presenta alla stampa scuro in volto e ben sapendo che in patria lo attendono processi a non finire, come sempre quando le cose vanno male: "Mi prendo tutte le responsabilità per quello che è successo. Perché se una squadra si presenta a un appuntamento come questo, dove bisogna vincere per forza, con il terrore nella testa, nelle gambe e nel cuore vuol dire che l'allenatore ha sbagliato. E molto. Mi dispiace davvero tanto per tutti gli sportivi italiani per come è andata - prosegue Lippi -. La colpa di tutto quello che è successo è solo mia, perché, non ho preparato la squadra nella maniera più opportuna. Tutto pensavo fuorché uscire quest'oggi, così, contro la Slovacchia. Non è possibile giocare un primo tempo come quello che abbiamo giocato. E lasciamo stare la reazione del secondo perché ormai non contava nulla... Faccio gli auguri al mio successore, ringrazio tutti voi per questi quattro anni. L'unica, piccola, giustificazione che si dà è data dal fatto di non aver potuto sfruttare al meglio la sua rosa. Non voglio alibi - chiarisce - ma giocare tutto il Mondiale senza Pirlo e Buffon non è cosa piacevole. Ciò non toglie però quelle che sono le mie colpe. Che rimangono, tutte". Sul suo futuro infine, Lippi ribadisce di volersi prendere una pausa dopo la cocente eliminazione da questo Mondiale. "Confermo che per un po' mi fermerò. Tornerò ad allenare, se tornerò ad allenare, solo tra un po' di tempo...".

Per Bonucci ormai è quasi fatta per davvero - Che sia quasi fatta davvero per Bonucci lo testimoniano le parole di Beppe Marotta a TMW: "Per Bonucci siamo ai dettagli, ovviamente è un giocatore che interessa. Criscito diventerà tutto del Genoa". E Angelozzi, per il Bari, aveva detto: "Col Genoa abbiamo trovato l'accordo per Bonucci. Abbiamo preso la metà di Almiron". In effetti dietro l'intera operazione c'è il triangolo Bari-Genoa-Juve: il Bari ha prima riscattato l'intero cartellino di Bonucci dal Genoa (per una cifra intorno agli otto milioni), poi ha ceduto il difensore alla Juve in cambio di Almiron (in comproprietà) e un sostanzioso conguaglio in denaro (che in parte potrebbe essere colmato con qualche giovane della Primavera). L'accordo comporterebbe anche, come detto dallo stesso Marotta, anche la cessione per intero di Criscito al Genoa (e probabilmente anche il rinnovo della comproprietà di Palladino).

Lanzafame probabilmente alle buste - Ormai pare quasi inevitabile che Juve e Palermo vadano alle buste per Davide Lanzafame; questa l'idea che se ne è fatto Giovanni Lanzafame, fratello e agente di Davide: "Il rischio di andare alle buste mi sembra ormai scontato perché le due società ne fanno principalmente una questione economica e se nessuno dei due club si espone è chiaro che la cosa si potrà risolvere solo alle buste - ha detto a "Mediagol.it" -. A questo punto noi aspettiamo solo segnali e siamo in attesa come tutti di novità. A sensazione dico che forse ha più disponibilità economiche per riscattarlo il Palermo che non la Juve, ad oggi. Quindi se devo dare la mia sensazione vedo più volontà del Palermo di riportarlo a casa perché la società rosanero ha delle finanze non irrilevanti. Poi Zamparini che è un ottimo imprenditore e anche un grande intenditore di calcio capirà che forse sarà il caso di mandare Davide a giocare da qualche altra parte per valorizzarlo, consapevole però di avere dentro un potenziale patrimonio per il futuro".

De Bellis: Il segreto? Tecnologia e monitoraggi - Alla Juventus si attendono molto da De Bellis, il nuovo preparatore atletico, su cui si fondano le aspettative bianconere di ridurre drasticamente l'incredibile numero di infortuni muscolari in casa Juve nelle ultime due stagioni. E De Bellis, come racconta in un'intervista a Tuttosport, è stato subito ben consapevole delle speranze che su di lui si sono appuntate sin da subito: "Svelo un aneddoto: quando sono entrato in sede per firma­re il contratto un alto dirigente della Juventus mi ha stretto la mano chiamandomi 'mister ze­ro infortuni'. Un po’ di pressio­ne la avverto, ma è un aspetto positivo, uno stimolo per mi­gliorarsi e non abbassare mai la guardia". E cerca di spiegare cosa c'è da fare, a suo parere: "Faremo test continui anche tramite sistemi satellitari sui giocatori e anche su Vinovo e le condizioni climatiche; metteremo la giusta attenzione. C’e’ da fare qualche modifica, ma nessun stravolgimento. Ogni staff ha proprie metodologie di lavoro e utilizza supporti di vario tipo, dal tecnologico al cartaceo, per migliorare gli aspetti fisici e tat­tici della squadra. Noi abbiamo richiesto monitor per l’analisi tattica e alcuni macchinari per la palestra". Inevitabile parlare dei campi di Vinovo: "Sono buoni. Parliamo di due campi riscaldati, una piattaforma do­ve si può svolgere qualsiasi ti­po di esercitazione, più alcuni sintetici. Lo spazio non man­ca. Verificheremo spesso il “riuso elastico” dei campi per vedere i tempi di contatto. E con degli elettromiografi senza cavo ana­lizzeremo eventuali differenze di lavoro muscolare dovute al terreno”. La prima innovazione verrà sperimentata già dal ritiro precampionato: "L’innovazione sarà quel­la di controllare la qualità del recupero, compreso il sonno dei giocatori dopo la gara, quando gli impegni saranno ravvicina­ti”.

Gruppo E: passano Olanda e Giappone - L'Olanda, come già l'Argentina, passa il turno a punteggio pieno e si appresta ad affrontare la Slovacchia, che ha fatto fuori gli azzurri. Gli Oranje hanno inflitto il terzo Ko al Camerun con un 2-1 firmato da Van Persie e Huntelaar; nel mezzo un rigore di Eto'o. Al secondo posto del girone è finito il Giappone, che si è sbarazzato della Danimarca per 3-1: due goal su punizione, di Honda ed Endo, poi Tomasson per i danesi all'81, ma a spegnere qualsiasi velleità di pareggio della Danimarca è arrivato il terzo goal, di Okazaki. E adesso sarà il Paraguay il prossimo avversario dei nipponici.

In Francia continua il caos - Prime reazioni dalla riunione tecnica di lavoro tenutasi ieri all'Eliseo: il presidente della Federcalcio francese Escalettes si è dimesso. Il ministro dello Sport Roselyne Bachelot ha così sentenziato: «I giocatori non devono ricevere alcuna remunerazione; il ct se ne va e quindi anche questo è fatto; l'ultimo attore del disastro in Sudafrica è la Federazione. Il governo non ha il potere d'imporre le dimissioni di Escalettes, comunque una commissione parlamentare si occuperà del caso». Ed intanto oggi ci sarà l'attesissimo incontro privato tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e la punta del Barcellona Thierry Henry: altro terremoto in arrivo per la Federcalcio francese?

Gallas rimane senza squadra? - Le bizze del difensore francese fanno allontanare tutte le possibili pretendenti all'ingaggio dell'esperto centrale dei Bleus: ha rifiutato due anni di contratto per due milioni di euro offerti dalla Juve, Paris St. Germain e Panathinaikos si son defilate alla richiesta di ben quattro milioni di euro a stagione. Che non abbia un carattere semplice da gestire già si sapeva, ma sparando cifre del genere il 33enne ex Arsenal rischia seriamente di non trovare occupazione la prossima stagione.

Ennesimo smacco all'Italia sportiva? - I Mondiali sudafricani, in quanto ad organizzazione, sono stati un successo finora e i media locali premono l'acceleratore per far aggiudicare al Sudafrica l'organizzazione dei Giochi olimpici del 2020 a Città del Capo. Il presidente del Comitato olimpico sudafricano Tubby Reddy ha affermato: «Quando Rio de Janeiro si è aggiudicata i Giochi del 2016, fonti vicine al Cio hanno detto che poi sarebbe toccato al continente africano se ci fosse stata una candidatura seria». Per l'assegnazione delle Olimpiadi del 2020 c'è in lizza anche l'Italia con la città di Roma: dopo la delusione degli Europei assegnata ai francesi, si profila l'ennesimo insuccesso?

Loew e Rajevac raggianti - Dopo la bella prestazione fornita ieri sera dalla Germania e dal Ghana, i due tecnici non nascondono minimamente il loro entusiasmo. Joachim Loew, tecnico dei tedeschi, ha così commentato: «La partita con il Ghana è stata di un'intensità incredibile. C'era una pressione enorme sulle due squadre, forse avremmo potuto concretizzare meglio qualche occasione. Comunque la prossima partita con l'Inghilterra sarà un match dai grandi contenuti». Milovan Rajevac, tecnico dei ghanesi, esterna la propria felicità per la qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale sudafricano: «Passare il turno era importante per noi e per l'Africa. Nonostante la sconfitta abbiamo fatto una buona figura».

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