Scudetto dell'Inter a rischio?

News, 30 luglio 2010.

Azionisti della Roma reclamano lo scudetto 2009-10. Del Neri soddisfatto della prestazione in Europa League. Marotta sul calciomercato. L'ombra del calcioscommesse su Chievo-Napoli. L'Aic insiste per allungare le vacanze natalizie. Mancini sul 'suo' City e su Agnelli. Trezeguet rimane, Iago va. Maicon vuole il Real.

Azionisti della Roma chiedono la revoca dello scudetto nerazzurro - Alcuni azionisti della Roma si sono rivolti allo studio dell'avvocato Bizzarri per chiedere che lo scudetto dell'Inter, 'viziato' dall'irregolarità dei contratti di Milito e Motta, venga revocato. Lo ha spiegato l'avvocato Bizzarri stesso, intervenendo alla trasmissione radiofonica 'L'Università del Pallone', su Radio Power Station: "Il codice di giustizia sportiva prevede che i contratti stipulati a seguito di rapporti tra soggetti inibiti siano da ritenersi privi di effetti e alcuni azionisti della Roma si sono rivolti al mio studio, per la tutela dei loro interessi. Se i contratti di Milito e Motta vanno ritenuti privi di effetti, si deve arrivare alla revoca del tesseramento, che porterebbe ad una penalizzazione per l’Inter di un punto per ogni partita giocata dai soggetti in questione. Cosa che porterebbe la revoca dello scudetto dei nerazzurri, con contestuale assegnazione alla Roma, cosa che, oltre ad evidenti motivazioni di cuore, ai miei assistiti porterebbe anche un vantaggio economico, legato all’andamento delle azioni". E ha osservato che, ormai accertata la violazione, ricorrono tutti i presupposti per un'azione che la società non dovrebbe mancare di intraprendere, su istanza degli azionisti; e chiede tempi brevi, onde evitare qualche prescrizione, sempre dietro l'angolo: "La recente sentenza della Disciplinare non parla della nullità dei contratti, per cui a nostro parere non si potrà sostenere che sull’argomento ci sia già un giudicato: quella sentenza accerta che la violazione c’è stata, e sarà il presupposto per la nostra azione. Che inizierà con un’istanza alla Roma: riteniamo che per la società sia un atto dovuto agire insieme ai miei clienti, la nostra iniziativa vogliamo sia di supporto e di stimolo a quella che ci auguriamo possano intraprendere loro. I tempi dovranno essere abbastanza brevi, per evitare rischi legati alla prescrizione: riteniamo che per settembre già debba maturare qualcosa”.

Del Neri soddisfatto della gara dei suoi - E' vero, la vittoria era attesa, data la pochezza dell'avversario, ma il 2-0 arrivato con una squadra in possesso di una preparazione ancora carente soddisfa Gigi Del Neri, che rimane tuttavia consapevole del lavoro che ancora lo aspetta: "La squadra deve migliorare molto - dice il tecnico a Mediaset Premium - ma ha messo in mostra le sue caratteristiche: grande intensità e grande velocità. Stiamo bene da quel punto di vista. Dobbiamo fare un passo alla volta, dobbiamo acquistare la giusta mentalità e lavorare bene migliorando partita dopo partita". Ha elogiato Amauri, un giocatore che appare trasformato, nella corsa e nella voglia, rispetto al campionato scorso, ma anche agli allenamenti di Varese: "Ha fatto bene con due gol e un palo. Ha lavorato bene. Amauri è questo: se sta bene dà fisicità e profondità. Sono contento per lui che merita fiducia e per la squadra. È una vittoria che ci dà sicurezza e autostima". Promossa la coppia difensiva formata da Chiellini e Bonucci: "Dobbiamo lavorare sulla forma fisica e sui meccanismi ma vedo che stiamo migliorando. Oggi Bonucci e Chiellini hanno fatto un’ottima gara contro una squadra tecnicamente non importante ma spigolosa e fisica che ci ha dato problemi. Mi è piaciuta l’attenzione e l’applicazione anche da parte di giocatori che si allenano solo da sei giorni. Possiamo migliorare molto quando la forma sarà più avanti. Stasera qualcosa nel complesso è andata bene, qualcosa di più qualcosa di meno, ma è normale". Perché Diego e non Del Piero nella formazione iniziale? "Del Piero? Mi pare che sia un giocatore della Juventus come tutti gli altri. Troverà il suo spazio durante l’anno". Sul calciomercato: "In questo momento guido un gruppo e spero che rimanga tale. Se poi arriva qualcosa ancora meglio". Sulla lotta per lo scudetto: "Ha ragione Moratti: la Roma è l’antagonista principale dell’Inter, che a sua volta deve difendere lo scudetto".

Marotta fa il punto sul mercato - A Dublino Beppe Marotta ha parlato della situazione del calciomercato bianconero, in apparente fase di stallo ma, ha detto il dg della Juve, "questa Juventus non è definita e può cambiare da un momento all'altro". Poi ha affrontato i due tormentoni del mercato bianconero, Dzeko e Krasic, stoppando il primo e concedendo qualche chance al secondo: per Dzeko "abbiamo fatto un approccio più di un mese fa ma adesso è stato messo fuori dal mercato e credo non ci siano più margini, che sia ormai un capitolo chiuso", mentre Krasic "è certamente un esterno che ci interessa, se ne potrebbe parlare in futuro. Ma in questo momento abbiamo bisogno prima del responso del campo su alcune valutazioni tecniche della Juve e, soprattutto, c’è bisogno di qualche operazione in uscita”". A Poulsen stasera è toccata la tribuna, forse perché possa assaggiare la sua sorte di quest'anno qualora si ostini a rifiutare qualsiasi destinazione propostagli; però, secondo Marotta "Il Liverpool ha manifestato sì un interessamento verso il giocatore, ma non è in campo solo per una scelta tecnica. In questo momento abbiamo un centrocampista nel suo ruolo come Ekdal, che è in gran forma ed ha disputato un buon pre-campionato". Smentisce infine l'offerta di 7,5 milioni per Burdisso: "Noi non abbiamo mai offerto 7,5 milioni di euro all’Inter per Burdisso. L’argentino è un ottimo difensore, ma è in scadenza di contratto nel 2011. Sarebbe illogica un’offerta del genere. Inoltre non abbiamo intenzione di intralciare la trattativa tra Roma e Inter”.

Su Chievo-Napoli si allunga l'ombra del calcioscommesse - La Procura di Napoli ha inviato al procuratore federale gli atti relativi ad un presunto flusso anomalo di scommesse sul mondo del calcio; è un fascicolo relativo a un caso che la giustizia ordinaria ha già chiuso perché, nonostante le segnalazioni dei bookmakers e alcune intercettazioni telefoniche, non vi sarebbero elementi sufficienti a configurare reati penali. Ora però l'informativa, di venti pagine, è stata trasmessa alla giustizia sportiva e il procuratore Palazzi incontrerà nei prossimi giorni i colleghi di Napoli per acquisire maggiori informazioni sull'indagine, scattata dopo Napoli-Parma del 10 aprile (2-3), in concomitanza della quale si registrò nella zona di Secondigliano un forte numero di scommesse; la partita però non fa parte del fascicolo; ne va invece parte Chievo-Napoli del 2 maggio (2-1, con goal decisivo di Lavezzi che su punizione riuscì a trafiggere Sorrentino); in questo caso esisterebbero intercettazioni telefoniche tra malavitosi, nelle quali il successo del Napoli alla vigilia della gara era già dato per certo. C'è da osservare che nessuna comunicazione ufficiale è sinora arrivata al Napoli dalla Figc, che come tutti ha appreso della cosa dagli organi di stampa. Nell'inchiesta sono coinvolte altre sei squadre: Modena, Salernitana, Ancona, Crotone, Andria e Real Marcianise.

Le vacanze di Natale della serie A: Materazzi infuriato, Beretta apre - L'Assocalciatori aveva chiesto che la sosta natalizia giungesse fino al 9 gennaio, però il calendario pubblicato ieri dice che la ripresa è prevista per il 6 gennaio. E la cosa ha fatto infuriare Materazzi, il principale sostenitore dell'opportunità del prolungamento delle vacanze: "E' una vergogna - dice alla Gazzetta - come al solito siamo l’ultima ruota del carro. Ma forse è ora di fermarlo, 'sto carro.." Premesso che dal carro, che tanti lauti guadagni sinora gli ha regalato, si può anche scendere, se non si è d'accordo sul percorso, c'è da osservare che il presidente della Lega Beretta, sempre stando alla Gazzetta, in un colloquio telefonico con Campana avrebbe lasciato aperto uno spiraglio sulla vacanza lunga, nell'ambito di un discorso a più ampio raggio su un nuovo accordo collettivo: "Siamo pronti alla discussione. Incontriamoci, già la prossima settimana, per una rapida soluzione per un nuovo accordo collettivo moderno; e, quanto alla vacanza lunga, nell’ambito degli accordi, possiamo darvela. Non sarà certo la Befana a ostacolare un percorso comune e nuovo".

Un piacevole ritorno - L'ultima volta che Andrea Agnelli seguì la Juve in trasferta fu nella notte di Highbury poco fortunata per la Juve: era il 28 marzo del 2006 e la squadra bianconera, agli ordini di Capello, venne sconfitta dalle due reti di Fabregas e Henry. Adesso Andrea Agnelli è il presidente della Juve e ieri non ha nascosto una certa emozione nel tuffarsi in questa nuova avventura: "L’emozione è inevitabile, capita sempre quando si ricomincia". Ricorda bene il presidente della Juve quella brutta partita disputata a Londra contro l'Arsenal: "Ricordo bene quell’ultima volta, a Highbury. Cosa spero che cambi? Il risultato, naturalmente". Davanti al mini-impianto dello Shamrock, gli è stato chiesto un parere circa la dimensione del calcio giocato in 'periferia': "Bello anche così, bello soprattutto così, in questo ambiente familiare, quasi bucolico".

"Gli Agnelli? Una garanzia" - Intervistato dal Corriere dello Sport, Roberto Mancini fa il punto della situazione sulla sua squadra: "Stiamo costruendo una squadra e, oltre che bravi giocatori, i nostri acquisti devono anche essere giovani perché qui c’è un progetto". Poi si sofferma sull'interesse del Manchester City per Mario Balotelli (trattativa in fase molto avanzata anche per la volontà dello stesso giocatore che vorrebbe ritornare agli 'ordini' del suo ex mister): "Noi cerchiamo un attaccante e Mario Balotelli è uno di quelli che seguiamo. Come giocatore mi piace: l’ho fatto debuttare in A perché ha talento e come molti dei calciatori dell’Inter lo conosco bene. Non è vero che ha un carattere difficile: a quell’età tutti hanno commesso degli errori. Mario è un bravo ragazzo". E' altresì convinto che l'interista potrà fare la differenza in Premier League: "I giocatori bravi fanno bene ovunque e lui potrebbe dimostrare il suo valore anche in Inghilterra. Adesso però Balotelli è dell’Inter". L’ex tecnico di Fiorentina, Lazio e Inter si sofferma sul campionato italiano: "L’Inter è più forte delle altre. Per anni sarà dura da battere. Gli avversari saranno il Milan se non avrà infortuni in difesa, la Roma che ha messo Adriano a fianco di Totti e la Juve che sul mercato si è mossa molto. Sono convinto che farà altri acquisti, ma per ricostruire una squadra forte ci vogliono tempo e pazienza. Nel calcio non funziona le legge del 'tutto e subito'. Gli Agnelli però sono una garanzia".

Trezeguet resta - Questo almeno il verdetto del suo agente, Antonio Caliendo: "La società ha detto che resta, quindi David Trezeguet il prossimo anno vestirà ancora la maglia della Juventus". Si allontanano dunque il Napoli, i Red Bulls e il Valencia. Del Neri stima molto il 32nne bomber transalpino, lo vede bene al fianco di Diego; per cui in campo con la maglia bianconera ci sarà ancora Trezeguet col suo numero 17 e sul palco 'di famiglia' mamma Beatriz potrà continuare a esultare per i goal del suo David.

Iago al Villarreal - Con una nota sul sito della società il Villarreal ha annunciato di aver acquisito per la propria squadra B, che disputa la Liga Adelante, la seconda serie spagnola, il ventenne Iago Falqué, che la Juve aveva prelevato nel 2008 dal Barça. Iago, che la Juve aveva utilizzato nella formazione Primavera, è passato al Villarreal con la formula del prestito con diritto di riscatto.

Rumors di mercato - Le convocazioni per la partita di Europa League sono state un messaggio forte e chiaro circa le intenzioni della Juve: Camoranesi, Giovinco, Salihamidzic e Grosso non fanno parte del progetto targato Del Neri. Dei quattro il giocatore che ha più mercato è sicuramente Sebastian Giovinco: per lui prestito al Bari o comproprietà con il Parma? Più difficile piazzare gli altri tre soprattutto vista l'età anagrafica. Grosso e Salihamidzic hanno scarsissime richieste e Camoranesi ha attualmente rimandato al mittente le proposte ricevute. Discorsi diversi per Poulsen, Tiago e Zebina: il danese potrebbe accettare l'offerta del Liverpool (vista la probabile partenza di Mascherano verso l'Inter), il portoghese deve abbassare le pretese economiche per potersi accasare all'Atletico Madrid, mentre per il francese è molto probabile la rescissione del contratto. In definitiva, nel momento in cui la Juve potrà piazzare questi giocatori, per la società bianconera si apriranno le porte del mercato sul fronte acquisti.

Maicon vuole solo il Real - L'agente del brasiliano Caliendo è sicuro circa il futuro del suo assistito: "La prima opzione di Maicon è il Real. Il City è molto interessato, ma Madrid è sempre davanti. Cercheremo di trovare una soluzione con il Real Madrid sul tema Maicon prima possibile". A quanto dice 'radio mercato', il possibile trasferimento di Maicon alla corte di Mourinho per ora è bloccato a causa delle pretese del brasiliano: sette milioni d'euro netti all'anno sono un'esagerazione anche per le casse del Real Madrid.


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