Scudetto all'Inter? Andrea Agnelli: stop al dialogo, ora azioni legali.

News, 15 luglio 2011.

Si deciderà di non decidere: e lo scudetto di cartone verrà lasciato all'Inter. Andrea Agnelli a muso duro: E' in gioco la credibilità del sistema: sarà esperita ogni azione legale a tutela della Juventus. Renzo Ulivieri: I comunicati della Juventus non ci interessano. Paco D'Onofrio: Il Consiglio Federale aveva la necessaria competenza a revocare lo scudo. Della Valle: Calciopoli contiene ancora molti lati oscuri. Abbiati: Lo scudetto 2006 l'ho vinto sul campo con la Juve. Calciomercato: un video. Claudio Marchisio ha accusato un problema muscolare: solo affaticamento? Si allungano i tempi di recupero per Iaquinta: un mese. L'8 settembre sarà il giorno dell'inaugurazione del nuovo stadio. Conte: Sto vivendo il mio sogno, per un campionato da Juve.

Lo scudetto di cartone resterà a Milano – Non era un vero e proprio Consiglio Federale quello di ieri: ne era però una tappa propedeutica fondamentale, in quanto Abete aveva chiamato a raccolta i presidenti di Leghe e componenti varie, per comunicare loro gli orientamenti derivatigli dagli approfondimenti tecnici compiuti dai legali della Federcalcio. E la bussola di Abete aveva l’ago magnetico rivolto verso Milano: lo scudetto 2006, lo scudetto a tavolino, rimane all’Inter, a perenne testimonianza dell’affetto del suo tifoso che glielo donò. Questo appare ormai certo, viste le dichiarazione rilasciate all’uscita da più di un partecipante alla riunione.
Ecco Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori: "La posizione diffusa tra i presidenti delle componenti federali, sulla questione dello scudetto 2006, è di non competenza. Il parere legale che abbiamo ricevuto, ripeto, è che il Consiglio Federale non è competente a decidere. La nostra decisione dovrebbe essere quella di non pronunciarsi sulla vicenda, però ci sarà da valutare ogni singola posizione dei consiglieri. Quel che è certo è che il parere legale che abbiamo ricevuto è di non competenza. Questa era anche la mia posizione anche prima di sentire il parere dei legali, perchè siamo politici e non giudici. Ad ogni modo lunedì andrà fatta una valutazione politica in generale. Non sarà una censura ma una posizione legittima del presidente Abete e del consiglio".
Ancora più deciso, ai microfoni di ‘Radio 24’, Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti : “Non abbiamo fatto altro che prendere atto del parere tecnico di cinque diversi consulenti legali: il Consiglio della Federcalcio è un organo amministrativo, e come tale non può attribuire o revocare scudetti. E oggi non abbiamo parlato neppure di un'ipotesi di censura nei confronti dell'Inter. La linea del Consiglio non cambia, non possiamo revocare un titolo rispetto al quale non esiste neppure una delibera di assegnazione, ma che è stato attribuito prendendo atto della classifica dopo la sentenza sportiva su Calciopoli. E oggi non abbiamo parlato neppure di censura etica, da parte dello stesso Consiglio, nei confronti dell'Inter: come organo amministrativo, è un atto che non ci compete. La Juve si rivolgerà alla magistratura ordinaria? Non lo so, sono scelte che fanno parte delle strategie di parte. E poi non possiamo prendere le nostre decisioni condizionati dal timore". Ma sembra che anche il timore sia a senso unico, come la scelta delle telefonate.

Dura la reazione di Andrea – L’aveva detto Andrea, alla presentazione delle maglie.”Il nostro timore è che si decida di non decidere”. E così pare si sia deciso debba essere, nascondendosi dietro una presunta mancata competenza. In tal caso Andrea aveva anche indicato la strada che la società avrebbe seguito: “Aspettiamo le decisioni e poi vedremo. Abbiamo sempre rispettato la giustizia sportiva, ma abbiamo i mezzi per muoverci anche al di fuori, anche se per ora non vogliamo farlo. Per quanto riguarda la giustizia sportiva, per noi finisce qui se all’Inter viene tolto lo Scudetto. Poi restano in piedi i procedimenti della giustizia ordinaria e vedremo come finiranno questi”. Viste queste premesse, la reazione di ieri da parte di Andrea Agnelli era inevitabile e attesa da chi ha a cuore le sorti della Juve; e il presidente, contattato telefonicamente negli Stati Uniti, dove si trova per prendere parte ai lavori del Global Sports Summit, ha espresso le sue considerazioni e i suoi intendimenti, che sono stati riportati sul sito ufficiale della Società: “La Fiorentina e i suoi principali azionisti hanno correttamente sottolineato la disparità di trattamento subita da alcune società calcistiche nel 2006. Una disparità che rischia di perpetuarsi se le indiscrezioni di questi giorni dovessero essere confermate da Consiglio Federale di lunedì 18. Il dialogo tra gli attori principali del mondo del calcio è certamente auspicabile, ma le condizioni di parità tra questi soggetti devono ancora essere garantite, anzi ristabilite, dopo 5 anni di doppiopesismo. Ribadisco che ogni azione legale sarà esperita a tutela della Juventus, se l'ordinamento sportivo dimostrerà di non essere in grado di garantire ai suoi membri pari dignità ed eguale trattamento. Questo non è il tempo della burocrazia, questo è il momento della sostanza. Il dialogo potrà stabilirsi solamente quando queste condizioni saranno garantite. Qui non è in gioco l'onorabilità delle persone, che in taluni casi non sono in condizione di argomentare, qui è in gioco la credibilità del sistema”. Parole chiare e decise, parole come pietre, che non lasciano spazio ad equivoci. Finché la parità di trattamento richiesta nell’esposto non sarà ristabilita, stop al dialogo e avanti con la legge.

Ulivieri : I comunicati della Juve non ci interessano – Particolarmente loquace ieri Renzo Ulivieri; dopo essere stato il primo a far uscire i contenuti della riunione pre-Consiglio Federale con Abete, avuta notizia della reazione di Andrea Agnelli, ha chiosato su ‘Radio Sportiva’: “Ci interessa poco che la Juve faccia continui comunicati. La gente è poco interessata a queste questioni, ha altri problemi più immediati. Il Consiglio Federale non è competente sulla questione in merito. Senza un procedimento completo dovrei decidere io: la politica al posto della giustizia, tornare indietro di qualche decennio. Alla luce di queste cose i presidenti delle componenti hanno deciso di rispettare le attuali regole. Poi se si deve entrare nel merito del giudizio, non sono in grado di fare delle censure perchè non sono né giudice né avvocato, e le censure si possono fare solo dopo atti processuali compiuti. L´errore è di chi parla senza sapere le norme, non del presidente Abete. Nessuno mi può obbligare a prendere decisioni di cui non mi sento in grado e per cui non ho le capacità. Le frasi di Agnelli? Stiamo buoni, lasciamo perdere. Il suo pensiero è legittimo ma a me interessa il parere dei presidenti. Le componenti oggi erano d´accordo, poi ogni consigliere ha una responsabilità personale ma solitamente siamo abbastanza compatti. Questa questione potrebbe però trovare pareri discordi a seconda della sensibilità personale. Oggi non abbiamo deciso niente, era solo un incontro preliminare con i presidenti delle varie componenti". Ognuno si interessa alle questioni che ritiene fondamentali, per la Juve avere garantita la parità di trattamento lo è, e lo è per la ‘gente’ bianconera: e quindi non lasciamo perdere un bel niente. Ma non si preoccupi, Andrea Agnelli non si fermerà ai comunicati.

Paco D’Onofrio: La competenza c’era – Il Consiglio Federale si sta nascondendo dietro una presunta non competenza, che però è solo la classica foglia di fico, perché la competenza ce l’avrebbe, come spiega, sulla sua pagina Facebook, Paco D’Onofrio, qualificato esperto di diritto sportivo: “L’art. 27 dello Statuto Figc (comma 3 punto u: svolge ogni funzione prevista dall’art. 3 del presente Statuto, ndr) rimanda all’art. 3 quanto alle funzioni del Consiglio Federale che può esercitare (comma 1 punto c, ndr) “funzioni regolatrici e di garanzia con particolare riferimento alla giustizia sportiva"; quindi è certamente competente a revocare lo scudetto. Come ha scritto una norma apposita (illegittima) per radiare Moggi, così potrebbe anzi dovrebbe decidere”.

Della Valle: Calciopoli ha ancora molti lati oscuri – Andrea Della Valle, lasciando il Franchi dopo una lunga assemblea dei soci della Fiorentina, è ritornato sulla questione di Calciopoli e del comunicato in proposito pubblicato ieri dal club viola sul suo sito ufficiale: “Col nostro comunicato di ieri siamo stati di una chiarezza incredibile, lo dovevamo nei confronti della Fiorentina che è stata colpita in passato, nei riguardi di Firenze e dei tifosi, ma soprattutto vogliamo insieme a tutti i presidenti dei club cercare di mettere una pietra sopra Calciopoli entro l'inizio del campionato”. Anche se manca ancora più di un mese all’inizio del campionato, sembra proprio difficile che l’auspicio di Della Valle possa realizzarsi: la posizione della Figc sulla revoca dello scudetto non indica certo quella strada. “Sono contento che la nostra proposta di aprire un tavolo e confrontarci con i vari presidenti stia raccogliendo adesioni - ha proseguito - ho visto che il dottor Galliani ha già risposto, mi aspetto altre adesioni”: Non si aspetti quella di Andrea Agnelli, il tempo del dialogo per la Juve è finita, parleranno avvocati e tribunali. ”Calciopoli contiene ancora molti lati oscuri, servono ancora risposte per poi ripartire tutti assieme e riportare serenità nel nostro calcio. Il nostro comunicato - ha concluso - vuole anche far riflettere”. C’è poco da riflettere, anche i lati oscuri ormai sono chiari, e ormai è il tempo della sostanza: chiacchiere e tavolini stanno a zero.

Abbiati: Lo scudetto 2006 vinto sul campo – Oggi porta sul petto lo scudetto vinto da poco col Milan, ma nel 2006 Abbiati giocava nella Juve e, come tutti coloro che hanno contribuito a quei 91 punti, sente quello scudetto suo, al di là di qualsiasi tavolino: "Cosa penso di un'eventuale revoca? Non mi sono fatto idee - ha risposto in conferenza stampa -. Io, come Zambrotta e Ibrahimovic (suoi compagni nella Juve nel 2006, ndr), sento di aver vinto quel campionato sul campo. Se mi chiedono quanti scudetti ho vinto, io rispondo quattro".

Calciomercato Juventus: Pepito Rossi, Capdevila, Bastos, Vucinic. Linkiamo un video pescato dal grande forum Tifosibianconeri.com e realizzato attraverso filmati tratti da Sky.
Video 1 - Mercato 14/07/2011.

Problema muscolare per Marchisio – Oggi è in programma il primo test ufficiale, un’amichevole contro la Rappresentativa della Val di Susa, ma quasi sicuramente Marchisio non ci sarà: ieri, nel corso della partitella ha lasciato il campo visibilmente zoppicante, toccandosi il bicipite femorale della coscia destra. La prima diagnosi parla di affaticamento ma oggi il giocatore sarà sottoposto agli opportuni accertamenti per chiarire la natura del problema.

Iaquinta: il recupero si allunga – Si era parlato di 20 giorni, ma successivi accertamenti hanno indotto lo staff medico ad emanare un nuovo bollettino ufficiale, che allunga i tempi di recupero dell’attaccante calabrese, portandoli ad un mese: “Nel tardo pomeriggio di ieri, Iaquinta è stato sottoposto come da programma a un nuovo accertamento diagnostico del ginocchio destro presso la clinica Fornaca di Torino e refertato dal professor Carlo Faletti. L’esame ha confermato la diagnosi di un edema osseo post-contusivo a carico del condilo femorale mediale. La prognosi è di 3-4 settimane per il recupero funzionale. Il giocatore non farà ritorno nel ritiro di Bardonecchia e proseguirà le cure a Vinovo”.

Il nuovo stadio sarà inaugurato l’8 settembre – Sarà l’8 settembre il gran giorno dell’inaugurazione del nuovo stadio della Juventus: Non si conosce ancora il nome dell’avversario da affrontare, ma la data c'è.

Conte: Sto vivendo il mio sogno, per un campionato da Juve – A Bardonecchia Antonio Conte ha ribadito la sua volontà di riportare la Juve in alto, senza proclami, ma con tanta consapevolezza del suo ruolo: “Quando ho iniziato a fare l’allenatore avevo un sogno che era quello di tornare qui alla Juventus. Un incarico che pesa? So cosa vuol dire rappresentare questa società e se non avessi avuto la certezza di essere all’altezza, non avrei affrontato questa sfida. Cosa vogliamo raggiungere a fine stagione? Mi interessa solo fare un campionato da Juventus”.


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