Siluro contro le indagini di Farsopoli. E Agnelli ribadisce ciò che vuole la Juve

News, 27 luglio 2011.

Dossier esclusivo di Tuttosport su documenti che dimostrano come fu indirizzata Farsopoli. Prioreschi chiederà un'indagine. Andrea Agnelli dal Brasile al NYT: Rivogliamo gli scudetti e parità di trattamento; siamo disposti ad andar per tribunali. I bianconeri si sono allenati a Central Park, per la gioia dei tifosi newyorkesi.  Dondarini ha chiesto i danni al Ministero della Giustizia. Sono arrivati i deferimenti di Palazzi: gli atalantini Doni e Manfredini accusati di illecito. Barbara Facchetti: Continueremo a vigilare su possibili strumentalizzazioni, ma la vicenda resta nelle mani dell'Inter. Stasera sarà sorteggiato il calendario della serie A. Batista risolve il contratto con la Federazione argentina.

Siluro lanciato sulle indagini di Farsopoli - In attesa di scoprire se alla fine sarà "bomba o non bomba", arriva un ulteriore siluro per chi ha condotto le indagini di Farsopoli, grazie ad uno scoop esclusivo di Tuttosport. Sulla prima pagina oggi in edicola campeggia con grande evidenza il titolo "Bluff calciopoli. Ecco i documenti" ed all'interno gli articoli del dossier sono corredati da foto di documenti che dimostrano quanto Penta e l'avvocato Prioreschi rivelano a Guido Vaciago ed Alvaro Moretti. Un numero di Tuttosport da leggere, senza dubbio. Sono fornite le prove che i carabinieri che ascoltavano in presa diretta le intercettazioni avevano attribuito un'importanza alle telefonate di Facchetti soprattutto, ma anche a quelle di Moratti, decisamente diversa dal "non utile" con il quale sono state poi bollate da Auricchio. Penta ha scoperto il "catalogo", un file sul quale chi ascoltava l'intercettazione aggiungeva al brogliaccio, che indicava numero progressivo e dati della telefonata, anche il grado di rilevanza, come segnalazione primaria per chi doveva ascoltarle e valutarle in seguito. Tre gradi di rilevanza indicati, come fosse un semaforo, da un baffo verde per quelle di importanza "lieve", due baffi gialli per quelle "importanti" e tre baffi rossi per quelle valutate di importanza "grave". Bene, ci sono telefonate di Facchetti, come quella Facchetti-Bergamo del 5-4-4 "Diglielo a Bertini che è determinante domani", che sono evidenziate come "gravi", mentre, per esempio, la telefonata Moratti-Bergamo del 10 gennaio nella quale si parla di Gabriele, è segnalata da chi l'aveva ascoltata come "importante". Telefonate valutate dai marescialli all'ascolto alla stregua di quelle di Moggi, comparando i brogliacci, ma non trascritte e, siamo indotti a credere alla luce delle rivelazioni dell'ex pm Beatrice, non portate a conoscenza dei pm. Esaminando le valutazioni dei carabinieri che ascoltavano si può tranquillamente dire che loro non avevano ristretto la cerchia dando così modo di presentare i dialoghi degli attuali imputati come un "rapporto esclusivo", alla base dell'imputazione di associazione a delinquere. Nicola Penta, prove alla mano, evidenzia "Certe chiamate di Facchetti furono sottolineate come quelle di Moggi", ma anche quella dove Campedelli chiede "Un arbitro buono" è segnalata con doppio baffo giallo. E Campedelli è un altro nome fatto da Narducci nell'incipit più famoso degli ultimi anni, "Piaccia o non piaccia non ci sono telefonate...". Rilevante anche il fatto che ben quattro telefonate, che erano a discolpa di Moggi  per il presunto "sequestro" di Paparesta, vennero segnalate come "importanti" da chi le ascoltò, ma ignorate da chi confezionò le informative per i pm. L'avvocato Prioreschi nell'intervista su Tuttosport dichiara: "Fatti inquietanti. Chiederò che si apra una indagine e si verifichi se ci sono stati reati. L'inchiesta vera su Calciopoli la sta facendo la difesa di Moggi. Questo è un altro macigno sullo scudetto 2006". Analizzeremo ulteriormente questo nuovo caso in successivi articoli.

Andrea Agnelli: Rivogliamo gli scudetti e parità di trattamento – Andrea Agnelli si trova in Brasile, con i vertici Fiat, per un CdA del gruppo, ma da lì ha fatto sentire la sua voce, con un’intervista telefonica, al New York Times: intervista che il quotidiano ieri ha messo subito online sul suo sito e che oggi pubblica sul cartaceo. Essa esprime tutto l’orgoglio del presidente bianconero per quel che la Juve è stata e quel che sta cercando di fare ora. L’ha detto a chiare lettere, per lui la Juventus ha vinto 29 scudetti . E intende cercar di riottenere i due titoli che le sono stati tolti. Tornando con la mente al 2006: “Abbiamo avuto un verdetto sportivo molto veloce”, dice e aggiunge: “Credo che sia importante rimanere nella giurisdizione sportiva. Però gli ultimi fatti di provenienza federale hanno portato alla luce che altre squadre hanno tenuto gli stessi nostri comportamenti in quel periodo. Noi dobbiamo essere sicuri che ci sia pari trattamento per tutti e, se non riusciamo ad ottenerlo, guarderemo al di fuori della giustizia sportiva per ottenere uguale trattamento”. E oggi Andrea ha un altro motivo per essere orgoglioso della sua Juve, il nuovo stadio: "E' un punto d'orgoglio per noi essere i primi proprietari privati di un impianto pienamente moderno, in grado di ospitare partite e di restare aperto sette giorni la settimana a fini commerciali - ha detto -. Nello stesso tempo, i nostri concorrenti sono quelli internazionali, e questi era un aspetto da coprire per poter essere alla pari con loro dal punto di vista delle fonti d'entrata. Per essere sinceri sulla nostra serie A, oggi non siamo certamente là dove vogliamo essere. E tutto ciò ha anche a che fare con gli stadi. Gli stadi sono obsoleti. Abbiamo molta violenza, abbiamo ancora la polizia intorno agli impianti, e tutto ciò non è molto piacevole". Due parole anche sul calciomercato: "Sarà il Barcellona ad aprire le danze, dopo di che cominceranno a muoversi anche gli altri club". Ed ha ammesso l’interesse per Giuseppe Rossi. Già, ma la Juve deve muoversi, concretamente, qua, come per gli scudetti e la parità di trattamento. Anche fatti, non solo parole.
Qua il video, tratto dal grande forum Tifodibianconeri.com e realizzato attraverso un filmato tratto da Sky:
Video 1 - Andrea Agnelli al New York Times

I bianconeri a Central Park – Conte e i suoi ragazzi si dovevano allenare in uno dei campi della zona Ovest di Central Park, ma si è verificato un contrattempo, un problema tecnico causato probabilmente da un difetto di comunicazione. Infatti il campo in questione durante la notte era stato sottoposto ad un trattamento con un pesticida, il che ne rendeva decisamente sconsigliabile l’utilizzo. Ma i bianconeri non si sono persi d’animo: Central Park offre molte alternative, il posto giusto si trova e Del Piero e compagni lo hanno trovato in un tratto di prato all’ombra di un gigantesco albero, dove hanno svolto un po’ di stretching, sotto lo sguardo entusiasta di tanti tifosi, che non si aspettavano questa bella sorpresa: vedere i loro campioni preferiti, generalmente tanto lontani, a due passi e disponibili a firmare autografi.

Dondarini chiede i danni al Ministero della Giustizia – Paolo Dondarini era rimasto coinvolto in Calciopoli per due gare: Chievo-Fiorentina, in cui era accusato di aver favorito la Fiorentina, e Juve-Lazio, accusato di aver favorito la Juve. Nel primo caso ad implicarlo era un’intercettazione tra Lanese e il giornalista ‘roseo’ Capone, in cui Dondarini veniva indicato come ‘il killer’ che aveva colpito ancora: nell’informativa di Auricchio poi si parlava in quella gara di un goal annullato al Chievo negli ultimi minuti, fatto mai avvenuto (al massimo c’era stata la contestazione su un possibile rigore non accordato). Nel secondo caso, che affonda le sue origini nell’ipotesi (miseramente crollata come tutta la cupola) che Moggi conoscesse le griglie prima di chiunque e anzi partecipasse alla loro formazione e magari le facesse taroccare con misteriosi quanto fantasiosi colpi di tosse, all’arbitro veniva rimproverata la mancata concessione di un rigore per fallo su Inzaghi, trascurando peraltro l’esistenza di uno non meno evidente su Ibrahimovic, che veniva citato solo per una possibile mancata ammonizione. Condannato dalla CAF, ma poi assolto dalla Corte Federale di Sandulli, Dondarini è però rimasto impigliato nelle maglie della giustizia penale. Al pari di altri, Giraudo ad esempio, ha scelto il rito abbreviato, contando anche, come spiegato dal suo legale avv. Gabriele Bordoni, sull’assoluta inconsistenza di elementi a suo carico. Ma sappiamo tutti com’è andata la sentenza dell’abbreviato, pronunciata da De Gregorio, che non si è mossa di un millimetro da quanto contenuto nelle informative: ed è arrivata la condanna a due anni di reclusione. In attesa del giudizio d’Appello, che è previsto per il 15 novembre e in cui la difesa chiederà che si tenga conto delle telefonate che non c’erano ma che la difesa di Moggi ha dissepolto. In attesa di esso l’avv. Bordoni ha già fatto partire da qualche tempo, con buon anticipo una diffida che condurrà ad una richiesta di risarcimento danni nei confronti del Ministero della Giustizia, perché “E’ assurdo scoprire telefonate favorevoli a Dondarini senza che il pm ne faccia menzione - dice - Non è stato rispettato un principio di diritto”.

I deferimenti di Palazzi – Ieri Stefano Palazzi, dopo venti giorni di interrogatori, ha fatto scattare i deferimenti per 18 club (tra cui due di A e tre di B) e 36 tra giocatori, ex giocatori e dirigenti. Tra i giocatori più inguaiati vi sono Cristiano Doni e Thomas Manfredini accusati di associazione per illecito sportivo (art. 7) per due gare (Atalanta-Piacenza e Ascoli-Atalanta). Il Chievo è stato deferito per responsabilità oggettiva di Stefano Bettarini, accusato di slealtà (art. 1) per aver scommesso su Atalanta-Piacenza e Inter-Lecce (a risultato ‘sicuro’): il fatto è che Bettarini, ormai lontano dai campi di gioco da sei anni, risulta tesserato dal 2010 dal Chievo, che lo aveva ‘assoldato’ come uomo-immagine. I tre club di B sono Ascoli, Sassuolo e Verona: più inguaiato l’Ascoli perché i suoi tesserati Sommese e Micolucci sono accusati di illecito, mentre Quadrini (Sassuolo) e il ds Gibellini (Verona) lo sono solo per omessa denuncia. Gli unici due club deferiti per responsabilità diretta sono Ravenna e Alessandria; in Lega Pro deferite anche Cremonese, Benevento, Virus Entella, Piacenza, Esperia Viareggio, Portogruaro, Taranto, Spezia e Reggiana; in Lega Dilettanti Cus Chieti e Pino Di Matteo calcio a 5. Deferiti per illecito, oltre a Doni e Manfredini, anche Beppe Signori (ex calciatore e all’epoca tecnico di prima categoria), Marco Paoloni (portiere ex Cremonese), Vincenzo Sommese e Vittorio Micolucci (Ascoli) e Antonio Bellavista (ex Bari). Fuori dai deferimenti il Lecce e Corvia, nonché il Siena.

Barbara Facchetti: Vigileremo, ma lasceremo la cosa nelle mani dell’Inter – Barbara Facchetti, in rappresentanza della sua famiglia, in occasione del ritiro di un premio alla memoria del padre, ha rilasciato all’Ansa una dichiarazione, una presa di posizione dei familiari dopo l’uscita della relazione di Palazzi che evidenzia le responsabilità di Facchetti in qualità di presidente dell’Inter: "Come famiglia, in questi anni, abbiamo fatto tutto il necessario per vigilare sulle strumentalizzazioni intorno alla sua figura. Non arretreremo di un passo, continueremo a farlo con forza, con la lucidità e il sorriso che ci ha lasciato in eredità. Quel che è giusto tenere a mente è che lo spazio di azione principale in questa vicenda resta nelle mani dell'Inter". In realtà resta nelle mani dell’Inter perché è con l’Inter che va ristabilita la parità di trattamento: non è più Facchetti che è al centro dell’attenzione, la sua vicenda umana si è conclusa; resta l’Inter, che Barbara Facchetti definisce “la società che ha degnamente rappresentato e a cui ha dato con fedeltà tutto se stesso, fino alla fine".

Oggi il sorteggio del calendario di serie A – Questa sera, alle ore 20.00, vedrà la luce il calendario della serie A 2011-12. Per determinare il calendario saranno seguiti i seguenti criteri: a) nelle ultime quattro giornate le gare in casa sono perfettamente alternate a quelle in trasferta; b) non vi possono essere più di due coppie di incontri consecutivi in casa e/o in trasferta per girone; c) nel caso in cui vi siano due coppie di incontri consecutivi in casa e/o in trasferta, una coppia di incontri deve necessariamente essere in casa e l'altra in trasferta; d) è prevista alternanza assoluta degli incontri in casa ed in trasferta per le seguenti coppie di Società: Bologna/Cesena; Inter/Milan; Lazio/Roma; e) in tutti i casi in cui ciò è stato possibile, si è tenuto conto delle situazioni di indisponibilità del campo e/o di concomitanza con altri eventi cittadini di speciale rilevanza; f) nelle città che presentano due Società in Serie A (Milano e Roma), l'ordine di esordio in casa è invertito rispetto al Campionato 2010/2011; g) le Società che, nel Campionato di Serie A 2010/2011, hanno disputato fuori casa l'ultima gara giocano in casa l'ultima partita. Inoltre: nei turni infrasettimanali non sono possibili incontri tra le Società Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma, né il derby cittadino di Roma; i derbies cittadini di Milano e Roma non sono possibili né alla prima né all'ultima giornata e si effettuano in giornate diverse tra loro; salvo quanto indicato ai due punti che precedono, non sono previste "teste di serie", per cui tutte le Società possono incontrarsi anche alla prima o all'ultima giornata; non vi può essere alcun incontro ripetuto (stessa partita alla stessa giornata) rispetto al Calendario 2010/2011; nella prima giornata non possono incontrarsi tra loro, indipendentemente dall'ordine casa/trasferta, Società che si sono già incontrate nella prima giornata dei Campionati 2009/2010 o 2010/2011; nell'ultima giornata non possono incontrarsi tra loro, indipendentemente dall'ordine casa/trasferta, società che si sono già incontrate nell'ultima giornata dei Campionati 2009/2010 o 2010/2011; le Società partecipanti alla Champions League (Milan, Inter, Napoli e Udinese) non incontrano le Società partecipanti alla Europa League (Lazio, Roma e Palermo), nelle giornate poste tra un turno di Europa League che prevede gare al giovedì e un turno successivo di Champions League (5ª, 8ª, 11ª, 14ª e 15ª giornata).

Batista non è il più il ct dell’Argentina – E’ costato caro a Sergio Batista aver deluso le speranze degli argentini che, con una Nazionale che annoverava tra le sue fila gente come Messi e Tevez, credevano fortemente in una vittoria nella Coppa America: vittoria che non è arrivata, lasciando il passo ad un’umiliante uscita ai quarti di finale. E Batista ha pagato. “Si è deciso di risolvere il contratto”, ha detto il portavoce dell’AFA, forse con sollievo dello stesso ormai ex ct che da giorni non poteva nemmeno uscire di casa senza venir ricoperto da insulti, come dichiarato alla stampa dal fratello.


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