Calciopoli: domani è il giorno della verità. Conte: Bando alle illusioni, al lavoro!

News, 26 settembre 2011.

Cresce l'attesa per l'udienza di domani al processo di Calciopoli a Napoli: parla la difesa di Moggi, e saranno fuochi d'artificio. Platini e l'esposto Juve: passi per la battutaccia, ma la risposta deve arrivare. Nulla di grave per Barzagli dopo un primo controllo radiografico in ospedale. Conte: Non vogliamo illudere nessuno con discorsi sullo scudetto, il verbo è sempre 'lavorare'. Voci dallo spogliatoio: Pepe, Pirlo e Krasic. L'assemblea del Barça ratifica l'accordo con Qatar Foundation. Nell'assemblea del Real Madrid Florentino Perez indica il traguardo della stagione: la Champions League.

Domani a Napoli sarà il giorno della verità - L'aspettativa c'era già dal mese di luglio, quando la dottoressa Casoria stabilì che il 27 settembre sarebbe stato dedicato alle arringhe della difesa di Luciano Moggi; ma questa aspettativa è andata vieppiù crescendo con le nuove scoperte a livello di intercettazioni (per esempio il sistema di classificazione a 'baffi'), fino a raggiungere il suo apice quando a metà settembre Moggi annunciò che il suo staff aveva messo le mani, anzi le orecchie, su un'intercettazione in grado di ribaltare l'ipotesi accusatoria, peraltro già abbondantemente sconfessata (e non sostenuta, anzi quasi sempre smentita, dagli stessi testimoni dell'accusa). Ora dunque, questione di ore, sapremo: e dall'aula 216 arriverà un fragoroso rumore di botti.

La battutaccia di Platini: sorrisi e smorfie - La battuta, tra l'ironico e l'irridente, di Michel Platini, secondo il quale Andrea Agnelli, se gli ha inviato un esposto, poteva davvero risparmiare i soldi del francobollo, sembra sia stata accolta, in corso Galileo Ferraris, con un mezzo sorriso; qualche smorfia di disappunto, invece, stando a Tuttosport, ha invece suscitato la spiegazione di Platini: "Mai Uefa e Fifa diranno una parola sulle questioni interne: non abbiamo niente da dire né da fare", che sembra un tentativo di lavarsene pilatescamente le mani, un altro attacco del virus dell'incompetenza: perché l'esposto preparato con cura dai legali del club bianconero conteneva segnalazioni precise e provate, che dovrebbero quanto meno portare un organismo come l'Uefa a indagare, compiere verifiche e poi decidere. Ma a Torino comunque restano in attesa: all'esposto una risposta scritta e ufficiale, al di là delle boutades di Platini, dovrà arrivare; se sarà negativa, c'è sempre la strada dei tribunali ordinari, dove il Sion ha già fatto da apripista.

Solo una contusione per Barzagli - Il colpo alla caviglia riportato all'83'da Andrea Barzagli in un contrasto con Suazo, nonostante il difensore fosse rimasto coraggiosamente in campo sino alla fine, aveva fatto temere il peggio e il giocatore era stato trasportato, subito dopo la gara, all'ospedale di Catania per i primi accertamenti radiografici. Questi hanno fortunatamente escluso complicazioni, si tratta solo di una forte contusione: il che lascia aperta la speranza di vederlo in campo domenica sera contro il Milan; sarebbe infatti un guaio per Conte dover fare a meno del difensore più in forma della retroguardia bianconera.

Conte: Non vogliamo illudere nessuno con discorsi sullo scudetto - Rauco, quasi afono, come al solito, Conte si presenta a fine gara ai microfoni di Sky. Si rende conto che tutto non è andato come si poteva sperare, ma sfugge alla tentazione di qualsiasi processo pubblico, anche davanti ad una domanda specifica che gli chiedeva di individuare il colpevole del primo goal: "Bergessio in occasione del gol, fa un movimento importante tagliando davanti al difensore, dire adesso che errore c'è stato sarebbe ingeneroso nei confronti dei miei giocatori. Sicuramente la analizzeremo in settimana e cercheremo di trovare le contromisure adatte come facciamo sempre". Non può non essersi reso conto che il primo tempo è stato inguardabile, e che non si può regalare un tempo agli avversari, e infatti osserva: "Dobbiamo cercare di dare per primi il cazzotto e non di subirlo per poi rialzarci e reagire". Spiega il cambiamento di modulo rispetto alle ultime gare: "Abbiamo la possibilità di cambiare schieramenti visti i giocatori di centrocampo che abbiamo in rosa e, secondo me, avere due soluzioni tattiche ti dà più imprevedibilità nei confronti dell’avversario. Io ho le idee chiare, so che posso utilizzare anche questa situazione alternativa. Oggi, durante la partita, siamo ritornati al modulo iniziale per cercare di vincere. Questa era la terza partita in sette giorni e so il dispendio di energie che hanno i miei esterni. Volevo anche vedere Elia in una situazione di gara. Ho cercato di fare le scelte per avere la migliore formazione, per vincere la partita". E non vuole illudere nessuno, tornare al vertice non sarà facile: "La strada per noi è ancora lunga e tortuosa, perché dopo due settimi posti non possiamo pensare di tornare rapidamente a lottare subito per lo scudetto… dico che abbiamo tanta strada da percorrere per tornare ad essere competitivi. I ragazzi hanno dimostrato di non voler perdere. Il nostro obiettivo è sempre il massimo, però sappiamo che le altre squadre sono più attrezzate rispetto a noi. Dobbiamo lavorare tanto, non ci dobbiamo fare entusiasmare, dobbiamo stare con i piedi per terra, non deve cambiare il verbo, che è lavorare. Le chiacchiere a volte fanno più male di tutte le situazioni, cerchiamo di stare umili".
Video 1 - Catania-Juventus - Linkiamo un breve video con la sintesi dell'incontro e un brevissimo stralcio delle parole di Antonio Conte; è tratto, come di consueto, dal forum Tifosibianconeri.com.

Dallo spogliatoio - Nello spogliatoio bianconero i sentimenti erano ambivalenti: una certa soddisfazione, ma anche una buona percentuale di rammarico. Il rammarico prevale ad esempio in Pepe: "Io quando non vinco mi innervosisco parecchio. Abbiamo fatto una bella prestazione nelle ripresa però non siamo riusciti a vincere e questo non mi piace perché potevamo essere a 10 punti. A Conte ho detto che abbiamo avuto tante occasioni e non le abbiamo concretizzate, magari non con la calma di adesso, ma non ce l'avevo con lui, ma con noi e con la squadra". Più sereno Pirlo: "Sono punti lasciati come quelli di mercoledì, ma l'importante è essere ancora li davanti. Abbiamo fatto meglio nella ripresa, dopo un primo tempo dove il Catania ha fatto meglio, poi noi abbiamo reagito e abbiamo costruito delle buone occasioni pur non riuscendo a concretizzarle. Oggi non ho fatto bene perché ero molto ben marcato, ma la squadra ha fatto comunque una buona gara. Qui mi trovo benissimo nel sistema di gioco del mister, perché ho tante soluzioni sia sulle ali che centralmente e sono contento di questo e cercherò di fare sempre meglio". Infine Krasic, che ha segnato il goal del pareggio, ma ha buttato alle ortiche quello della vittoria per egoismo: "Sono contento per questo primo gol stagionale. Lo dedico a tutta la squadra e ai compagni che mi sono stati molto vicini in questo periodo e oggi mi hanno dimostrato il loro grande affetto nell’abbraccio. Mi spiace invece non aver avuto la giusta lucidità nell’azione di contropiede nel finale. Avessi servito uno dei miei compagni a centro area forse avremmo potuto segnare il raddoppio e ottenere una vittoria che ci avrebbe fatto andare da soli in testa al campionato".

Rosell ce l'ha fatta: Qatar sarà sponsor - Al Palau de Congressos de Barcelona era in programma l'assemblea dei soci del Barça: tra i punti all'ordine del giorno particolare rilevanza aveva, per i suoi risvolti economici, quello dell'approvazione dell'accordo con Qatar Foundation, che diventerà il primo vero sponsor di maglia dei blaugrana, infrangendo una tradizione che non prevedeva che le maglie dei catalani fossero 'sporcate' da uno sponsor, eccezion fatta per l'Unicef, che però non dava soldi al club, ma ne riceveva. Ma oggi il Barça, come sostenevano il presidente Rosell e il vicepresidente Faus, se vuol sostenere l'attuale imponente 'impero', deve cambiare strada, se vuole tener botta nel calcio contemporaneo: "Senza Qatar Foundation - ha ripetuto spesso Rosell nelle ultime settimane - il nostro club avrebbe un'altra dimensione, saremmo una realtà più piccola". E i soci lo hanno seguito su questa strada, approvando l'accordo con una maggioranza quasi plebiscitaria ( 697 voti a favore, 36 in bianco e 76 contrari). Qatar Foundation darà 165 milioni di euro in 5 anni, denaro utilissimo, se non indispensabile, per un club che ha chiuso il bilancio 2010-11 con il record delle entrate (473 milioni di euro), ma anche con una perdita di 9,3 milioni: "Il Qatar è un paese che ci ha chiesto di aiutarlo ad aprirsi al mondo - ha commentato il presidente blaugrana - per noi è un onore, al di là del denaro che entrerà nelle nostre casse".

Assemblea del Real Madrid: Florentino Perez lancia la caccia alla Champions League - Oltre ai soci del Barcelona, anche quelli del Real Madrid si sono ritrovati per la loro assemblea ordinaria; e il presidente Florentino Perez ha indicato in modo categorico il traguardo che la squadra dovrà raggiungere: ”Abbiamo fatto la semifinale l’anno scorso, cosa che non accadeva da molti anni, ma questo non è sufficiente. Vogliamo realizzare il sogno della decima Champions". E confida a tal fine in Mourinho, che difende a spada tratta: "José ha capito cosa vuol dire difendere i nostri interessi e noi difendiamo lui, indiscutibilmente". Poi ha snocciolato i dati di bilancio: “Le entrate sono state di 480 mln di euro, ossia l’8,6% in più rispetto all’anno precedente. Abbiamo avuto un utile pari a 31.600.000, in crescita del 31% rispetto allo scorso anno. E l’indebitamento finanziario netto è passato da 244.6 a 169.7 milioni di euro. Per 2011-12 ci aspettiamo entrate di 488 milioni e un utile di circa 30, ma dipende dal cammino della squadra in Champions League e nella Coppa del Rey”.


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