La voglia di Juve fa volare gli ascolti, non i diritti tv. Lippi: Conte è la persona giusta.

News, 4 ottobre 2011.

Juve-Milan, spettacolo al top del prime time di domenica sera, trascina gli ascolti. Le decisioni del Giudice Sportivo: una giornata di squalifica per Ranieri. Lippi: E' tornata la Juve tutta grinta, rabbia e voglia: video. Abete: Non c'è nessun rapporto tra gli errori di Rocchi e il caso dello scudetto 2006. I numeri confermano quel che gli occhi vedono: è una buona Juve. Il Sion fa pace con la Swiss Football League: ma l'Uefa?

Voglia di Juve davanti alla Tv - La Juve di Conte, il mister voluto dal popolo bianconero, sta facendo bene sul campo: e i suoi tifosi, che peraltro le sono vicini a 360° (sul campo e nei tribunali), la seguono assiduamente. Non solo allo stadio, ma anche davanti alla Tv. E i dati degli ascolti (fonte: Repubblica.it) la premiano. Juve-Milan ha fatto registrare il record stagionale per Sky con 2.850.000 spettatori, che fanno il 10,3% di share; record anche per Mediaset Premium: 1.292.126 spettatori, con uno share del 5,23%.  Per Sky bisogna anche aggiungere i 680.012 spettatori del prepartita su Sky Calcio Show (dalle 20) e i 746.251 del post-gara, sempre su Sky Calcio Show (fino alle 23.30). Lo share complessivo partita è del 15,5%, il che ne fa lo spettacolo più visto (sebbene a pagamento) del prime time: battuti i vari programmi generalisti in chiaro presenti nei vari palinsesti. Effetto benefico anche sulle trasmissioni sportive in seconda serata: 1.983.000 spettatori (14,52% di share) per la 'Domenica sportiva' condotta da Paola Ferrari (dal 2007 non toccava questa vetta). E anche il quasi notturno 'Controcampo linea notte', condotto da Alberto Brandi, ha fatto 549.000 spettatori. E questi dati sembrano davvero fare un po' a pugni con quanto toccherà alla Juve con la nuova ripartizione dei diritti, fatta seguendo i dettami della legge Melandri, che l'ha fortemente penalizzata.

Il Giudice sportivo sanziona i nerazzurri: un turno a Ranieri e multe a raffica - L'espulsione nel corso della gara contro l'Inter è costata al tecnico dell'Inter Claudio Ranieri una giornata di squalifica "per avere, durante l'intervallo, al rientro negli spogliatoi, rivolto all'arbitro un'espressione ingiuriosa". Altri provvedimenti a carico dei nerazzurri: una giornata di squalifica a Obi perché espulso per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; ammonizione e ammenda di 15.000 al capitano Zanetti; ammonizione al portiere Julio Cesar; ammonizione e 10.000 euro di multa a Cordoba e Milito "per avere al termine, al termine della gara, al rientro negli spogliatoi, contestato l'operato arbitrale rivolgendo espressioni irrispettose al Direttore di gara"; 8.000 euro di multa al club per l'accensione di numerosi bengala e fumogeni.
Le altre sanzioni: un turno di squalifica per Boateng (Milan) e Balzaretti (Palermo), espulsi per doppio giallo, e per Perez (Bologna) e, già in diffida, nuovamente ammonito. Multa di 5.000 euro alla Fiorentina "per avere omesso di impedire la permanenza non autorizzata nel recinto di gioco di alcuni suoi tesserati, nonostante i reiterati inviti di un collaboratore della Procura Federale". Inibito sino a tutto il 17 ottobre il responsabile degli osservatori del Siena Daniele Faggiano "per avere, al termine della gara, nel recinto di gioco, contestato platealmente l'operato arbitrale rivolgendo reiteratamente al direttore di gara espressioni ingiuriose".

Lippi: la Juve ha ritrovato la sua grinta - In una breve intervista a Sky Marcello Lippi plaude ad Antonio Conte, la persona giusta per infondere di nuovo nella Juve la rabbia e la voglia che ne hanno caratterizzato la storia. E' soddisfatto per il ritorno di Barzagli nel gruppo azzurro, ma il suo futuro... Proponiamo il video dell'intervista, tratto dal forum tifosibianconeri.com.
Video 1 - Lippi su Juve e Antonio Conte.

Abete: Non c'è nessun rapporto tra gli errori di Rocchi e lo scudetto 2006 - In casa Inter (lo stesso Ranieri lo aveva adombrato nelle sue parole) si era insinuato che l'arbitraggio 'ostile' di Rocchi fosse un modo per 'farla pagare' all'Inter per l'annosa questione dello scudetto 2006, che ormai è acclarato essere palesemente immeritato non solo sul campo, ma anche a tavolino. Ma oggi, il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, intervenuto ai microfoni della trasmissione 'La politica nel pallone' ha smentito tale ipotesi: "Non c'è alcun tipo di rapporto. Le proteste sono legittime in relazione ad una partita determinata da un episodio. Nessun legame, quindi, fra una prestazione negativa di un ottimo arbitro come Rocchi e le situazioni aperte sul fronte delle dialettiche fra le società e la Federazione. Non c'è nessun rapporto con il caso scudetto 2006, al di là delle amarezze e delle delusioni e delle proteste legittime in relazione ad una gara che ha avuto un episodio che di fatto l'ha determinata. Bisogna distinguere la dimensione di una protesta a fronte di una situazione di un arbitraggio non adeguato". Perché gli errori arbitrali esistono: "Siamo alla quinta giornata con 38 partite in cui alcuni errori ci saranno. Bisogna limitarli ma anche conviverci". Come al solito sgusciante sulla Juve: "Il rapporto con la Juve? Faccio i complimenti ai bianconeri, li ringrazio ancora per il bellissimo spettacolo ed eccellente ospitalità dell'8 settembre scorso nel giorno dell'inaugurazione del nuovo stadio; ci sono argomenti in cui ci possono essere posizioni differenziate ma non manca il rispetto per le persone e per le loro qualità". Nello spettacolo offerto auspichiamo (per una volta lo facciamo noi) abbia apprezzato soprattutto la parte relativa ai 29 scudetti, e ne abbia fatto tesoro.

Alcuni numeri della partita di ieri - La partita di ieri è stata una gioia per gli occhi, una partita di calcio è uno spettacolo e la Juve ieri ne ha dato. Ma il calcio ha anche i suoi 'analisti', che vivisezionano le gare traducendo la visione in numeri, che sono quasi sempre la cartina di tornasole del risultato e anche del gioco. Se ne occupa, ad esempio, l'Osservatorio Calcio Italiano che, nel suo Report 64/2011, per Juve-Milan, rileva: giocate utili (654) con un’evidente precisione in fase di appoggio (71.8% di passaggi riusciti) che ha permesso ai bianconeri di surclassare l’avversario sul piano della supremazia territoriale (14’:14’’ contro 06’:41’’ del Milan) e del possesso palla (55% contro il 45% degli avversari). Protagonista assoluto delle geometrie bianconere è stato Pirlo, in grado di totalizzare la bellezza di 71 passaggi riusciti. Da sottolineare anche il contributo del cileno Vidal con 52 giocate utili a favore dei suoi compagni di squadra e 6 conclusioni a rete. Le sortite offensive dei bianconeri hanno privilegiato la zona centrale del campo (36%) e il versante destro (36%) senza disdegnare avanzate anche lungo l’out sinistro (28%). A confermare la propensione offensiva dell’undici juventino è il dato riguardante l’impiego superiore della zona d’attacco (32%) rispetto alla linea difensiva (23%). In totale la squadra di Conte è andata al tiro in 20 occasioni, 8 delle quali nello specchio della porta difesa da Abbiati. Numeri questi che consentono ai bianconeri di totalizzare una percentuale di pericolosità creata alla retroguardia avversaria pari al 71.6% dato, questo, in evidenza se rapportato a quello dei rossoneri (22.2% a fronte di 4 tiri verso la porta difesa da Buffon. La Juventus, indubbiamente, è una squadra votata all’attacco che - di contro - mostra anche una notevole solidità in fase difensiva: imbattuta in cinque gare, 3 goal subiti, una retroguardia nella quale Chiellini si conferma pilastro insostituibile (28 palloni recuperati nel match contro il Milan), Bonucci e Barzagli si scoprono piacevoli sorprese sulle quali poter far affidamento (rispettivamente 18 e 17 recuperi nei confronti dei rossoneri).

Il Sion rinuncia al ricorso al Tas - Il Sion ha ritirato il suo appello al Tribunale Arbitrale delllo Sport in relazione alla sua disputa con la Swiss Football League, che il 30 settembre gli ha fatto pervenire conferma del via libera a schierare i sei giocatori ingaggiati nel corso del mercato estivo. Ora bisogna vedere se il Sion, sempre guidato dal suo battagliero presidente Christian Constantin, si fermerà o proseguirà la sua battaglia con l'Uefa per essere reintegrato nell'Europa League, anche se la squadra che l'ha rimpiazzata, il Celtic, già sta partecipando alle gare del suo girone (lo stesso dell'Udinese).


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