Calciopoli: la sentenza che non t'aspetti. L'Uefa dice di no e archivia.

News, 10 novembre 2011.

La sentenza su Calciopoli: 16 condannati, 8 assolti. Il comunicato della Juventus. Le reazioni di Moggi, Bergamo, Della Valle, Lotito, Foti, Fabiani. I commenti di Nicola Penta e Maurilio Prioreschi. L'Uefa si dichiara non competente ed archivia l'esposto della Juve. Il CdA della Juventus ha approvato i dati del primo trimestre 2011-2012. L'Associazione Svizzera di Football, su pressione della Fifa, ha aperto un'inchiesta contro il Sion.


La sentenza del processo penale su Calciopoli - Questo l'esito finale del processo di primo grado su Calciopoli, conclusosi martedì 8 novembre 2011. La sentenza è stata pronunciata alle ore 20 dalla giudice Teresa Casoria:
Le condanne: Luciano Moggi 5 anni e 4 mesi; Paolo Bergamo 3 anni e otto mesi; Innocenzo Mazzini 2 anni e 2 mesi; Pierluigi Pairetto 1 anno e 11 mesi; Massimo De Santis 1 anno e 11 mesi; Salvatore Racalbuto 1 anno e 8 mesi; Pasquale Foti 1 anno e 6 mesi e 30mila euro di multa; Paolo Bertini 1 anno e 5 mesi; Antonio Dattilo 1 anno e 5 mesi; Andrea Della Valle 1 anno e 3 mesi e 25 mila euro di multa; Diego Della Valle 1 anno e 3 mesi e 25 mila euro di multa; Claudio Lotito 1 anno e 3 mesi e 25 mila euro di multa; Leonardo Meani 1 anno e 20mila euro di multa; Claudio Puglisi 1 anno e 20 mila euro di multa; Stefano Titomanlio 1 anno e 20 euro di multa; Sandro Mencucci 1 anno e 3 mesi e 25.000 euro di multa.
Le assoluzioni: Pasquale Rodomonti, Maria Grazia Fazi, Mariano Fabiani, Gennaro Mazzei, Ignazio Scardina, Marcello Ambrosino, Enrico Ceniccola e Silvio Gemignani.
Rigettate le domande risarcimento danni nei confronti dei responsabili civili FIGC e Juventus; respinta la domanda di risarcimento danni della parte civile RAI.

La reazione della Juventus - I primi a reagire allo stupefacente esito del processo di Napoli sono stati i vertici bianconeri: "La sentenza odierna afferma la totale estraneità ai fatti contestati di Juventus, che presso il tribunale di Napoli era citata in giudizio come responsabile civile a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’articolo 2049 c.c. Tale decisione, assunta all’esito di un dibattimento approfondito e all’analisi di tutte le prove, stride con la realtà di una giustizia sportiva sommaria dalla quale Juventus è stata l'unica società gravemente colpita e l'unica a dover pagare con due titoli sottratti, dopo aver conseguito le vittorie sul campo, con una retrocessione e con relativi ingenti danni. Juventus proseguirà nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parità di trattamento".

Le reazioni degli imputati - Non si aspettavano certo questo finale, visto l'andamento del processo e tenendo conto che è proprio nel dibattimento che deve formarsi la prova di colpevolezza; e le reazioni manifestano tutto lo sbigottimento per l'accaduto.
Luciano Moggi ha accolto con smarrimento la sentenza e lo sgomento era evidente sul suo volto quando ha lasciato il Tribunale di Napoli, mormorando all'intervistatore di Sky: "Non ho niente da dire, non sono nelle condizioni giuste per parlare. Non me l'aspettavo". Il giorno dopo l'ex dg bianconero, pur ancora stupefatto per l'esito del giudizio, è tornato in possesso della sua solita voglia di lottare, forte della sua coscienza di aver operato rettamente: "Siamo al primo round, la sentenza era già scritta- ha detto a Sky Sport 24 - Adesso vediamo cosa accade in appello. Ci sono delle stranezze che non capisco, come cosa c'entra la Juventus e il sottoscritto in alcuni dubbi su Chievo-Fiorentina? Sicuramente andremo in appello. Spero in una sentenza vera e non in una già scritta. Per la Juventus niente responsabilità oggettiva? Non capisco neanche il comunicato della società bianconera in merito dato che in campo c'era la squadra e non il sottoscritto. E' la vita. Cercherò di leggere e capire tutto quanto, sicuramente mi difenderò. Come sto? Umanamente mi sento bene. Ho combattuto per me come per tutti coloro che sono stati distrutti da questo processo. Dopo il primo interrogatorio sono rimasto tranquillo perché non c'è niente di sostanziale. Finché avrò forza combatterò questa battaglia... Sono deluso da tutto. La giustizia sportiva ha fatto un processo con 20 telefonate su migliaia e migliaia. La giustizia ordinaria pensavo che fosse uguale per tutti e invece è stata una sentenza già scritta. Io mi adopererò ancora perché l'appello abbia una fine diversa da questa. Io non sono preoccupato perché conosco come sono andati i fatti. La Juventus ha vinto perché era la più forte punto e basta. Sapevo che eravamo spiati dalla Telecom ben prima che uscisse la notizia. Mi sono difeso prendendo schede estere per tutelarmi e non per cercare di commettere situazioni illecite. Era solo un modo per evitare di essere spiati". Ieri ha ricevuto, dice, centinaia di messaggi e telefonate di incoraggiamento, e se qualcuno prenderà le distanze non varrà proprio la pena di farci caso.
Paolo Bergamo: "Sono sereno, ma questo processo è stato vergognoso- ha detto a Raisport - Mi aspettavo una sentenza negativa, per cui attendiamo di leggere le motivazioni e poi faremo i nostri passi nelle sedi opportune. Sono sereno perché so come mi sono comportato, quello che ho fatto e soprattutto non ho fatto, quindi sono tranquillo. Quando noi siamo stati indagati ero convinto che non avrei subito il rinvio a giudizio, quando poi è successo. Da allora sono sempre stato convinto che la sentenza alla fine sarebbe stato negativa. Questo processo a mio avviso è stato vergognoso”.
I Della Valle: "Siamo molto amareggiati, ma non sorpresi da questa sentenza, che troviamo profondamente ingiusta. Faremo valere le nostre ragioni nei prossimi gradi di giudizio perché venga ristabilita la verità". Ha poi aggiunto il loro avvocato Alfonso Furgiuele: "Pensavano non ci fossero elementi sufficienti e sarebbe arrivata l'assoluzione, ma lo dimostreremo nei prossimi gradi di giudizio. Confido molto nell'assoluzione in appello".
A Lotito, molto contrariato, è stato strappato solo un "Sono sorpreso. Farò sicuramente ricorso"; ha parlato per lui il suo legale Gianmichele Gentile: "È molto deluso. Vuol dire che il dibattimento è stato inutile: i giudici hanno creduto alle storielle delle palline taroccate nei sorteggi arbitrali. Lotito è stato condannato per frode sportiva in Lazio-Parma e Chievo-Lazio. Ma se gli arbitri e Carraro sono stati assolti, come si può sostenere che Lotito abbia alterato quelle partite con l'aiuto di Carraro? Ma l'appello esiste proprio per modificare gli errori del primo grado. Ribalteremo il verdetto".
Foti:
"Prendo atto della sentenza, ma visto che ci sono altri gradi di giudizio ricorreremo in Appello per dimostrare sempre l'estraneità mia e della Reggina. Resto sereno e tranquillo".
Un assolto, Angelo Mariano Fabiani: "In questo caso c'è grande soddisfazione, ma allo stesso tempo è grande l'amarezza per la condanna di Luciano Moggi, un mio amico e, sottolineo: mio amico. Dispiace anche per Bergamo e per tutti gli altri condannati per una sentenza che credo non giusta: il mio desiderio è che in appello le ragioni di tutti possano prevalere sull'accusa".

Lo staff di Moggi - Visibilmente deluso dalla sentenza Nicola Penta, consulente di Luciano Moggi e sbobinatore di tante telefonate; ma è comunque ben lungi dall'arrendersi: "Non me l'aspettavo. Chiaramente è una sentenza che dà ragione ai pm, però penso che sia solo il primo round, la prima battaglia. Una sentenza che può ancora essere ribaltata, anche se ai giudici erano state già consegnate telefonate rilevanti. Purtroppo questi due anni non sono serviti a nulla, non siamo stati creduti. Leggeremo le motivazioni... Moggi? Era sconcertato. Il dibattimento aveva detto cose diverse. Sicuramente è una brutta botta, purtroppo dobbiamo ora aspettare novanta giorni... Mi rimetterò al lavoro, a questo punto sono pronto ad andare avanti all'infinito recuperando anche le telefonate scartate in vista dell'appello".
Nella serata di ieri ha parlato, a Radio Radio, anche Maurilio Prioreschi, difensore di Moggi, autore dell'appassionata arringa del 27 settembre: "Siamo fiduciosi per l'appello perché l'istruttoria dibattimentale di primo grado, a nostro giudizio, era ampiamente liberatoria. La valutazione del Tribunale è stata diversa. Noi riteniamo di aver fondate ragioni per far sì i giudici d' Appello facciano una valutazione diversa. Del resto le partite nei processi si giocano su tre tempi, non si giocano su un tempo solo e quindi... Se oggi avessimo vinto noi, il pubblico Ministero avrebbe fatto appello e ci saremmo rivisti in Appello in ogni caso. Le regole processuali sono queste". Quanto alla prescrizione, "per le frodi e per l'Associazione come partecipi scatta a novembre 2012, per Luciano Moggi che è promotore mi pare marzo 2014" e "la prescrizione è un istituto che può essere rinunciato dall'imputato". Già da una prima analisi del dispositivo, pur in mancanza ancora della motivazione "quello che sembrerebbe emergere dall'analisi delle frodi sportive per le quali c'è stata assoluzione e di quelle per le quali c'è stata condanna è che dovrebbero essere state scartate le sim svizzere, perché in tutti i casi per i quali c'era come fonte di prova solo il contatto o il presunto contatto c'è stata assoluzione, così come c'è stata soluzione per Fabiani che era colui che aveva solo questo tipo di imputazione". Per esempio è rimasta Juve-Milan "perché come fonte di prova c'erano indicate intercettazioni; le sim svizzere sono sulle assoluzioni e su Lecce-Juve e Lecce-Parma, dove c'erano anche intercettazioni; le frodi per le quali c'è stata condanna tutte quante avevano intercettazioni, cene, incontri al Divin Amore e tutte queste cose; questo è un primo dato". Alla domanda su come sia possibile dare una frode con gli arbitri assolti: "Il dato di Juve-Udinese con Rodomonti e i due assistenti assolti certamente balza agli occhi di tutti, insomma. Vorremmo capire anche noi, al di là del fatto che sicuramente è passata la tesi del reato di pericolo presunto a tutela anticipata, ma insomma non è che se io e Lei ci mettiamo d'accorso per truccare una partita poi commettiamo reato se non parliamo con un arbitro o un assistente o qualcuno comunque che possa avere voce in capitolo, o comunque con un atleta. Quella è una delle cose che obiettivamente lascia perplessi".

L'Uefa non è competente: archiviato l'esposto della Juve - La Juventus si era rivolta all'Uefa per verificare se i comportamenti tenuti dalla Figc fra il 2006 e il 2011 fossero conformi ai principi dell'Uefa stessa e se la Federazione non avesse peccato di inerzia nell'indagare; e di conseguenza di verificare se fosse il caso di escludere dalla Champions League l'Inter, che nella relazione di Palazzi era stata accusata di aver violato l'art. 6 del CGS, quello relativo all'illecito sportivo. Il 6 ottobre il Disciplinary Board dell'Uefa  aveva chiesto alla Figc chiarimenti in merito alle azioni intraprese. Oggi è giunta la risposta: l'esposto della Juventus è stato archiviato per non competenza dell'Uefa. Due sarebbero le motivazioni: il problema riguarda un campionato nazionale (e non una competizione internazionale); la data spartiacque per fatti che possono richiedere un intervento dell'Uefa è il 27 aprile 2007, quando entrarono in vigore i nuovi Statuti Uefa, proprio sulla spinta delle vicende di Calciopoli, quando l'Uefa fu costretta ad ammettere il Milan alla Champions League, che poi i rossoneri avrebbero addirittura vinto, nonostante la giustizia sportiva avesse condannato il club, infliggendogli tuttavia una penalizzazione mite che gli consentiva di classificarsi per la competizione europea. Per evitare altri casi imbarazzanti, l'Uefa si era riservata da allora in poi la possibilità di respingere l'iscrizione di squadre direttamente o indirettamente coinvolte in attività volte ad influenzare il risultato.

Il CdA della Juventus ha approvato i dati del primo trimestre - Martedì 8 novembre si è riunito il CdA della Juventus per approvare i risultati del primo trimestre dell'esercizio 2011-2012 (luglio-settembre 2011. Dal comunicato stampa si ricava che la Juventus ha chiuso il periodo in esame con ricavi per 33,7 milioni di euro, in calo rispetto ai 48,8 dell'analogo periodo 2010-2011; la perdita del primo trimestre dell'esercizio 2011-2012 è salita a 26,1 milioni di euro, a fronte dei 18,5 dell'analogo periodo dell'esercizio precedente. Il Patrimonio netto è pari a 40,5 milioni di euro, in aumento rispetto al saldo negativo di 4,9 milioni di euro del 30 giugno 2011; la posizione finanziaria netta è scesa a 93,5 milioni euro, contro il passivo di 121,2 milioni euro del 30 giugno 2011.

L'ASF ha aperto un'inchiesta contro il Sion - L'Associazione Svizzera di Football (in pratica la Federcalcio elvetica), cedendo alle pressioni della Fifa, che aveva minacciato di annullare tutte le amichevoli della Svizzera, si è risolta ad aprire un'inchiesta contro il Sion. L'Asf aveva ricevuto dalla Fifa un ultimatum di dieci giorni: in un primo tempo aveva dichiarato di non avere margini di manovra in proposito e di non potersi perciò pronunciare, confidando che a quel punto di sarebbe mossa la Swiss Football League; o anche la Fifa stessa. Entrambe però si erano dette contrarie ad intraprendere qualsiasi procedimento. Perciò l'ASF, temendo la sospensione delle amichevoli da parte della Fifa, ha dato incarico alla Commissione di Controllo e Disciplina di aprire un'inchiesta nei confronti del Sion per trasgressione dei diritti sui trasferimenti e per inosservanza della decisione già presa a suo tempo in materia da parte della camera dei ricorsi. Le sanzioni possibili contro il club del presidente Constantin vanno dall'ammonizione fino al ritiro della licenza. Il Sion ha a questo punto 14 giorni di tempo per prendere posizione.


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