Conte: Noi pensiamo al campo, Agnelli difende il 2006 e la nostra storia.

News, 21 novembre 2011.

Conte: Abbiamo mandato un messaggio chiaro a tutti, ma per un primo bilancio aspetto la fine del girone di andata. Marotta: Per il mercato di gennaio concorderemo con Conte i miglioramenti da apportare a questo gruppo. Conte: Uno staff da ringraziare e un presidente da appoggiare. I commenti dopo-partita di Matri, Pepe, Marchisio e Barzagli. Sventato il rischio squalifiche: nessun ammonito fra i bianconeri. Per i club di A i diritti tv esteri potrebbero fruttare oltre 100 milioni: in agenda nell'assemblea di Lega a fine mese. Trezeguet già in partenza dagli Emirati. Il weekend delle formazioni giovanili bianconere.


Conte: Bravi ragazzi, ma per parlar di scudetto aspettiamo... - Antonio Conte aveva chiesto ai suoi la massima concentrazione, come se stessero disputando una finale di Coppa del mondo e quanto ha visto in campo l'ha soddisfatto: "Io dico bravo ai ragazzi che hanno subito riattaccato la spina tornando dalle Nazionali. Abbiamo avuto pochi giorni per preparare tutti una gara molto dura e insidiosa, se non avessimo ripreso bene e concentrati oggi potevamo seriamente incappare in una brutta sorpresa vista la consistenza dell'avversario. Era importante riprendere il cammino dopo 22 giorni con i tre punti visto il ciclo terribile che ci attende. Bene che sia successo, l'abbiamo fatto mandando messaggi chiari a tutti, giocatori e ambiente". Però, gli fanno notare su Sky, qualche rischio in difesa la Juve lo ha corso... "E' inevitabile che, portando otto uomini nella metà campo avversaria per stanare l'avversario, ci sia il rischio di concedere qualche contropiede - ha risposto Conte - stiamo lavorando per limitare anche questo. Faccio l'esempio del Barcellona, anche loro ogni tanto rischiano. Giocando palla lunga e pedalare rischieremmo ancor meno, ma non è la nostra filosofia. Poi è normale che il Palermo crei qualcosa, è una buona squadra. Noi cerchiamo di creare la superiorità numerica con il possesso, è normale che tirando la coperta si scopre qualcosa dietro ma Buffon oggi è stato strepitoso e ci ha aiutato nel momento di difficoltà. Comunque stiamo lavorando su tutte le situazioni, noi portiamo più giocatori per creare superiorità nella metà campo avversaria rischiando qualcosa dietro, come detto è inevitabile". Si può parlare di scudetto? "Io come scadenza mi son dato la fine del girone d'andata per tirare le somme, vedremo che situazione potremo portare avanti e che prospettive avremo dopo aver incontrato tutte le 19 squadre del campionato. Dobbiamo renderci conto che ci potranno essere difficoltà, ora non voglio essere noioso e ripetere le stesse cose che ormai dico da dieci domeniche". Cos'è rimasto dall'Antonio Conte del 1991, al suo debutto in maglia bianconera? "Rimangono la stessa passione per il gioco del calcio e lo stesso entusiasmo di allora, nessuno me li potrà mai togliere".

Marotta: per il mercato di gennaio ci confronteremo con Conte - Ormai il mercato, che in realtà sembra non chiudersi mai e con la sua fabbrica dei sogni riempie per tutto l'anno le pagine dei giornali, è prossimo alla finestra di gennaio e nel prepartita Sky a Beppe Marotta sono stati chiesti lumi sulle intenzioni della Juve, anche alla luce delle affermazioni fatte ieri da Antonio Conte, quando ha affermato che ormai, con tutta la rosa in efficienza dal punto di vista fisico, le formazioni che manderà in campo saranno frutto solo di scelte tecniche. "Conte è al centro del progetto tecnico - ha spiegato Marotta - è quindi chiaro che con lui abbiamo rapporti quotidiani. Nell’ottica di quella che è la finestra di gennaio, avremo un confronto direi più analitico di quello che si fa quotidianamente per cercare quali sono i miglioramenti da apportare a questo gruppo, vedere anche quei giocatori che all’apparenza possono essere insoddisfatti, che vogliono magari trovare più spazio altrove, e quindi tutto questo in una collaborazione dove ribadisco che al centro del progetto c’è l’allenatore". Gli è stato anche chiesto se la Juve non tema che le polemiche su 2006 e dintorni, che hanno infiammato la settimana, possano avere qualche ripercussioni sulla serenità della classe arbitrale nei confronti della squadra: "Assolutamente no, altrimenti non saremmo qui. Diamo la massima fiducia all’organismo degli arbitri, alla Can, al suo designatore, quindi da questo punto di vista sono due strade nettamente diverse l'una dall'altra". Infine gli è stato chiesto un commento sulle vicende che hanno coinvolto Arturo Vidal: "Con Vidal abbiamo parlato immediatamente al suo rientro dalla convocazione del Cile, non abbiamo raccolto da lui un resoconto così pesante come è stato descritto dai media. Abbiamo noi correttamente inoltrato una richiesta alla federazione perché ci facesse arrivare un referto di quanto avvenuto, ma non abbiamo avuto risposta. Sicuramente crediamo alla verità che lui ci ha esposto e di conseguenza, pur dandogli così una reprimenda, non riteniamo di dover prendere ulteriori provvedimenti".

Conte: Grazie allo staff e al Presidente - Antonio Conte, l'ha detto, ha l'organico al completo, in piena efficienza fisica: una bella differenza, almeno per il momento, rispetto agli anni scorsi, quando la Juve era costantemente bersagliata dagli infortuni. E di questo Antonio Conte ringrazia sentitamente il suo staff: “Faccio i complimenti al mio staff di lavoro, incrociamo le dita. Io sono al vertice di una piramide, ma sotto di me c’è la base più importante”. Sotto, ma anche sopra. Perché Antonio sta con Andrea, il presidente che oggi una parte della tifoseria ha voluto contestare per aver preso le distanze dall'operato di Moggi e Giraudo: "Sinceramente non ho nemmeno visto gli striscioni di protesta; in ogni caso, il presidente difende il nostro 2006, la nostra storia, e già questa è una risposta importante. Noi ora stiamo semplicemente pensando a quel che avviene in campo, allontanando le polemiche del passato; il presidente, però, rappresenta il futuro di questa società, che viene da anni in cui ha fatto da comprimaria, e tutti quanti dobbiamo stringerci attorno a lui, per aiutarlo a far tornare questo club ai vertici del calcio, come merita".

I commenti dei bianconeri - Oggi si è vinto bene, la prova di tutto il gruppo è stata positiva e tutti hanno voglia di parlare.
Matri, oggi a segno per la quinta volta così come Marchisio: "Non c'è nessuna sfida con Claudio, chiunque segni va bene, l'importante è portare a casa i tre punti. Alla classifica guarderemo più avanti" (Sky). "L'obiettivo è lo scudetto, ma andiamoci piano, voglio vincere qualcosa di importante con questa maglia" (Mediaset Premium).
Pepe: "Il 27 agosto Conte mi ha chiamato e mi ha detto di chiudere la telenovela del mercato e che rimanevo lì. Io non avrei mai lasciato la Juventus, avevo preso atto della trattativa leggendo tutto dai giornali. Marotta e Paratici mi han detto che non mi avrebbero mai ceduto ma chi mi ha dato piena fiducia è indubbiamente mister Conte" (Sky). "La squadra ha dimostrato anche oggi di avere un grande carattere. Abbiamo preparato la gara come le prepariamo sempre, la differenza la sta facendo la grande intensità che mettiamo in campo" (Mediaset Premium).
Marchisio: "Oggi è andata bene, sono contento di aver fatto gol. La mia rete è però anche merito di Vucinic che ha fornito l'assist e Matri che ha fatto il velo. Era un'occasione da sfruttare visti i risultati di ieri, con una partita in meno siamo tornati in vetta. Quest'anno ho dei compiti diversi che mi piace fare. Come tutti i calciatori poi, se si trova il gol si è sempre più felici e sereni. Io però ho sempre dato massima disponibilità, se dovessi nuovamente cambiare ruolo non farei problemi. Con la Lazio sarà sicuramente una sfida al vertice, loro negli ultimi anni stanno facendo molto bene e in estate hanno acquistato calciatori importanti. Abbiamo due gare importanti in quattro giorni, non sarebbe male portare a casa sei punti in due trasferte" (Mediaset Premium).
Barzagli: "Abbiamo affrontato la gara con la giusta mentalità, perché dopo tre settimane di sosta si doveva ritrovare il ritmo partita. Lo abbiamo fatto e il 3-0 finale lo dimostra. Il Palermo aspettava che sbagliassimo per colpirci in contropiede, ma sapevamo che attaccandoli, sarebbero andati in difficoltà. La classifica io non la guardo... ora ci aspettano due partite difficili contro Lazio e Napoli, due esami che ci potranno dire se siamo davvero una squadra da vertice. Il mister ci chiede sempre di giocare il pallone, anche in difesa. A volte questo comporta qualche rischio, ma è il prezzo da pagare se si vuole offrire un bel calcio" (Juventus Channel).

Nessun cartellino giallo - Uno dei rischi di oggi per la Juve era quello dei cartellini gialli: c'erano ben quattro diffidati di lusso: Pirlo, Marchisio, Pepe e Chiellini. Ma nessun bianconero è stato ammonito ieri e quindi a Roma contro la Lazio i quattro potranno essere presenti. Sperando che ne escano nuovamente indenni, visto che dietro l'uscio c'è l'insidiosa trasferta di Napoli.

Per la serie A in arrivo oltre 100 milioni di diritti Tv - Il 29 o il 30 novembre si terrà la prossima assemblea di Lega: il problema in agenda non sarà, per il momento, legato all'eventuale cambio di presidenza, ma ai soldi dei diritti tv, quelli legati ai diritti esteri, le cui offerte dovranno arrivare entro il 25 novembre. Si dovrebbe superare il limite dei 100 milioni. A gennaio poi verrà il turno dei diritti per la Coppa Italia, cui parrebbe essere interessata, oltre la Rai, anche Mediaset. Per i diritti in chiaro degli highlights c'è più tempo, anche perché c'è in lizza solo la Rai.

Trezeguet chiude l'avventura negli Emirati - David Trezeguet, secondo quanto riportato da Sport360 avrebbe risolto consensualmente in anticipo il contratto che lo legava per l'intera stagione al Baniyas: a causa di un problema muscolare che lo ha tenuto quasi sempre in tribuna (ha giocato solo la prima gara di campionato ed una di coppa Etisalat) il trentaquattrenne bomber non ha potuto dare il suo contributo al club ed ha preferito terminare anzitempo il suo contratto e semmai rimettersi sul mercato per il 2012.

Il weekend delle giovanili - La Primavera bianconera ha pareggiato 2-2 a Sassuolo: sono stati in vantaggio di due reti (rigore di Padovan e raddoppio di Ruggiero) i giovani di Marco Baroni, che si è particolarmente arrabbiato con i suoi ragazzi perché ad un certo punto "si sono sciolti come neve al sole" e hanno peccato di ingenuità, abbassando "intensità e cattiveria: è un vecchio difetto che è tornato fuori, dobbiamo essere più cinici". Un mister Baroni che indubbiamente segue la 'linea-Conte'. Ora la Juventus Primavera si trova al secondo posto della classifica del girone A, guidato dalla Fiorentina con 23 punti: i bianconeri ne hanno 20, ma con una gara in meno.
Anche gli Allievi Nazionali di Del Rosso hanno pareggiato, in trasferta a Cagliari, un 2-2 in rimonta, con i bianconeri ridotti in dieci per l'espulsione di Ponsat, l'autore del primo goal: finiti sotto per 2-1, nel finale Ceria rimetteva le cose a posto. La prossima settimana Mattiello&C sono attesi dal derby col Torino.
Molto meglio hanno fatto invece i Giovanissimi professionisti che, dopo aver portato a casa il derby la settimana scorsa, si sono stavolta imposti con un tennistico 6-0 sul Savona (doppiette di Clemenza e Mollica e reti di Udoh e Cabella).

 


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