Calciopoli: esposto di Dondarini sulle telefonate 'sfuggite'. Pieri e Moggi seguiranno.

News, 23 dicembre 2011.

Dondarini ha presentato alla Procura della Repubblica di Roma un esposto  in cui denuncia il problema delle intercettazioni trascurate. Il suo esempio sarà seguito da Pieri e da Moggi. Petrucci: Bene il Tavolo, buone le posssibilità che si mettano d'accordo. La Juve vince anche in questo turno di campionato la guerra degli ascolti, surclassando le avversarie. Anticipi e posticipi delle ultime tre settimane di gennaio. Adesso è solo calciomercato. Il Genoa esonera Malesani; Ancelotti al PSG? Gervasoni risponde al gip di Cremona, Sartor no.

Dondarini ha presentato un esposto sulla 'scelta' delle intercettazioni - Ormai abbiamo tutti ben chiaro come abbia influito in maniera determinante sulle indagini, e da lì sull'intero impianto processuale, la scelta mirata delle intercettazioni, nel senso che sono state palesemente trascelte quelle che confortavano la tesi dell'accusa mentre le altre, pur ascoltate, pur contrassegnate come rilevanti (col sistema dei baffi, rossi e gialli) sono state scartate. Questo ha costituito un grave danno per gli imputati: se Moggi non le avesse 'comprate' e non avesse messo al lavoro uno staff ad hoc per trascriverle, tra le mille difficoltà di cui abbiamo spesso parlato (cd che non si aprono, brogliacci malbrogliacciati, telefonate omesse....), di esse non si sarebbe mai saputo nulla e la verità su Calciopoli non sarebbe mai venuta a galla. Tutti coloro che sono stati condannati, a Napoli come nell'abbreviato, ormai hanno messo nel mirino la conduzione delle indagini, chi se n'è occupato, chi non ha mai tentato di far luce, perché, ripetiamo, non ci avesse pensato/potuto pensare Moggi, nessuno avrebbe mai saputo la verità e la reputazione di tante persone sarebbe stata rovinata per sempre, senza possibilità di appello e di difesa: e Calciopoli non si sarebbe rivelata come una Farsopoli conclamata. E i 'condannati', seppur sinora tutti in primo grado, non ci stanno, proprio anche in previsione dei successivi gradi di giudizio.
Ieri si è mosso l'ex arbitro Paolo Dondarini, condannato col rito abbreviato, dal gup Eduardo De Gregorio, a due anni di carcere per frode sportiva. Lo ha fatto presentando alla Procura della Repubblica di Roma un esposto in merito alla Procura, come ha reso noto il suo avvocato Gabriele Bordoni: ''Paolo Dondarini ha presentato oggi un esposto diretto alla Procura della Repubblica di Roma con il quale ha posto formalmente la questione in ordine alla genesi delle scelte investigative che hanno condotto a 'brogliacciare', trascrivere ed utilizzare soltanto una parte delle intercettazioni effettuate nel contesto delle indagini e non altre, pure presenti agli atti ed oggettivamente di decisiva rilevanza probatoria. Ricordando che nella logica dell'attuale processo penale sussiste obbligo del Pubblico Ministero rispetto allo svolgimento d'indagini anche in favore dell'indagato e che l'articolo 111 Costituzione consacra il diritto alla prova per l'indagato-imputato (che significa garantire al soggetto le condizioni per poter conoscere appieno il materiale d'indagine e per provare i fatti utili e favorevoli alla propria difesa), si deve registrare che nel procedimento noto alle cronache con il nome di 'Calciopoli' ci si è discostati da tali principi, dal momento che l'approfondita rilettura degli atti processuali (resa possibile soltanto dallo sforzo immane compiuto dai consulenti di altre difese che hanno impiegato un tempo enorme, di cui Dondarini non disponeva, visti i ritmi del Giudizio abbreviato che aveva prescelto come era suo diritto) ha rivelato numerose intercettazioni telefoniche effettuate nel corso delle indagini preliminari – dalle quali emergono circostanze decisive al fine di dimostrare la sua estraneità ai fatti – che non erano state in alcun modo evidenziate ed, anzi, erano state catalogate in maniera tale da non consentirne in concreto il rinvenimento né l'impiego processuale (da parte delle difese e dello stesso Giudice). La rilevante quantità di comunicazioni intercettate certamente avrà creato qualche difficoltà di analisi e cernita, ma è singolare come tutte le captazioni ora rinvenute e trascritte presentino note oggettivamente favorevoli alle tesi difensive mentre erano state tutte relegate nel limbo dell'introvabile; difficile pensare che siano sfuggite casualmente proprio tutte le intercettazioni nelle quali era direttamente coinvolto Dondarini e che ne rilevavano palesemente un atteggiamento inconciliabile con le accuse''.

Pieri seguirà l'esempio di Dondarini - Nelle stesse acque di Dondarini sta navigando un altro ex arbitro, Tiziano Pieri, anche lui condannato in primo grado, sempre con il rito abbreviato, a due anni e quattro mesi, essendogli stata addebitato il reato associativo finalizzato alla frode in competizione sportiva. E Pieri intende seguire esattamente la via preannunciata oggi dal legale di Dondarini, presentando anch'egli un esposto in merito alla questione delle intercettazioni inutilizzate.
Moggi lo farà a sua volta, dice, dopo che avrà potuto prender visione delle motivazioni della sentenza di condanna in primo grado a Napoli.

Il Tavolo? Macché fallimento! - Più passano i giorni, più i toni di Petrucci, sul Tavolo della Pace, dalla delusione iniziale alla serenità intermedia arrivano a toccare toni quasi trionfalistici: "Sono soddisfatto di come è andato, anche se non è stato raggiunto il risultato finale si sono incontrati presidenti che non si vedevano da 4-5 anni. Si sono stretti la mano, si è parlato per quasi cinque ore e sono stati fatti passi avanti. Ci sono buone possibilità per mettersi d'accordo. Ne ho parlato con il presidente Abete". Poi ha passato in rassegna la squadra dei presidenti: "Galliani è il dirigente dello sport più preparato e i risultati si vedono. Ha anche una società solida alle spalle. Andrea Agnelli è una bella realtà del calcio italiano, è vero fa parte di una straordinaria famiglia, ma il calcio ha dei bei dirigenti, una grande organizzazione alle spalle. Hanno in mano gran parte dell'economia, mi riferisco non solo a Della Valle ma anche a De Laurentiis che ha fatto grande il Napoli dopo aver fatto grande il cinema italiano. Moratti poi è una conferma".

La Juve pareggia sul campo, ma vince in Tv - A dispetto di tutte le querelles su tifosi, simpatizzanti e altre amenità del genere, buone solo a ingenerare confusione, a far volare gli ascolti è ancora una volta la Juve. Su Sky Udinese-Juventus, in programma alle ore 18, ha avuto su un seguito di 1.466.577 spettatori unici con l'8,26% di share; tutte le altre partite in onda alle 20.45 hanno raccolto complessivamente 1.686.198 spettatori medi con il 5,96% di share: la più vista Inter-Lecce (333.825 spettatori medi), seguita da Napoli-Genoa, con 223.378 spettatori medi). Anche su Mediaset Premium Calcio è stata la gara più vista con 760.000 spettatori totali (share del 4,17%), seguita, a rispettosa distanza, da Napoli-Genoa (372.000 spettatori totali e 1,33% di share) e da Bologna-Roma (288.000 spettatori totali e 1,03% di share).

Anticipi e posticipi sino a fine gennaio: tre notturne per la Juve - E' stato definito il calendario degli anticipi e dei posticipi della serie A sino a fine gennaio (ultima del girone di andata e prime due di quello di ritorno): alla Juventus, dopo le due gare di domenica pomeriggio del terzultimo e penultimo turno di andata, rispettivamente a Lecce (8 gennaio 2012) e allo Juventus Stadium contro il Cagliari (15 gennaio 2012), già fissate in precedenza, toccano ora tre notturne: sabato 21 gennaio sarà impegnata a Bergamo alle ore 20.45 contro l'Atalanta (perché i bianconeri in settimana dovranno posi affrontare i quarti di finale di Coppa Italia contro Roma o Fiorentina, a seconda di chi delle due uscirà vincente dallo scontro dell'11 gennaio); sabato 28 gennaio ore 20.45 allo Juventus stadio (replica di) Juventus-Udinese; martedì 31 gennaio ore 20.45 Parma-Juventus al Tardini.

Via al calciomercato - Fermo il campionato, si riposano giocatori e allenatori, mentre entrano in azione gli uomini mercato dei vari club e i procuratori dei calciatori. Le trattative ormai sono in pieno sviluppo, anche se ufficialmente la sessione invernale di mercato si aprirà martedì 3 gennaio 2012 per concludersi il 31 gennaio 2012.
I nomi che si rincorrono sui media sono sempre i soliti: Tevez per il Milan (c'è da convincere il City al prestito); Borriello e Caceres (ma il Siviglia vuole 9 milioni), Eduardo Vargas (pare fatta) per il Napoli. Ma la Juventus ha soprattutto la spinosa questione delle cessioni, soprattutto di coloro che puntano i piedi e per andarsene vorrebbero addirittura una buonuscita (Amauri e Grosso); poi c'è Krasic, per il quale la Juve vorrebbe arrivare ad una cessione definitiva per una dozzina di milioni (fu pagato 15), ma sinora le offerte, da Inghilterra (Chelsea e Manchester) e Germania (Borussia Dortmund), punterebbero al prestito.

Salta la panchina di Malesani - IL Genoa, dopo la rovinosa sconfitta di Napoli, ha esonerato Alberto Malesani e ha affidato la squadra a Pasquale Marino, che avrà un contratto di un anno e mezzo.
Anche il Paris Saint-Germain ha esonerato il tecnico Antoine Kombouaré (pesano le eliminazioni in Europa League e in Coppa di Lega, che stridono con i 90 milioni di euro spesi in estate per rafforzare la squadra);per il sostituto Leonardo vorrebbe fortemente Carlo Ancelotti; qualora non riuscisse a convincerlo ad accettare, a sedersi sulla panchina del PSG potrebbe essere Frank Rijkaard.

Calcioscommesse: sentito Gervasoni - A Cremona ieri è stato il turno del difensore del Piacenza Carlo Gervasoni a dover rispondere alle domande del gip Guido Salvini; del suo interrogatorio il legale del giocatore, avvocato Giulio Alleva, ha detto solo che il suo assistito ha risposto alle domande del giudice e sta collaborando, per cui verrà risentito di nuovo. Avrebbe dovuto rispondere anche Luigi Sartor, un altro degli arrestati, che tuttavia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Oggi tocca a Cristiano Doni.


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