Vergogna senza fine: impunito il Dall'Ara, squalificato Conte (ma Mazzarri e Allegri?)!

News, 9 marzo 2012.


Non c'è limite alla vergogna: impunito il Dall'Ara per il ripugnante striscione contro Pessotto. Lo si temeva, nonostante la fiducia di Conte: il tecnico bianconero è stato squalificato; la parità di trattamento con Mazzarri ed Allegri rimane un'utopia. Un turno di squalifica per Bonucci. A Vinovo Conte prepara la gara col Genoa: con Vidal al posto di Bonucci. Sarà Rizzoli a dirigere Genoa-Juve. La 'Primavera' di Baroni sconfitta dalla Roma nella finale di andata di Coppa Italia disputata allo Juventus Stadium. Prandelli chiede stages per preparare gli europei: Petrucci e Abete lo sostengono; ma la serie A?


La vergogna raddoppia: impunito lo striscione - Se era vergognoso lo striscione e chi l'ha esposto, non ci sono parole per il giudice sportivo e la quaterna arbitrale che con la loro inerzia (o sarà un altro caso di incompetenza?) hanno lasciato impunito il laido striscione esposto mercoledì sera in curva Bulgarelli e incivilmente oltraggioso nei confronti di Gianluca Pessotto ("Pessotto simulatore. Si è buttato o era rigore"). C'è veramente da rimanere senza parole di fronte ad un simile esempio di incuria nei confronti di un fatto gravissimo: e dire che Nicchi aveva parlato di tolleranza zero. Ma dove? Ma quando? In effetti Tony Damascelli ("Aspetto ma non spero") e Fabrizio Bocca ("ovviamente la pilatesca giustizia sportiva di una Federcalcio che non si prende mai la responsabilità di nulla non lo farà") ci avevano messo sull'avviso, ma non ci volevamo credere: e invece è accaduto. Contro la Juve si può sputare di tutto: Pessotto, gli Angeli dell'Heysel, Ale & Ricky, Scirea e tutto ciò che profuma di bianconero è violabile dall'idiozia altrui. E non ci si meravigli poi se spunta un Pellegatti qualsiasi che dà del "malato di mente" a Conte.
Il giudice sportivo? Per il Bologna 2.000 euro di multa per "avere suoi sostenitori, al 16 del primo tempo, lanciato nel recinto di giuoco un bengala"; nessun provvedimento invece, sempre per i felsinei, per avere i suoi sostenitori in violazione della normativa di cui all’art 12. n 3 CGS, introdotto nell’impianto sportivo materiale pirotecnico di vario genere (petardi, fumogeni e bengala), visto che detto materiale è stato utilizzato esclusivamente nel proprio settore. Dello striscione non c'è menzione. Più facile girarsi dall'altra parte.
Il Cesena è stato multato di 2000 euro "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara ed al termine della stessa, indirizzato all'Arbitro cori ingiuriosi".

Conte squalificato! - Il Giudice Sportivo ha squalificato per una giornata Antonio Conte "per avere al 26' del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale assumendo, all'atto del consequenziale allontanamento, un atteggiamento minaccioso nei confronti del Quarto Ufficiale". Quarto Ufficiale che risponde al nome di Mauro Bergonzi, un nome, una garanzia. Non c'è bisogno di ricordare a chi segue la Juve chi sia Bergonzi e per quali imprese si sia distinto in passato: nessuno ha certo dimenticato quel Napoli-Juve (terza giornata della stagione 2007-2008) e non è stato certo l'unico caso, anche l'anno scorso ha avuto modo di segnalarsi.
Antonio Conte a fine gara aveva detto: "Però mi aspetto anche a 'sto giro di andare in panchina, perché ribadisco di non aver detto niente". Gli avevamo ricordato che lui non era Mazzarri e avevamo visto giusto.
Walter Mazzarri è stato nell'ordine: ammonito, diffidato e multato il 31 ottobre "per avere, al termine della gara, al rientro negli spogliatoi, rivolgendosi al quarto ufficiale, contestato l'operato arbitrale con un'espressione irriguardosa"; in seguito ad espulsione ammonito, diffidato e multato il 3 febbraio, "per avere, al termine della gara, rivolgendosi al Quarto Ufficiale, espresso un giudizio irriguardoso sull'operato arbitrale, recidivo"; in seguito ad altra espulsione ammonito, diffidato e multato il 5 marzo "per essere uscito, al 36' del secondo tempo, nonostante precedenti richiami, dall'area tecnica, contestando platealmente l'operato arbitrale e quindi, all'atto dell'allontanamento, rivolgendo un ironico applauso al Quarto Ufficiale; con recidiva reiterata". Ma ciononostante è sempre rimasto seduto in panchina. In Europa non ci son cascati, gli hanno appioppato due giornate, ha presentato ricorso e se ne è beccata una terza con la condizionale; ma quella è un'altra storia.
Ci sarebbe anche il 'caso Allegri': il 1° novembre è stato ammonito, diffidato e multato per avere, al 45' del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale rivolgendo agli ufficiali di gara un'espressione irriguardosa; il 6 febbraio è stato ammonito, diffidato e multato "per avere, al 43' del secondo tempo, uscendo dall'area tecnica, rivolto ad un Assistente un'espressione irriguardosa; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale". E anche per lui panchina garantita.
Questo in ossequio alla parità di trattamento, quella che la Juventus, nel suo comunicato ufficiale del 17 febbraio 2012 chiedeva fosse "applicata sempre in conformità con le regole del giuoco del calcio e della giustizia sportiva e ordinaria". La risposta è arrivata ieri.
Anche il Cesena, furioso con l'arbitro Rocchi, ha pagato dazio: una giornata di squalifica al tecnico Mario Beretta "per avere, al 24' del primo tempo, contestato platealmente l’operato arbitrale uscendo più volte dall'area tecnica, nonostante precedenti richiami, e rivolgendo espressioni irrispettose al Direttore di gara a cui, all'atto dell'allontanamento, indirizzava un ironico applauso ed un insulto; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale e da un collaboratore della Procura federale"; una giornata anche al fisioterapista Alex Maggi "per avere, al termine del primo tempo, al rientro negli spogliatoi, rivolto ad un calciatore della squadra avversaria pesanti minacce; infrazione rilevata da un Assistente". Ammonito con diffida il presidente Igor Campedelli "per avere, al termine del primo tempo, al rientro negli spogliatoi, rivolto all'Arbitro espressioni irrispettose; infrazione rilevata anche da un collaboratore della Procura federale".

Un turno di squalifica per Bonucci - Leonardo Bonucci, espulso a Bologna, "per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario" è stato sanzionato dal giudice sportivo con un turno di squalifica.
Due turni a Pudil (Cesena) espulso "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per avere, al 20' del secondo tempo, all'atto della notifica dell'ammonizione, rivolto all'arbitro un'espressione offensiva", un turno ad Almiron (Catania), espulso "per avere, al 47' del secondo tempo, a gioco fermo, fronteggiato un calciatore avversario assumendo un atteggiamento gravemente minaccioso". Squalificati per un turno perché, già in diffida, sono stati nuovamente ammoniti, sei giocatori: Behrami e Nastasic (Fiorentina), Comotto e Parolo (Cesena), Perez (Bologna) e Morrone (Parma).

A Vinovo si è ripreso a lavorare: il Genoa incombe - Una Juve in emergenza per la difesa ridotta ai minimi termini da infortuni e squalifiche è tornata a Vinovo per preparare la sfida di domenica pomeriggio in quel di Marassi. Chi è sceso in campo a Bologna ha svolto solo lavoro defaticante prima in campo, poi in palestra, il resto del gruppo ha lavorato sulla tecnica: dopo un riscaldamento fatto di una partitella cinque contro cinque su campo ridotto con le porte piccole. la squadra ha lavorato sul possesso palla e sulle conclusioni in porta, precedute da controllo palla e scambio in velocità; la seduta si è conclusa con una serie di allunghi. Intanto Conte deve risolvere il rebus difesa: ma la soluzione sembra possa essere solo una, l'arretramento in difesa di Arturo Vidal, sostituito poi a centrocampo da Giaccherini.

Genoa-Juventus: arbitra Rizzoli - Sarà Nicola Rizzoli a dirigere Genoa-Juventus, valida per l'ottava giornata di ritorno, in programma a Marassi domenica 11 marzo alle ore 15; Rizzoli sarà coadiuvato dagli assistenti Cariolato e Marzaloni e dal quarto uomo Valeri. Queste le designazioni per le altre gare, in calendario per domenica 11 marzo alle ore 15, salvo diversa indicazione in parentesi: Chievo-Inter (anticipo di stasera venerdì 9 marzo, alle ore 20.45): Mazzoleni (Bianchi-Barbirati; Russo); Napoli-Cagliari (secondo anticipo di stasera venerdì 9 marzo, alle ore 20.45): Brighi (Rosi-Di Fiore; Giannoccaro); Palermo-Roma (anticipo di sabato 10 marzo, ore 20.45): Banti (Di Liberatore-Tonolini; Celi); Atalanta-Parma: Gervasoni (Galloni-De Pinto; Nasca); Catania-Fiorentina: Doveri (Carrer-Meli; Velotto); Cesena-Siena: Damato (Faverani-Stefani; Bergonzi); Milan-Lecce: De Marco (Grilli-Dobosz; Orsato); Lazio-Bologna (domenica, ore 20.45): Guida (Petrella-De Luca; Calvarese); Novara-Udinese (domenica, ore 20.45): Peruzzo (La Rocca-Stallone; Mariani).

Lo Juventus Stadium non porta fortuna alla 'Primavera' di Baroni - C'erano 13.000 tifosi a sostenere la 'Primavera' di Marco Baroni nella fnale d'andata di Coppa Italia contro la Roma. Ma il loro calore non è bastato a sospingere al successo i ragazzi bianconeri che hanno dovuto soccombre per 2-1 a quella Roma che avevano battuto nella finale del torneo di Viareggio. I giallorossi sono passati in vantaggio già al 4' su rigore quando, a causa di un rinvio sporco di Gouano in area di rigore, Appelt stendeva il romanista Ciciretti che si era avventato sul pallone; e Viviani portava avanti la Roma, che raddoppiava al 18' con Tallo che colpiva di testa, con la collaborazione di Gouano. Dopo la prima terribile mezz'ora i bianconeri, grazie anche alla crescita di Appelt, miglioravano la qualità delle loro trame e sprecava qualche buona chance. Ma solo al 20' della ripresa Libertazzi, entrato in campo da 30 secondi per dare il cambio a Padovan vittima di crampi, accorciava; ma poi non riusciva ad acciuffare il pareggio. Per rimediare c'è l'incontro di ritorno, in programma all'Olimpico di Roma il 22 marzo. Il mister Baroni non ha schierato ieri Ouasim Bouy, in quanto sta ancora cercando di mettere a punto quel centrocampo a tre che ottimizzerebbe il suo utilizzo.

Prandelli chiede gli stages - Prandelli prima degli europei vorrebbe avere a disposizione due o tre stages per preparare al meglio gli europei. I club non ci sentono e in suo aiuto era sceso mercoledì Petrucci: "Prandelli non sbaglia mai. E' una persona che rappresenta bene il calcio italiano e faccio un appello ai presidenti di A e di B perché lo aiutino per gli stages. Ha bisogno di vedere i calciatori. Gli Europei sono importanti per riportare il calcio italiano ai livelli che merita". Gli aveva risposto Beretta: "I club di Serie A collaborano moltissimo con la Nazionale. Non è un problema di disponibilità, ma è chiaro che ci sono moltissimi impegni e bisogna contemperare le esigenze della Nazionale con quelle dei club. Ne abbiamo parlato anche oggi nel Consiglio federale, ci sarà fatta una proposta che noi valuteremo. La nostra agenda è aperta, ne ragioniamo con disponibilità ma anche con attenzione all'interesse del pubblico. Valuteremo anche eventuali esoneri che hanno impegni in Europa". E allora ieri Giancarlo Abete aveva affidato alla Gazzetta dello sport il suo messaggio: "Ho manifestato, insieme al presidente del Club Italia, Demetrio Albertini, l'esigenza di avere la disponibilità dei giocatori in un periodo non coperto dal calendario internazionale, per gli stages che il tecnico Azzurro vuole organizzare in previsione degli Europei 2012 . All'inizio della settimana prossima faremo una proposta ufficiale alle Leghe di Serie A e B. Speriamo che dall'assemblea di Lega del 16 Marzo arrivino segnali positivi. Chiaramente, non è ipotizzabile la convocazione di quei giocatori impegnati in Champions o in Europa League, che saranno esentati. Siamo fiduciosi che tutto questa possa avvenire e metteremo al più presto per iscritto le date degli stage, in linea di massima nella seconda metà di aprile”.
E, sempre ieri, nella riunione di Lega, di calendari nazionali e internazionali si è anche parlato. All'uscita, scatenato, come al solito, Aurelio De Laurentiis: "La Fifa e la Uefa ostacolano il calcio: non si fanno partite amichevoli delle Nazionali quando c'è di mezzo una competizione come la Champions che porta successo, crescita, introiti, convinzione in chi la gioca: si disattende tutto il lavoro di una società per dieci sciocche partite che non servono a nulla: non bisogna disturbare la serie A dai suoi traguardi nazionali e internazionali, altrimenti si vanifica la crescita dei giocatori, si mortificano gli allenatori e i tifosi". Su Prandelli: "Prandelli ha i suoi problemi, capisco che voglia sperimentare i giocatori ma il mondo è cambiato. Basta con le Under 21, la Nazionale deve fare venire fuori i talenti del futuro. Facessero giocare gli Immobile, gli Insigne, ma non facessero giocare chi ha responsabilità". Sulla serie A: "Venti squadre in A sono troppe, ci sono squadre di città con 10 mila abitanti che giocano nella massime serie senza avere alcuna possibilità reale di vincere lo scudetto, è inutile"; sul calendario: "Sono contrario a iniziare in agosto, quando gli italiani sono in vacanza e gli stadi sarebbero vuoti; invece sono d'accordo a giocare durante le feste di Natale".
Sull'argomento, al termine del Consiglio di Lega, ha detto la sua anche Galliani: "Non ho capito quando dovrebbero essere questi stage ma credo che il problema per noi non ci sia perché i prossimi quattro martedì e mercoledì siamo impegnati in Coppa Italia, nell'andata e nel ritorno dei quarti di Champions League e per un turno infrasettimanale di campionato. In Lega ne abbiamo un pochino discusso e ne parleremo ancora, è chiaro che quando ci sono partite delle Nazionali a metà della settimana i ct portano via alle squadre tanti giocatori in giro per il mondo. Il calendario lo fa la Fifa, ma c'é un accordo che lo ridurrà di due date dal 2014".
Le date che circolano riguardano il mese di aprile (16-17 e 23-24) e maggio. Sembra, a quanto sostiene Fulvio Bianchi su repubblica.it, che la Juventus, che ha già pagato abbondantemente dazio alle fatiche dei suoi ragazzi con la Nazionale, non sia d'accordo. E non è difficile a credersi.



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