Tavaroli: Fu proprio Moratti ad ordinare il dossier Ladroni!

News, 7 giugno 2012.

Al processo Telecom Giuliano Tavaroli, l'ex capo della security Telecom, è stato chiaro: fu Moratti ad ordinare il dossier Ladroni su De Santis. Ricominciano oggi le audizioni in Procura federale: entra in scena il filone di Bari; il 13 giugno tocca a Simone Pepe e Cristian Stellini. De Laurentiis ha chiamato Andrea Agnelli per convincerlo ad accettare Pechino quale sede della Supercoppa italiana. Scommessopoli: a Cremona si indaga sul derby Genoa-Sampdoria dell'8 maggio 2011. Calciomercato: in arrivo Pogba, per Verratti bisognerà ancora trattare. Barzagli potrebbe tornare a casa.

Tavaroli: L'operazione ladroni venne commissionata dall'Inter
- L'operazione Ladroni mi venne commissionata dall'Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti: questo il significato, netto e chiaro della testimonianza di Tavaroli, in risposta alla domanda del legale dell'ex arbitro De Santis. E' accaduto ieri, poco dopo le 14, al processo Telecom, nell'aula bunker della Corte d'Assise di Milano: Giuliano Tavaroli, ex responsabile della Security di Telecom, convocato come testimone-imputato di reato connesso al processo sul caso dei dossiers illegali, rispondendo all'avvocato Irma Conti, che con il collega Paolo Gallinelli tutela gli interessi dell'ex arbitro De Santis, alla domanda da chi fosse stato contattato per il dossier 'Ladroni', ha risposto "da Moratti" aggiungendo che era "per l'Inter". Inoltre ha precisato di aver preso contatti con l'allora dirigente nerazzurro Giacinto Facchetti per i termini organizzativi dell'operazione. E quando il legale ha chiesto se davvero l'input provenisse da Moratti, Tavaroli ha confermato con un "sì". Il dossier Ladroni è quello che portò l'ufficio di sicurezza di Telecom ad indagare (senza alcuna autorizzazione da parte degli organi inquirenti) sui rapporti tra Moggi e alcuni arbitri di serie A: l'attività di spionaggio riguardò non solo infatti De Santis (che chiede un risarcimento di 21 milioni di euro per lo spionaggio cui è stato sottoposto), ma anche utenze di Moggi e Giraudo, di Bergamo e Pairetto, nonché alcune utenze Gea. Moratti negò sempre di aver dato mandato a Tavaroli di redigere il dossier, difendendosi dietro il dito che di tale operazione si sarebbe occupato il solo Facchetti il quale, essendo defunto, non potrebbe più essere chiamato a risponderne; la Figc ha sempre creduto a Moratti, nonostante che Tavaroli, ai tempi della sua detenzione, avesse parlato dei summit in Saras; queste contraddizioni semplicemente non interessarono a nessuno.
Ora queste parole pronunciate da Tavaroli sotto giuramento indicano che, nella prima metà del 2003, quindi ben prima che entrassero in scena la Procura di Napoli e il maggiore Auricchio l'Inter già indagava sui protagonisti di Calciopoli e che tali indagini erano commissionate direttamente da Moratti, cosa che lo stesso Moratti in Figc ha negato. Non dubitiamo che la cosa interessi assai alla Juventus, che con la Figc, per i danni da Calciopoli, ha in ballo una causuccia da 444 milioni di euro.

Pepe e Stellini saranno sentiti in Procura federale il 13 giugno - Nell'attesa di conoscere (lunedì o martedì), i verdetti della Commissione Disciplinare sul primo processo sportivo (relativo solo al filone di Cremona), da oggi ricominciano le audizioni da parte della Procura federale, davanti alla quale sfileranno 37 tesserati, sentiti in relazione al filone di Bari. E' stato pubblicato il calendario: si va da oggi al 14 giugno e saranno sotto la lente di ingrandimento cinque partite: Bari-Genoa del 2 maggio 2010 (3-0), Udinese-Bari del 9 maggio 2010 (3-3), Cesena-Bari del 17 aprile 2011 (1-0), il chiacchieratissimo derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011 (0-2) e Bologna-Bari del 22 maggio 2011 (0-4).
Questo il calendario delle audizioni, che riguardano 37 tesserati, per lo più calciatori (attuali o ex delle squadre coinvolte):
7 giugno: Fabrizio Miccoli (Palermo), Francesco Della Rocca (Palermo) Sergio Almiron (Catania), Daniele Portanova (Bologna), Francois Gillet (Bologna), Gaby Mudingayi (Bologna), Archimede Morleo (Bologna);
8 giugno: Emiliano Viviano (Palermo), Simone Bentivoglio (Padova), Nicolò Cherubin (Bologna), Henry Damian Gimenez (Bologna), Bortolo Mutti (allenatore Palermo);
11 giugno: Gian Piero Ventura (allenatore Torino);
12 giugno: Riccardo Meggiorini (Torino), Massimo Donati (Palermo), Salvatore Masiello (Torino), Stefano Guberti (Torino), Daniele Paponi (Bologna), Albin Ekdal (Cagliari), Alessandro Parisi (Torino), Stefano Morrone (Parma), Antonio Bellavista (allenatore di base);
13 giugno: Ivan Radovanovic (Novara), Matteo Rubin (Bologna), Marco Rossi (Cesena), Nicola Pavarini (Parma), Guido Angelozzi (Ds Bari), Cristian Stellini (collaboratore tecnico Juventus), Simone Pepe (Juventus);
14 giugno: Nicola Belmonte (Siena), Abdelkader Ghezzal (Levante), Marco Di Vaio (Mls Montreal Impact), Evangelos Moras (Cesena), Andrea Esposito (Lecce), Luca Siligardi (Livorno), Massimo Mutarelli (Atalanta), Cristiano Lupatelli (Genoa).

De Laurentiis insiste per Pechino - Entro domani si deciderà dove (e in quale delle tre date disponibili: il 19 agosto quella sinora ufficiale, con l'11 e il 25, sempre di agosto, come date di riserva) si giocherà la Supercoppa italiana: la scelta dovrebbe toccare alla Juve, che figura come squadra ospitante in virtù della conquista dello scudetto, ma il dibattito è aperto e Aurelio De Laurentiis non molla. Visto che le sue sortite a muso duro ("a Pechino oppure giochiamo con qualcun altro") non hanno sortito sinora l'effetto voluto, prova a con le buone; ha infatti rivelato a Radio Marte di aver telefonato ad Andrea Agnelli per convincerlo dell'opportunità che si giochi a Pechino: "Mi sono sentito con Andrea Agnelli e gli ho spiegato che sarebbe importante andare a Pechino, il 25 agosto, per poi recuperare la prima giornata di campionato nei successivi tre mesi. È giusto seminare l'italianità all'estero: se non vanno in Cina due società così seguite e importanti, come Napoli e Juve, rischiamo di perdere visibilità in un grande bacino d'utenza".
Resta da vedere se Andrea Agnelli riterrà questa 'visibilità' compatibile con i ritmi della preparazione dei bianconeri, che in un mese dovrebbero affrontare la seconda lunghissima trasferta, dopo quella, già programmata, negli States: le esigenze del campo devono sempre venire prima di tutto, particolarmente in un anno che dovrà essere cruciale per il definitivo rilancio della Juventus anche in campo internazionale (e i grossi sforzi che il club sta facendo sul mercato vanno in questa direzione).

Scommessopoli: fari puntati sul derby Genoa-Sampdoria - Riguardo al derby Genoa-Sampdoria dell'8 maggio 2011 esistono fatti che avranno un "effetto devastante": è un'espressione utilizzata dal pm Roberto Di Martino in un verbale d'interrogatorio, all'interno di una domanda rivolta a Omar Milanetto nel corso dell'interrogatorio davanti al Gip dopo l'arresto del giocatore. La questione sarà approfondita oggi a Cremona con l'interrogatorio di Massimo Leopizzi, uno dei capi ultras del Genoa, iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere e frode sportiva; esisterebbero telefonate intercettate di Leopizzi che lo vedrebbero a precisa conoscenza della presunta combine dietro il derby della Lanterna: sarebbero implicati diversi giocatori di entrambe le squadre.
Intanto i legali di Stefano Mauri, che ora, come Milanetto, si trova agli arresti domiciliari hanno pubblicato, sul sito del loro assistito, un comunicato in cui affermano che "appare imbarazzante la particolare, quanto ingiustificata, gravità dei provvedimenti adottati. La lettura integrale dell’interrogatorio di garanzia manifesta palesemente la insussistenza di qualsivoglia elemento che possa consentire di ricondurre a Stefano Mauri 'una costante disponibilità ad alterare, in cambio di denaro, il naturale risultato di partite di calcio a favore del gruppo degli zingari'.

Calciomercato news - Dopo i botti di ieri, è tornata la calma nel mare magnum del calciomercato: una calma apparente, perché in realtà il lavoro, sottotraccia, ferve. In casa bianconera, trovato l'accordo con l'Udinese, si lavora per trovarlo con i due calciatori, Isla e Asamoah, contattando il loro procuratore (Claudio Vagheggi): se tutto filerà liscio, le visite mediche potrebbero essere programmate già la prossima settimana.
Imminente ormai anche l'arrivo di Pogba, che avrebbe già firmato un quadriennale con i bianconeri, cui resta solo da risolvere qualche dettaglio con lo United, con cui il giovane centrocampista è in scadenza di contratto, in relazione all'indennità di preparazione.
La Juve sta lavorando anche su Verratti, sul quale c'è forte l'interesse di altri club italiani (Inter e Napoli soprattutto) e stranieri (PSG e City): il ragazzo vuole la Juve, pur desiderando rimanere un altro anno, in prestito, a Pescara; la prossima settimana la Juve incontrerà il club abruzzese per cercare di venire a capo della questione: i bianconeri avevano inserito come parziale contropartita Manuel Giandonato, che non interesserebbe il Pescara; quindi occorrerà trovare nuove strade.
Poi c'è l'affare Giovinco, che è molto gradito all'Inter, che starebbe parlandone col Parma: gli emiliani però devono prima risolvere la questione della comproprietà con la Juve, onde evitare di arrivare alla buste, situazione rischiosa per entrambi i club; in ogni caso il Parma avrebbe chiesto all'Inter di inserire nell'affare Coutinho, che però Stramaccioni non vorrebbe lasciar partire.
Continua nel frattempo la caccia di Marotta & C. al top player; e nel frattempo bisogna anche vendere: il più vicino alla cessione, quello che ha più mercato, sembra essere al momento Felipe Melo, reduce da una positiva stagione in Turchia (così come Ziegler), ma bisogna collocare assolutamente anche i vari Krasic, Elia, Motta, Pazienza (che non dovrebbe rimanere all'Udinese) per poter agire con maggior disponibilità sul mercato in entrata.

Barzagli torna a casa? - Potrebbe già essere finita l'avventura di Barzagli con il gruppo degli azzurri che si appresta a disputare gli Europei. Domani Prandelli prenderà la decisione definitiva, ma lo stiramento al polpaccio non sembra consentire al difensore bianconero di scendere in campo per buona parte della manifestazione. Ragion per cui il ct, vista anche l'indisponibilità, sempre per infortunio, di Ranocchia, che era la prima riserva, ha convocato in fretta e furia Astori, che ieri ha raggiunto il gruppo. In caso di 'taglio' Barzagli rientrerebbe a Torino per proseguire le terapie sotto il controllo dello staff medico della Juventus.





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