Petrucci: Sì a '30 sul campo', e no alla stella: le regole vanno interpretate.

News, 12 giugno 2012.

 

Petrucci: Le regole vanno interpretate: '30 sul campo' si può perché gli scudetti alla Juventus non sono stati tolti sul campo. Petrucci: Abete è la persona giusta per continuare a guidare la Figc. La partita di Supercoppa tra Juve e Napoli si giocherà a Pechino l'11 agosto. Firmato l'accordo: per tre anni i bianconeri andranno in ritiro (estivo) in Valle d'Aosta. Riprendono oggi le audizioni in Procura federale. Il gip di Bari ha negato il patteggiamento ad Andrea Masiello.



Petrucci: Bravo Agnelli! Sul campo son 30 - Petrucci ieri è stato ospite, in compagnia del ministro Gnudi, a casa Azzurri; ma neanche lì poteva sfuggire ad un commento sulla decisione della Juventus di togliere le stelle dalla maglia e di scrivervi solo '30 sul campo’.
E il numero uno del Coni plaudealla decisione del presidente bianconero, offrendo una sua personale lettura di tale decisione: "Le tensioni con la Juventus per la vicenda del 2006? Vedete, Andrea Agnelli è una persona intelligente e con la quale ho un bel rapporto. Avete visto come si sta comportato ora: tutti sostenevano che avrebbe messo la terza stella sulla maglia, invece, anche se io capisco le pressioni dei tifosi, non lo farà. La frase '30 sul campo' è un altro discorso: le regole esistono e vanno interpretate. E gli scudetti alla Juventus non sono stati tolti sul campo. Comunque oltre non voglio andare. Ribadisco che Abete è una persona preparata e corretta: se i problemi ci sono la responsabilità non è certo sua".
Strana teoria, quella che in realtà è alla base della disparità di trattamento di cui è rimasta ed è tuttora vittima la Juventus: le regole, dove ci sono, si rispettano e di fanno rispettare, da tutti, non si interpretano. Comunque 'chi sbaglia paga' non è interpretabile: come non lo sono i presupposti concreti su cui poggia la richiesta di risarcimento bianconera né i conti dei danni. E sono danari che Coni e Figc dovranno pagare: il che non escluderà la restituzione dei due scudetti, piccola cosa in fondo rispetto al danno sportivo causato, una serie B e anni di buio, ma oltre, cioè indietro nel tempo, non si può andare. Gli scudetti alla Juve sono stati tolti sul campo, e Petrucci lo ammette dunque: ma è lì che il calcio assegna i suoi trofei, non a tavolino; e dal campo la Juventus li ha trasferiti sulla maglia, una maglia senza stelle, che tale dovrà restare sino a quando la Figc non recupererà un minimo di credibilità con la revisione di Calciopoli: perché sino ad allora qualsiasi riconoscimento griffato Figc varrà meno di zero. E per recuperare questa credibilità la Federazione dovrà estendere la legge del campo ai suoi documenti ufficiali.

Petrucci: Resta Abete - Ad accogliere Petrucci e il ministro Gnudi a Casa Azzurri c’era Giancarlo Abete (del quale il numero uno del Coni pare essere diventato il nume tutelare). Tuttavia Petrucci, pur se sembra aver preso sempre più la Figc sotto la sua ala protettrice non intende farsene carico direttamente: "Io alla Ficg? Assolutamente no. La persona giusta è Giancarlo Abete: sereno, ideale, concreto e serio. Il calcio ora più che mai ha bisogno di dirigenti con questi requisiti". Per poi ribadire: "Non ho mai pensato a candidarmi al calcio e sapete che non bluffo. La Figc è ben diretta, sapete quello che penso di Abete, non per fare il codino o lo spagnoleggiante. Non bisogna essere Einstein, la Figc sta guidando il calcio in un momento difficilissimo. Tutti fenomeni quelli che non devono decidere, sanno sempre tutto quello che si deve fare, politici, gli economi, eccetera". Già, e allora Abete, per non fare il fenomeno da tempo ha deciso di non decidere. E di Einstein non ci sarebbe bisogno, semmai di Salomone
Ma sull'argomento che ne dice Abete, si ricandiderà? "Per quanto riguarda la mia situazione personale non è il momento nè l’occasione di parlarne, abbiamo un’altra 'centralità', adesso dobbiamo pensare all’Europeo. La mia attività non è funzionale alle candidature, al mondo del calcio interessa concentrarsi alla Nazionale. Il resto lo vedremo con tranquillità". Praticamente una non risposta.
Quanto ai tempi, Petrucci chiede di anticipare il più possibile i tempi: "Attualmente, per rinnovare le massime cariche dello sport italiano c’è bisogno di un anno dal termine delle Olimpiadi, se dovessimo rispettare i tempi della legge del Coni le elezioni si dovrebbero tenere dal 1°maggio al 30 giugno del 2013. E’ un periodo troppo lungo, faccio un invito alle federazioni di anticipare il più possibile le elezioni. Mi auguro che le stesse federazioni possano fare le loro assemblee entro il 30 gennaio al massimo e poi il Coni chiederà al ministro vigilante di cambiare una sola norma che è quella di tenere le elezioni da maggio a giugno. Così l’annata sportiva partirà con le nuove nomine, aiuterebbe molto tutto il calcio. Ci sono solo vantaggi. Ho già parlato con qualche dirigente federale che è già d’accordo. E’ un discorso che non riguarda me, perché la legge non mi dà nessuna possibilità di ricandidarmi. Se ricordate, fino a poco tempo fa la federcalcio faceva elezioni alla fine delle Olimpiadi e questo portava dei vantaggi: Tutto questo per guadagnare almeno due mesi".

Supercoppa: De Laurentiis dà l'Ok all'11 agosto - Aurelio De Laurentiis, intervenuto a Marte Sport Live, ha comunicato di aver raggiunto con la Juve l'accordo sulla data della finale di Supercoppa: "Ho dato l'ok a Beretta per giocare a Pechino l'11 agosto. Avevamo in programma un'amichevole l'8 agosto, ma la sposteremo a fine luglio". La Juve ha dunque accettato la sede di Pechino e il Napoli ha accettato la data proposta dai bianconeri, l'11 agosto, che evita a Conte e ai suoi ragazzi di affrontare un doppio viaggio intercontinentale: infatti la comitiva bianconera si recherà in Cina arrivando direttamente di rientro dal Nord America per rientrare poi in Italia per la seconda fase della preparazione.
Ancora in bilico l'orario: "Stiamo definendo i dettagli - ha precisato De Laurentiis - dobbiamo solo trovare l'intesa sull'orario: loro vorrebbero giocare alle 19 o alle 20 ora locale, io ho chiesto invece di giocare alle 21 cinesi così la partita sarebbe trasmessa in Italia alle 15: i napoletani lasceranno volentieri il mare per qualche ora pur di vedere in tv questa grande partita".

Adesso è ufficiale; il ritiro dei bianconeri sarà in Valle d'Aosta - Come comunica il sito ufficiale, è stato definito e siglato l'accordo tra la Juventus e la Regione autonoma della Valle d'Aosta, che sarà la sede del ritiro estivo dei bianconeri per i prossimi tre anni (sino dunque al 2014-2015). A firmare il memorandum l'Amministratore Delegato del club Beppe Marotta e l'Assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz. Presenti anche il Direttore Commerciale della società bianconera Francesco Calvo, il Team Manager Matteo Fabris, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin e il consigliere Alberto Zucchi. La Juve sarà ospitata nel comprensorio di Châtillon/Saint-Vincent: lì verrà anche allestito il Summer Village; per la squadra, che soggiornerà all’interno della Scuola alberghiera, è prevista anche la disputa di una partita amichevole.

Variazioni nel calendario delle audizioni della Procura Federale - La Procura Federale ha apportato alcune modifiche al calendario di audizioni diramato in precedenza. Due audizioni sono state rinviate: quella del cesenate Marco Rossi al 26 giugno e quella di Albin Ekdal a data da destinarsi. Ai convocati di domani 13 giugno sono stati aggiunti tre nuovi nomi di altrettanti tesserati del Bari (il direttore generale Claudio Garzelli, il team manager Claudio Vino e il segretario Pietro Doronzo.
Questo dunque il nuovo calendario:
12 giugno: Riccardo Meggiorini (Torino), Massimo Donati (Palermo), Salvatore Masiello (Torino), Stefano Guberti (Torino), Daniele Paponi (Bologna), Alessandro Parisi (Torino), Stefano Morrone (Parma), Antonio Bellavista (allenatore di base)
13 giugno: Ivan Radovanovic (Novara), Matteo Rubin (Bologna), Nicola Pavarini (Parma), Guido Angelozzi (Ds Bari), Cristian Stellini (Coll. Tecnico Juventus), Pietro Doronzo (segretario Bari), Claudio Vino (Team Manager Bari), Claudio Garzelli (Direttore Generale Bari), Simone Pepe (Juventus).
14 giugno: Nicola Belmonte (Siena), Abdelkader Ghezzal (Levante), Marco Di Vaio (Mls Montreal Impact), Evangelos Moras (Cesena), Andrea Esposito (Lecce), Luca Siligardi (Livorno), Massimo Mutarelli (Atalanta), Cristiano Lupatelli (Genoa).
26 giugno: Marco Rossi (Cesena).

Calcioscommesse: a Masiello il gip nega il patteggiamento - Il gip di Bari, Ambrogio Marrone, ha respinto le richieste di patteggiamento di Andrea Masiello, Giovanni Carella e Fabio Giacobbe, tutti agli arresti domiciliari. Nonostante la Procura di Bari avesse dato parere favorevole il gip ha rigettato il patteggiamento, prendendo in considerazione più profili, tra cui spicca quello della congruità della pena (erano stati proposti un anno e 10 mesi per Masiello e un anno e 5 mesi per gli altri due; peraltro il gip ha ritenuto che le tre posizioni avrebbero comunque dovuto essere equiparate. Si è tenuto conto anche della non concedibilità della sospensione condizionale della pena, stante il rischio di reiterazione del reato. Inoltre per il gip si potrebbe anche ipotizzare il reato di truffa ai danni del Bari.


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