Calciopoli: Tavaroli bis e il giallo del pc sequestrato.

News, 13 giugno 2012.

Oggi al processo Telecom torna a deporre Tavaroli; e per lui l'avvocato Gallinelli ha subito una domanda intrigante: cosa c'era nel suo computer sequestrato e portato a via Inselci nel maggio 2005? Problemi tra la Juve e la Nike per le novità sulla maglia: le patches per nascondere le stelle e far apparire la scritta non sono al momento disponibili e la Nike nemmeno le vorrebbe. Ieri in Procura federale era di scena Salvatore Masiello, colui che avrebbe proposto telefonicamente la combine (Udinese-Bari) a Pepe: ma avrebbe negato il fatto (raccontato da Andrea Masiello); e oggi tocca proprio a Pepe (e a Stellini). Cristian Bertani davanti al Gip Salvini per la concessione degli arresti domiciliari nega ogni addebito. Il giovane portiere Nicola Leali ha sostenuto le visite mediche per la Juve.



Tavaroli torna in aula: e lì lo aspetta Gallinelli - Altra puntata del processo Telecom, e torna in aula Giuliano Tavaroli, ancora accompagnato dall'eco fragorosa della sua testimonianza sotto giuramento di mercoledì scorso (che conferma quanto dichiarato in fase di indagine) in merito al Dossier Ladroni, quello che raccoglieva gli esiti dello spionaggio perpetrato ai danni dell'ex arbitro De Santis, di Moggi e Giraudo, degli ex designatori Bergamo e Pairetto, nonché di alcune utenze Gea: "L’operazione mi venne commissionata dall’Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti".
Ed oggi a cercare da lui nuove verità sarà, tra gli altri, l'avvocato Paolo Gallinelli, legale di Massimo De Santis, che ha per le mani un 'nuovo giallo' (ma quanti ce ne sono nella storiaccia di Calciopoli?): cosa conteneva il personal computer sequestrato a Tavaroli e andato poi a finire nella seconda sezione del Nucleo Operativo dei carabinieri di Roma (che, guarda, caso, è proprio quella di via Inselci dove il maggiore Auricchio coordinava le indagini su Calciopoli)? Come racconta Guido Vaciago su Tuttosport.com è accaduto che l'avvocato Gallinelli tra le varie carte abbia scoperto un decreto di ispezione relativo a questo pc, che fu sequestrato a Milano il 3 maggio 2005 e che si decise di inviare a Roma perché venisse ispezionato; il decreto in questione fu firmato il 9 maggio 2005 poi spedito a Roma, dove alle 14 iniziò l'ispezione. La successione delle date è intrigante e suggestiva, visto che quello fu il periodo in cui si stavano concludendo le indagini su Calciopoli.
Dunque l'avvocato Gallinelli cercherà di scoprire perché sia stato inviato a Roma e cosa contenesse.

Eclissi di stelle - Non sono finiti i problemi per la maglia della Juve: quella che è stata annunciata venerdì scorso dal direttore commerciale della Juventus Francesco Calvo ha ricevuto l'ok delle istituzioni ma provoca problemi con la Nike, il fornitore tecnico del club: infatti per eclissare le due stelle ripudiate come simboli che Farsopoli ha deprivato del loro significato più autentico e aggiungere la scritta '30 sul campo' è necessario applicare sulla maglia due patches (praticamenete due toppe): una per le stelle e l'altra per la scritta sotto il logo; cui si aggiunge la patch dello scudetto, già di default consegnata a parte. Alla Nike però non piace affatto l'idea di mandare nei negozi un prodotto col loro marchio che il cliente debba pluricorreggere: ciò non sarebbe confacente ai loro standard qualitativi.
Ulteriore problema: la maglia con cui la Juve scenderà in campo nelle gare di Champions dovrà essere priva della scritta '30 sul campo' perché la Uefa non permette l'esibizione di alcuna scritta sulla maglia.
In ogni caso le prime maglie che verranno messe in vendita saranno prive delle patches che verranno fornite solo in un secondo tempo, sempre ammesso che Juve e Nike trovino un accordo: sul piano pratico un bel pasticcio...

Salvatore Masiello avrebbe scagionato Pepe: oggi tocca a lui -Tra i testimoni più attesi di ieri c'era Salvatore Masiello che doveva parlare dell'incontro riferito da Andrea Masiello, che era suo compagno di squadra al Bari: in esso ci sarebbe stata la telefonata dello stesso Salvatore Masiello a Simone Pepe, all'epoca militante nell'Udinese, per quella partita Udinese-Bari terminata 3-3: secondo Andrea Masiello vi era una combine, che Salvatore Masiello avrebbe proposto telefonicamente a Pepe; questa telefonata era già stata smentita da Bonucci, che ha negato la sua presenza in quella stanza d'albergo con i due Masiello e Belmonte. Assistito dall'avvocato Ruggero Malagnini, al termine dell'interrogatorio durato circa un'ora Salvatore Masiello non ha voluto parlare: "Ha raccontato la sua verità - ha spiegato però il suo legale - In quella partita neppure scese in campo perché al rientro dopo un infortunio". Tuttavia l'inviato di Sky Sport 24, Dario Nicolini, ha rivelato quelle che sono alcune indiscrezioni trapelate dagli ambienti della Procura federale: "Emergono importanti particolari dall'interrogatorio di Salvatore Masiello, chiamato in causa per Udinese-Bari, partita di tre stagioni fa. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti e secondo alcune testimonianze, l'ex difensore del Bari avrebbe telefonato a Simone Pepe, in presenza di Bonucci, di Belmonte e anche di Andrea Masiello, e avrebbe cercato di corromperlo per quella partita. Pepe avrebbe rifiutato. Tale ricostruzione, però, sarebbe stata smentita oggi da Salvatore Masiello, che non avrebbe confermato questa telefonata. Una circostanza già negata da Bonucci, che aveva smentito di essere stato presente a quell'incontro". Domani toccherà a Pepe e giovedì a Belmonte: se entrambi smentiranno la telefonata, resterà solo la parola di Andrea Masiello: basterà?
Sentiti anche Massimo Donati, Salvatore Parisi, Daniele Paponi e Riccardo Meggiorini, nessuno dei quali, all'uscita, ha rilasciato dichiarazioni.
Con Stefano Morrone, assistito dall'avvocato Paolo Rodella, si è parlato di Parma-Bari: Morrone, secondo quanto raccontato alla Procura di Bari da Marco Rossi, all'epoca appunto militante nel Bari, avrebbe reagito male nei suoi confronti dicendogli che si stava impegnando troppo, contrariamente agli accordi; nessuna dichiarazione nemmeno da parte sua.
Si è chiuso con Guberti, chiamato a rispondere di un contatto che avrebbe avuto con Andrea Masiello, prima di Bari Sampdoria: era stato tirato in ballo da Giovanni Carella, scommettitore nonché amico di Andrea Masiello, che ai magistrati di Bari aveva detto: "Guberti e un altro giocatore del quale non ricordo il nome facevano pressione su Masiello per vincere la partita Bari-Sampdoria". La gara, disputata il 23 aprile 2011, si era conclusa con la vittoria dei liguri per 1-0 terminata 1-0; Bortolo Mutti, ai tempi allenatore del Bari, sentito venerdì, avrebbe confermato di essersi lamentato del comportamento tenuto dal suo giocatore (Masiello appunto) che prima della gara si sarebbe incontrato col doriano Guberti (a sua volta ex Bari). Guberti avrebbe respinto però ieri tutti gli addebiti; il suo avvocato, Katia De Nicola, ha spiegato: "Guberti è assolutamente estraneo alla vicenda calcioscommesse; solo oggi ha preso consapevolezza delle contestazioni nei suoi confronti. Non ci sono dubbi sul risultato della partita in questione, Guberti e i suoi compagni hanno giocato la partita nel modo più vero possibile. Ora faremo ciò che è necessario per difendere l'onorabilità del calciatore, non è escluso che agiremo in altre sedi".
Antonio Bellavista, che non ha mai collaborato con gli inquirenti e che è già stato radiato dalla giustizia sportiva, nemmeno stavolta si è presentato.

Bertani nega tutto; andrà ai domiciliari - "Era una convocazione atipica rispetto alla fase in cui ci troviamo- ha detto ai microfoni Sky l'avvocato Mattia Grassani, legale di Cristian Bertani - Bertani ha presentato un'istanza di attenuazione della misura cautelare, dichiarandosi disposto ad accettare anche gli arresti domiciliari con forme limitative molto rigorose per motivi anche legati alla sua famiglia e coperti da privacy. Non è emerso nulla di nuovo rispetto al quadro contenuto nell'ordinanza di custodia cautelare. Bertani continua a professare la propria innocenza e chiede di potersi difendere nel processo: il quadro probatorio generale, lo dice anche il gip nella sua ordinanza con la quale sono stati liberati gli altri indagati prima detenuti, si è notevolmente affievolito. Gegic? Gegic dal suo confino volontario può dichiarare quello che crede: anche su questo Bertani risponderà nelle sedi competenti". Davanti al gip del tribunale di Cremona, Guido Salvini, Cristian Bertani, ex giocatore del Novara, ora alla Sampdoria, ha negato ogni addebito. E’ accusato di avere svolto un ruolo di raccordo tra il clan degli zingari, rappresentati da Gegic e da Ilievski, e i giocatori del Novara per manipolare in cambio di denaro alcune partite: Chievo-Novara di Coppa Italia del 2010, Novara-Ascoli del 2 aprile 2011 e Novara-Siena del 1° maggio 2011. Ma lui nega recisamente ogni cosa e afferma di poter "camminare a testa alta".

Visite mediche per Leali - Il 19nne portiere Nicola Leali, cresciuto nel Brescia, ha sostenuto ieri le visite mediche per la Juventus, prima presso la Clinica Fornaca di Sessant, poi presso l'Istituto di medicina dello Sport di Torino. Per lui, costato circa 5 milioni di euro, c'è un quinquennale; ma quasi certamente nella prossima stagione non resterà a Torino, ma verrà mandato a giocare e fare esperienza, probabilmente in serie B.
In giornata la Juventus ha anche rinnovato col Bologna la comproprietà di Sorensen, mentre Taïder è stato riscattato interamente dai felsinei. Infine la Juventus avrebbe riscattato dal Novara l'altra metà di Stefano Beltrame (attaccante classe '93 della Primavera)..

Juventus Stadium mania - Lo Juventus Stadium ha dato un impressionante colpo di acceleratore alle presenze dei tifosi bianconeri nelle partite interne, con un più 71%, favorito anche dagli ottimi risultati dei ragazzi di Conte. Gli altri due club con un trend positivo sono Lazio (più 11,3% ) e Roma (più 6,7%). Segno meno invece per Inter (-25%), Palermo (-22,5%), Napoli (-12,7%) e Milan (-9,1%). Ma la Juve ha tirato anche in trasferta, facendo registrare il miglior dato stagionale per presenze casalinghe a Bergamo, Bologna, Catania, Cesena, Verona (Chievo), Firenze, Genova, Roma (Lazio), Lecce, Napoli, Novara, Palermo, Siena e Udine. E' quanto si desume dal report 13/2012 dell'Osservatorio Calcio Italiano.
La media delle presenze stagionali della Juve è di 37.545 spettatori, preceduta solo da Milan, Inter e Napoli (che hanno però stadi con capienza all'incirca doppia).
Gli incontri con maggior pubblico in assoluto sono stati Milan-Inter (79.522 spettatori), Inter-Milan (78.222 spettatori), Napoli-Juventus (57.402 spettatori) e Lazio-Juventus (57.148 spettatori). La maglia nera delle presenze va a Lecce-Bologna con 5.962 spettatori.


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