Abete corre in soccorso dell'Inter: tutto prescritto! Tavaroli: spiato anche Moggi.

News, 6 settembre 2012.

 

Abete corre a mettere la toppa dell'ennesima prescrizione sullo strappo provocato nell'illibatezza interista dalla sentenza che riconosce i nerazzurri responsabili di dossieraggio illegale nei confronti di Christian Vieri. Tavaroli: fu Moratti in persona a chiedermi di controllare Vieri; accertamenti anche su Moggi. Avv. Buongiorno: Gli organi federali, prima di esprimersi, esaminino gli atti. Malerba: La Figc non può continuare a fare orecchie da mercante davanti alle plurime condotte non limpide dell'Inter. Per l'arbitrato al Tnas, in merito alla controversia con Conte, la Figc nomina come proprio arbitro Enrico De Giovanni. Ha aperto i battenti lo Juventus College. Sarà il Sidney F.C. la nuova squadra di Alessandro Del Piero.


Abete corre in soccorso dell'Inter: c'è la prescrizione - I tifosi dell'Inter erano già stati tempestivamente tranquillizzati dal legale del club, l'avv. Fabio Iudica, che escludeva qualsiasi ripercussione in sede sportiva della sentenza del tribunale di Milano che ha condannato Inter e Telecom per lo spionaggio ai danni di Christian Vieri, sbandierando la solita prescrizione. Ma a porre il definitivo sigillo sulla questione è arrivato a tambur battente, con una solerzia degna di miglior causa, senza nemmeno attendere l'imbeccata del fido Petrucci, il presidente federale Abete, sempre pronto a procedere a braccetto con il club di Moratti: "La giustizia sportiva sul caso Vieri? E' una valutazione che, se richiesta, sarà fatta dagli organi competenti. Comunque parliamo di fatti per cui la prescrizione sarebbe scattata a livello societario nel 2007 e per quanto riguarda le persone fisiche nel 2010. Siamo al primo grado e non diamo valutazioni per quello che attiene i processi civili in cui esiste un raccordo diverso con la giustizia sportiva. Nei processi penali la federazione può chiedere gli atti. Nei processi civili questo non avviene". Eh sì, si tratta dello stesso Abete che, non più tardi di una decina di giorni fa, dissertava sulla separazione dei poteri come garanzia di democrazia nello sport: ma allora si trattava di Conte... Son passati pochi giorni, di scena è l'Inter e questa 'democratica separazione dei poteri' deve aver repentinamente fatto la fine dell'etica, morta e sepolta, anzi, mai nata.
La prescrizione non è competenza di Abete e della Figc: che si son detti incompetenti anche quando lo erano; e che anche nel caso dei processi penali, sempre in relazione ai dossiers illegali, si sono ben guardati dall'acquisire gli atti. E adesso hanno fretta di chiudere la questione: che non se ne riparli mai più; e i Palazzi, di vetro o in carne ed ossa, intercettino il messaggio: e vissero felici e contenti "non essendo emerse fattispecie di rilievo disciplinare procedibili ovvero non prescritte". Non c'è speranza, quello del circolo della caccia è un mondo che non ha in sé alcuna possibilità di redenzione etica: l'unica soluzione è l'azzeramento, per ricostruire tutto dalle fondamenta.

Tavaroli: Fu Moratti a chiedere di controllare Vieri - "Di controllare Vieri me lo chiese Moratti di persona, non al telefono. Le operazioni poi sono state fatte da un fornitore, la famosa agenzia di Cipriani. Sono due episodi, 2001 e 2003. Il primo riguardava l'Inter, la verifica del rispetto contrattuale dei comportamenti di certi giocatori, non solo Vieri. Il secondo invece riguardava la Pirelli perché Vieri doveva fare il testimonial. In questo caso abbiamo controllato il suo traffico telefonico". Così Giuliano Tavaroli, ex capo della Security Telecom, alla trasmissione radiofonica 'La Zanzara' su 'Radio 24', mette un punto fermo sul mandante dell'attività di intelligence che dal giudice Spera è stata punita con un risarcimento di un milione di euro (tra Inter e Telecom). La cosa non si era dunque fermata al solo Vieri, come ben hanno lasciato intendere anche le parole dell'avvocato Danilo Buongiorno,legale di Bobo Vieri ('Preferisco non dire i nomi degli altri intercettati perché altrimenti creerei nuove iniziative giudiziarie'), e Tavaroli ne ha dato conferma: "L'attività di controllo sulla vita degli atleti era parecchio diffusa all'epoca, diversi giocatori nerazzurri furono seguiti in quel periodo, ma non hanno fatto causa. Va' a sapere perché. Forse non hanno accusato inquietudine e ansia come Vieri. I nomi? Non me li ricordo, sono passati troppi anni. C'era un regolamento di squadra sulla vita dell'atleta che andava rispettato, il problema era il rispetto di questo regolamento. Furono sicuramente commessi degli abusi sul traffico telefonico di Vieri".
Dunque oggetto di attività illegale di controllo furono più calciatori; solo loro? E Moggi?
"Su Moggi non esisteva un dossier, ma ci fu la richiesta di verificare alcune informazioni date all'Inter da un arbitro su presunti comportamenti di Moggi. Moratti mi disse: abbiamo ricevuto queste informazioni, vogliamo vedere se sono credibili. Parte degli accertamenti vennero svolti con attività illecite". Informazioni da un arbitro. Perché l'Inter parlava con gli arbitri. L'Inter, non il mostro Moggi.

Avv. Buongiorno: Prima di parlare si esaminino gli atti - L'avvocato Danilo Buongiorno, legale di Christian Vieri, è intervenuto in diretta a Telelombardia nella trasmissione 'Qui Studio a Voi Stadio' per riparlare della sentenza di primo grado sul caso Telecom-Inter, alla luce delle ultime esternazioni di Abete: "Se c'è qualcuno che deve fare appello, saremo noi. Abete ha detto che la giustizia sportiva non può far nulla per la prescrizione? Gli organi federali dovrebbero esaminare gli atti prima di esprimersi. Noi ci limiteremo a mandare copia della sentenza a Palazzi ribadendo gli esposti che, contrariamente a quanto sostiene l'avvocato dell'Inter, sono stati depositati anche negli anni 2010 e 2011. Secondo noi quindi ci sono i presupposti per un'analisi diversa. Noi non vogliamo la revoca dello scudetto, noi vogliamo che venga fatta giustizia in merito a un illecito commesso a 180°. E' giusto che l'organo che vigila sui suoi tesserati faccia luce sui questi fatti. Bisogna vedere anche la posizione dei dirigenti, al di là della società".

Giovanni Malerba: la Figc non può fare ancora orecchie da mercante - Giovanni Malerba, ex membro della CAF ed ex Magistrato di Corte d'appello di Roma, interpellato da Antonello Angelini nel programma 'Il Bianco e il Nero' (su 'Radio Radio'), ha spiegato le eventuali ricadute che la condanna di spionaggio inflitta ad Inter e Telecom per il caso Vieri 'dovrebbe' avere a livello di giustizia sportiva: "La sentenza del Tribunale di Milano, che ha condannato l’Inter a risarcire Vieri, dovrebbe avere interessanti ricadute sulla questione scudetto 2006, tanto più se sarà seguita da analoga condanna per le indagini svolte sull’arbitro De Santis. Ben vero che già in passato l’ineffabile Palazzi archiviò l’istruttoria aperta sul caso; vero altresì che la condotta illecita dell’Inter, sanzionabile quanto meno ex art. 1, è ormai coperta da prescrizione; vero infine che la trasmissione della sentenza alla Procura Federale, preannunziata dall’Avv. Buongiorno, potrà al più dar luogo all’apertura di un nuovo fascicolo, destinato tuttavia a concludersi per prescrizione, o mediante irrituale ed a mio avviso illegittima declaratoria di Palazzi (come già avvenuto sulla denunzia della Juve all’esito dei fatti emersi a Napoli), o mediante un proceduralmente corretto rinvio a giudizio e prescrizione dichiarata dall’organo giudicante. Ma la ricaduta della sentenza milanese (se sarà confermata nei successivi gradi di giudizio) concerne non già una ormai impossibile condanna dell’Inter in sede di giustizia sportiva, bensì l'ineludibile revoca dell’assegnazione dello scudetto 2006".
Lo scudetto fu infatti assegnato all'Inter, dal suo tifoso ed ex membro CdA Guido Rossi, dopo che la commissione dei tre saggi aveva ben chiarito che la Figc aveva il potere discrezionale di non assegnare il titolo qualora le squadre non sanzionate, alla luce di criteri di ragionevolezza e di etica sportiva, fossero state portatrici di comportamenti poco limpidi.
Ma, continua Malerba, "come è noto, la FIGC, in persona del Commissario Straordinario Guido Rossi, decise di non avvalersi del potere discrezionale di non assegnazione (e di conseguenza il titolo andò automaticamente all’Inter) ritenendo evidentemente che l’Inter, campione intergalattico di etica sportiva, non avesse tenuto alcun 'comportamento non limpido'. Ora alla luce non più soltanto di quanto emerso a Napoli, ma altresì della condanna dell’Inter per il caso Vieri, sfido Palazzi, Abete, Petrucci e l’universo mondo a non prendere atto delle plurime condotte… non limpide dell’Inter, e a non trarne le inevitabili conseguenze. Al riguardo va chiarito che la FIGC non dovrà revocare alcun provvedimento, posto che l’assegnazione all’Inter fu automatica; dovrà invece emanare (piaccia o no all’ineffabile Narducci…) il provvedimento di non assegnazione, avvalendosi del potere discrezionale non esercitato all’epoca, potere che, va sottolineato, non è soggetto ad alcuna prescrizione ! Staremo a vedere, ma se anche questa volta faranno orecchie da mercante, si profilerebbe a mio avviso una chiara omissione di atti di ufficio ex art. 328 c.p. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…".

TNAS: l'arbitro scelto dalla Figc è Enrico De Giovanni -"TNAS: Antonio Conte/FIGC, la Federazione deposita la memoria di costituzione - Mercoledì, 05 Settembre 2012 - Il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport, in merito alla controversia Antonio Conte-Figc, comunica che la Federcalcio ha depositato la memoria di costituzione contenente anche la nomina del proprio arbitro, l'avvocato Enrico De Giovanni. La segreteria del Tnas ha inviato agli arbitri designati dalle due parti una comunicazione in merito. Gli arbitri dovranno adesso far pervenire al Tnas la propria accettazione o una comunicazione in merito all'impossibilita' di accettare l'incarico".
Questo il comunicato apparso ieri sul sito del Coni.
Enrico De Giovanni, insieme a Dario Buzzelli e ad Angelo Grieco (presidente) era uno dei tre componenti del Collegio Arbitrale del Tnas che il 15 novembre 2011 dichiarò la propria incompetenza a decidere sulla revoca dello scudetto assegnato all'Inter da Guido Rossi (revocando quindi il provvedimento del Consiglio Federale del 18 luglio e l'atto con cui il Commissario straordinario Guido Rossi l'aveva assegnato).
Ricordiamo che la Juventus ha scelto come suo arbitro l'avvocato Guido Calvi, ex senatore e membro non togato del Csm.

Ha aperto i battenti lo Juventus College - Non è ancora il primo vero giorno di scuola (l'inizio delle lezioni in Piemonte è fissato per mercoledì 12 settembre) ma i giovani alunni dello Juventus College ieri erano già lì, a prendere contatto con questa loro nuova realtà: un'iniziativa destinata a permettere ai ragazzi delle Giovanili bianconere di conciliare al meglio apprendimento e impegni sportivi. Sotto l'egida dell'Istituto internazionale Edoardo Agnelli e in collaborazione con la Fondazione Giovanni Agnelli, partono quest'anno le prime tre classi di un Liceo Scientifico delle Scienze Applicate; ed ieri sono dunque entrati in classe 80 ragazzi: i Giovanissimi Nazionali del 1998, gli Allievi Nazionali B del 1997 e gli Allievi Nazionali A del 1996. Come spiega il sito della Juve "si è trattato di una sorta di 'riscaldamento', termine quanto mai appropriato visto che si parla di atleti, per conoscere gli insegnanti, prendere confidenza con la struttura e con i nuovi strumenti didattici, primo fra tutti il tablet, che accompagneranno i ragazzi nel percorso di studi".

Del Piero ha scelto l'Australia - Sarà il Sidney F.C. la nuova squadra di Alessandro Del Piero: il contratto, firmato nella mattinata di ieri, avrà durata biennale. Per Alex comincia dunque una nuova avventura, fatta di un calcio indubbiamente differente dal nostro, e di uno stile di vita anche questo diverso in un mondo nuovo e affascinante.




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