Agnelli ammonisce: Le tragedie non hanno fede. E in Champions vuole rabbia e cattiveria.

News, 4 dicembre 2012.

Andrea Agnelli: sono da condannare quei brutti striscioni che popolano gli stadi italiani, perché le tragedie non hanno fede. E adesso Agnelli mira alla Champions League: La Juve deve tornare in alto in Europa. A Donetsk in 21: mancano lo squalificato Marchisio e gli infortunati Pepe, Bendtner e Lucio. Arbitra Eriksson. 'Gioca con me': la Juve, in collaborazione con il centro Unesco di Torino e Juventus Soccer School, dà il via ad un'iniziativa destinata a portare il calcio a bambini economicamente meno fortunati. Lo striscione su Superga costa alla Juve 10.000 euro di multa; il Torino multato di 25.000 euro per i danni allo Juventus Stadium. Squalificato Giovinco; entrano in diffida Barzagli e Vucinic.


Andrea Agnelli: Le tragedie non hanno fede – “Sabato sera, dopo le 10.30, non ho più sentito circa la metà dei miei amici, anche gente solitamente molto attiva sui social, che evidentemente avrà perso la connessione a Internet”, questo il modo ironico e leggero col quale Andrea Agnelli ha affrontato il clima di rivalità sportiva da sempre sotteso alla stracittadina torinese. Ma poi si fa serio quando tocca il tema dello striscione: “E’ accaduto durante la nostra partita, striscioni che vengono esposti generalmente in tutti gli stadi d’Italia. Gli insulti gratuiti sono assolutamente da condannare e mi spiace che arrivino dalla curva che è la parte più attiva del tifo che riesce effettivamente a dare personalità all’interno dello stadio. La supremazia del tifo però non si manifesta sicuramente ricordando le tragedie altrui, dal mio punto di vista, perché le tragedie non hanno nessuna fede”.
E così Andrea bacchetta la sua curva, ma anche quelle degli altri stadi, i cui presidenti, ad esempio in caso di simili oltraggi alle vittime di casa Juve, si sono ben guardati dall’esprimere parole di condanna. E spiega quali siano i valori dello sport a tanti colleghi cui non è bastata un'esperienza ben più lunga di quella del giovane presidente bianconero per farli propri.

Agnelli: Da Torino all'Europa - La vittoria nel derby ha dato ad Andrea Agnelli una grande soddisfazione, ingigantita dal fatto che i due protagonisti del successo sono stati due ragazzi cresciuti nel vivaio bianconero: "Una serata come quella di sabato, segnata da due ragazzi cresciuti nel vivaio,è motivo di grandissima soddisfazione. Se poi pensiamo che Marchisio ha già 20 anni di Juventus alle spalle...". Ma domenica è già alle spalle e il pensiero corre subito al mercoledì di Champions League, perché la Juve vuole far parte della ristretta élite europea, lì è il suo posto e Agnelli ha avuto conferma che proprio su quelle alte vette la Juve è attesa: "La scorsa settimana ero a Mosca per una riunione dell’ECA (il presidente bianconero è recentemente divenuto rappresentante dei club italiani in seno all'’European Club Association, ndr) e sentire personaggi importanti come Rosell o Rummenigge (presidente proprio dell'ECA, ndr) sottolineare il loro compiacimento per il ritorno della Juventus ai più alti livelli, perché per storia e tradizione è lì che deve stare, riempie di orgoglio e soddisfazione". Ma per tornare lassù bisogna superare l'ostacolo Shakhtar, non sarà semplice e serve una Juve 'cattiva': "Mancano ancora tre partite di campionato alla sosta e non è tempo di bilanci, ma è chiaro che quella di mercoledì sarà importantissima. Dovremo affrontarla con determinazione, rabbia e cattiveria perché potrebbero arrivare due risultati diametralmente opposti, dalla vetta del girone, all’eliminazione. Quindi massima concentrazione, perché vogliamo continuare a sognare in Europa".

Partiti in 21 per centrare la qualificazione - Conte per la trasferta in Ucraina ha portato con sé 21 giocatori, cioè tutti quelli disponibili nell'ambito della rosa. Oltre allo squalificato Marchisio, ha dovuto infatti rinunciare sia a Pepe (ancora infortunato), sia a Bendtner e Lucio che accusano un affaticamento agli adduttori e le cui condizioni verranno valutate nei prossimi giorni. C'è Chiellini, il cui impiego non è sicuro: solo un attento monitoraggio delle sue condizioni nelle ultime ore potrà dire a Conte se il difensore potrà scendere in campo; in caso contrario gli subentrerà Caceres, anche lui al rientro dopo un problema alla caviglia. A centrocampo è Pogba il candidato favorito per sostituire lo squalificato Marchisio, mentre in attacco la bella prova del derby fa di Giovinco il favorito ad affiancare Mirko Vucinic.
Questo l'elenco dei 21 convocati: Buffon, Chiellini, Caceres, Pogba, Vucinic, De Ceglie, Giovinco, Barzagli, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Giaccherini, Lichtsteiner, Quagliarella, Storari, Matri, Isla, Rubinho, Marrone.
Con Conte e lo staff tecnico sono partiti anche Fabio Paratici e Pavel Nedved, mentre solo oggi in giornata raggiungeranno la squadra Andrea Agnelli e Beppe Marotta.
Partiti da Caselle, con un volo charter diretto, poco dopo le 15.30 i bianconeri sono atterrati all'aeroporto di Donetsk poco prima delle 21, con un atterraggio ritardato di circa un'ora a causa del forte vento che soffiava sulla città dell'Ucraina; i giocatori sono stati subito trasferiti al Donbass Palace, situato a pochi passi dalla Donbass Arena dove domani sera avrà luogo la partita.

Dirige Eriksson - Sarà il trentottenne svedese Jonas Eriksson a dirigere domani sera alle ore 20.45 Shakhtar-Juventus: si tratta di un direttore di gara con lunga esperienza da internazionale, qualifica che ha raggiunto già dieci anni fa, non ancora ventottenne.

La Juventus impegnata in un progetto di integrazione sociale: 'Giocacon me' - La Juventus è molto attenta alle problematiche del mondo infantile e giovanile, dall'iniziativa 'Crescere insieme a Sant'Anna' (per la ristrutturazione del reparto di Neonatologia dell'Ospedale Sant'Anna di Torino) all'istituzione dello Juventus College che permette ai ragazzi delle giovanili bianconere (dai Giovanissimi alla Primavera) di coniugare sport e scuola in un ambiente che si occupa anche della loro crescita umana. Adesso a questa progettualità si aggiunge un altro importantissimo tassello, quello che consentirà anche a bambini economicamente meno fortunati di partecipare, gratuitamente ad un programma di allenamenti. Così ha spiegato la genesi dell'iniziativa, denominata 'Gioca con me', Andrea Agnelli: "Volevamo portare avanti un progetto che parlasse di calcio e che fosse legato al nostro territorio, quindi a Torino. Il calcio una volta si giocava molto di più in strada e nei cortili, poi c'è stata l'affermazione delle scuole calcio, per le quali è prevista una retta. E' giusto, perché le scuole prevedano non solo una formazione sportiva, ma anche una costante attività pedagogica, ma questo rischia di escludere le fasce più deboli. E questo abbiamo voluto evitare con questo progetto, in cui crediamo moltissimo".
Il progetto si avvale della collaborazione del Centro UNESCO di Torino e di Juventus Soccer Schools ed è stato presentato ieri allo Juventus Stadium alla presenza del Presidente bianconero, di Marco Isnardi, Manager di Juventus Soccer Schools, e di Paola Gotta Camerano del Centro UNESCO di Torino. "Sin dall'inizio - ha evidenziato Isnardi - abbiamo avuto la percezione che il progetto sposasse in modo concreto e serio i valori che portiamo avanti sin dalla nascita di Juventus Soccer School. Noi vogliamo rappresentare Juventus e Nike a tutti i livelli del calcio giovanile, ma più di quanto avviene in campo è importante il contorno, che permette di vivere il calcio come esperienza unica e speciale. E questo progetto è volto proprio a permettere a questi bambini di giocare, divertirsi e crescere insieme".
"Con la Juventus collaboriamo già dal 2009 con il progetto 'Un calcio al razzismo' per favorire l'integrazione sociale - ha aggiunto Paola Gotta Camerano - Lo sport ha un ruolo importante in questo senso, perché rappresenta un momento in cui i giovani imparano a rapportarsi con gli altri e a lavorare insieme, ad affermarsi individualmente, ma all'interno di un gruppo e nel rispetto delle regole".
L’iniziativa, spiega il sito ufficiale della Juventus, è destinata ai bambini della scuola primaria, dalla seconda alla quarta elementare, delle circoscrizioni 6 e 10 di Torino. Per ogni annata il Centro Unesco ne selezionerà 22, meritevoli dal punto di vista scolastico, che per motivi economici e sociali non potrebbero sostenere il costo dell’iscrizione al programma Juventus Soccer Schools. Ognuno di loro, se manterrà le caratteristiche per le quali è stato selezionato, sarà coinvolto in un ciclo triennale di allenamenti, che andranno da settembre a giugno, con le squadre Primi Calci e Juventus Soccer School, naturalmente in completa integrazione con il resto del gruppo.

Juventus multata di 10.000 euro per lo striscione su Superga - La Juventus è stata multata dal Giudice Sportivo di 10.000 euro"per avere suoi sostenitori esposto per una decina di minuti, dal 20' del primo tempo e fino alla rimozione da parte degli stewards su disposizione della Società ospitante, uno striscione di una ventina di metri, insultante per i tifosi avversari e per la memoria di ogni sportivo". A sua volta il Torino è stato multato di 25.000 euro "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, gravemente danneggiato nel proprio settore un centinaio di seggiolini, un separatore di settore nonché locali adibiti a servizi igienici". Ammende anche per il Catania (4.000 euro "per avere omesso di impedire l'ingresso e la permanenza negli spogliatoi, al termine della gara, di alcune persone non autorizzate, che contestavano l'operato degli Ufficiali di gara con espressioni irriguardose" e per la Lazio (3.000 euro per avere suoi sostenitori, all'inizio della gara, lanciato un fumogeno nel recinto di giuoco).

Squalificato Giovinco - Sebastian Giovinco è stato squalificato per un turno dal Giudice Sportivo perché, già in diffida, è stato nuovamente ammonito nel corso del derby per comportamento scorretto nei confronti di un avversario. Una sola giornata anche per il granata Glik, espulso per il gravissimo e pericolosissimo fallo commesso su Giaccherini. Sono stati squalificati per un turno anche gli altri cinque espulsi di giornata: Barrientos (Catania, per doppio giallo), Boateng (Milan, per essersi reso responsabile di un grave fallo di gioco), Andreolli (Chievo, per doppia ammonizione), Bocchetti (Pescara, per aver commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete) e Mustafi (Sampdoria, per essersi reso responsabile di un grave fallo di gioco). Una giornata anche per altri sette giocatori già in diffida e nuovamente ammoniti per comportamento scorretto: Bellusci (Catania), Ekdal e Dessena (Cagliari), Samuel (Inter), Gabbiadini (Bologna), Kristicic (Sampdoria) e Stendardo (Atalanta).
Tra i bianconeri entrano in diffida Andrea Barzagli e Mirko Vucinic, le cui ammonizioni nel derby, rispettivamente per comportamento scorretto e per proteste, hanno fatto loro raggiungere il traguardo della terza sanzione.
Squalificato per due giornate il collaboratore tecnico del Catania Giuseppe Irrera, per avere, al termine della gara, durante il rientro negli spogliatoi, indirizzato agli Ufficiali di gara espressioni insultanti, infrazione rilevata dall'Arbitro addizionale e dal collaboratore della Procura federale. Ammonito e diffidato anche il team manager catanese Orazio Russo per avere, al termine della gara, al rientro negli spogliatoi, indirizzato agli Ufficiali di gara espressioni irriguardose, infrazione rilevata da un Assistente. Ammonizione con diffida anche per il fisioterapista del Bologna Carmelo Sposato, per avere, al 14' del secondo tempo, contestato platealmente l'operato arbitrale.


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