Pirlo re d'Italia. Lotito contesta Agnelli: No ad Abodi, sì a Beretta.

News, 26 dicembre 2012.

Nella graduatoria dei migliori cento calciatori stilata dal 'Guardian' è Pirlo il primo italiano, ottavo: il secondo, Buffon, è ventesimo. Da domani Marotta dovrà dedicarsi a tempo pieno al mercato: venerdì c'è l'appuntamento con l'Atalanta per Peluso; si segue anche il giovane brasiliano Doria. Lotito: Non è Andrea Abodi la persona giusta per essere il presidente della Lega di A, Agnelli s'informi e mettiamoci d'accordo su Beretta. Il direttore sportivo del Sassuolo prevede un roseo futuro in serie A per Boakye e Chibsah, che la Juve ha mandato in neroverde a farsi le ossa. Benetti: Andrea Agnelli è il simbolo di questa Juve, la sua fermezza e determinazione hanno riportato la Juve in cima al campionato.

E' Pirlo il miglior italiano - Era uno dei tre italiani inserito nella lista per il Pallone d'Oro (insieme a Buffon e Balotelli), poi nella finale a tre sono entrati Messi, Cristiano Ronaldo e Iniesta, ma la stagione di Andrea Pirlo (in bianconero e in azzurro) lo ha imposto all'attenzione internazionale come miglior italiano dell'annata. E' quanto si evince anche dalla classifica stilata dal 'Guardian' e che mette in fila i 100 migliori del 2012. Anche qui sono Messi (1°) e Cristiano Ronaldo (2°) a fare la parte del leone, seguiti da Xavi e Iniesta (entrambi blaugrana), poi Ibrahimovic (PSG), Radamel Falcao (Atletico Madrid), Van Persie (Manchester United) e, all'ottavo gradino, Andrea Pirlo, davanti a Yaya Touré e a Edinson Cavani. Per trovare un altro italiano, bisogna scendere al 20° posto, dove sta Buffon. Poi si scende al 42° con De Rossi, al 50° con Chiellini, al 52° con El Shaarawy, al 67° con Balotelli, all'88° con Bonucci. In graduatoria ci sono altri due bianconeri, Vidal, 57° e Asamoah, 87°. L'interista Zanetti è 41°, il laziale Hernanes, 71°, Wesley Sneijder 95°, Hamsik 97°.

Bianconeri in vacanza, ma il mercato bussa - Passati Natale e affini, da domani Marotta dovrà fare sul serio: per venerdì si dice sia già fissato un importante summit di mercato con l'Atalanta, per definire l'affare Peluso, individuato da Conte come il sostituto ideale di Chiellini. La Juve lo vuole fortemente, il ragazzo vuole andare alla Juve, l'Atalanta è disposta a cederlo ma ancora manca l'accordo sulle condizioni economiche, Marotta punta al prestito con diritto di riscatto (1,5 mln più 3,5 mln), i bergamaschi per ora nicchiano, ma venerdì Marotta e Marino saranno di fronte.
Intanto dal Brasile giungono voci di un forte interessamento della Juve per un giovane (classe '94) e promettente centrale del Botafogo, Matheus Macedo Doria, che nell'organico coprirebbe il buco lasciato da Lucio. E' un mancino che gioca da difensore centrale, ma all'occorrenza ha giocato anche da esterno sinistro; alto quasi 1,90, ha grande fisicità che mette al servizio della squadra sia in fase difensiva che offensiva, dove eccelle per lo stacco e il colpo di testa; quest'anno si dice sia molto maturato rispondendo con il lavoro agli inevitabili errori da inesperienza. Pare però che il suo prezzo sia già abbastanza alto, e questo è sicuramente un ostacolo non da poco.

Lotito: Agnelli ci ripensi, Beretta è meglio di Abodi - Abbiamo letto nell'intervista rilasciata l'altroieri da Andrea Agnelli alla Gazzetta dello Sport che il presidente bianconero per la presidenza della Lega di serie A è nettamente schierato a fianco di Abodi e invitava Beretta a farsi da parte. E' arrivata però la risposta del più fedele sostenitore di Beretta, Claudio Lotito che, intervistato da 'Gr Parlamento, ha mostrato di pensarla in maniera diametralmente opposta: "Andrea Abodi non è la persona adeguata al ruolo. Consiglierei ad Agnelli di conoscere la storia di ognuno, potrebbe avere delle sorprese. I fatti sono sotto gli occhi di tutti. Essendo da poco in questo mondo, forse Agnelli non sa che tante modifiche apportate quando non c'era e senza il suo apporto sono state ottenute grazie a Beretta, a partire dalla divisione fra le leghe di A e B. Il presidente deve essere espressione di venti società, se così non fosse significherebbe creare una spaccatura all'interno della Lega. Io ritengo che sia più utile creare una condivisione, non una pressione. Abodi ha ottenuto dieci voti, significa che sta a metà. Io poi faccio un ragionamento politico, non aritmetico. La politica della Lega deve essere interpretata da una persona che abbia autorevolezza autonoma che prescinda dalla carica. E' come se una persona volesse entrare a una festa in una casa dove non è bene accetto da tutti: è sbagliato, poi si crea una frattura. Sarebbe meglio mettersi intorno al tavolo e condividere certe scelte". Insomma, in una lega senza Beretta a Lotito mancherebbe troppo quel familiare e rassicurante 'dimmi Claudio'."

Bonato: Boakye pronto al salto in A - Nereo Bonato è il direttore sportivo del Sassuolo, capolista della serie B: nella formazione emiliana sta brillando la stella di Richmond Boakye, un '93 ghanese il cui cartellino è detenuto a metà tra Juve e Genoa (con diritti sportivi a favore della Juve). Così Bonato ne ha parlato a Calcionews24.com: "Richmond è arrivato in neroverde l’anno scorso e ha fatto un campionato importante, quest’anno sta crescendo e sta raggiungendo la piena maturità. Per la prossima stagione può considerarsi pronto per disputare un campionato di categoria superiore. Il Sassuolo lo ha sicuramente aiutato nella sua maturazione”. In effetti la Juve l'anno prossimo intenderebbe riprenderselo, magari per farlo giocare un altro anno in prestito, ma in serie A (si dice anche voglia prometterlo all'Atalanta nell'affare Peluso); per poi portarlo successivamente in bianconero, viste le caratteristiche di questo attaccante, che ha il goal facile, ma partecipa anche molto alla manovra liberando i compagni al tiro.
Ma nel Sassuolo milita un altro ragazzo il cui cartellino è per metà della Juve: Yussif Raman Chibsah, anche lui ghanese, anche lui del '93. E' un centrocampista portato in Italia proprio dal Sassuolo e acquistato poi dalla Juve che lo ha fatto giocare la scorsa stagione nella 'Primavera'; in estate, nell'ambito dell'affare Giovinco ne ha poi ceduto la metà al Parma, per poi rimandarlo al Sassuolo a farsi le ossa; e anche Chibsah sta facendo bene, come conferma Bonato: “Lui è cresciuto tre anni nel nostro vivaio, poi è andato alla Juventus ed è ritornato qua a Sassuolo. E’ un giocatore che sentiamo nostro, qui ha l’opportunità di maturare e crescere. Anche lui davanti a sé ha un futuro roseo”.

Romeo Benetti: Andrea Agnelli è il simbolo di questa Juve - Romeo Benetti con la Juve del Trap ha vinto due scudetti (il 17° e il 18°) e della sua ex squadra (l'unica con cui ha vinto scudetti, pur avendo militato anche in Samp, Milan e Roma) così ha parlato ieri in un'intervista esclusiva a TuttoJuve.com: "E'stato un grande anno per la Juventus, ha vinto lo Scudetto e si è imposta come squadra da battere in Italia. L'auspicio è che la squadra di Conte continui così anche per il 2013. Significherebbe vedere una grande Juve padrona in Italia e protagonista in Europa. Vorrei una Juventus sempre vincente, questo non è scontato, anzi sarà complicato perché tutti vorranno batterla. Ormai quando giocano contro la Juventus fanno tutti la partita del secolo in quanto vogliono passare alla storia...". Su chi sia stato l'uomo simbolo di questo 2012 juventino non ha dubbi: "Il più grande è stato il presidente. Andrea Agnelli con la sua grande fermezza e determinazione ha riportato la Juventus in cima al campionato".


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