Conte: Vincendo non avremmo rubato niente. Resta Conte lo spot del calcioscommesse.

News, 14 gennaio 2013.


Conte in conferenza stampa: Il pareggio del Parma è nato da una giocata chiamata da me; me ne addosso la responsabilità. Conte: Le assenze si sentono, la rosa non è stratosferica ma i soldi per il top player non ci sono. Bonucci: Dovevamo chiuderla; ora guardiamo avanti con fame, umiltà e cattiveria. Il conto dei goal contro il Parma racconta un pareggio, ma i numeri del confronto misurano una superiorità bianconera. A 'Ladri di calcio' Doni parla del calcioscommesse e delle gare del Siena: tanto basta perché il nome di Conte venga di nuovo consegnato all'immaginario popolare come lo spot di Scommessopoli.


Conte: Mi addosso la responsabilità del goal - Come anche in altre interviste post gara, anche nella conferenza stampa, Conte si è preso la responsabilità del goal: "Avevamo fatto 'la bocca buona' del fatto di aver 'vinto' questa partita perché forse abbiam preso goal nel momento più tranquillo e in controllo da parte nostra, cercavamo sempre il raddoppio, è arrivato questo goal in maniera 'incredibile, perché comunque del goal mi addosso tutta la responsabilità, perché io ho chiamato questa giocata e relativo velo da parte di Vucinic; c'è stata l'intercettazione di Paletta che ha messo l'intercettazione coi giri perfetti per Sansone e siamo stati presi 'in contropiede' e c'è stato questo pareggio. Poi abbiamo cercato di fare goal però sicuramente è una prestazione molto differente rispetto a quella della Sampdoria. Oggi son contento di quel che han fatto i ragazzi così come ero contento mercoledì. Dispiace, comunque, dispiace, abbiamo affrontato una buonissima squadra e sul loro campo non aveva mai vinto nessuno e noi, se avessimo vinto, non avremmo rubato niente".
Così spiega le difficoltà di questa sua Juve: "Siamo su tre fronti, per tantissimi è la prima volta, più aumentano le partite, più aumenta il dispendio energetico, più aumentano gli infortunati, più aumentano le difficoltà, però stiamo facendo 'esperienza' e ogni tanto anch'io mi devo fermare a pensare che nel giro di un anno siamo arrivati ad una Juventus di cui si dice che è stratosferica, marziana ed eravamo partiti l'anno scorso pronosticati al massimo da quinto posto per acquisti sbagliati, giocatori a fine carriera, gente da settimo posto; in un anno e mezzo, senza spendere né spandere, almeno nella mia gestione, siamo arrivati ad essere la 'squadra di riferimento', la 'squadra che non ha avversari in Italia, sento dire tante fesserie, però per fortuna, ho giocatori intelligenti che non si fanno trarre in inganno da queste fesserie, ben sapendo che tre competizioni ci porteranno a fare fatica e ad avere più infortuni rispetto all'anno scorso, però siamo contenti di farle".
E ricorda che anche la Juve è una squadra in costruzione: "Sento che tutti quanti sono in costruzione, anche noi siamo in costruzione, stiamo costruendo da un anno, quindi, no, perché poi sento dire noi costruiamo qua noi costruiamo là e noi sembra che... Io è da un anno e mezzo che sto sulla panchina della Juventus, anche noi stiamo costruendo".
Sugli arbitraggi: "Durante il campionato l'anno scorso tutti si sono lamentati, quest'anno la maggior parte si sta lamentando, io quello che lamento e dico è che nel momento in cui mi lamento io degli arbitri succede ' eh no tu non puoi perché sei la Juve', io di questo a volte rimango perplesso, la Juventus è come tutte le altre squadre ha il diritto di subire episodi a favore ed episodi contro, però ha anche il diritto di arrabbiarsi se ne ha voglia. L'anno scorso io dissi che se ci sono i rigori devono essere assegnati, non perché si ha paura di... L'anno vedevo cose un po' particolari. Quest'anno ci sono episodi a favore ed episodi contro e mi aspetto che quando ci siano episodi a favore ci sia tranquillità mediatica".
Qui il video della conferenza stampa (video di Superfly, TifosiBianconeri.com).

Conte/Sky: Soldi per il top player non ce ne sono - Nel dopopartita Sky si è parlato di calciomercato e Conte è stato, e non è la prima volta, molto chiaro: "Se si può migliorare si fa, altrimenti no. I discorsi sono i soliti, io vi dico che i soldi non ci sono per il top-player però mi parlate di innalzare la qualità, e sono d'accordo. Le situazioni di settimana in settimana difficilmente cambiano... Gabbiadini e Immobile? Non parlo di mercato, per adesso non torna nessuno".
Conte/JC: Un passo per volta - A Juventus Channel Conte ha ribadito che questa Juve, a differenza di quella vista contro la Sampdoria, non lo ha deluso, risultato a parte: "La prestazione contro la Sampdoria mi aveva creato fastidio, perché è stata una sconfitta incredibile. Questa invece penso sia stata una buona prestazione da parte nostra, contro una buona squadra, il Parma, che in casa non aveva mai perso quest'anno. Noi siamo andati vicini alla vittoria e nel momento forse più tranquillo, dove non stavamo rischiando, abbiamo preso questo gol. Non era facile giocare questa partita, venivamo da 120 minuti contro il Milan. Sapevamo di affrontare una squadra ostica, su un campo ostico. Eppure lo abbiamo fatto comunque con buona personalità, con buona applicazione. Dispiace perché potevamo fare tre punti, invece torniamo a casa con un punto".
Ora potrà lavorare per una settimana, poi da sabato ricomincerà un ciclo molto impegnativo: Udinese in casa al sabato, trasferta a Roma con la Lazio per l'andata delle semifinali di Coppa Italia, al sabato Juve-Genoa di campionato, il mercoledì ritorno di coppa Italia con la Lazio allo Juventus Stadium, e poi la trasferta a Verona per Chievo-Juve. Ma Conte si impone di pensare a fare un passo per volta: "Pensiamo una partita alla volta, adesso ci sarà la partita sabato con l'Udinese, poi l'andata della Semifinale di Coppa Italia con la Lazio e poi l'altra partita. Valutiamo una partita alla volta perché se andiamo a vedere il numero di partite che ci aspetta da giocare.... cerchiamo di pensare una partita alla volta e di dare il massimo in ogni partita".
Conte/Cielo: Gli infortuni si sentono - Su Cielo Conte ha ammesso che le assenze (oggi particolarmente sanguinose: Asamoah, Chiellini, Marchisio) si sono fatte sentire: "E' inevitabile che sono giocatori importanti. Noi non è che abbiamo una rosa stratosferica, abbiamo 24 giocatori e partecipiamo a tre competizioni, quindi quando ci sono degli infortuni io penso che tutti quanti ne subiscano un po' le conseguenze. Però sono comunque sereno perché Caceres e Pogba hanno fatto bene; anche la prestazione degli attaccanti mi è piaciuta. Sicuramente dispiace non aver vinto una partita che avevamo in mano".

Bonucci/JC: Dobbiamo chiudere le partite - Così ha commentato Bonucci la partita su Juventus Channel: "Purtroppo questa partita non siamo riusciti a chiuderla e come succede spesso nel calcio ti puniscono al primo errore. Possiamo dire che è mancato un pizzico di fortuna, anche se l'avevamo avuta sul gol di Andrea con la deviazione. Però queste partite ci devono far capire che dobbiamo chiuderle. Nel momento in cui segniamo, dobbiamo continuare a macinare gioco, perché l'1-0 è sempre troppo poco".
Bonucci su Twitter - "2 punti buttati. Testa alta, si deve guardare avanti. FAME, UMILTÁ E CATTIVERIA. Padroni del Nostro destino".

Ma i numeri promuovono ancora la Juventus - Il risultato non ha premiato la Juve, ma Conte ha ragione: se la Juve avesse vinto non avrebbe rubato nulla. Perché le cifre sono dalla sua parte. Vediamole.
Possesso palla a favore dei bianconeri: 53% contro 47%.
La Juve ha tirato 15 volte, 8 nello specchio; il Parma ha tirato 7 volte, 3 nello specchio.
Palle giocate: 654 per la Juve, 521 per il Parma.
Passaggi riusciti: 71,2% per i bianconeri, 64,2% per gli avversari.
Attacco alla porta: 52,8% per la Juventus, 46,7% per il Parma.
Protezione area: 53,3% per la Juventus, 47,2% per il Parma.
Indice di pericolosità: 59,8% per la Juventus, 41,1% per il Parma.
Angoli 8 a 3 per la Juventus, che ha subito 14 falli e ne ha commessi solo 6.
A livello individuale Barzagli si è distinto per il maggior numero di palle recuperate (23), seguito da Paletta (22) e Vidal (21).
Nella graduatoria dei passaggi riusciti dominano i bianconeri: Pirlo (75), Caceres (56), Bonucci e Vidal (53), Barzagli (52).

Doni a Ladri di calcio sul Siena e su Conte - Avevamo raccontato ieri di quello che 'Il fatto quotidiano' aveva anticipato sulla trasmissione 'Presa Diretta', che poi ieri sera, effettivamente, nel servizio 'Ladri di calcio' si è occupata del calcioscommesse e dei legami tra calcio e malavita: l'anticipazione faceva presagire affermazioni in riferimento al coinvolgimento di Conte e del Siena in Scommessopoli. Era arrivata però al riguardo la smentita dei legali dell'ex calciatore. Tuttavia, guardando la trasmissione, Doni qualcosa ha però veramente detto.
Il giornalista che conduce il servizio così racconta: "Federico Ruffo è il primo giornalista che riesce a parlare con Doni (a Palma di Maiorca, ndr) e la prima cosa che gli chiede è cosa pensa dell'allenatore della Juventus Antonio Conte indagato dalla Procura di Cremona perché come ex allenatore del Siena sapeva che le partite venivano truccate ma non aveva detto niente (non è esattamente così, l'omessa denuncia non ha rilevanza penale ma solo per la giustizia sportiva)". A questo punto si sente la voce di Doni (non però la precisa domanda che gli è stata effettivamente rivolta): "Io son sicuro, sono sicurissimo che quelle due partite si sono... Lo sapevamo. Lo sapevamo anche noi che il Siena andava a pareggiare, lo sapevamo che noi dell'Atalanta dovevamo arrivare primi, perché si erano detti ad inizio campionato, chi ha bisogno... alla fine... Eh, è così, io sono sicuro che è andata così". Parla di due partite (potrebbero essere quelle con Novara ed AlbinoLeffe) il nome di Conte non lo fa e parla al plurale; in effetti di combines tra i giocatori, con alla testa l'oggi redento Filippo Carobbio, ce ne sono state; inoltre Doni al Siena non c'era e non poteva sapere cosa avvenisse in quello spogliatoio. Certo, l'intervista negata dai suoi legali invece c'è, e del Siena parla esplicitamente. Come più avanti dice anche dell'Atalanta.
Naturalmente il nome di Conte (lo spot del calcioscommesse, come lo stesso Conte ebbe a dire in quella sua amara conferenza stampa), a questo punto, finisce dentro come se fosse stato effettivamente pronunciato. Chi ce lo ha messo dentro immediatamente è stato qualcuno che con Conte è sempre stato tutt'altro che tenero, Giulio Mola, che ieri sera, sul suo profilo Twitter, si affrettava a scrivere: «Doni a Presa Diretta: "Basta raccontare stronzate, Conte sapeva da inizio anno che certe partite del Siena sarebbero finite così"». Col virgolettato, ad intendere che quelle sono le parole effettivamente pronunciate da Doni. Anche se non è così. E il fatto di 'essersi rotto di raccontare cazzate' l'ex bandiera atalantina lo dice più oltre a proposito dell'Atalanta, precisamente di Atalanta-Piacenza. Ma prendere i pezzi e fare i collages a proprio piacimento, da Calciopoli in poi, è un must.
Per finire, una segnalazione la merita la pagina web della Rai che presenta il servizio, un servizio, ripetiamo, in cui si parlava di partite vendute e comprate con l'intervento della malavita internazionale. E quale immagine poteva meglio rappresentare tutta questa disgustosa vicenda? Naturalmente Antonio Conte "io che non ho mai scommesso - disse Conte - ma sono sette mesi che la mia faccia viene accostata al calcioscommesse, mai scommesso in vita mia". I mesi passano, ma l'andazzo non cambia. Lo spot del calcioscommesse rimane Antonio Conte.