Deferito Pulvirenti: Dirò cosa è successo in Assemblea. Cerqueti, non così!

News, 23 gennaio 2013.

Pulvirenti deferito per 'giudizi e rilievi lesivi della reputazione' di Andrea Agnelli. Pulvirenti: Per difendermi racconterò tutto quel che è successo in assemblea, cosa che finora non ho detto. Oggi conferenza stampa di Agnelli e Buffon: Gigi rinnova per altri due anni. Anche i tifosi bianconeri sono costretti a pagare il canone per la solita telecronaca faziosa della Rai: Cerqueti ripropone sino alla nausea l'insussistente irregolarità del goal di Peluso e cela accuratamente il lampante fallo da rigore di Biava su Vucinic. Conte/Sky: Non sono contento del risultato ma sono sereno per la prestazione dei ragazzi, che sono rientrati molto delusi. Conte/conferenza stampa: Non dovrebbe essere nulla di che né per Bonucci né per Pogba. Conte/Raisport: Il goal di Peluso e il fallo da rigore di Biava su Vucinic. I numeri della gara, ancora una volta, dicono Juventus.

Deferito Pulvirenti - "Roma 22/01/2013 - Il Procuratore Federale ha deferito dinanzi alla Commissione Disciplinare Nazionale:
per la violazione dell’art. 1, comma 1, e dell’art. 5, comma 1, del C.G.S.: • Il Sig. Pulvirenti Antonio, Presidente della società Calcio Catania S.p.A.per avere, con le dichiarazioni rese nel corso dell’intervista rilasciata all’emittente televisiva Sky Sport il 20.01.2013 e riportate da numerosi quotidiani in data 21.01.2013, espresso pubblicamente giudizi e rilievi lesivi della reputazione del Presidente della società F.C. Juventus S.p.A. dott. Andrea Agnelli;
per la violazione dell’art. 4, comma 1, e dell’art. 5, comma 2, del C.G.S.: • La società Calcio Catania S.p.A. a titolo di responsabilità diretta per la violazione ascrivibile al suo Presidente sig. Antonio Pulvirenti.

Il deferimento si riferisce alle parole pronunciate domenica dal presidente catanese "E' una provocazione, ma non solo queste parole, ma anche come si è comportato durante tutto il Consiglio e l'Assemblea. Mi è sembrato più che altro una zitella isterica in crisi di astinenza". E quale sarebbe stata la presunta provocazione? "Abbiamo un esordio assoluto, del presidente Pulvirenti, in Consiglio Federale, - aveva detto Agnelli uscendo dalla Lega dopo l'elezione di Beretta - un Consiglio estremamente delicato, che dovrà andare a toccare il quadro normativo e regolamentatorio del calcio professionistico ed è un esordio sicuramente importante perché sono dieci anni che manca qui in Lega". Una semplice constatazione del risultato della votazione, nulla più, altro che provocazione di una zitella isterica.

Pulvirenti: Racconterò tutto quel che è successo in assemblea - Ora facciamo un passo indietro, a prima dell'ufficialità del deferimento e troviamo Pulvirenti a Torre del Grifo, il centro sportivo del Catania dove c'era la presentazione del nuovo acquisto etneo Edgar Cani. Queste le sue parole, che volevano essere una replica, o una non replica, all'affermazione di Marotta secondo la quale il livello dialettico di Pulvirenti si commentava da sé: "Che cosa gli rispondo a fare? Che cosa gli dovrei dire a Marotta? Cosa poteva dire di diverso da quello che ha detto? Marotta è un impiegato della Juve e Agnelli è il suo datore di lavoro. Magari non ha detto quel che pensa". "Deferimento? Mi è stato annunciato da qualche giornale, per cui potrebbe anche arrivare, ma in quel caso io sarò costretto a difendermi e allora dirò esattamente tutto quel che è successo in assemblea e ciò che è stato detto su di me, cosa che finora non ho detto". "La replica ad Agnelli? Non ho iniziato io. Ribadisco che ho risposto, e sottolineo ancora una volta risposto, a una provocazione del presidente della Juventus. Le elezioni in Lega? C'è stata una regolare votazione, stiamo a vedere se questo governo saprà fare qualcosa e poi giudichiamolo in base ai fatti"
Avremo dunque l'opportunità di conoscere 'tutto quel che è successo in assemblea'. Comincia bene il nuovo regno di Beretta: nemmeno si parte e già cominceranno a volare gli stracci. E qualcosa mi dice che questo è solo l'antipasto.

Oggi Agnelli e Buffon in conferenza stampa - "Appuntamento da non perdere per tutti i tifosi bianconeri: mercoledì 23 gennaio, alle 15.00, il Presidente Agnelli e Gigi Buffon terranno una conferenza stampa al Media Center di Vinovo". Questo l'annuncio apparso sul sito ufficiale della Juventus. E la conferenza stampa sarà l'occasione in cui verrà annunciato il prolungamento del contratto di Gigi Buffon che dovrebbe allungare di altri due anni dalla naturale scadenza del prossimo giugno e portare Buffon a difendere la porta bianconera per altre due stagioni sino al giugno 2015, quando Gigi avrà 37 anni.

Solita faziosa Rai - La Rai è servizio pubblico, dicono, quindi dovrebbe essere per tutti gli italiani. Ha un canone obbligatorio, un'autentica tassa di possesso del televisore; in realtà è diventata l'emittente dell'Italia antijuventina, anche se il canone, misteriosamente, devono pagarlo anche i tifosi bianconeri. Possiamo scegliere se foraggiare gli stipendi di Caressa e Bergomi e disdire Sky per protesta, idem per Mediaset Premium con il suo stuolo di Pistocchi, Piccinini e Longhi. Ma non possiamo disdire la Rai e ci tocca sorbirci indecenze come il Varriale della Supercoppa o il Cerqueti di ieri sera, ben spalleggiato da Andrea Fusco e da tale Ubaldo Righetti ex calciatore. Stendendo un pietoso velo sul livello della telecronaca (ma ci siamo abituati, purtroppo) quello che fa infuriare è il diverso trattamento riservato a due episodi importanti e controversi della gara. Il primo è il goal di Peluso, in merito al quale Cerqueti si ostina a ripetere ad ogni piè sospinto che trattasi di goal irregolare per (immaginario) fallo di Peluso su Lulic; che peraltro nemmeno protesta; lo fa solo Marchetti, il portiere, e tanto basta per convincere il trio delle meraviglie che quel goal doveva essere annullato. Ma il peggio doveva ancora venire: il fallo da rigore di Biava su Vucinic. Di un'evidenza lampante. Il pessimo Damato non concede il penalty e Cerqueti nemmeno commenta il replay che mostra il fallo in tutto il suo splendore, per lui non esiste, semplicemente. Nel commento post partita il trio pagato con i nostri soldi continua a insistere sul goal di Peluso rivendicandone l'inesistente irregolarità e nulla dice sul rigore di Vucinic. E' Conte che nell'intervista post gara lo fa tirar fuori e quasi irride Fusco e Righetti che continuano a fare gli gnorri: "Che commentiamo? Ci sono le immagini..."
Ecco, una situazione del genere in un servizio pubblico non è accettabile. Anzi, è scandalosa. Una vergognosa mancanza di rispetto non solo verso i tifosi bianconeri, ma verso la realtà documentata dalle immagini che scorrono sul video.

Conte/Sky: Non sono contento per il risultato ma sono sereno per la prova - Ai microfoni Sky Antonio Conte così ha commentato il pareggio contro la Lazio: "C'è sicuramente amarezza e delusione, ho visto chiaramente anche negli occhi dei ragazzi quando sono rientrati negli spogliatoi che erano molto delusi; però c'è grande soddisfazione per il fatto che meritavamo molto molto di più sia oggi così come in campionato: sono due situazioni in cui noi siamo stati sfortunati e loro più fortunati. Potevamo trovare il secondo goal con Vidal sia sul palo che con il colpo di testa, l'atterramento in area di Vucinic e altre situazioni. Però da allenatore vado a casa sereno perché la nostra mentalità ci porta a pensare che è meglio un 1-1 in questa maniera piuttosto che un 1-0 o un 2-0 rubati, perché quando rubi non costruisci niente. Invece noi abbiamo fatto un lavoro, sappiamo che abbiamo fatto bene ma il risultato sicuramente ci penalizza per il ritorno. Abbiamo affrontato una squadra molto forte però meritavamo sicuramente di più. L'errore finale? Ma sì, 90 minuti combattuti così... è inevitabile che dispiace perché abbiamo preso goal in maniera inaspettata e fortuita, però... complimenti ai ragazzi perché hanno fatto un'ottima prestazione e sono contento del fatto che, nonostante le grandissime assenze, non è cambiato niente a livello di organizzazione di gioco, di mentalità e di voglia di vincere. Vado a casa comunque sereno, non contento perché il risultato non mi soddisfa. Io continuo a dire che sono convinto che sarà molto difficile rivincere un campionato in Italia, però sono confortato dal fatto nella sfortuna di avere così tante indisponibilità c'è anche la soddisfazione di sapere che dietro ci sono ragazzi che si allenano con entusiasmo, con voglie e con determinazione e quando sono chiamati danno grandissime risposte che mi mettono in grande difficoltà nel momento in cui rientreranno i titolari. Per il ritorno mi auguro di avere Giovinco e Vucinic in condizioni migliori, perché non dimentichiamo che lo stiamo gestendo; oggi abbiamo cercato di sopperire alla mancanza della punta facendo giocare avanti Marchisio".
Sul netto rigore non fischiato a Vucinic: "Il rigore su Vucinic? Non ci siamo lamentati, non bisogna lamentarsi ma stare attenti e vedere bene le immagini. Ci sono episodi pro ed episodi contro. E io ribadisco il concetto: nel momento poi in cui arriverà qualcosa pro, mi auguro che non si scateni la rissa mediatica che siamo abituati a vedere contro di noi".
Qui il video dell'intervista di Conte e di quella di Barzagli a Sky (video di Superfly, TifosiBianconeri.com)

La conferenza di Antonio Conte - In conferenza stampa ha chiarito le condizioni di Bonucci: Leo ha ricevuto un colpo al coccige. Per Pogba, che negli ultimi minuti pareva sofferente, nulla di particolare, solo stanchezza.
Per il resto ha ribadito i concetti espressi nell'intervista a Sky: risultato ingiusto.
Più una riflessione sul calendario: "Sicuramente è molto compresso, nel senso che a gennaio si viene a sapere la finalista di Coppa Italia che poi giochi a maggio. C'è lo spazio e si cerca di farlo in brevissimo tempo, anche in virtù delle competizioni Uefa. C'è un calendario, bisogna rispettarlo. Tante volte uno si fa tante domande: uno dice, ma come mai sabato noi abbiamo giocato alle 21:00 e la Lazio ha giocato alle 18? E dici: perché tu hai giocato in casa e la Lazio ha giocato fuori casa. Poi, sabato, Lazio-Chievo si gioca alle 18 e noi giochiamo di nuovo alle 20:45. Fatemi capire: che senso ha? Ci sarebbero tantissime domande, tantissime cose e uno rimane un po' così. Come anche l'inversione del campo. Poi ci sono i regolamenti e noi ne prendiamo atto, però questa cosa dell'orario, perché la Lazio due volte alle 18 e noi due volte alle 21? Prima comunque di una partita di ritorno di semifinale. Queste sono domande che mi faccio, ma non mi danno risposte".
Qui il video della conferenza stampa di Antonio Conte (video di Superfly, TifosiBianconeri.com)

Conte/Raisport: Il goal di Peluso e il rigore su Vucinic - Conte sul goal di Peluso "Sono situazioni d'area. Dovessimo fischiare questo allora non si batterebbero più i calci d'angolo. Peluso prende il tempo, sale sopra e fa un gran gol. Complimenti a lui, peccato perché avremmo potuto capitalizzare meglio questo. Però c'è la soddisfazione per i giocatori che nonostante ne cambino cinque o sei non cambia l'organizzazione e il gioco. Tra l'andata in campionato e oggi credo che la Lazio un po' di fortuna ha avuto, è una grande squadra e antagonista per lo scudetto. Diciamo bravi a uscirne indenni anche questa volta...".
Sul netto rigore che Damato ha negato a Vucinic Conte deve quasi ricorrere all'ironia
con l'intervistatore che vorrebbe 'commentare' l'evidenza: "Non c'è da commentarlo questo episodio.. quindi ...Che commentiamo? Ci sono le immagini, dai che dobbiamo commentare, gli arbitri sbagliano pro e sbagliano contro, mi auguro che quel giorno che sbagliano pro Juve che non ci siano i processi mediatici cui siamo sottoposti ogni volta che c'è qualcosa a favore",
Qui l'intervista a Conte a Raisport (video Rai).

I numeri della gara - I numeri di Juventus-Lazio ancora una volta danno ragione ai bianconeri e giustificano l'amara soddisfazione di Conte. Sta di fatto che contano solo i palloni che si depositano in fondo alla rete e alla Juve manca un po' di questa concretezza (e talvolta, come ieri sera, un arbitro all'altezza della situazione).
I parametri di Juve-Lazio sono tutti a favore degli uomini di Conte.
Il possesso palla è stato a favore della Juventus (52% contro 48% dei laziali).
La Juventus ha tirato in porta 20 volte (9 nello specchio), la Lazio 10 volte (4 nello specchio).
I bianconeri hanno giocato 640 palle con il 66,3% di passaggi riusciti; i suoi avversari 559 palle con il 63% di passaggi riusciti.
Indice di protezione area: 55,2% per la Juve, 50,5% per la Lazio.
Indice di attacco alla porta: 49,6% per la Juve, 44,8% per la Lazio.
Indice di pericolosità: 63% per la Juve, 40,2% per la Lazio.
Quanto alle individualità, hanno primeggiato per palloni recuperati Vidal (29) e Pogba (28); i laziali Biava e Cana si sono fermati a 24.
Nei passaggi riusciti dominio totale dei bianconeri: Pogba (57), Giaccherini e Marrone (52), Vidal (45).


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