Llorente è della Juve, ma arriva a luglio. E, da subito, più Anelka che Lisandro Lopez?

News 25 gennaio 2013.

Fernando Llorente ha firmato un quadriennale con la Juve: ma arriverà solo il 1° luglio. Commemorato a Torino il decennale della morte di Gianni Agnelli. Il calciomercato si avvia verso la chiusura: lontanissimo Drogba, si allontana anche Lisandro Lopez, più vicino di tutti Anelka. La Juventus multata di 20.000 euro per i cori anti-Napoli. Il rapporto Deloitte evidenzia la crescita dei ricavi della Juventus, che sale dal 13° al 10° posto; in Europa guida il Real, in Italia il Milan. Juventus-Genoa sarà diretta da Guida.

Llorente ufficiale: a luglio però - "Il futuro di Fernando Llorente è bianconero. Il Nazionale spagnolo, in scadenza di contratto con l’Atletico Bilbao, ha siglato un accordo che lo legherà alla Juventus dal 1° luglio 2013. Il contratto, della durata di quattro anni, scadrà il 30 giugno 2017. Fino al termine di questa stagione l’attaccante continuerà a vestire la maglia dell’Atletico Bilbao, dove ha iniziato a giocare sin da bambino e dove è diventato un campione. Nato a Pamplona il 26 febbraio 1985, Llorente ha militato nella squadra basca fin dagli inizi e solo nella stagione 2003/04 si è allontanato dalla “casa madre”, per fare esperienza nella formazione satellite del Baskonia. Rientrato alla base già nell’annata successiva, El Rey Leòn, questo il suo soprannome, è presto diventato un punto fermo della squadra. Nelle nove stagioni vissute a Bilbao ha collezionato finora 334 presenze e 104 reti, tra Liga, Coppa del Re, Supercoppa di Spagna e competizioni europee. Fisicamente devastante, è un vero ariete in area di rigore e alle doti atletiche unisce un’ottima tecnica. Le sue qualità lo hanno portato a vestire 21 volte la maglia delle Furie Rosse, la Nazionale spagnola, con cui ha segnato 7 gol e si è laureato campione del Mondo nel 2010 e Campione d’Europa nel 2012".
Con questo comunicato sul sito ufficiale la Juventus ha annunciato di aver posto sotto contratto Fernando Llorente, che inseguiva da sei mesi, ma
Fernando Llorente non sarà il top player invocato, ma è sicuramente un buon giocatore, soprattutto uno che incarna una tipologia che mancava nello scacchiere di Conte, forte fisicamente, in grado quindi di proteggere la palla e anche di fare a sportellate con i suoi marcatori, fortissimo sui palloni alti (e un attaccante con questa caratteristica la Juve non ce l'ha), ma tecnico e con piedi molto educati (nonostante la prestanza fisica), bravo nelle sponde e in grado di costituire una buona accoppiata con elementi come Vucinic e Giovinco; meno adatto senz'altro a convivere con Matri, che potrebbe partire, visto anche che la Juve dovrebbe prendere un altro attaccante di qualità. Tra l'altro Llorente sembra molto adatto al gioco di Conte, che non nasconde il suo apprezzamento sul giocatore: trattasi infatti di un attaccante che partecipa anche alla manovra, apre spazi per i compagni (e sappiamo quanto alla Juve si sfruttino gli inserimenti) e, quando necessario, sa dare una mano in copertura.
E lo stesso Llorente, sul proprio sito ufficiale ha pubblicato una nota in merito al suo trasferimento: "La Juventus e Fernando Llorente hanno firmato un accordo quadriennale che lega il calciatore alla società bianconera dal 1 luglio 2013 al 30 giugno 2017. Fino al 30 giugno 2013 Fernando Llorente continuerà a difendere con grande professionalità, come ha sempre fatto, i colori dell'Athletic Club. Fernando Llorente ringrazia l’Athletic Club e i suoi fan per gli anni trascorsi insieme, durante i quali è cresciuto professionalmente e ha conquistato grandi successi sportivi. Ora il calciatore, firmando per una delle migliori squadre del mondo, ha realizzato un sogno e ringrazia la Juventus per l’impegno profuso nella definizione dell’accordo".

Torino e la Juventus hanno ricordato l'Avvocato - Il decennale della scomparsa di Giovanni Agnelli è stato commemorato a Torino con una messa di suffragio in Duomo alla presenza, oltre che dei familiari, del presidente della Repubblica Napolitano e di molte figure dell'economia e della politica. Ma anche e soprattutto di tanta Juventus, la sua Juventus, quella che "è per me l'amore di una vita intera, motivo di orgoglio e di gioia, ma anche di delusione e frustrazione, comunque emozioni forti, come può dare una vera e infinita storia d'amore". Oltre, ovviamente ad Andrea Agnelli, erano presenti tanti rappresentanti della Juve di oggi e di ieri: Beppe Marotta, Aldo Mazzia, Pavel Nedved, Gianluca Pessotto, Antonio Conte, Gigi Buffon; e poi: Filippo Inzaghi, Ciro Ferrara, Stefano Tacconi, Pietro Anastasi, José Altafini, Giampiero Boniperti, Antonio Cabrini, Franco Causio, Roberto Bettega, Moreno Torricelli, Francesco Morini, Sergio Porrini, Ernesto Castano, Antonello Cuccureddu, Gianfranco Leoncini, Roberto Tavola, Claudio Gentile e Fabrizio Ravanelli; più una rappresentanza dei ragazzi del settore giovanile. E dopo la messa in Duomo, c'è stata una seconda cerimonia ufficiale di commemorazione presso la Sala Rossa del Comune con il ricordo el sindaco di Torino Piero Fassino, di John Elkann e di Sergio Marchionne.
Stasera invece a lle ore 18, al Circolo della Stampa, Sala Toniolo, Palazzo Ceriana-Mayneri, Corso Stati Uniti 27 a Torino, è in programma una celebrazione meno fastosa, ma non per questo meno interessante, "Gianni Agnelli, dieci anni dopo la morte", con due presenze molto significative per il mondo bianconero come Luciano Moggi e Gigi Moncalvo, lo scrittore che alla famiglia Agnelli, dopo 'I lupi & gli Agnelli' del 2009, ha recentemente dedicato il suo ultimo bestseller 'Agnelli segreti'.

Calciomercato: da Drogba a Lisandro Lopez ad... Anelka - Llorente arriverà a luglio ma, s'è visto, un altro attaccante, possibilmente buono, serve subito: i numeri delle partite parlano infatti sempre di una superiorità dei bianconeri sul piano del gioco, ma troppo spesso sul tabellino mancano i goal, soprattutto quelli degli attaccanti. Si era partiti da Drogba, ma le difficoltà per l'ivoriano di liberarsi dallo Shanghai Shenhua e i costi molto alti per l'ingaggio chiesti dall'entourage del giocatore sono sembrati subito un ostacolo quasi insormontabile. La Juve aveva presto fatto rotta su Lisandro Lopez, gradito a Conte. La trattativa si è arenata sulla formula del trasferimento. La Juve proponeva da subito un prestito a 800.000 euro con diritto di riscatto. Ma Aulas, il presidente del Lione, non accettava questa soluzione, alla luce del fatto che l'attaccante, col contratto in scadenza a giugno 2014, sarebbe tornato al suo club a giugno 2013, cioè ad un solo anno dalla scadenza naturale del contratto stesso, con tutti i rischi che ciò comporta; proponeva invece un obbligo di riscatto, fissato a 8,5/9 milioni. La Juventus ha continuato ad insistere sulla formula del diritto di riscatto, a quella cifra; ma il Lione, se non vi era l'obbligo, fissava il prestito a 2 milioni di euro. Sembra che l'ultima mossa della Juventus, pur di cercare di accontentare Conte, sarebbe quella di accettare l'obbligo di riscatto, a patto che il prezzo totale del giocatore non vada a superare i 6 milioni di euro. Oggi Paratici sarà a Valenciennes, dove si gioca Valenciennes-Lione, e si cercherà di sbloccare la situazione.
Ma la Juve, vista la difficoltà della trattativa per l'impuntarsi dei francesi e per l'avvicinarsi a grandi passi del 31 gennaio, avrebbe provveduto a bloccare Nicolas Anelka, anche lui allo Shangai Shenhua (dove peraltro non ha brillato: 3 goal su 22 presenze), anche lui voglioso di liberarsi, ma su questa strada molto più avanti di Drogba; infatti, mentre questi sinora ha inviato la richiesta di svincolo solo allo Shanghai (lamentando il mancato pagamento di qualche mensilità), Anelka questa lettera l'ha già mandata da metà gennaio e l'ha inviata anche alla Fifa, che proprio in questi giorni discuterebbe il caso, liberando a zero il francese, che vorrebbe subito rimettersi in gioco in Europa; e ci sarebbero già le cifre dell'accordo: 600.000 euro di ingaggio; più bonus legati a presenze e traguardi: 200.000 euro al raggiungimento della dodicesima presenza, altri 200.000 in caso di conquista dello scudetto (ma sempre con le 12 presenze), 300.000 in caso di conquista della Champions.
Diciamo che non c'è paragone tra Anelka e Lisandro, sarebbe un po' la mossa della disperazione, una deludente conclusione dopo tante parole spese da Marotta sul fatto che non si sarebbe comprato tanto per comprare e che si sarebbero cercati solo elementi in grado di elevare la qualità del gruppo; e Nicolas Anelka non sembra in grado di rispondere a questo identikit; e tra l'altro non è mai stato un attaccante granché prolifico nemmeno nelle sue stagioni migliori.
Però dai siti di calciomercato ieri sera rimbalzava un'altra strada, che si riallacciava alle parole dette da Antonio Conte verso la fine di una recente conferenza stampa quando, dopo la vittoria sull'Udinese, aveva detto: "Poi chi l'ha detto che arrivi un attaccante, magari ne arrivano due. Magari ne ho chiesti due". E l'ipotesi che circolava nella tarda serata di ieri era che Lisandro Lopez e Anelka potrebbero arrivare entrambi, magari favorendo la cessione di un attaccante della rosa che abbia mercato, come Quagliarella, che sarebbe gradito molto a Montella e avrebbe, già dalla scorsa estate, estimatori anche in Russia (Rubin Kazan): e il mercato russo chiude a fine febbraio.
Certo che il rischio è quello che l'attaccante di qualità resti il solo Anelka. E delle opportunità che Marotta diceva di voler cogliere in questa finestra di mercato non resterebbe traccia. Mentre resterebbero, aggravati dal ritorno della Champions, i problemi per Conte e per la Juve.

Le decisioni del Giudice Sportivo: Juve multata per cori - Il Giudice Sportivo dott. Gianpaolo Tosel, in relazione alle gare dell'andata delle semifinali di Coppa Italia ha comminato un'ammenda di € 20.000 alla Juventus "per avere suoi sostenitori, al 33' del secondo tempo, indirizzato alla tifoseria di altra squadra un coro costituente espressione di discriminazione per origine territoriale; sanzione attenuata ex art. 13, comma 1 lettera a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza; recidiva".
Nessun giocatore squalificato in casa bianconera. Salteranno il ritorno delle semifinali perché, già in diffida sono stati nuovamente ammoniti, Guarin e Pereira (Inter) e Burdisso (Roma).

Salgono gli introiti della Juve - Secondo la sedicesima edizione dello studio “Football Money League 2013” pubblicato da Deloitte basato sui bilanci societari, nella stagione 2011/2012 le prime 20 squadre europee hanno sommato ricavi 'industriali', cioè non considerando le plusvalenze o le perdite da acquisti e cessioni di calciatori, di 4,8 miliardi, in aumento del 10% rispetto alla stagione precedente.
In testa resta il Real Madrid con 512,6 milioni di euro (primo club a sforare la soglia dei 500 mln), e anche le altre posizioni fino alla sesta rimangono invariate; dietro il Real vengono infatti ancora Barcelona (483 mln), Manchester United (395,9 mln), Bayern Monaco (368,4 mln), Chelsea (322,6 mln) e Arsenal (290,3 mln). Al settimo posto si insedia il Manchester City (285,6 mln) che, risalito dal dodicesimo posto, ha scalzato il Milan, sceso all'ottavo, nonostante l'aumento dei ricavi (da 234,8 mln a 256,9 mln. Nono resta il Liverpool (233,2 mln) e al decimo posto si installa la Juve (195,4), che era tredicesima (153,9); poi Borussia Dortmund, Inter (185,9) in discesa dall'ottavo gradino (211,4), Tottenham, Schalke, Napoli (148,4), Marsiglia, Lione, Amburgo, Roma (115,9), scesa al 15° al 20° rango (143,5), e infine Newcastle.

Juve-Genoa: fischia Guida - Sarà Marco Guida ad arbitrare Juventus-Genoa in programma domani sera alle ore 20.45 allo Juventus Stadium e valido per la terza giornata di ritorno; sarà coadiuvato dagli assistenti Galloni e Passeri e dal quarto uomo Altomare; Romeo e Palazzino i due arbitri addizionali. Queste le designazioni per le altre gare, in calendario per domenica 27 gennaio, alle ore 15, salvo diversa indicazione in parentesi: Lazio-Chievo (anticipo di domani sabato 26 gennaio, alle ore 18): Giacomelli (Rosi-Crispo; Rubino; Calvarese-Abbattista); Bologna-Roma (domenica alle ore 12.30): Giannoccaro (Paganessi-Preti; Nicoletti; Orsato-Velotto); Atalanta-Milan: Gervasoni (Grilli-La Rocca; Liberti; Tagliavento-Pinzani); Cagliari-Palermo: Valeri (Tonolini-De Pinto; Manganelli; Bergonzi-Baracani); Catania-Fiorentina: Celi (Bianchi-Posado; Costanzo; Damato-Di Bello); Parma-Napoli: Rocchi (Padovan-Cariolato; Petrella; Rizzoli-Banti); Sampdoria-Pescara: Tommasi (Iannello-Musolino; Viazzi; Doveri-Candussio); Udinese-Siena: Peruzzo (Stefani-Vuoto; Marrazzo; De Marco-Pairetto); Inter-Torino (domenica, ore 20.45): Massa (Barbirati-Maggiani; Di Liberatore; Mazzoleni-Russo).




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