Nicchi: Era rigore? Ci stiamo informando... Juve nella bufera difesa da Agnelli: Reazione legittima.

News, 28 gennaio 2013.

Gran Galà del Calcio AIC 2012: premiati la Juventus, Conte, Pirlo, Buffon e Barzagli. Agnelli condivide le posizioni di Conte e Marotta nel post Juve-Genoa: Reazioni legittime ma strumentalizzate. Juve sotto attacco: filtrano indiscrezioni su un referto 'pesante' da parte dell'arbitro Guida, preludio, si mormora, di squalifiche severe per Conte, Bonucci e Nedved. Nicchi: Non me la sento di dire se fosse rigore, abbiamo chiesto un parere al settore tecnico di Fifa e Uefa. Cesari litiga con se stesso: due mesi fa era rigore per la Lazio, ora non lo è per la Juve. Prime visite mediche superate per Nicolas Anelka. Infortunio, che potrebbe rivelarsi serio, per Llorente. Videoconferenza: "30 sul campo, tutta l'altra verità su Calciopoli", la presentazione del libro di Prioreschi svoltasi a Fossacesia (CH). Vincono le giovanili bianconere. Carraro si candida a Bologna: è lite con Gazzoni Frascara.


I premi AIC dell'anno alla Juventus, a Conte, Pirlo, Buffon e Barzagli - Il 2012 è stato l'anno della Juve e sono stati dunque i bianconeri a fare la parte del leone alla seconda edizione del "Gran Galà del Calcio AIC 2012", la serata che, al teatro Dal Verme di Milano, ha celebrato i protagonisti del calcio italiano nel 2012. E nessuna squadra merita più gratificazioni della Juve: uno scudetto vinto da imbattuta, una finale di Coppa Italia nella passata stagione e, per proseguire, una Supercoppa conquistata e un primato in classifica ancora in mano.
La Juventus è stata premiata come miglior società: qui la premiazione della Juventus (video Superfly, TifosiBianconeri.com)
Conte come miglior allenatore: qui la premiazione di Antonio Conte (video Superfly, TifosiBianconeri.com)
Pirlo come miglior giocatore in assoluto: qui la premiazione di Andrea Pirlo (video Superfly, TifosiBianconeri.com)
Buffon come miglior portiere. Barzagli nella linea di difesa ideale (con Balzaretti, Maggio e Thiago Silva); Pirlo e Marchisio (assente perché influenzato) nel centrocampo ideale, completato da Nocerino. Solo nell'attacco ideal manca la Juve: i tre bomber sono Cavani, Di Natale e Ibrahimovic.
Come migliori giocatori della serie B sono stati premiati Immobile, Insigne e Verratti, come rivelazioni della serie A El Shaarawy e Muriel. Miglior arbitro Rizzoli. A Javier Zanetti è stato assegnato un premio fedeltà, a Filippo Inzaghi un premio alla carriera.

Andrea Agnelli: Le nostre reazioni? Legittime ma strumentalizzate - Andrea Agnelli, intervenuto alla seconda edizione del "Gran Galà del Calcio AIC 2012", insieme a Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia, Antonio Conte, Gigi Buffon, Andrea Pirlo e Andrea Barzagli, a chi gli chiede un parere su quanto avvenuto ieri sera nel finale di Juventus-Genoa, prende una posizione decisa a favore della Juventus e di chi ieri sabato sera l'ha difesa, di fronte alla goccia che ha fatto traboccare il vaso, l'ultima incomprensibile decisione alla fine di un arbitraggio che dire imbarazzante apre un eufemismo: "Sono ragionamenti legittimi, ci sono situazioni in partite molto importanti e una serie di protagonisti che le vivono con la giusta dose di emotività, con la giusta dose di emozione e con la giusta dose di carica agonistica. Chiedere a queste stesse persone, a fine partita, di comportarsi come dei lord inglesi, è una cosa effettivamente molto difficile, specialmente quando un episodio eclatante avviene sostanzialmente allo scadere. Le reazioni nel mondo del calcio esistono, sono sempre esistite e continueranno ad esistere dopo le reazioni che abbiamo avuto noi ieri. Detto questo, ci risulta con piacere che quando succedono a noi sono sempre enfatizzate in maniera molto importante, ma le reazioni a caldo non vanno strumentalizzate. Sull'opportunità di certe designazioni interverrà il designatore, se è opportuno o meno. In base alle designazioni che vedremo in futuro capiremo se sono state valutate opportune o non opportune. Detto questo si deve andare avanti, consapevoli del fatto che alla fine avrà ragione chi arriverà davanti a maggio. Io credo che in questo momento uno debba anche fare una riflessione generale, dove la Juventus ha tante aspettative, aspettative che abbiamo anche noi stessi su di noi che continuiamo a sostenere che rivincere è più difficile che vincere. E questo non significa che le squadre Le squadre che stanno dietro di noi non abbiano legittime ambizioni, anzi credo che il Napoli, al di là dei tre punti in classifica in meno rispetto a noi, possa essere considerato una serissima pretendente a vincere il campionato, avendo una squadra importante e un allenatore capace".
Poi va oltre le polemiche e parla del futuro che la Juve si sta costruendo, in un'ottica un po' meno miope di quella che per la maggiore in Italia: "Gli investimenti della società negli ultimi due o tre anni daranno i loro frutti. Penso al J-College, che permette ai nostri ragazzi di coniugare l’attività scolastica a quella sportiva, allo stadio, che fa notizia quando è pieno 'solo' al 90%, al J-Museum, che ha già raggiunto i 110 mila visitatori in poco più di sei mesi di vita... Noi vogliamo continuare a porci degli obiettivi, ispirandoci alle eccellenze dello sport europeo e americano. Le logiche che formano il fatturato di una società sportiva sono sostanzialmente tre: i diritti tv, i ricavi da stadio e quelli commerciali In queste voci sono primi, rispettivamente, gli spagnoli, gli inglesi e i tedeschi, ma la Juve non ha nulla da invidiare ai top club europei".

Tempesta sulla Juve - Legittime ma strumentalizzate, così ha definito Agnelli le reazioni di Conte, Marotta e dei bianconeri ai danni arrecati dal pessimo arbitraggio di Guida: e questo era appunto il rischio insito in questa situazione determinatasi in un momento carico di rabbia e nervosismo. Perché ormai le polemiche sono arrivate alle stelle. Naturalmente sono già filtrate le solite indiscrezioni su quello che Guida ha scritto nel suo verbale, indiscrezioni che parlano di un arbitro che abbia raccontato per filo e per segno le intemperanze di Conte in campo e nel percorso verso gli spogliatoi, dove anche Bonucci, Nedved e Chiellini avrebbero manifestato apertamente la loro rabbia per quanto avvenuto in campo. E quindi già si parla di una stangata (pesanti squalifiche, recita la vulgata del sentimento popolare) che si dovrebbe abbattere sui bianconeri per mano del Giudice Sportivo, con pesanti squalifiche per i protagonisti, Conte e Bonucci in testa.
E dall'ambiente dei 'colleghi' non filtrano certo messaggi benevoli.
Per acrimonia pare distinguersi il portiere del Napoli, Morgan De Sanctis, che difende a spada tratta il collega di tifo Guida: “Si parla di antipatia sportiva e di rispetto, ma per qualificare quanto accaduto ieri ho una sola parola: vergogna. Questo è il termine più appropriato per descrivere le reazioni del dopo gara e non l’operato di Guida. Qualcuno dovrebbe farsi un esame di coscienza". C'è da chiedersi perché questo esame di coscienza De Sanctis e i suoi compagni di squadra non se lo siano fatti a Pechino, con le scalmanate proteste e l'assenza dalla premiazione della Supecoppa: si guarda la pagliuzza nell'occhio del vicino, ma non la trave che c'è nel proprio.
Anche i colleghi di Conte non si non lasciati scappare l'occasione.
Allegri: "Ero influenzato ma non ho visto tutta la partita. Tuttavia mi sento di dire che o crediamo alla buonafede degli arbitri, altrimenti è inutile farli arbitrare ed è meglio che col calcio smettiamo“. Inutile ricordargli le polemiche sorte dopo il goal di Muntari?
Donadoni: “Credo che le protese vadano fatte sul campo, e quanto visto ieri nel post partita è stato abbastanza stucchevole“.
Moratti: "Mourinho fece il gesto delle manette, ma non l'ho mai visto andare ad aggredire un arbitro". Inutile ricordare le numerose scene di proteste che, dai tempi del rigore di Ronaldo, hanno visto come protagonisti i nerazzurri. A prescindere dal fatto che Conte non ha aggredito l'arbitro, ha semplicemente cercato di avere da lui una spiegazione più decente del 'Non me la son sentita'. Non abbiamo dubbi sul fatto che Guida smentirà di aver detto quella frase, siamo curiosi di sapere quale sarebbe stata invece la sua risposta.

Nicchi: Era rigore? Non sappiamo, ci stiamo informando -"Juve-Genoa? A differenza di chi muove critiche troppo velocemente, - ha dichiarato il presidente dell'Aia Marcello Nicchi al Gran Gala del calcio - noi stiamo studiando le cose e valutando quanto accaduto ieri, non ce la sentiamo di dire al momento se è stato un errore o meno, abbiamo coinvolto subito il settore tecnico di Fifa e Uefa per avere un parere. L'arbitro Guida e Romeo hanno fatto una valutazione e fra qualche giorno potrebbe essere definita giusta o sbagliata". Senza parole. L'incompetenza regna sovrana ai piani alti del nostro calcio. O forse è la totale mancanza di coraggio nell'ammettere un errore. E' grave. Se davvero di ignoranza delle regole si tratta, invece, l'arbitro prima o poi tirerà una monetina per decidere; oppure, se è un arbitro tifoso come Guida, andrà dove lo porta il cuore.
Nicola Rizzoli, premiato come miglior arbitro della scorsa stagione, ha chiosato: "L'arbitro di porta ha ammesso il tocco di Granqvist? E quindi? Non fa testo. Decide l'arbitro centrale".

L'ondivago Cesari - Ieri abbiamo parlato dello scontro dialettico tra l'ex arbitro, ora moviolista Mediaset, Graziano Cesari, e Antonio Conte, in merito alla mancata concessione del rigore da parte di Guida: Cesari sosteneva non trattarsi di fallo da rigore. Smentendo se stesso che, in un'occasione, peraltro meno lampante, occorsa durante Lazio-Udinese del 14° turno, promosse a pieni voti la decisione dell'arbitro Calvarese di assegnare il penalty alla Lazio. E sapete chi consigliò Calvarese? L'arbitro di porta... che era... Guida, che evidentemente anche lui, tempo sue mesi esatti, ha cambiato idea sulle regole. "LAZIO-UDINESE (Calvarese) 11' pt: Rigore per la Lazio per fallo di mano di Wiilians dopo il tacco di Radu. Cesari: il rigore è netto, l'arbitro di porta Guida aiuta l'arbitro Calvarese, impallato dagli altri giocatori, e segnala giustamente il fallo. L'effetto carambola

Anelka OK - Prime visite mediche superate ieri mattina per Anelka all'Istituto di Medicina dello Sporti di Torino, dove ha incontrato Giorgio Chiellini, che era lì per un controllo della situazione del suo polpaccio sofferente; domani il secondo round alla Clinica Fornaca. Dopo le visite mediche, Anelka, sempre accompagnato dal team manager Fabris si è recato a Vinovo a conoscere i nuovi compagni. prenderà la maglia numero 18. Si è naturalmente sempre in attesa del transfer della Fifa perché possa essere ufficializzata l'acquisizione delle sue prestazioni.

Llorente KO - Brutte notizie sul fronte Llorente. L'attaccante futuro bianconero ma attualmente in forza all'Athletic Bilbao è rimasto vittima di un infortunio che potrebbe rivelarsi grave. Come riferisce il sito ufficiale del club, durante l'allenamento di sabato l'attaccante è rimasto vittima di un distorsione del ginocchio destro con una sintomatologia compatibile con una lesione localizzata nel comparto posteriore esterno di tale articolazione; oggi è in programma una risonanza magnetica per valutare la situazione.

Videoconferenza: "30 sul campo, tutta l'altra verità su Calciopoli" - Sabato 26 Gennaio 2013, alle ore 18.00, presso il resort Valle di Venere a Fossacesia (CH), si è svolta la presentazione del libro "30 sul campo, tutta l'altra verità su Calciopoli". Come molti sanno, il libro è stato scritto da Maurilio Prioreschi, avvocato difensore di Luciano Moggi.
Molti i relatori intervenuti alla presentazione: Luciano Moggi, Maurilio Prioreschi, Alessio Palladino (avvocato difensore dell'ex arbitro Antonio Dattilo), Paolo Gallinelli (avvocato difensore dell'ex arbitro Massimo De Santis), Paolo Dondarini (ex arbitro), Vincenzo Vitalone (magistrato del Tribunale di Roma) e Nicola Penta (consulente della difesa di Moggi). L'evento è stato filmato e diffuso in diretta streaming grazie all'ottimo e prezioso lavoro dell'emittente ForzaPescara.TV. Inoltre l'intero filmato, che dura circa due ore e un quarto, è stato poi caricato anche su Youtube. Lo linkiamo volentieri, dunque, affinché possa essere ulteriormente diffuso e affinché possa essere visto dal maggior numero di persone possibile.
Videoconferenza

Bene le giovanili - Se la prima squadra ha segnato il passo, la Juventus Primavera di Barone e i Giovanissimi Nazionali di Gabetta hanno invece avuto un weekend positivo. La 'Primavera' ha ottenuto la decima vittoria consecutiva, mantenendosi così saldamente al comando della classifica: un successo in trasferta contro il Cagliari, grazie ad un rigore insaccato da capitan Schiavone al 28' del primo tempo I Giovanissimi Nazionali poi hanno vendicato la prima squadra, andando a sommergere il Genoa in casa sua sotto un tennistico 6-1: reti di De Mitri e Ciarmela, doppiette di Muratore e Wang.

Gazzoni Frascara contro Carraro - Chiudiamo con una notizia che non ha a che fare con la Juve, ma che affonda le sue radici nello stesso habitat paludoso su cui si è innestata Calciopoli. E' proprio al termine del campionato 2004-2005, infatti, che il Bologna scivolò in serie B, con partite usate dall'accusa (Bologna-Juve) e con la strampalata teoria delle ammonizioni mirate (caso Petruzzi-Nastase). Ma il Bologna chiese poi di essere ripescato, in sostituzione della Reggina che si era iscritta in virtù della presentazione di fideiussioni irregolari: ripescaggio negato e per Gazzoni-Frascara fu responsabilità di Franco Carraro, allora presidente federale. Adesso la querelle tra i due, un tempo amici e divisi proprio da questo 'incidente', si è riaccesa allorché Gazzoni Frascara ha visto comparire il nome di Carraro nella lista dei candidati del Pdl per l'Emilia-Romagna. Ed è esploso: "Bella roba, bella roba... Ci vuole un bel coraggio e una bella arroganza. Fu lui che non ci ripescò in serie A. È un brutto ricordo: io non consiglio con questo di non votarlo - non voglio prendere altre querele, anche da lui - io dico quello che è capitato a me: fu lui a decidere il mancato ripescaggio del Bologna e quello fu uno schiaffo a tutta la città. Se i tifosi ricordano, decideranno loro".
Replica di Carraro: "Il Bologna quella volta retrocesse sul campo, ci fu uno spareggio e perse. Io ho la coscienza a posto, sono certo di essermi comportato rispettando i regolamenti".
"Il 15 agosto 2005 ci fu il consiglio federale in Figc - ricorda Gazzoni - Carraro era il presidente. Parlammo della questione Reggina, e io, che sapendo della truffa gli avevo già inviato moltissime lettere in precedenza, chiesi di inserire il caso nell’ordine del giorno. Ma Carraro fu inflessibile: 'Questo consiglio, disse, non ha poteri per decidere le iscrizioni delle squadre al campionato'. E così affossò tutto".
"Sono sereno
- la risposta di Carraro - La giustizia sportiva, la Corte dei Conti e la commissione etica del Cio hanno sancito che mi sono comportato in modo corretto. Se i tifosi del Bologna desiderano incontrarmi spiegherò loro di persona come sono andate le cose"
E oggi ci sarà un faccia a faccia tra i due nell'aula Biagi del 'Resto del Carlino'. E sembra certo che i tifosi del Bologna, già in fermento, ci saranno.


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